I capolavori di Urania 1619: Capitan Abisso
Lo spazio è l’Abisso, il grande Vuoto; i comandanti delle astronavi sono Ufficiali del Vuoto. Questa è la storia di uno di loro: Genro Kane Gupta, capitano della Dragon Zephir e cacciatore sguinzagliato nella galassia. Ma un giorno Genro Kane incontra Dominique Alia Wu, splendida e misteriosa jump pilot – una delle bellissime donne che forniscono alle navi l’energia del balzo cosmico – e le cose cambiano. Perché Dominique non è un pilota come tutti gli altri; perché lo sfibrante esercizio necessario a muovere le astronavi non la consuma lentamente né la uccide; e soprattutto perché ha una richiesta senza precedenti da fare al comandante: permettere alla Dragon Zephir di fare il Balzo alla cieca, violando le regole più elementari della sicurezza nello spazio!
NORMAN SPINRAD Nato a New York nel 1940, è vissuto a lungo a Parigi. Oltre a Capitan Abisso, già uscito nelle nostre edizioni con il titolo Astronavi nell’Abisso, i suoi romanzi famosi sono Bug Jack Barron (Jack Barron e l’eternità, 1969), Il signore della svastica (The Iron Dream, 1972), ambientato in un universo parallelo in cui Adolf Hitler scrive romanzi di fantascienza, Deus X (id., 1993), dove il papa affronta l’era del cyberspazio, Ore 11: sequestro in diretta. Come occupare una stazione tv e vivere felici (Pictures at 11, 1994) e Greenhouse Summer (Condizione Venere, 1999), un libro catastrofico sulla Terra del futuro sconvolta dai cambiamenti ambientali.
EBOOK DISPONIBILE
Posted in Urania Capolavori
maggio 20th, 2015 at 15:21
Il popolo di Urania esulta per i riconoscimenti ottenuti dal Curatore e l’Illustratore … e sentitamente ringrazia per l’aumento dei prezzi delle riviste …
maggio 20th, 2015 at 18:42
In un periodo di crisi nel quale per di più pubblicate una quantità esorbitante di ristampe, aumentate pure il prezzo.
A tutto c’è un limite
maggio 20th, 2015 at 19:41
ennesima ristampa con annesso aumento del prezzo…quando pubblicherete qualcosa della saga coyote di allen steele fate un fischio…
maggio 20th, 2015 at 21:57
Ci si aspettava un aumento di prezzo con rispettivo aumento della qualità o perlomeno si sperava che tutte queste ristampe finissero, ma così non è stato, peccato.
maggio 21st, 2015 at 10:25
Francamente l’aumento di prezzo era nell’aria visto l’andazzo di Urania & C. degli ultimi tempi, ma visto anche l’andazzo della SF in Italia negli ultimi tempi ad onor del vero….
A me importa poco, se il romanzo merita si pagano volentieri 7,8,10€ e finita lì.
Questo titolo non mi attira per nulla però, vedremo i prossimi.
maggio 21st, 2015 at 12:08
Bellissima copertina, gran bel romanzo, già uscito solo nel 2002 sempre per Urania.
Mi permetto di suggerirvi di tenere d’occhio Kevin J. Anderson, in particolare la Saga dei Sette Soli: ha avuto molto successo (7 libri) e ha già un seguito con la Trilogia delle Ombre che si concluderà nel 2016.
maggio 21st, 2015 at 13:36
Effettivamente l’aumento di prezzi non è mai cosa gradita!
maggio 21st, 2015 at 14:11
Non capisco dove sta lo scandalo.Anche nel mondo dell’editoria vige il conto economico a cui fare riferimento.L’aumento non mi sembra tale da rifiutare a priori l’acquisto dei prossimi numeri di Urania.Troppe ristampe,allora avete capito poco del perché di certe scelte.
maggio 21st, 2015 at 15:01
che poi non capisco questa decisione di cambiare il titolo italiano.. boh se qualcuno me la spiega
maggio 21st, 2015 at 21:09
@Jimi Paradise sinceramente Kevin J. Anderson mi sembra un buon mestierante, capace di mettere assieme migliaia di parole senza problemi, ma nulla più.
La Saga dei Sette Soli è la sagra del già visto e stendiamo un velo pietoso sulla sua partecipazione alla stesura dei vari prequel, sequel, midquel e chi più ne ha più ne metta di Dune!
maggio 22nd, 2015 at 10:19
Dal 1982 ho acquistato TUTTI gli Urania in 2 copie (una da abbonamento per lettura , ed una in edicola per conservarla.
Questo aumento di prezzo (ed anche maggiore!) mi andrebbe bene, perché ho sempre pensato che la collana valesse di più (o almeno l’ho pensato fino a poco tempo fa) quindi lo accetto solo se cessate di pubblicare ristampe un mese sì ed uno no.
E’ insostenibile continuare così. Aspetto ancora che mi scada l’abbonamento fra 5 mesi, e se le ristampe non cessano cesserò io di comprare Urania
E con enorme dispiacere…
Ho visto una interessantissima discussione sul sito dei maniaci di Urania in proposito che vi consiglio di leggere, si intitola così: Vale la pena continuare…
maggio 22nd, 2015 at 11:23
Gli aumenti non fanno piacere ma è chiaro che ci sono motivi pressanti dietro ogni aumento. Altrimenti si chiude…meglio così!
maggio 22nd, 2015 at 16:19
Ufff ma sempre ristampe?… E qualcosa di un po’ piu’ fresco? La nuova versione di Urania era partita cosi’ bene, ma ora si sta arenando.
maggio 22nd, 2015 at 17:39
Nell’edizione Urania n.1434 del 2002, a pagina 253 Lippi diceva che questo romanzo (1983) assieme a ‘Child of fortune’ (1985) forma un “dittico sull’eros, visto come forza che guida l’espansione dell’universo”. Si spera quindi che questa ristampa preceda la futura pubblicazione del secondo romanzo di questo dittico ideale!
Anche se sarebbe meglio leggere opere più recenti…
maggio 22nd, 2015 at 17:44
@ Jimi Paradise …
Non ti illuderai mica che, con l’aria che tira, Urania pubblicherà mai un malloppo di tal genere ?
http://www.isfdb.org/cgi-bin/pe.cgi?36594
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Saga_of_Seven_Suns
maggio 22nd, 2015 at 18:09
Scandaloso!!! Ennesima ristampa, ennesimo aumento….
Da oggi avete perso un lettore….
La fantascienza sta bene e gode ottima salute, ma non presso di voi
maggio 25th, 2015 at 17:09
Ma no, ragazzi, mesi fa ci hanno fatto credere che le vendite di Urania erano aumentate, che ci sarebbero stati altri progetti. Una rinascita regressiva della fantascienza in Italia. Complimenti.
maggio 26th, 2015 at 12:56
Si spera che l’aumento (di 1 €, mica poco!) possa far cassa e portare proprio nella direzione di riprendere a regime di soli inediti. E’ quello che chiedevano in tanti per supportare la collana. Certo un piccolo editoriale in merito a tali questioni (ai tempi di Altieri era cosa regolare) non sarebbe certo stato sgradito. Visto che per l’editoriale sul premio Italia di Urania (meritato? mah…) ci si è spesi.
maggio 26th, 2015 at 20:53
Comprendo la vostra delusione,l aumento porterà ala perdita di molti giovani lettori,forse eraa imprescindibile.Secondo me non c’entr ristampe o opere nuove,ma di qualità,poi dipende chi è un vechio lettore ddi urania ,soche le ristampe non sono gradite.Purtroppo viviamo un periodo di crisi e ne risente anche leditoria,poi è noorio che il popolo italaino non è un popolo di lettori,anche la scuola non invoglia ad avviicnarsi alal antascienza,infondo cos’è la fantasceinza,un modo per vedere o anticipare il futuro,IN passato holetto molta fantascienza urania Secondo me ,si devono curare molti i contenuti,non basta una firma importante,sepoi il romanzo fa schifo,spesso so molto massimalisti,vuote parole,Comunque dobbiamo ringraziare urania che esiste che ci ha permesso di conoscere i grandi maestri della fantascienza.Io glielo scrissi ,che i ciclo di lippi è finito
maggio 26th, 2015 at 22:15
Il problema è che per delle scelte (evidentemente obbligate) Urania si sia chiusa sul suo catalogo e ogni tanto qualche pezzo di argenteria fa bella figura di sè (Tipo opere meno note di grandi autori), ma spesse volte, anche se si tratta di opere gradevoli la parola “capolavoro” è francamente eccessiva.
Esempio: lo Spinrad di questo mese… boh non so, non ne avevo neanche sentito parlare, la comprerò sapendo che è un libro di uno che ha già scritto il proprio capolavoro.
C’è che un tempo al di fuori di Urania non c’era praticamente niente e veniva tradotto pressoché tutto quello che c’era da sapere sul nostro genere preferito. Ora ci sono molti libri belli e importanti che se non riescono ad uscire per piccoli editori di fantascienza rimangono inediti in italiano.
Se da un lato l’offerta è aumentata dall’altro il rischio di non riuscire a vedere mai certi libri è secondo me aumentato.
@ Massimo Luciani.
Ma anche meno di buon mestierante, i seguiti di Dune li ho letti in inglese ed il livello di scrittura è meno di elementare. Neanche il figliolo deve essere un fulmine di guerra a scrivere.
Una delle porcherie più immonde mai fatte per lucrare su qualcosa di fighissimo preesistente.
E pensa che pensavo di snobbare Mad Max fury road!
maggio 26th, 2015 at 23:09
Che è un film che questa epoca meschina non si merita.
La critica gli vuole male perché la critica è il male.
(Gente troppo arida e superficiale per accorgersi che è più autore un miller che fa esplodere un’auto che tutti i sorrentini del mondo e non si merita di campare parlando di film. Perché loro sì ed io no? Già perché)
maggio 27th, 2015 at 09:23
@Massimo: non è peccato pubblicare qcosa che potenzialmente può vendere. Sul “trito e ritrito” sinceramente mi astengo, visto che oggi come oggi… Ok, mi astengo 😉
@Armando: me ne sono reso conto un secondo dopo averlo scritto! Io intanto lo sto iniziando in inglese, ormai facciamo tutti cosi 😉
maggio 27th, 2015 at 10:44
@Valentino: vero. Appena cambiato look del mensile ci sono stati paroloni che hanno creato aspettativa. Ottimo marketing. Ma alla lunga deve essere supportato dalla realtà. Ho iniziato a scegliere gli acquisti con attenzione e credo di non essere il solo. Mesi fa i numeri di Urania era difficile trovarli in edicola, ora vedo le copie per lungo tempo. Temo le rese siano numerose.
maggio 27th, 2015 at 13:02
E’ morta TANITH LEE (67 anni) maestra della fantascienza,del fantasy e dell’orrore.
maggio 27th, 2015 at 18:59
@ Silver Apple:
il nuovo Mad Max merita una visione,
lo dico da appassionato della trilogia originale!
maggio 27th, 2015 at 19:52
Se si continuano a ristampare vecchi urania e i lettori sono sempre gli stessi normale ci siano sempre più resi, solo pubblicando opere attuali, mcdevitt un esempio a caso, si possono recuperare magari nuovi lettori o aumentare le vendite….
maggio 27th, 2015 at 20:53
Il mio punto di vista per quel che vale l’ho già espresso diverse volte ed è inutile ripetermi qui.
Se la linea editoriale è già prefissata è decisa non c’è niente da fare però una cosa mi sento di ripeterla solo per essere propositivo e sarei interessato a conoscere l’opinione dei lettori che frequentano il blog.
Io mi abbonerei in anticipo anche per due o tre anni se ci fosse almeno la possibilità di poter interagire (la totalità di abbonati e non) tramite un qualcosa tipo sondaggio e pre-proposta editoriale anticipativa.
Questo per dare soldi al fine di sostenere la collana ma potendo esprimere preferenze sugli autori da pubblicare, che so, su un ventaglio di proposte dell’ editore, fatti salvi tutti gli ostacoli a proposito di autori (come è stato detto per Disch) troppo costosi o quant’altro.
Sarei anche disposto a forme come il crowdfunding anticipato (e Urania ha la platea più ampia di lettori di sf disponibile in Italia attualmente da poter raccogliere fondi meglio di chiunque altro) su opere o autori che Urania stessa non puo’ pubblicare per costi e dimensioni.
Perché non pubblicare gli autori italiani in supplementi a parte, ad esempio?
Naturalmente parlo pro domo mia, ma vorrei poter tornare ad abbonarmi ad Urania, un Urania dalla linea editoriale più “agile” e meno ingessata.
Detto senza offesa.
maggio 27th, 2015 at 21:15
@Silver Apple anch’io darei Kevin J. Anderson e Brian Herbert in pasto a Shai-hulud dopo aver letto un po’ di prequel e sequel di Dune. 😀
@Jimi Paradise per carità, i gusti sono gusti però Armando ha fatto giustamente notare la dimensione della saga: dovrebbero pubblicarli uno alla volta su Millemondi o Jumbo.
maggio 28th, 2015 at 02:48
Mi dispiace dirlo ,ma le opere del figlio di herbert ,su dune ,mi piacciono,poi ada ltri non può piacere.A me piace dune ed ho trovato incredibile che un figlio riesca a creare lo stessoambiente,sensazione del mondo di dune.Io mi ricordo ancora i primi urania che comprai ,quando erano fatti con,non so spiegare che in una pagina come c’è ne fossero due,comprai sti due libri ,uno era brutto,non si capiva un cazzo ,il secondo era di sabenenger,quello dei berseker,altro autore che mi piaceva ,anche quel libro mi piacque parlava di antigravitàIo lo dico sempre il più bel libro di fantascienza letto è l ultima speranza per la terra di lan wrigth e poi avevo 20 anni,la stella di a.clarcke,che trovai poetica
maggio 28th, 2015 at 08:08
@ Massimo Luciani …
Per pubblicarla tutta occorrerebbe allora, con la tempistica di Urania, almeno un decennio … salvo che, nel frattempo, l’autore non continui ad ampliarla … e, a questo punto, temo, ahimè, che ai più stagionati di noi verrebbe a mancare il tempo per poterla leggere per intero …
maggio 28th, 2015 at 13:38
per romanzi e autori importanti potrebbe essere interessante l’idea del crowdfunding anticipato
proposta da heropass
(ammesso e non concesso che sia praticabile per l’editore)
maggio 28th, 2015 at 17:06
@charlie
Io inizialmente ho pensato che fosse una continuazione del romanzo l’Astronavi nell’abisso:
http://www.mondourania.com/urania/u1421-1440/urania1434.htm
In realtà Capitan Abisso è la stessa cosa! Perché dunque è stato cambiato il titolo?
maggio 28th, 2015 at 21:21
Mah! A me pare la solita Urania di cui non ho nulla di che lamentarmi se non una maggiore attenzione ai dettagli (una rinfrescata alle traduzioni, un racconto inedito o introvabile al posto di lunghi articoli de “la gaia scienza”, maggior attenzione ai cicli che spesso restano incompleti…). D’altra parte Urania, per uscire a questi prezzi, deve necessariamente dare un colpo al cerchio ed una alla botte. Anch’io ogni tanto chiedo “pubblicate Kim Stanley Robinson”…ma capisco che la cosa probabilmente non è alla portata. Ma le cose belle ci sono: cosmolinea, il recente leiber, il prossimo dozois, i best of di hartwell (a quando l’unico mancante?”, bei ripescaggi come harness, shute, delany, varley, Reynolds, mcdonald.. Tra un Po dovrebbe uscire anche il seguito di “cotote” di Steele, no?
maggio 29th, 2015 at 00:23
@ Stefano:
C’è un sacco di gente che sente il bisogno di rivederlo una seconda volta al cinema (Io ci sono corso), come non succedeva da svariate decine di anni.
Perché è cinema al quadrato, in tutta la sua pochezza intellettuale e la sua superficialità di analisi il Mereghetti ha parlato di videogioco – nella sua cosmogonia tutti i videogiochi sono peggio di tutti i film, probabilmente tutti i fumetti sono peggio di tutti i libri, ma si sa oltre al peggior cinema del mondo abbiamo anche la peggior critica, una tale stupidità non l’ho trovata in nessun sito di nessun giornale non italiano) ma in realtà è la cosa più cinematorgafica uscita da non so neanche quanto, è talmente potente da potersi permettere di essere laconico,(Basta incrociare le mani in quel potentissimo saluto simil fascista o urlare “Ammirami” e a meno che tu non sia il Mereghetti capisci esattamente cosa e perché, in una parola dice quello che uno come Nolan avrebbe detto in uno spiegone da 35 minuti) se tutte quelle cose non le vedi non è un problema del film o di George Miller ma tuo.
Per tacere di tutta l’arte cinematografica che c’è dentro, inseguimenti girati e montati come solo un maestro (in mezzo a centinaia di stuntman che zompano a destra e sinistra e a decine di macchine che si cappottano qualcuno in sede di montaggio ha controllato che le mani del chitarrista corrispondessero a quello che si sente!!!!)
E poi c’è tanto di quell’immaginario, ombre rosse, Mobi Dick, la gente ha gia inziato a dire “Ammirami”, l’impatto sull’immaginario collettivo sarà sicuramente incalcolabile, lo hanno capito tutti (Mereghetti a parte) nel giro di una settimana.
Hai presente quando Edward Robinson e Charleton Heston mangiano la carne vera invece del Soylent Green, non dovrei dirlo perché sono vegetariano da 5 anni ma questo film mi ha fatto quell’effetto lì.
maggio 29th, 2015 at 12:42
Ho trovato l’ultimo Mad Max di una noia mortale.Se voglio divertirmi guardo i tre precedenti.
maggio 29th, 2015 at 16:13
@ Silver Apple
La chitarra elettrica è semplicemente galvanizzante!
Per non parlare delle scene con le aste…
Poi ho trovato Tom Hardy anche migliore del giovane Gibson nella parte di Mad Max (pur amando la vecchia trilogia). Una delle scene che più mi son piaciute è quella in cui Furiosa appoggia il fucile sulla spalla di Max per centrare il bersaglio in un solo colpo, cosa che lui non era riuscito a fare con più di uno.
A proposito dei critici: credo che fosse stato proprio padre di Verdone, Mario, appunto critico cinematografico, che in un’intervista disse una cosa tipo “i critici vengono letti solo dai critici e agli spettatori non frega nulla”.
E penso ci sia del vero in quelle parole: alla fine il successo è decretato dai fan…che spesso ne sanno anche di più e sono maggiormente documentati in merito a certe tematiche.
maggio 31st, 2015 at 02:58
Sono un neofita malgrado abbia 44 anni, leggo Urania solo da 2 anni perchè è da poco che l’ho scoperta, e per questo mi sento un pò straniero su questo blog.
Per me la fantascienza è una sconfinata prateria da esplorare, per cui spesso scrivo in controtendenza rispetto alle critiche dei collezionisti di lunga data. Le ristampe per me sono una miniera d’oro e per questo ho imparato presto a voler bene a questi volumetti bianchi con i superbi disegni di Brambilla e i romanzi degli autori che sto scoprendo.
Forse la sfida per questa collana è quella di andare incontro a due tipi di pubblico: quelli come me, che a mio avviso dovrebbero aumentare ed avere l’occasione di conoscere questa testata storica.
Ed è per questo che ho scritto che Urania dovrebbe farsi vedere in occasioni come il Salone del Libro di Torino ed altre manifestazioni simili.
Ma al tempo stesso deve rispondere alle aspettative dei lettori più esigenti, insomma si tratta di una sfida che andrebbe raccolta, anche con un incremento del prezzo di copertina e con lo strumento del crowdfunding ricordato da Heropass.
Personalmente sono d’accordo con Saknussemm, l’aumento del prezzo è sopportabile se considerate che altri editori propongono volumi a prezzo doppio se non triplo, e gli autori di pregio sotto le insegne di Urania non mancano mai.
maggio 31st, 2015 at 09:37
@ Massimo Luciani
Ma no, per carità, Anderson non è il mio autore preferito, notavo che in USA va molto bene e l’ho citato come esempio di autore non pubblicato in Italia che potrebbe rinfrescare i soliti noti. Ora sto provando il primo in inglese, magari si è accorto che i prequel di Dune avrebbe potuto scriverli suo nipote di 5 anni e si è messo a lavorare sul serio (tra l’altro i prequel di Dune pubblicati da Mondadori furono riproposti in Urania se nn ricordo male..)
Personalmente sono alle stelle per Reynolds e Tonani e, se le voci di un Jumbo semestrale sono fondate, tifo per un nuovo Hamilton 😛
maggio 31st, 2015 at 16:51
Aumenti e ristampe fanno parte del gioco, purtroppo.
I responsabili di Urania fanno il possibile per sopravvivere e secondo me lo fanno anche bene.
Il romanzo di Spinrad è buono, anche se io vedrei bene la ristampa de Il signore della svastica… magari scatenerà qualche polemica, ma è sempre pubblicità.
maggio 31st, 2015 at 18:10
@ Stefano:
Tanto più che per una stroncatura sensata devi andare ancora più di fino, bisogna smontare il film (come il libro, il disco, la scultura, il balletto qualsiasi cosa) pezzo per pezzo ed analizzarlo bene.
Qualsiasi youtuber, anche scelto fra i più sbracati, è in grado di farlo meglio dei critici di regime, ennesima piccolissima casta oggi molto depotenziata rispetto al passato – che so quando dava del fascista a Lenzi – che come gli enti inutili che causano piccole inspiegabili trattenute nella busta paga, si ostina a sopravvivere.
giugno 1st, 2015 at 13:04
@Jimi Paradise
cos ‘e’ questa storia del jumbo semestrale ?
dove l’hai sentita ?
se vero, sarebbe un gran colpo !
giugno 1st, 2015 at 19:00
@Jimi Paradise
si vocifera che il Jumbo “bis” potrebbe essere Rama rivelato di Clarke…
giugno 2nd, 2015 at 08:04
a Firenze uscito a sorpresa stamattina, un giorno
prima del solito.
unica anticipazione per luglio l’attesissimo jumbo ABSOLUTION GAP
di Alastair Reynolds
giugno 3rd, 2015 at 10:15
@Paolo Francolini
Concordo! Anche perchè potrebbero essere pubblicati romanzi contemporanei troppo voluminosi per Urania. Anzi, aggiungo che secondo me sarebbe ora di fare il grande sbarco in libreria e i Jumbo sarebbero l’ideale. Le voci le ho sentite su Gerundivopresente
@Stefano
Ho sentito. Pur amando Clarke, speravo in una collana più “contemporanea” vista l’enorme mole degli inediti in Italia…
giugno 3rd, 2015 at 10:17
Gerundio Presente, scusate:
https://gerundiopresente.wordpress.com/2015/05/26/segnalando-uscite-urania-giugno-2015-il-fantaeditoriale-estivo/
giugno 5th, 2015 at 10:18
anch’ io spererei in qualcosa di più attuale.
tra l’ altro,a mio modesto parere, le collaborazioni
fra Clarke e Gentry Lee non sono niente di che.
@ jimi Paradise
grazie per avermi fatto scoprire gerundio presente
giugno 5th, 2015 at 20:27
@ Anacho:
Dopo il pasticciaccio brutto del premio Hugo di quest’anno non sono proprio così sicuro che venga colta l’ironia. Ma evidentemente il problema delle pulsioni reazionarie del nostro genere preferito è un evergreen.
La cosa più squallida che ho visto di recente sono stati degli idioti vestiti da Guerre Stellari alla manifestazione delle sentinelle in piedi. E non era precisamente gente che godeva della mia stima neanche prima.
Dai, per un po’ basta Clarke.
giugno 7th, 2015 at 11:22
@Paolo Francolini
My pleasure 😉
giugno 7th, 2015 at 14:29
“Dai, per un po’ basta Clarke.”
Sarà … però il tanto ‘vituperato’ Clarke continua a rimanere ben al di sopra di taluni autori cosiddetti ‘moderni’ che sono riusciti a sfornare soltanto pizze di una pesantezza inenarrabile.
E poi, scusate, anche di Clarke vi sono, per quanto concerne Urania, degli inediti … quali, ad esempio, “Rama II” e “Il giardino di Rama” … tanto per rimanere in argomento Rama.
Perché, allora, non dovrebbero essere pubblicati quelli prima di “Rama Revealed” ?
Ci troveremo dunque di nuovo di fronte ad una saga con due bei buchi nel mezzo ?
giugno 8th, 2015 at 17:53
Magari verranno pubblicati dopo “Rama rivelato”… seguendo l’esempio della saga di Sheffield!
giugno 9th, 2015 at 09:47
Peccato per la puntualizzazione all’errato messaggio di Silver Apple.
Comunque, continuate così e in bocca al lupo.
giugno 9th, 2015 at 13:45
@ Silver Apple …
“Dai, per un po’ basta Clarke” …
E si … si fa presto a dirlo … 😀
… poi ci si trova a dover fare i conti con la realtà …
Perché si da il caso che il prossimo ‘Urania Collezione’ sarà … nientepopodimenoché … il famoso, insuperabile nonché inossidabile … ‘Le sabbie di Marte’… che celebrerà così l’uscita del 150° numero della collana.
Rimane invece avvolto nel mistero più profondo il titolo di ‘Urania’ n. 1620 …
Signor Lippi … a Lei la parola … questo mese non si è ancora fatto sentire … orsù ci illumini …
giugno 9th, 2015 at 16:26
Vorrei ringraziare lo staff di Urania che ha ristampato questo romanzo che cercavo da tempo e che non ero riuscito a reperire sul mercato italiano. Almeno per me, una ristampa gradita.
giugno 10th, 2015 at 11:32
Per favore, è possibile conoscere il titolo dell’Urania 1620?
Va bene non anticipare (troppo), però…
giugno 10th, 2015 at 16:37
Spero che quella de Le sabbie di Marte sia una burla, perché è stato appena pubblicato, nell’estate dell’anno scorso dalla Mondadori, quindi reperibilissimo e a 10 euro…
giugno 10th, 2015 at 17:32
Naturalmente “le sabbie di marte” lo comprerò anch’io ma per il suo valore storico all’interno del genere e all’interno della collana.
Però dai dopo “le sabbie di marte” per un po’ basta Clarke.
giugno 11th, 2015 at 20:25
salve, quando esce in edicola?
giugno 14th, 2015 at 10:29
@ Stefano …
Visto che la data del mio post è 9 Giugno e non 1° Aprile … ne consegue che l’annuncio è tutto fuorché una burla … 😉
Basta poi andare alla pagina 263 de ‘Il signore dei sogni’ per averne la conferma.
Siamo comunque tuttora in attesa del tanto auspicato intervento del Curatore che, se ci fosse, dovrebbe ormai battere il fatidico colpo …
giugno 14th, 2015 at 11:03
@Silverapple: cito da un social network:”Le sabbie… Trattandosi di un titolo a dir poco storico, almeno qui in Italia, non lo ricompreró finché non saró assolutamente certo di essere di fronte a una edizione di qualitá. Integrale e aggiornata. Cosí questa collana non regge proprio…”. Sono d’accordo. Pare che l’edizione si sempre quella. Tagliata e vecchia di 63 anni 😉
giugno 14th, 2015 at 17:22
Ma perché, visto che parliamo di Clarke, non ripubblicare romanzi che non sono stati pubblicati veramente da molti anni?
Penso a I guardiani del mare e Isole nello spazio…
giugno 15th, 2015 at 17:18
@Lucky
Non riesci piu’ a spiare le copertine ?
giugno 16th, 2015 at 08:41
@maspe
Ti dirò, dopo qualche recente insuccesso non me la sono più sentita e non vorrei mettere in imbarazzo delle persone che considero cari amici
giugno 16th, 2015 at 12:38
@ Armando: ho visto sì la pubblicità all’interno del volume…
@ Kronos H: oppure anche Le guide del tramonto, Voci di terra lontana, o Odissea nello spazio (fuori catalogo della Nord da un bel po’); comunque non credo che Isole nello spazio sia di Clarke…
Be’, comunque a breve dovremmo vedere pubblicata una sua raccolta di racconti!
giugno 16th, 2015 at 19:04
“Isole nello spazio” è in realtà “Isole cosmiche” … e, si, è proprio di Clarke …
http://www.mondourania.com/urania/u41-60/urania54.htm
http://www.isfdb.org/cgi-bin/pl.cgi?298063
giugno 16th, 2015 at 20:31
@Frik57: francamente mi sembra strano che ripropongano paro paro la primissima traduzione senza alcun intervento.
A quel punto sarebbe meglio una ristampa anastatica, anzi, potrebbe essere un’idea!
Ultimamente non ho acquistato molti UC perché li avevo già in altre edizioni tipo Urania Classici, mi sembra però che le traduzioni che all’inizio venivano riviste e rinfrescate, e a volte meritevolmente reintegrate (Assurdo Universo), fossero quelle originali delle vecchie edizioni.
Potrebbero lasciare perdere le revisioni delle traduzioni e fare di UC una collana di ristampe anastatiche con le vecchie copertine.
Penso che a quel punto la collana avrebbe un suo senso compiuto più attraente, diciamo un valore storico e quasi collezionistico con il fascino retrò.
giugno 16th, 2015 at 20:33
Mi correggo: Classici Urania.
giugno 16th, 2015 at 23:38
Commenti utilissimi, devo dire. In pratica si parla di Mad Max (perfettamente in tema, dunque), e di quanto sia triste che vengano pubblicate ristampe – mi sembra di capire che la prima pubblicazione di questo romanzo sia di ben 13 anni fa -. L’altro ieri, insomma.
Il fatto che nuove persone abbiano la possibilità di leggerlo e comunque di avvicinarsi alla fantascienza, pare che interessi a nessuno.
giugno 17th, 2015 at 11:07
Non Isole nello spazio ma Isole Cosmiche:
I Guardiani del mare – The Deep Range (1957) – ultima pubblicazione: urania 278 (1962)
Isole Cosmiche – Islands in the Sky (1952) – pubblicato su urania 52 (1952) e successivamente ne 1962 – su editrice Romana periodici
Va be’ saranno un po’ datate, ma è sempre Clarke
giugno 17th, 2015 at 14:31
@Matteo: la questione non è la ristampa in sé ma il fatto che tra Urania e Urania Collezione i 3/4 sono ristampe.
È una scelta legittima ma che mira al risparmio sulle spese di acquisizione di nuovi romanzi (compresa traduzione, non a caso si cerca di costituire una “batteria” di autori italiani che garantiscono risparmio sulla traduzione e, immagino, sulle spese di acquisizione) e all’indietro nel tempo ma solo all’interno del catalogo Mondadori.
In UC è un misto di vecchi romanzi Urania o altre collane Mondadori e vecchi Galassia e altre collane ancora.
Il senso della critica a queste ristampe che, ovviamente, non fanno felici gli abbonati di Urania di media/lunga data è che per risparmiare da un lato si eliminano nuove proposte.
Quanto questa politica dia frutti non lo si sa, ma è evidente che si cerca di accedere a platee diverse cercando di spendere il meno possibile, forse perché oggi la sf non vende più abbastanza e con essa Urania.
giugno 17th, 2015 at 18:14
@Matteo: e a te non interessa il MODO in cui i vecchi romanzi vengono dopo decenni ripubblicati?
giugno 18th, 2015 at 09:35
@ Frik57:
Tanto la prosa di Clarke più di tanto non può essere deturpata, manco Massimo Bocchiola ed Edoardo Nesi messi insieme riuscirebbero a renderlo grazioso.
@ Matteo:
1) Sì ma Mad Max è una bomba.
2) E’ un peccato se ti avvicini alla fantascienza con questo libro… anche se ti avvicini a Norman Spinrad.
E’ come avvicinarsi al rock’n’ roll
con un disco degli anno ottanta dei rolling stones.
Io sono stato fortunato, il primo libro si sf che ho letto è statao “Cacciaore di androidi” nell’edizione Nord preso in biblioteca)… inizia da “Il signore dei sogni”.
E comunque temo che i giovani si avvicinino alla sf (E forse alla lettura) con quelle tremende trilogie cartonate. Ma se poi passano a qualcosa di meglio vanno bene anche quelle ed è forse l’unico merito che si potrebbe trovargli.
giugno 18th, 2015 at 10:22
@Armando:
ah, ok, perché “Isole nello spazio” è un’antologia di Campbell
http://www.fantascienza.com/catalogo/volumi/NILF101903/isole-nello-spazio/
http://www.isfdb.org/cgi-bin/pl.cgi?385129
giugno 18th, 2015 at 11:24
@ Frik57: e in che modo sarebbe stato pubblicato questo romanzo? Spiegati meglio.
@ Silver Apple: sarebbe il giusto modo per entrare nel mondo nel rock, cioè con i Rolling Stones (anche se non li ho mai amati) oppure AC/DC (meglio ancora) o simili. Se devo iniziare con qualcosa, inizio dalle basi o da qualcosa che ci avvicini almeno un pò. Se non ti piace il rock degli anni 70,80, è molto probabile che non apprezzerai poco o nulla di quello che propone il mercato attuale
Per quanto riguarda il discorso “è meglio iniziare da questo o da quell’altro”, trovo che sia abbastanza insensato. Cioè, soprattutto se parliamo di un genere così vasto, come quello della fantascienza, come si può dire se sia meglio leggere prima quella cosa rispetto ad un’altra?
giugno 18th, 2015 at 15:07
Cmq, a proposito dei prezzi, vorrei far notare che i Millemondi sono calati di ben 2 euro mentre i JUMBO costano un euro meno dei Millemondi, per un Reynolds spenderei anche di più!
giugno 18th, 2015 at 21:00
@heropass: non credo onestamente che si possa ridurre “la batteria di autori italiani” a una mera questione di portafoglio. Credo che gli italiani, almeno alla fonte, siano trattati come le penne straniere (altro conto è la traduzione, vero).
Dai, non ci sentiamo “support band” né “apri concerto” di chi viene da oltre confine… Dovremmo? Ciao!
giugno 18th, 2015 at 22:32
@Dario Tonani: a me sembra francamente che sia proprio così, invece.
Non posso parlare per conoscenza ma mi sembra di poter dire che il romanzo di un autore italiano costi meno ad Urania dei diritti di uno straniero.
Naturalmente auspico smentite in tal senso.
Aggiungo: mi sembra evidente che Urania stia cercando di limitare al massimo i costi e questa direzione si è manifestata anche con una frequenza maggiore di pubblicazione di autori italiani.
Molti dei quali a mio avviso latitavano sul piano sia della qualità che della leggibilità stessa oltreché dell’originalità.
Non sarà che il voler inserire italiani a tutti i costi abbia fatto più male che bene alla sf italiana?
giugno 18th, 2015 at 23:35
@Jimi Paradise
Potresti specificare i nuovi prezzi di Millemondi e Jumbo ?
Perchè se ho ben inteso la notizia è di quelle grosse…
giugno 19th, 2015 at 09:38
@Tonani
non dovremmo assolutamente Dario.
Per dirla tutta, ho trovato più intrigante e godibile “YouWorld” di DiMatteo e Fabriani che non “Il signore dei sogni” di Zelazny.
Io avrei invertito l’ordine di impaginazione e cambiato il titolo
giugno 19th, 2015 at 12:05
@matteo: Ascolto rock e metal da circa quindici anni e ti assicuro che il rock anni 70-80 non lo sopporto.
Urania (intesa come collana madre) deve svecchiarsi e tornare a pubblicare fantascienza recente, è nata proprio per questo scopo, per i fasti del passato ci pensa urania collezione (anche se ormai capita troppo spesso di avere fiaschi invece di fasti).
Inoltre la fantascienza è sì un vasto calderone in cui si può ampiamente spaziare nella scelta di titoli, ma di certo è innegabile che chi si avvicina vergine a questo terreno letterario è bene che cominci con opere di un certo tipo piuttosto che un altro. Ad uno che non ha mai ascoltato metal, per introdurlo, farò sentire un “pezzo” degli Iron Maiden (Fear of the dark), non uno degli Ensiferum (Victory song)
giugno 19th, 2015 at 17:11
@ Matteo:
E’ proprio per questo che ci vuole qualcuno con un po’ di prospettiva storica, che penso, al netto della spinosa questione sui diritti, il ruolo di Urania Collezione.
Ci vuole qualcuno che ti dice che senza gli Stooges e gli MC5 non avresti gli ACDC dieci anni dopo.
Magari “Jack Barron show” sarà meno bello di “Capitan Abisso” (Che non ho letto, ma dubito) ma indipendentemente dai gusti ha un impatto ed un’importanza maggiore, per questo dovresti leggerlo prima.
Io cerco di essere oggettivo, ammetto senza problemi l’importanza anche di autori che non mi piacciono. Tipo Clarke che non mi piace praticamente per niente e Heinlein che sporadicamente mi piaciucchia.
E’ giusto chiedersi in che modo e come viene curata una pubblicazione.
@ Dario Tonani:
A me è capitato di vedere gruppi di supporto locali che hanno stracciato certe blasonate band internazionali.
giugno 20th, 2015 at 11:01
Ho letto i vari commenti di lettori che si lamentavano delle molte ristampe sulla collana principale.
Mi voglio unire senz’altro anche io!!
Per favore basta con queste ristampe senza senso, fanno allontanare lettori storici ed appassionati (come me).
Magari aumentate il prezzo e dateci solo edizioni recenti,
Da tempo sto meditando anche io di abbandonare la collezione; di tutte queste ristampe sono arcistufo, mi basta Urania Collezione.
PER FAVORE NON FATEMELO FARE!!!
giugno 20th, 2015 at 13:06
“Per dirla tutta, ho trovato più intrigante e godibile “YouWorld” di DiMatteo e Fabriani che non “Il signore dei sogni” di Zelazny.”
A questo punto mi arrendo.
giugno 20th, 2015 at 14:39
@ Franz: allora io e te non possiamo parlare di rock
Per quello che mi dici di Urania, posso solo che apprendere; pur leggendo abbastanza, mi sono avvicinato da poco alla fantascienza e ora ad Urania.
Per quanto riguarda i Maiden, sono totalmente d’accordo (anche perché l’altro gruppo che citi non lo conosco).
@ Silver Apple: assolutamente si, ma se inizi con gli AC/DC e poi ti recuperi il loro passato, va bene lo stesso. Mio personale punto di vista.
Ho da poco finito questo di Spinrad e sinceramente l’ho trovato meraviglioso, in tutto. Di Urania qui a casa ho Il Libro dello Spazio (Millemondi) che non sono riuscito a leggere tutto; accattivante a tratti, ma per lo più noioso e a volte ridondante. Ho Il Viaggio di Tuf (sempre Millemondi) che ancora non ho toccato. E I Figli della notte di Howard, che ho amato parecchio (ma siamo su altro genere).
giugno 21st, 2015 at 17:08
@ Matteo:
Dipende anche in che decade nasci, Io coi miei Nirvana tutto sommato posso solo ritenermi fortunato (Da lì sono arrivati i Black sabbath, i Flipper, i Wipers, i Jesul Lizard, il biondo era davvero una miniera di consigli della madonna, con un buon gusto ed un’umiltà difficile da riscontrare in una rock star), rispetto a chi per argioni anagrafiche rimane affezionato che ne so ai Kiss.
Con la SF ho iniziato col cyberpunk e sono andato a ritroso rimanendo folgorato dai capolavori della fine dei sessnata e la metà dei settanta… anche da quel punto di vista mi è andata di lusso.
Mi spaice dirlo ma se inizi adesso con la SF sei davvero sfortunato.
Posso solo invidiare che hai tutto Dick da leggere mentre sono ridotto alla quarta scelta… l’effetto che ti fa Ballard! Burroughs che è una legnata se tieni duro.
Quella botta oggi niente te la da, non so magari era l’etè, mi piacevano le letture maledette, ma ho l’impressione che la roba attuale, anche quella che mi piace al confronto sia robetta.
Finché si ristampa uno Spinrad va bene, ma è anche perché non ce l’avevo.
E non sono abbonato.
giugno 21st, 2015 at 17:51
#Antonio:
chiedo venia, non ho precisato che mi riferivo agli ebook!
– – –
Tra l’altro, a proposito delle ristampe, uno dei vantaggi è che ora questi titoli saranno anche in ebook. Gli ebook, inoltre, a quanto ne so non hanno una scadenza alla fine del mese come gli Urania in edicola, quindi li troviamo nei vari store oltre la “scadenza naturale” del cartaceo…
giugno 23rd, 2015 at 14:54
Posso dire che il mese di luglio, per me, sarà uno dei migliori da quando acquisto Urania (anni)!!!!
giugno 23rd, 2015 at 17:07
Sembra che Urania 1620 sarà “I ribelli e l’astronave” di Mike Resnick.
Quindi: grazie Urania!
giugno 24th, 2015 at 08:58
Novità interessante per agosto:
http://www.fantascienza.com/20211/mondo9-in-agosto-il-millemondi-col-ciclo-completo
giugno 24th, 2015 at 21:14
#Silver apple:
Ho seri dubbi che chi inizia a leggere fantascienza adesso sia sfortunato.
A parte che chi legge fantascienza non è mai sfortunato adesso grazie a internet ci si può documentare facilmente e riscoprire i capolavori del passato.
Per dire i due volumi di Edizioni della Vigna Avventure nello spazio di Hamilton e Xandulu di Williamson sono un buon esempio della fantascienza dei primordi, Elara ha a catalogo molte opere di Simak tra cui City e l’autentica miniera costituita da Nova SF, 81 volumi quasi tutti (tranne il 9) eccezionali. oltre al ciclo di Dumarest di Tubb in via di completamento.
UC ogni mese mette a disposizione un’opera classica, da un po’ di tempo a questa parte anche in ebook.
Infine restano le bancarelle, unica risorsa disponibile ai miei tempi, dove trovai il miticissimo Urania Millemondi di Heinlein (una famiglia marziana, Fanteria dello spazio e La porta sull’estate)… a proposito, da quanto non viene ristampato Una porta sull’estate? Da troppo, penso.
Mondadori ha a catalogo quasi tutto Asimov, Fanucci Dick e parecchio altro, Delos ha una serie di opere decisamente intriganti.
Non direi sfortunato, in effetti.
giugno 24th, 2015 at 21:16
#Diegus:
Un Urania Millemondi tutto di racconti italiani?
Acciderba!
giugno 25th, 2015 at 22:48
Quel millemondi lo prenderò molto probabilmente, ma… adesso guardo a luglio, e giugno… qualcuno sa che fine ha fatto “urania horror”? Doveva uscire a giugno, tutto tace…. nessuna notizia…
giugno 26th, 2015 at 15:14
@ Fabio:
Su Urania Horror a luglio c’è “La faccia che deve morire” di Ramsey Campbell.
Fonte = le ultime pagine di “Il signore dei sogni”
@ Anacho:
A livello di reperibilità i neofiti di adesso sono fortunatissimi, ricordo che quando ho iniziato io per dirne solo due Dick era fuori catalogo, Ballard era fuori catalogo, dovevi arrangiarti con le biblioteche perché in libreria c’era un solo scaffale con Asimov e stop e non sono del tutto sicuro che sia un male, recentemente leggevo una risposta ai lettori di Blow Up in cui si diceva che il vero valore dei dischi è dato da quanto li hai desiderati (ma si parlava di cassette fatte col Metal Box dei Public Image Limited, vuoi paragonarle con i pezzi dei Franz Ferdinand scaricati?).
E di roba che valga la pensa di desiderare non mi risulta che ce ne sia tanta.
Non posso dire che sia il periodo peggiore, di quelli che ho vissuto io il cybepunk ha regalato la maggior quantità di monnezza, ma la maniera regna incontrastata, magari tecnicamente è roba molto ben fatta ma vuota, che raramente ti resta dentro al di là di una piacevole avventura. Se la leggi o no è uguale.
Per partito preso supporto le piccole/medie etichette, la qualità media secondo me si è un po’ alzata rispetto al passato, a volte trovi cose che non sfigurano affatto con il prodotto medio che arriva da fuori.
Visto che fra le altre cosa costano anche meno e non si devono tradurre non trovo così scandaloso che si pubblichino su Urania, secondo me non ha senso rifiutarli come sembra fare il pubblico, come se dall’America rrivi ogni mese chissà che capolavoro.
giugno 26th, 2015 at 20:46
@Fabio Urania Horror dovrebbe uscire all’inizio di luglio: “La faccia che deve morire” di Ramsey Campbell, anche in ebook (è già in prenotazione nei negozi on line).
giugno 26th, 2015 at 21:53
Ciao Anacho,
In realtà non saranno racconti a sé ma due fix-up composti da novellette e romanzi brevi: nella seconda parte del ciclo, di cinque storie, tre sono romanzi brevi.
Spero che un Millemondi italiano e per giunta
illustrato dal grande Franco Brambilla non ve lo facciate scappare!
giugno 27th, 2015 at 08:31
@Fabio:
Urania horror esce a luglio con “La faccia che deve morire”, di Ramsey Campbell.
giugno 27th, 2015 at 15:16
Sono un 1964, leggo fantascienza dalla prima media.. e non ho mai dico mai letto un romanzo piu’ insulso e noioso di questo. E dire che se proprio si vuole ristampare di roba buona ce n’e’… un pasticcione incredibile, scruttura pessima.. scorrevolezza ZERO. Peggio di questo non si poteva veramente scegliere. Mi dispiace dirlo ma da oggi comincero’ pure io a selezionare attentamente gli acquisti.
Compravo Urania, Uc Millemondi e Jumbo.. (non ne ho mai perso uno), ma se l’andazzo e’ questo.. meglio un buon romanzo giallo. Peccato. Speriamo che qualcuno si renda conto che a tagliare i costi si tagliano anche le vendite se si scelgono titoli a caso e veramente pessimi come questo.
giugno 27th, 2015 at 15:17
E credetemi lo dico con sommo dispiacere.
giugno 29th, 2015 at 13:19
@Silver Apple
Il rifiuto verso gli autori italiani viene quando si pubblicano autori mediocri che scrivono storie mediocri, le ultime uscite italiane su Urania per me sono state dei mattoni incredibili e soldi buttati, non ho apprezzato nè lo stile di scrittura nè il contenuto, ma non snobbo gli italiani per partito preso, infatti comprerò il Millemondi di Dario Tonani, ho grandi aspettative e dubito che mi deluderà.
giugno 29th, 2015 at 20:10
Il Jumbo costa 9,90 quindi anche il Millemondi sarà aumentato.
Speriamo che le illustrazioni interne non facciano lievitare ulteriormente il prezzo di copertina!
PS: quando ho scritto il commento del 27 giugno non c’era ancora quello di Massimo Luciano del 26 giugno. Tanto per precisare che non commento a vanvera…
giugno 29th, 2015 at 20:29
@Anacho Sembra che qualcuno lassù (a Segrate) ci ami… I scrittori italiani di FS scrivono ( quasi) sempre ottimi racconti, basta farsi un po’ un giro sul web….. Speriamo che sia il segno di una scelta editoriale ben precisa e non effimera….
PS anche se OFF, qualcuno sa darmi indicazioni-consigli su “Utopiales” a Nantes, desiderei anndarci ed ora c’è un volo diretto da Palermo…..
giugno 30th, 2015 at 09:01
Non so se a Segrate ci amino, ma un Millemondi dedicato a Mondo9 è decisamente un bel regalo.
E’ uno di quei cicli dove ti immergi in un altro momdo, non piacevole ma affascinante.
I casi sono due, o la fantascienza italiana è cresciuta a livelli che ormai non hanno nulla da invidiare a quella anglosassone oppure Dario Tonani è in realta Darius Tonany di Mailan, Stati Uniti.
Il motivo per cui si finga italiano mi sfugge, però.
giugno 30th, 2015 at 09:41
Attendo il Millemondi di Agosto da almeno un 6-7 mesi, da quando ho scoperto che avrebbero pubblicato una versione cartacea!Scritto in maniera magistrale e assolutamente avveniristico, sta tranquillamente alla pari con i migliori scrittori stranieri
giugno 30th, 2015 at 14:07
Non condivido tutto questo entusiasmo per Tonani, autore che prometteva bene ma che si è perso nella serialità.
Direi che date le premesse e le capacità nel saper strutturare un romazo è stato deludente per me leggere quello che ha scritto dopo Infect@.
giugno 30th, 2015 at 20:17
@ Logan:
La bestia nera di molti degli italiani che ho letto su Urania sono i dialoghi.
La scarsa originalità della trama non è un problema così grosso se il resto fila tutto liscio, è l’effetto fiction di rai uno che smonta anche i più ben disposti.
Comunque negli anni di cose belle ne sono uscite italiane, pochi mesi fa ho trovato un millemondi degli anni novanta tutto di racconti italiani decorosissimi, proprio adesso sto leggendo “Ph0xGen” che al punto in cui sono arrivato sia come ucronia sia come trama non ha ancora fatto una piega e mi sembra strano che abbia perso il premio Urania contro “Il dono di Svet” che gli era inferiore sotto ogni punto di vista.
Heropass:
Devo dire che ho solo la versione ebook della prima serie e letti separatamente gli episodi erano un quartetto riuscito, la versione estesa non l’ho letta, può darsi che abbiano perso un po’ della loro forza espressiva, non so, comunque gli va riconosciuto che ha provato a scrivere qualcosa di diverso e non è poco.
giugno 30th, 2015 at 21:37
Ciao. Ringrazio Anacho, Franz e quanti mi daranno fiducia. Spero di non deludere le vostre aspettative. Per me è un onore approdare su Millemondi; ho fatto del mio meglio per raggiungere quello che per me è un grande traguardo personale. Non vorrei essere off topic qui, per cui spero di continuare il chiacchierata sotto il post dedicato a “Cronache di Mondo9″, quando sarà…
A presto, au revoir.
luglio 1st, 2015 at 01:01
Silver Apple: è vero che ha provato a scrivere qualcosa di diverso, ma non solo: ci è riuscito.
Peccato che poi si è fermato lì.