Urania Collezione 147: L’ultima spiaggia

marzo 27th, 2015 by Moderatore

shuteLa guerra atomica è durata solo trentasette giorni, ma sono bastati ad annientare tutto l’emisfero settentrionale e a condannare il resto del pianeta a un’inesorabile estinzione. Il sottomarino Scorpion corre silenzioso nelle profondità del mare, con al comando il capitano Dwight Towers, uomo tutto d’un pezzo che ha visto le sue certezze vacillare e sbriciolarsi assieme alla civiltà. Destinazione l’Australia, ultimo baluardo del genere umano. Insieme agli ultimi sopravvissuti il capitano Towers affronterà l’inevitabile in un romanzo corale dai toni foschi e disillusi: mentre la mortale nube radioattiva si fa sempre più vicina, l’autore orchestra un impeccabile ultimo requiem per l’umanità.

NEVIL SHUTE (1899-1960) Ingegnere e romanziere inglese naturalizzato australiano, è autore di grandi successi del XX secolo come Scacco matto agli uomini (The Chequer Board, 1940), Viaggio indimenticabile (The Highway, 1948) e Una città come Alice (A Town Like Alice, 1950). Nel campo del fantastico-possibile è notissima la parabola raccontata in L’ultima spiaggia (On the Beach, 1957), due volte portata sullo schermo: la prima da Stanley Kramer nel 1959 con Ava Gardner, Gregory Peck e Anthony Perkins; la seconda, per la tv, da Russell Mulcahy con Armand Assante e Rachel Ward.

 

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Posted in Urania Collezione

22 Responses

  1. rv.XI

    Mr.Brambilla si è superato con questa copertina!

  2. Subhaga Gaetano Failla

    Un grande romanzo che rispecchia le cupe inquietudini planetarie di generazioni intimamente ferite, sopravvissute al massacro della Seconda Guerra Mondiale e sconvolte dall’epilogo della strage atomica in Giappone. Un’opera che trascende il realismo d’uno specifico periodo e oltrepassa i limiti d’un tema storicamente consueto per divenire narrazione metafisica sull’attesa, la solitudine e la morte.

  3. Gianfranco "Lucky" Lucchi

    Sono sicuro che Franco non mi odierà: siamo troppo amici.
    Ma lo skyline che si intravvede sullo sfondo non mi pare appartenga alla California… mi sembra piuttosto New York…
    Licenza “poetica”?
    GL

  4. franco brambilla

    Grazie dei complimenti, sarò ospite alla Starcon a Bellaria con una mostra personale, porterò molte copertine fatte per Urania e qualche anticipazione estiva.

    http://www.stic.it/news/2015/03/29/franco-brambilla-da-urania-a-bellaria-igea-marina/

  5. Andrea Di Carlo

    Un titolo e un autore che non conoscevo, ma da quanto ho letto in giro non posso lasciarmi sfuggire il libro. Complimenti a Franco Brambilla, una copertina bellissima.

  6. Subhaga Gaetano Failla

    Completamente d’accordo con rv.XI: una copertina meravigliosa.

  7. Giuseppe Pinto

    Che meravigliosa copertina !!!!!

  8. Stefano

    L’avete già avvistato?

  9. Armando

    Acquistato questa mattina.

  10. anacho

    Un romanzo terribile (nel senso “buono” del termine), da non leggere se si è depressi, una discesa negli inferi dove solo la speranza tiene acceso un lumicino.
    Un’opera che ha lasciato il segno, da cui sono stati tratti uno splendido film e una bella miniserie televisiva.
    Un romanzo, purtroppo, ancora attuale.

  11. heropass

    Sarebbe possibile sapere se l’antologia di racconti del prossimo (anzi, dei prossimi) Millemondi è la traduzione di una antologia americana e quali sono i racconti contenuti in essa/i?

    Grazie.

  12. Armando

    Dopo ‘Addio Babilonia’ e ‘L’ultima Spiaggia’ ….. c’è la possibilità di vedere in futuro pubblicati anche ‘A prova di errore’ e ‘Il Dottor Stranamore’?

    http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1015137/a-prova-di-errore/

    http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1034206/il-dottor-stranamore-ovvero-come-ho-imparato-a-non-preoccupa/

  13. Il Trasfigurato

    Oggi acquistato a Palermo, ben 5 copie nella mia solita edicola ! Per la copertina posso dire che emana un senso di solitudine infinita… Specialmente la figura dell’uomo, appunto solitario, che si staglia sullo sfondo di una New York, apparentemente intatta, ma che si intuisce deserta. Mi ricorda la copertina di Urania 1539 “Apocalisse Tascabile di Mordecai Roshwald COPERTINA URANIA 1539

  14. Il Trasfigurato

    PS: mi sono “permesso” di suggerire all’edicolante di mettere qualche copia tra i tascabili mainstream, ha consultato Internet e l’ha fatto !!

  15. Ezio G.

    Sull’ultimo numero della rivista Robot n.74 è apparsa una bella intervista a Giuseppe Lippi,titolo dell’intervista “Fuori dalla crisi in 25 anni”.Si parla,ovviamente,di fantascienza,del suo futuro,di Urania (ad es. del perché di certe scelte editoriali).News:speranze per nuovi Oscar dedicati ai grandi classici e (forse)per supplementi fantasy.

  16. Gianfranco "Lucky" Lucchi

    @ Il Trasfigurato
    Scusami, ma dov’è l’uomo solitario?
    Vedo solo le sagome della Statua della Libertà, dell’Empire e del Crysler building.

  17. heropass

    Sarebbe possibile leggere in questi spazi l’intervista a Lippi?

  18. fabio mv

    Sono un vecchio appassionato di sf; e, la storia di Shute l’ho letta diversi mesi orsono nelle edizioni Garzanti. E’ un volume dalla scrittura asciutta e sottilmente evocativa, l’atmosfera è pervasa dall’angoscia, dalla gioia e dalla tristezza. Un autore che meriterebbe una maggiore valutazione: in una parola, bellissimo, l’ho consiglio a tutti.

  19. Francesco Foti

    Caro Gianfranco, l’uomo solitario, piccolo piccolo e sulla superficie del sottomarino.

  20. Francesco Foti

    Caro Gianfranco, l’uomo solitario, piccolo piccolo è sulla superficie del sottomarino.

  21. Gianfranco "Lucky" Lucchi

    Grazie Francesco!
    Come al solito guardo lontano e non sotto al naso…
    Devo proprio farmi fare da Franco un quadretto con questa copertina (ne ho già altri cinque con Cronache Marziane, Il Pianeta Proibito, Starship Troopers, Io Robot e Il Figlio della Notte) perché è troppo bella…

  22. Il Trasfigurato

    Dovevo seguire il consiglio di anacho, NON è da leggere se si è un poco depressi, Neville Norway Shute descrive con una scientificità da antropologo culturale l’ineluttabilità del senso della Morte che, come è noto, è l’unica certezza dell’Umanità…

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