Urania Collezione 123: Le fontane del paradiso
“‘Un gigante della fantascienza’ è definito Arthur C. Clarke, il profeta dell’Odissea 2001, nell’autorevole e severo Who’s Who in Science Fiction di Brian Ash.” Così scrivevano, nel 1979, gli allora vati della sf in Italia, Carlo Fruttero e Franco Lucentini, presentando la prima edizione di questo celebre romanzo. E poco importa se il critico citato non era, in realtà, né severo né tantomeno autorevole: prendiamolo come un gesto munifico dei Nostri verso tutto quanto è british, per un impeto d’entusiasmo nato dalla lettura delle Fontane del Paradiso. Che non è solo un libro ricercatissimo, e qui proposto per la prima volta dopo trentaquattro anni, ma è la realistica, insuperata storia del prometeico elevatore spaziale.
ARTHUR C. CLARKE Nato in Inghilterra nel 1917, è lungamente vissuto nello Sri Lanka dove è morto nel 2008. Da uno dei suoi racconti più celebri, La sentinella (1953), Stanley Kubrick ha tratto il film 2001 Odissea nello spazio, trasformato in romanzo dallo stesso Clarke nel ’68. Altri importanti romanzi: Le sabbie di Marte (The Sands of Mars, 1951), La città e le stelle (The City and the Stars, 1956), Le guide del tramonto (Childhood’s End, 1953). In “Urania Collezione” sono già apparsi Incontro con Rama (Rendezvous with Rama, 1973) e Terra imperiale (Imperial Earth, 1975).
Posted in Urania Collezione
marzo 30th, 2013 at 18:02
E pensare che c’era il pericolo di disaffezionarsi… Invece la nuova U C mi piace sempre di più, questa cover è semplicemente bellissima così.
Guardate, se posso permettermi: basterebbe sollevare appena un po’ i titoli per allargare un tantino il cerchio e renderlo più traspirante ^_^ Ma si tratta di bazzecole. Grande mese questo per la nostra testata. Aspetto l’editoriale flash di news promesso da Mr. Lippi e ancora non postato 😉
Auguri a tutti! R
marzo 30th, 2013 at 23:15
Caspita, ce l’ho già nell’edizione originale di Urania…ma come faccio a resistere ad una cover così ?!..Ok, acquisito…oltretutto devo ancora leggerlo e, si può dire quel che si vuole di questo nuovo formato/grafica, ma è molto comodo da leggere e tenere in mano !
aprile 1st, 2013 at 11:30
Un romanzo davvero interessante che a suo tempo colpì la mia immaginazione.
L’elevatore spaziale: una grande idea su basi scientifiche di Clarke!
Un Urania Collezione che non può mancare nella biblioteca di SF e un acquisto sicuro da parte mia.
aprile 2nd, 2013 at 11:20
ciao a tutti:
http://francobrambilla.com/section/48079_Invading_The_Vintage.html
sul mio sito la copertina del n. 123.
Franco Brambilla
aprile 2nd, 2013 at 11:21
ops… in realtà è qui:
http://francobrambilla.com/artwork/3098592_Le_Fontane_Del_Paradiso_Arthur_C_Clarke.html
aprile 2nd, 2013 at 13:48
Di bene in meglio direi…Questa nuova veste di UC e URANIA ha un che di retrò che mi piace molto…;)
aprile 3rd, 2013 at 11:42
E’ bello che vengano ristampati romanzi che non erano disponibili da tempo. Restando su Clarke ce ne sono due che aspettano una ristampa già da molti anni: I Guardiani del mare (The Deep Range) del 1957 e Isole Cosmiche (Islands in the Sky) del 1952. Si potrebbe sperare in una loro ripubblicazione?
aprile 3rd, 2013 at 14:53
@F.Brambilla
Ho viso anzi ammirato sul tuo sito la bellissima cover de “Le fontane del paradiso”.
Complimenti!!!
aprile 3rd, 2013 at 20:12
Domanda: esce ad aprile? O a Maggio?
Chiedo perché in edicola trovo ancora “echo”
Grazie!
aprile 3rd, 2013 at 21:25
Grazie Giuseppe
aprile 4th, 2013 at 11:59
Spettacolo, ragazzi! Questo romanzo mi mancava, non ce l’avevo e non ero mai riuscito a procurarmelo usato! Quindi fantastico. E che copertina… alla faccia di chi ha scatenato il finimondo perché adesso il Collezione (a loro dire) fa schifo! E sapete una cosa? E’ proprio vero, adesso il Collezione lo vedo subito nelle edicole, è visibile da lontano, e dà l’impressione che Urania sia molto più presente, anziché scomparsa dalle nostre edicole. Quindi… bene così, redazione! Avanti con questi titoli fantastici e vedrete che anziché chiudere, come pronosticato da certi corvacci che bazzicano questo blog (e mi chiedo: ma che diavolo ci fate, qui? Andate in libreria a comparere la bellissima sf che esce lì, no? A prezzi agevoli per tutti, no?), presto Urania tornerà a espandersi!
aprile 4th, 2013 at 12:25
Editoriale breve in arrivo…!
aprile 4th, 2013 at 16:48
@Francesco
Lo trovi ad Aprile, ECHO è Urania normale, questo è Urania Collezione.
Escono entrambi ogni mese.
(P.S. alla faccia della “riconoscibilità” delle 2 testate in edicola di cui discusso tanto negli altri post…mi vien da piangere…)
aprile 4th, 2013 at 17:03
Egregio sig Lippi, la scelta della nuova cover inizialmente non mi aveva entusiasmato; quello che stonava era il netto contrasto tra il precedente formato e l’attuale, che comunque, visto singolarmente è anche molto piacevole. Certo, in una collezione lo stacco è evidente, ma non è certo la prima volta e non sarà l’ultima.
Anche per quanto riguarda le ristampe è una storia che si ripete; non mi soddisfa pienamente, ma ritengo che nell’insieme ciò che conta sia la qualità dei romanzi, sia gli inediti sia quelli ripubblicati, come questo mese.
Infine un’ultima considerazione sulle voci dal blog; penso che questa scelta editoriale delle collane sia indovinata; infatti dai commenti, di solito piuttosto critici negli ultimi tempi, si evince che almeno un nuovo lettore più che entusiasta sia stato attratto dalla nuova versione, un lettore che evidentemente in precedenza faticava a trovare le copie di Urania (in edicola o in abbonamento), e che ora si propone come paladino in difesa della collana.
Ben vengano lettori di questo tipo, che con la loro “esuberanza” possano scacciare i vecchi corvacci, che per anni hanno volteggiato sopra ogni numero della collezione, chissà per quale motivo, in attesa della sua fine, cartacea e non.
Ciao a tutti.
aprile 4th, 2013 at 17:06
Ottimo titolo e ottimo il nuovo formato e bella la copertina. Continua il mio amore x Urania!
aprile 4th, 2013 at 20:01
In generale Clarke su Urania Collezione lo prendo un po’ come “Dirty dancing” in TV ad agosto (Sì, te lo riguardi ma non è che…), tuttavia in questo caso specifico la trovo una scelta azzeccata e assolutamente non di mantenimento, perché il mito di Clarke si fonda su titoli come questo (ovunque si parli di Clarke prima o poi la faccenda dell’ascensore spaziale salta fuori, arrivo a pensare che ci abbia vissuto di rendita per tutta la vita) e poi perché francamente mi sembra un’assurdità che tutta l’altra fuffa clarkiana ti cada addosso dagli scaffali e un vero caposaldo come questo sia rimasto introvabile per tutto questo tempo.
Brambilla in grande spolvero.
aprile 4th, 2013 at 20:42
….io avevo rinunciato a prendere romanzi di SF datati, ma visto che qui parlate tutti in toni entusiastici di questo romanzo di Clarke credo proprio che lo prenderò….
aprile 5th, 2013 at 11:12
@Fabri: non farti scoraggiare dalla data di pubblicazione di un romanzo, o rischi di perdere delle letture davvero piacevoli.
dei vari romanzi pubblicati in Urania Collezione, e per questo “datati”, quelli che non mi hanno soddisfatto saranno meno delle dita di una mano (chiaramente dipende dai gusti di ognuno)
aprile 5th, 2013 at 12:18
Beh, la copertina di Franco è semplicemente Meravigliosa. E il libro mi stuzzica.
aprile 5th, 2013 at 12:59
A me Clarke piace molto… ma queso “Le fontane del paradiso” mi ha annoiato a livelli “spaziali”.
Mi ha annoiato tanto quanto “L’ultimo teorema”.
L’idea dell’ascensore spaziale è rimasta nella storia, ma come romanzo…Clarke a mio avviso ha fatto molto di meglio.
aprile 5th, 2013 at 15:02
@Silver Apple. Questo romanzo è del 1979, a quell’epoca “Le guide del tramonto” era già un classico, “2001: odiessea nello spazio” (film ma anche romanzo) era uscito da un pezzo e anche “Incontro con Rama” era già stato pubblicato alcuni anni prima. Insomma, Clarke era già assai celebre quando ha pubblicato “Le fontane del paradiso”. 😉
aprile 5th, 2013 at 21:38
Una curiosità … ma realizzerete nuovi ebook? Ormai è un bel po’ che non vedo ebook tratti dalla collana.
aprile 7th, 2013 at 17:21
Ma questo libro uscirà anche come ebook?
Vorrei sapere la stessa cosa per ECHO.
Grazie
aprile 8th, 2013 at 14:23
Io aspetto da tempo immemorabile in ebook l’antologia “Vendesi Tempo” di Di Filippo, non si degnano manco di confermare o meno l’uscita. Almeno sapere quello in tempo utile così si resta in tempo per l’acquisto del cartaceo. Non comunicando l’uscita o meno in digitale con me hanno perso soldi perchè non acquisto la copia in edicola e manco quella in digitale… Il marketing fa acqua da tutte le parti. Si fanno male da soli.
aprile 9th, 2013 at 10:36
@Ronny: per gli ebook non c’entra niente il marketing, l’hanno già spiegato più di una volta. Ci sono problemi di varia natura, dall’acquisizione dei diritti alla realizzazione tecnica, di cui la redazione non è responsabile. Non possono, quindi, comunicare regolarmente se i titoli usciranno in ebook o no. La cosa più semplice, come faccio io, è andare su Amazon e cercare Urania. Tutto quello che c’è compare subito. Non è così difficile…
aprile 9th, 2013 at 15:35
@ Massimo Luciani: Eh sì, hai ragione… non ho guardato le date prima di esprimere un “Finalmente un Clarke non fuffo”… è che i pochi libri di Clarke che mi sono piaciuti (Anche molto, devo dire) ci sono sicuramente quelli più tecnici scritti col grande rigore scientifico che poi è l’unico punto forte della sua scrittura: non ha saputo creare un solo personaggio dotato di un minimo di personalità, non ha saputo immaginare uno scenario futuro credibile o anche solo con un po’ di sense of wonder, non ha saputo esprimere una riflessione con un pochettino di spessore sull’impatto della scienza sulla società, insomma come scrittore lo trovo davvero limitato (Per non parlare della deriva new age!) ma quando faceva bene l’unica cosa che sapeva fare bisogna dirlo.
aprile 10th, 2013 at 04:57
@VergaG
Che non sia difficile cercare cosa sia disponbile in ebook di Urania lo so benissimo, non sai quante volte cerco su Amazon nuove uscite della collana. A proposito di questo, l’ebook di Galouye non è stato taggato come Urania e bisogna cercarlo per titolo. Resta però il fatto che dopo oltre quattro mesi non si riesce a comunicare se un titolo uscirà o meno, per me è disarmante. Si dice che la collana sia in crisi, lo dimostra il fatto che verranno ristampate 6 uscite su 12 annuali, quindi solo il 50% di inediti, l’ebook potrebbe essere un rilancio e non viene sfruttato a dovere, dal punto di vista del marketing è un fallimento.
aprile 10th, 2013 at 09:25
A Maggio su “Urania Collezione” apparirà “Lord Tyger” di Philip José Farmer ….. e non mi pare sia una ristampa …..
http://oi49.tinypic.com/64jngl.jpg
….. mentre, sempre per Maggio, si annuncia, in “Millemondi”, la pubblicazione di “Cosmolinea B-2″.
Una domanda: a quando la ristampa di “Polvere di Luna” di Clarke ….. che manca ormai dal lontano 1974?
aprile 10th, 2013 at 13:31
Un’ altra ristampa…..bha! Un altro libro da comprare per la collezione e fiondare intonso nel mucchio.
Macchissenefrega delle copertine, io voglio leggere fantascienza. Le ristampe di urania ammontano ad un buon 25% della collana (calcolo ad occhio), forse anche più (tutte le collane); Che rabbia poi tutti questi commenti sulle copertine ed i disegnatori, e ancora di più che rabbia tutta questa gente felice delle ristampe. E’ evidente che la mia posizione è minoritaria (tra coloro che scrivono su questo blog almeno), probabilmente tutti quelli che la pensano come me, stanno zitti, perchè tanto è inutile la guerra ai mulini a vento. Ebbene ho deciso di far sentire anche la mia voce, che sarà sperduta in mezzo a tante altre qui, ma forse se ne aggiungeranno altre a mio sostegno. A me, che vi compro da 30 anni, che ho tutta la collezione dal numero 1, mi rode troppo per le ristampe di urania, i capoalvori identicamente riproposti fino a 5 volte, e mi rodono anche i gongolamenti di coloro che ne sono compiaciuti (non è carino, lo so, ma è così). Evito commenti sui commenti sulle copertine. Diventerei cattivo anche con chi non lo merita…. Spero mai più altre ristampe. Basta!!!!! C’è chi le chiede giusto? Bene eccovi chi non le vuole!! C’è qualcun altro qui che la pensa come me? Che di tutte le ristampe che urania ha fatto dagli albori ad oggi, non ne può più? Ma perchè la Mondadori non se le stampa da altre parti ‘ste ristampe? Cosa che tra l’altro già fa…..Sempre economiche…. Gli Oscar? Insomma a me sembra quasi una presa in giro. Poi, se leggo pure che fare le ristampe ha dei costi, per voi, maggiori, rispetto a romanzi inediti (che ce n’è una caterva, nuovi e vecchi), non riesco a crederlo quasi……e io che pensavo che l’operazione ristampa (chiamate anche “capolavori” (con un criterio spesso opinabile (data la sua apparente casualità) ma che non rimprovero)), fosse un’operazione al risparmio…..Che me ne faccio di 2,3,4,5,e forse anche 6 libri identici, tutti urania?? Che collezione è se ha i doppioni già preconcepiti al suo interno?
Bene, ecco la mia opinione, mi ripropongo di sostenerla, adesso, pubblicamente, su questo blog. Ma non acriticamente, se vorrete, pubblico e redazione, discuterne.
aprile 10th, 2013 at 16:44
Cosa uscirà nel Millemondi Estate 2013.
aprile 10th, 2013 at 17:32
Sto riscontrando sempre più difficoltà a reperire gli Urania delle serie Collezione, mentre la serie ordinaria è abbastanza diffusa per questa il discorso è diverso.
aprile 11th, 2013 at 12:52
@ Arrabbiato: verissimo, inutile continuare ad esternare il proprio dissenso. Lo abbiamo già fatto e sembra di lottare coi mulini a vento. Appoggio in pieno quanto dici e per quel che mi riguarda smetto di collezionare e compro solo quello che non ho.
aprile 11th, 2013 at 22:28
@ TheMellowGoldenManIt’sIn The…, ma anche agli altri: grazie dell’appoggio. Sono consapevole. Perfettamente. Delle difficoltà della nostra posizione. Chi glielo fa fare, a “loro”, di darCI ascolto?? E’ la democrazia. La vox populi. Che con un certo imbarazzo udiamo o leggiamo un po’ ovunque….(ok, da ora uso il singolare). Oppure la chiamo legge di mercato, così non si offende nessuno. Non credo sia semplice smuovere le cose, ma ho deciso di lamentarmi. Immagino sia stato già fatto in precedenza, a ondate, con scarso risultato, questo è evidente. Mi sfogherò così i 5,90 euro spesi perchè sono collezionista di una pubblicazione che ha i doppioni previsti nel dna. Inoltre, mi sembra anche doveroso, lamentarmi. Se non lo facessi potrei pensare che la redazione sia illusa nel credere esista solo chi approva la ristampa e, come noto con orrore, ne incita addirittura il proliferare….e l’orrore raddoppia nel constatare l’assenso nel ridurre la percentuale di “romanzi” nella serie. Ciò avviene ristampando. E’ matematica. Quindi da parte mia, ribadirò, spero sempre con i modi dovuti, il mio “ristampe?nograzie”.
aprile 11th, 2013 at 23:02
@arrabbiato: molti hanno smesso di arrabbiarsi e di non comperare i doppioni, dopo più di 50 anni di Urania, mi viene da piangere.
aprile 11th, 2013 at 23:04
p.s. i 50 anni sono gli anni che compero Urania.
aprile 12th, 2013 at 10:34
Quello che mi chiedo è, ma davvero le ristampe sono l’unico modo per far sopravvivere Urania in questo tempo di crisi?
Ma con le centinaia di romanzi che il mercato offre, non ne esistono 6 (!!!) che abbiano costi di diritti bassi (perchè magari autori stranieri esordienti, o autori famosi ma testi datati), che siano di qualità soddisfacente e mai pubblicati da urania?
Inoltre, rispetto ad un Clarke palloso, 1000 volte meglio un autore sconosciuto, ma che abbia dalla sua un testo accattivante.
Siamo in così pochi a pensarla così?
aprile 12th, 2013 at 13:37
Io sono un “giovane trentenne” e l’ho comprato per la prima volta solo ora, le ristampe dei romanzi aiutano a prendere nuovi lettori.
aprile 12th, 2013 at 16:32
”Clarke palloso”: Ossimoro.
aprile 12th, 2013 at 18:37
Non tutti sono collezionisti.
Secondo me le ristampe vanno bene se:
– la traduzione è integrale (purtroppo molti “classici” sono stati tradotti in modo incompleto e/o indecente)
– si possono ritrovare dei romanzi che non sono disponibili da molti anni (ad es. su Clarke, da sempre attendo una ristampa di I guardiani del mare, io gli urania mica li compravo 50 anni fa…)
Bisognerebbe aggiungere poi che nella collana Oscar la FS negli ultimi anni latita. Non sarebbe male che alcuni classici introvabili vengano riproposti almeno lì.
aprile 13th, 2013 at 16:40
@Waferdi: per me sono più di 30, gli anni che compro urania. E ancora non ho smesso, nè vorrei, perciò non mi rassegno, almeno formalmente. Oppure sono curioso semplicemente di vedere cosa mi diranno, ci diranno, questa volta, gli uomini dell’organico (diranno qualcosa?). In fondo, non ho mai prima d’ora espresso la mia opinione.
Alle altre risposte sul tema:
Sarà vero che le ristampe aiutino a prendere nuovi lettori ma aiutano anche a perdere i vecchi lettori che quei libri, fedelmente li hanno già comprati all’epoca o che la passione, quella vera, li ha spinti a cercarli davvero e non ad aspettarseli cadere tra le braccia.
Dal mio punto di vista, preferisco un pallosissimo sconosciuto autore inedito con un brutto romanzo mai letto piuttosto che il capolavoro di tutti i tempi, già pubblicato e ora ristampato. Preferirei anche, se mi si dovesse parlare di costi, antologie di racconti dei lettori (come si faceva un tempo…), sgangherate e magari pure mal scritte (ma a costo zero), al solito Asimov occhipperlui già letto riletto e ripubblicato in tutte le salse (è inutile aggiungere che lo status, immaginario, di urania non lo permetterebbe, ed anche lo status dei lettori, a quanto sembra risultare), lo preferisco anche ad un romanzo che latita da cinquant’anni pubblicato solo una volta (solo…..una? poverino….) in urania (e che quindi già ho). Poi al di fuori di urania se lo possono ristampare anche sessanta volte se gli piace (sebbene per coerenza sosterrei comunque sbagliato il principio di pubblicare, ad esempio negli oscar mondadori, due volte lo stesso romanzo…..è mai successo? oppure in altre collane mondadori….. E’ mai successo? succade? si fa così? le altre case editrici fanno così? spesso? raramente? o mai??? Sono intento a supporre che ciò avvenga solo in urania, vi pregherei di segnalarmi altri casi simili che ignoro….(forse i gialli sempre mondadori, che non leggo e non conosco) ed è anche considerando questa anomalia come peculiare di urania che mi rodo nella “paranoia” di una lieve presa in giro, non di tutti forse, ma certamente di quelli che non lo meritano di sicuro dato che sarebbero “i collezionisti” ad essere penalizzati; quella razza strana che a volte è immaginata come nemmeno leggerli i libri che collezionano….. e non sarà il caso di chi si lamenta delle ristampe quanto piuttosto di coloro che disquisiscono appassionatamente dei libri come se fossero francobolli, misurandone i colori e le forme (se ne può pure parlare, non dico di no, ma…). Ne approfitto a tal proposito per fare un esempio “ampio”: è come un album di figurine in cui la numero 7 è identica alla 1232, cambia solo il numero…..
Le uniche “ristampe” che tolleriamo, credo di poter parlare a nome di tutti quelli che si riconoscono nella posizione che sostengo, sono, ed è così ovvio che non vorrei nemmeno scriverlo, quelle che restituiscono integralità a epurazioni dettate dalle credenze ed esigenze dell’epoca, e, aggiungo, anche le nuove traduzioni, poichè spesso, quelle degli anni 50, hanno un gergo che oggi suona, ad alcuni, non a me dato che sono abituato ed anzi mi piace pure, di difficile scorrevolezza, o semplicemente particolare perchè non moderno (e Pirandello? e D’Annunzio?)(Vero è anche che alcune traduzioni sono malriuscite, le vogliamo rifare tutte?). Ma in ogni caso, preferenze a parte, è ovvio che non è lo stesso libro, che non è identico. Ho esperito spesso da traduzioni diverse, diverse impressioni per lo stesso romanzo, e il lettore abituale, lo sa.
A morte invece le ristampe dei romanzi che non si trovano da molti anni. Fatevele ristampare fuori da urania che già li ha ospitati. Negli Oscar appunto, vadano a finire lì le copie identiche già pubblicate anche 112 anni fa su urania. Quindi non “almeno lì”, negli Oscar, ma solo lì. I romanzi che mancano da più di cinquant’anni, sono tutti quelli che urania ha pubblicato dall’inizio “fino ad oggi meno 50 anni” e meno le copiose ristampe già effettuate, e ogni quindici giorni aumentano di uno….. Li ristampiamo tutti? Su urania? Ancora? La collana si autofagocita.
Allora perchè non: bastaristampe su urania e ristampeavolontà fuori di urania?
Non sono tutti contenti così?
E non basterà dirmi che “urania vende di più degli oscar” che “l’edicola è il luogo cardine” o che “è quello che vuole la massa”, non basterà poichè sebbene siano tutti discorsi con una logica dietro, non hanno una logica di etica ma di sopravvivenza-opulenza…..insomma un discorso fondato solo su un aspetto economico. Non ne nego la necessità, ma non concordo nell’ignorare e non conciliare le due cose (di cui la prima considero comunque più importante, almeno per me). Non sono all’interno della faccenda (ma vorrei capire, davvero cosa abbia causato ciò), eppure mi convinco che ci possa essere una soluzione alternativa.
Grazie.
aprile 14th, 2013 at 14:04
Un appunto estetico e funzionale, l’edizioni oscar sono più belle e robuste, e poi in genere sono più fruibili. Il Millemondi estivo del 2013 sarà River of Gods? (incrocio dita, di tutti gli arti 😉 )
aprile 15th, 2013 at 13:37
Leggo Urania da tempo indefinito
(penso di aver celebrato le nozze d’oro)
e rimango allibito per tutte le polemiche nate dalla pubblicazione de
” I capolavori” .Ad esempio io possedevo già
” La compagnia del tempo” di K.Baker
e l’ho ricomprato per due ragioni:
1) non mi piaceva la grafica della
prima edizione
2) con gli anni si era un po’ usurato.
Ho speso E.4,90 non 49,00, e per
E.4,90 dobbiamo fare tutte quelle
polemiche?
aprile 15th, 2013 at 16:30
Una considerazione: premesso che sposo in pieno quanto detto da ARRABBIATO, detto che io non compro Urania da 50 anni perchè leggo SF solo da 10 anni ma che, per parafrasare Arrabbiato, non ho aspettato che i vecchi romanzi mi “cadessero tra le braccia” perchè ristampati e quindi facilmente reperibili in edicola, ma ne sono faticosamente entrato in possesso grazie ad una caccia spietata sui banchi dell’usato, presso rivenditori di usato per corrispondenza o appassionati che decidevano di separarsi dai loro cari volumi… potete capire quanto mi sembri assurdo ritrovare quei volumi in edicola nella STESSA collana e per di più nella stessa traduzione …insomma identici ma con una copertina diversa e diverso numero dell’albo.
Allora mi chiedo: ma se queste ristampe uscissero in edicola (mensilmente o ogni 2 mesi) col nome (tanto per dirne uno) “Urania ristampe” o “Urania Bis”, non mettereste tutti d’accordo?
Il vecchio collezionista potrebbe continuare a comprare Urania senza dover farsi carico anche delle ristampe/capolavori; il nuovo lettore può comprare in edicola i romanzi che vuole e troverà anche i vecchi romanzi della storica Urania in versione “ristampa”; il giovane (ma perchè no, anche il vecchio) collezionista può collezionare oltre alla storica Urania anche una collana nuova di zecca che parte dal numero 1 (attrattiva da non sottovalutare per un collezionista).
E anche per l’editore potrebbe non cambiare nulla perchè se uscisse un mese “Urania” ed un mese “Urania Bis” sarebbero sempre 12 albi all’anno, 6 inediti e 6 ristampe. Ma queste sono considerazioni che deve fare l’editore.
In questo modo non si accontenterebbe un pò tutti ?
E non si eviterebbe di perdere qualche vecchio affezionato lettore /collezionista?
E forse non si “acchiapperebbero”, grazie ad una nuova collana ed ad un bel Numero UNO, devi nuovi lettori/collezionisti?
Grazie per l’attenzione.
aprile 15th, 2013 at 19:50
Segnaliamo che le trattative per l’acquisizione dei diritti digitali di questo romanzo si sono concluse positivamente, e quindi sarà possibile avere prossimamente la versione ebook di questo libro. Sarà nostra cura comunicare quando questo avverrà.
aprile 15th, 2013 at 21:20
@TheMellowGoldenManIt’sIn The…
ahem….nella tua proposta evinco un punto debole…. 12 uscite di cui 6 ristampe….50% ristampe fisse… non era ciò che intendevo: sarebbe peggio di ora. Dove almeno c’è la speranza che la prossima uscita non sia una ristampa, invece così sarebbe ristampa senza scampo. E’ vero che non si può pretendere la luna, ma tanto per delineare un’utopia, (e poi a me non sembra nè un’utopia nè una pretesa lunare) vorrei 24 uscite con 24 inediti all’anno. Sotto la collana col nome urania e\o sue diramazioni. Tutte. Le ristampe, desidererei andassero in altri volumi senza legami con il nome urania. Devono per forza uscire in edicola? ‘Ste ristampe?
aprile 15th, 2013 at 21:47
Cospetto!
Ma è già così!!!!
Ero rimasto indietro, non sono molto aggiornato….ma ho appena scoperto che è già nel manifesto di urania il proposito 6 e 6.
Riporto dalla pagina abbonamenti:
”
La collana alterna in un anno 6 uscite inedite e 6 ristampe dei capolavori della fantascienza del recente passato.
”
…che sia davvero troppo tardi per fare qualcosa?
Poi proprio all’abbonato viene detto, che inerme non può scegliere quale sì e quale no, mi chiedo se ciò abbia incrementato gli abbonamenti….
Su cartaceo non l’avevo mai letto.
aprile 16th, 2013 at 09:24
@Arrabbiato: E già!! E’ gia stato comunicato che avremo 6 inediti + 6 ristampe l’anno, per questo ho proposto , se fosse possibile, di separare le 2 collane; per non “costringere” il vecchio collezionista a comprare doppioni o a smettere di collezionare.
aprile 17th, 2013 at 12:02
Sarebbe interessante sapere i numeri in gioco. Una scelta del genere permette di risparmiare ma contempla una riduzione degli abbonamenti. Avranno sicuramente fatto i loro calcoli ma la situazione non sembra rosea.
aprile 17th, 2013 at 14:09
Penso che il tanto sospirato editoriale, annunciato già inizio marzo e poi a inizio aprile qui stesso, e mai arrivato, potrà bruciare molti dubbi sul prossimo futuro delle nostre collane. E dato che i dubbi in modo evidente sono tanti, forse Editor, Curatore e la redazione tutta in modo legittimo stanno temporeggiando. Fatecelo leggere questo editoriale, così magari stiamo tutti un pò più sereni per qualche giorno:D
aprile 19th, 2013 at 16:34
Sì è vero, l’editoriale, la gente deve sapere ma chi glielo fa fare? Ahahaha. Lo vedi cosa succede ogni volta che mettono la testa fuori dal buco? A me basta sapere che stanno per arrivare un McDonald un Bacigalupi e un altro Sawyer (che è un signor accontentarsi) e già così sarebbe un’annata da consegnare alla storia.
maggio 13th, 2013 at 13:00
Urania, addio….
Basta! Non condivido questa politica di marketing autolesionista(a me sembra tipica di chi naviga a vista e temporeggia).
Inserire delle ristampe nella collana madre è l’ultima goccia, quella che ha fatto traboccare il vaso.
agosto 18th, 2013 at 17:13
gentile Redazione, vorrei sapere se è in programma la pubblicazinoe di “Le sabbie di Marte”, grazie