La terra al tramonto (1590)
Avremmo potuto intitolare questo numero di “Urania” Storie dal crepuscolo di un mondo / 3, in omaggio alle due precedenti raccolte uscite nei numeri 1567 e 1580. Ma il nuovo volume è così speciale da meritare un posto e un titolo a sé. Gli abitanti della Terra morente sono atterriti e hanno convocato i massimi specialisti per svelare il destino finale del loro mondo. Sette nuovi visionari e avventurieri della narrativa trasversale – tra cui George R.R. Martin, Neil Gaiman, Dan Simmons e Tanith Lee – svolgeranno altrettante inchieste sul più enigmatico dei pianeti. I titoli di alcuni “casi” sono “Evillo il Candido”, “Cappel di Rana” e “Il naso-bussola di Ulfänt Banderoz”. Nomi, luoghi e situazioni che ci riportano il sapore dei racconti di Jack Vance? Naturalmente.
GEORGE R.R. MARTIN (1948) e GARDNER DOZOIS (1947) hanno deciso di pubblicare un monumentale tributo all’arte di Jack Vance, Songs of the Dying Earth (2009), di cui il volume che avete tra le mani costituisce l’ultima parte. Martin è diventato l’autore di fantascienza e fantasy storica più apprezzato in Italia, dove sono notissime le sue Cronache del ghiaccio e del fuoco (Il trono di spade e seguiti). Dozois, dal canto suo, è stato il celebre editor della “Isaac Asimov’s Science Fiction Magazine” e di un’importante serie di antologie
Posted in Urania Collana
dicembre 30th, 2012 at 13:51
Bellissima antologia, in quest’ultima parte i nomi coinvolti sono il top assoluto della narrativa fantastica anglosassone. Cover fantastica come le due che l’avevano proceduta – per l’ennesima volta, osate, allargate quel benedetto cerchietto! Mi spiace che si concluda…
Approfitto per chiedere quale sarà il prossimo titolo. Intanto, AUGURONI A TUTTI!!
dicembre 30th, 2012 at 14:02
Buon Anno a tutti!
Se volete vedere la copertina “in grande” potete andare qui:
http://francobrambilla.com/artwork/2967768_Songs_Of_The_Dying_Earth_AAVV.html
dicembre 30th, 2012 at 21:48
Peccato non sia nel formato dei due precedenti, ma mi rendo conto della difficoltà.
Buon Anno a tutti
dicembre 31st, 2012 at 03:19
Concordo con quanto scritto da Riccardo : allargate quel benedetto cerchietto!
dicembre 31st, 2012 at 13:47
Bene, in questo periodo ho voglia di leggere un po’ di racconti (diversamente dal solito) quindi sono molto contento di questa uscita.
dicembre 31st, 2012 at 22:05
Allargare il cerchio!
L’antologia si presenta molto interessante.
Arriveranno Cosmolinea B1 e B2 di F. Brown?
dicembre 31st, 2012 at 22:20
Aspetto di leggerlo. Su questo volume avremo le anticipazioni sul 2013 editoriale di Urania? Grazie
dicembre 31st, 2012 at 22:48
Dan simmons, neil gaiman, George martin nello stesso volume!! roba da leccarsi i baffi
una domanda che non c ‘entra niente con Urania:
qualcuno mi sa dire se e quando Mondadori pubblicherà ‘ il seguito del romanzo “il passaggio”
di Justin cronin ?
scusate ma non sapevo a chi altro chiedere
grazie e buon anno a tutti
dicembre 31st, 2012 at 22:51
Ho perso i primi due volumi, dove li posso trovare? Soprattutto il primo, dato che è uscito più di 18 mesi fa e quindi non è richiedibile alla Mondadori…
gennaio 2nd, 2013 at 02:27
Si può leggere anche se non si hanno gli altri due romanzi?
gennaio 2nd, 2013 at 16:31
@Anonimo 1.0 non sono romanzi bensì racconti, indipendenti l’uno dall’altro. Certo, è più bello avere tutta l’antologia ma puoi tranquillamente leggere quest’ultima parte e successivamente cercare le due precedenti.
gennaio 2nd, 2013 at 16:36
Acquistata questa mattina la bellissima antologia di Urania 1590 e con sorpresa ho letto dell’arrivo di Cosmolinea B1 nella collana Millemondi e pensare che soltatnto 2 giorni fa scrivevo sul blog per sapere la loro uscita.
Aspettiamo Millemondi con la nuova veste grafica!
gennaio 2nd, 2013 at 18:24
@Massimo Luciani: Ok, ti ringrazio!
gennaio 2nd, 2013 at 22:00
A Modena non si vede ancora.
gennaio 2nd, 2013 at 23:25
Bene, ora che il ciclo dei racconti sulla terra del crepuscolo è completato, non sarebbe male ristampare i 4 romanzi originali di Vance. Sarebbe possibile?
gennaio 3rd, 2013 at 16:18
Penso che il cambio di titolo sia legato alla variazione di formato.
Bella (as usual) la copertina, e per questo mi associo alla richiesta di allargare il cerchio della copertina.
Buon anno e magari speriamo un qualche volume speciale con le tutte (o molte) copertine di Brambilla.
p.s.
-3
gennaio 3rd, 2013 at 17:15
Non ci sarà il dispaccio Online con le anticipazione del 2013 ?
gennaio 4th, 2013 at 15:41
Editoriale letto. Mi accingo a qualche commento in merito alle novità:
1 Sono stracontento che si prosegua il ciclo di Coyote riprendendolo dall’inizio, spero di poterne leggere in futuro tutti i romanzi (a oggi abbiamo letto La pazza di Shuttlefield in un Best of e Galaxy Blues) nonché Chronospace e The Jericho Iteration;
2 In genere mi piacerebbe continuare a vedere i Best Of su Millemondi e a non vederli passare da una collana all’altra tutti spezzettati (la collezione di Urania è ormai nel suo insieme un capolavoro dell’arte Dadaista :O ). Ma se avete necessità di recuperarli in separata sede (Urania) permetteteci almeno di leggerli a breve distanza: qualora decidiate di recuperare il Best Of 14 in Urania, vi chiederei di presentarne i due volumi necessari entro l’anno, non dico per forza di seguito;
3 Nell’editoriale, rispetto a quanto si era detto in precedenza, si annuncia un ripescaggio di Ward Moore (Caduceus Wild, 1978), ma non si dice nulla di alcuni titoli che erano stati annunciati e che spero non vengano sacrificati: parlo di Fire Worm di Watson, dei nuovi romanzi di Sheffield e McDevitt (quali sarebbero?) della NECESSARIA conclusione del recente ciclo di Haldeman con Earthbound. Sarebbe bello saperne qualcosa di questi titoli…;
3 Non mi convince molto la decisione di tornare all’antica politica di presentare le ristampe di recenti best-seller della collana incorporandoli nella stessa, qualora questo comporterebbe una riduzione degli inediti (12 l’anno è già un numero risicato). Sarà forse anche una scelta economica e di ottimizzazione delle risorse della collana, ma insomma spero si trovi una soluzione che non sacrifichi i testi nuovi. Infine questo potrebbe essere un buon modo per ritradurre integralmente qualche testo un po “sacrificato” degli ultimi anni come L’Imperatore di Gondwana di Di Filippo e Alla fine dell’arcobaleno di Vinge. Di questo vi sarei grato.
4 Mi spiace un po’ non leggere della prosecuzione dei prequel di Ringworld e di una ristampa dei testi originari di Niven in UC (dove stravedo per scelte come il Lord Tyger di Farmer, recentemente ristampato in America e Martirio Lunare di Campbell). Segnalo in ogni caso una risalita qualitativa delle proposte di Urania Collezione.
Infine, spero che si realizzino le semi-annunciate iniziative parallele nel campo dell’Horror e del Fantasy e per augurio lancio un nome che da tempo cattura la mia attenzione: Karl Schroeder (Ciclo di Virga)… non dite che non eravate stati avvisati 😀
Auguroni!
gennaio 4th, 2013 at 15:47
(A proposito: bellissima questa terza parte di Songs of the dying earth! Sarà la grandezza di certi nomi coinvolti. Mi fa venire in mente un’altro autore che sembra un po’ dimenticato dalla nostra editoria di genere: Clark A. Smith e la sua magnifica Zothique… come dimenticata risulta essere la qui presente, bravissima, Tanith Lee.)
gennaio 4th, 2013 at 15:52
A Modena c’è, spero in una bella edizione integrale di River of Gods 😉 , ma allora non uscirà in Primavera o si?
Grazie per Cosmolinea B-1 e B-2, li aspetto con ansia .
gennaio 4th, 2013 at 17:21
Spero River of Gods in edizione volume unico. Sono in modalità “persecutore”, scusatemi.
gennaio 4th, 2013 at 22:10
@ Stefano
Provato su http://www.comprovendolibri.it ?
gennaio 4th, 2013 at 22:34
Se River of Gods dovesse ricevere una buona risposta da parte dei lettori pubblicherete anche Cyberabad Days? Io spero di si :O
gennaio 5th, 2013 at 02:13
@Riccardo, condivido pienamente in modo particolare il punto 3 relativo alle ristampe. Sinceramente non capisco, presumo che il bacino d’utenza di Urania e della fantascienza in genere, non siamo molto ampio, quindi perchè ristampare e ristampare quando presumibilmente gli appassionati avranno già sicuramente acquistato i titoli in edizioni precedenti ?
gennaio 5th, 2013 at 15:03
Ragazzi, ho appena letto che è uscito da Gollancz Empty Space, il nuovo romanzo del Kefauchi Tract di M. J. Harrison, dopo le bombe Lights e Nova Swing… Inizio a scrivere la letterina a Babbo Natale per il prossimo anno 😉
gennaio 5th, 2013 at 22:50
“Buon Anno a tutti!
Se volete vedere la copertina “in grande” potete andare qui:”
Buon anno.
E’ possibile prendere l’immagine e inserirla in una news sull’uscita di Urania?
gennaio 6th, 2013 at 04:27
@ Marcello: Non può essere un caso! Io lo comprerei, ripaga ampiamente di tutta la fatica che si fa a leggerlo in inglese anche se sei ad un livello solamente medio passaggi completamente oscuri non ne ha al contrario di “Cloud Atlas” che se da un lato nelle prime storie uno nota la bravura nei cambi di registro nelle ultime il giochino si fa un po’ velleitario, tralasciando i buoni sentimenti infilati in ogni dove (La trovata geniale della reincarnazione nelle varie epoche con tanto di voglia ereditaria neanche Susanna Tamaro dei tempi belli l’aveva mai osata), non è un caso se Tom Hanks ci ha visto un’occasione d’oro per fare gli occhioni dolci sul grande schermo una volta di più. Non ci siamo ancora ripresi da “Prometeus” che già bisogna prepararsi ad un’altra grande schifezza.
Cyberbad Days in Italia è stata smembrata e pubblicata a tocchetti qua e là, piuttosto gli anni novanta di Ian McDonald sono una miniera d’oro.
A proposito di buoni sentimenti, raccolte come queste dimostrano che l’ammore a volte la vince sul copyright, a me sarebbe piaciuto (di sicuro più dei seguiti ufficiali) se avessero fatto delle raccoltone-tributo un po’ ufficiali all’universo di Dune.
gennaio 6th, 2013 at 05:13
E stanno anche facendo il remake di “Navigator” che è uno dei film più belli degli anni ottanta (Se è per questo di sempre, era il mio film preferito di quando ero piccolo e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino lo trovo stupendo), ha una sceneggiatura di ferro ed ha effetti ancora piacenti. Il remake di Navigator è una cosa brutta che non serve a niente e costa soldi, come la TAV. Chi fa il remake di Navigaor (E la TAV) sarà inchiodato alle sue responsabilità dalla storia.
gennaio 6th, 2013 at 14:21
Buon anno a tutti! Come avrete visto, quest’anno l’editoriale con le anticipazioni di “Urania” e “Urania collezione” non uscirà online ma, più meditatamente, nei numeri di gennaio e febbraio della collana cartacea. Per quanto riguarda “Empty Space” di M. John Harrison, possiamo dirvi con piacere che lo abbiamo già in opzione. Infine, per quanto concerne la nuova sezione Capolavori, con ristampe di ottimi titoli alternati alle novità, si tratta del tentativo di riproporre romanzi e racconti ormai diventati di culto (ma irreperibili da tempo sul mercato) ai molti lettori che ci chiedevano di leggerli. Aumentare il numero delle riproposte moderne non è fattibile in modo capillare su “Urania collezione”, e quindi… Tra parentesi, è chiaro che pubblicheremo la versione e-book di tutti i testi riproposti, e che in passato non l’avevano avuta.
gennaio 6th, 2013 at 15:07
@Dancing Bonbon: di McDonald ho già letto letto Necroville e Forbice vince Carta vince Sasso (in Italiano), River of Gods e Cyberabad Days (in inglese).
Cyberabad lo ritengo più vicino al suo stile classico.
gennaio 7th, 2013 at 01:22
“Il circo dei gatti” mi sembra che era preso da quella raccolta: è un libretto smilzo ma contiene un mondo intero e uno degli innumerevoli pregi di I.M.D. è che non fa mai gli spiegoni. Che libro Necroville! Personaggi che quando hai finito il libro ti mancano come persone vere, tipo i tossici di “Un oscuro scrutare” o il protagonista di “Morire dentro”. Tre fra i libri più belli mai letti.
gennaio 8th, 2013 at 00:00
X Kronos H
La Fanucci ha portato in anteprima a Luccacomics i quattro libri di Vance e penso che entro febbraio saranno in libreria.
Purtroppo i volumi che vidi al loo stand erano a dir poco brutti: dei cartonati con le pagine semi attaccate. Ho avuto paura ad aprire i volumi per non vedere volar via le pagine.
Non capisco perchè non hanno continuato coi brussati come i precedenti cicli ristampati.
gennaio 8th, 2013 at 13:15
Anch’io vorrei porre al signor Lippi ed alla redazione le domande gia poste da Riccardo.
Sopratutto:
– che ne è di “Fire worm” di Watson ?
uscirà ?
– ed i prequel di ringworld ?
– gli originali di Niven del ciclo “Ringworld” e/o del ciclo dello “spazio conosciuto” sono in programma per la splendida Urania Collezione ?
Grazie e buon anno a tutti !
gennaio 8th, 2013 at 14:21
Buon anno a tutti! Come avrete visto, quest’anno l’editoriale con le anticipazioni di “Urania” e “Urania collezione” non uscirà online ma, più meditatamente, nei numeri di gennaio e febbraio della collana cartacea. Per quanto riguarda “Empty Space” di M. John Harrison, possiamo dirvi con piacere che lo abbiamo già in opzione. Infine, per quanto concerne la nuova sezione Capolavori, con ristampe di ottimi titoli alternati alle novità, si tratta del tentativo di riproporre romanzi e racconti ormai diventati di culto (ma irreperibili da tempo sul mercato) ai molti lettori che ci chiedevano di leggerli. Aumentare il numero delle riproposte moderne non è fattibile in modo capillare su “Urania collezione”, e quindi… Tra parentesi, è chiaro che pubblicheremo la versione e-book di tutti i testi riproposti, e che in passato non l’avevano avuta.
gennaio 8th, 2013 at 15:51
Mr. Lippi, grazie per la grande notizia riguardante il nuovo romanzo di M. J. Harrison! Mi permetto di chiedere alla redazione una particolare attenzione alla traduzione che ne verrà fatta: il nostro non ha uno stile facilissimo e immediato ma in Nova Swing si notavano (a differenza di Lights, tradotto dal grande Curtoni) chiaramente frasi tradotte male e concetti fraintesi che ne complicavano la lettura. Spero di poter rileggere prima o poi questo libro con una traduzione migliore, è molto evocativo e particolare.
Colgo l’occasione per chiederle se di Michael J. Harrison si prevede (come si anticipò all’epoca di Luce dell’universo) la ristampa integrale di Pastel City (Città di un lontanissimo futuro) e se si possa prendere in considerazione la traduzione di Viriconium, da più parti indicato come il suo capolavoro.
Circa la riproposizione di titoli recenti: i titoli in ristampa che usciranno su Urania, vi usciranno nella normale frequenza della mensilità o saranno di nuovo aumentati i numeri in uscita per far spazio a questa iniziativa? A me dispiacerebbe come già detto vedere erosa la quota minima di 12 titoli annuali. Inoltre per chi effettua abbonamenti (di solito, immagino, la vecchia guardia) questa potrebbe essere una scelta non proprio appetibile… Dico per riflettere e confrontarci tutti, laddove sia posibile sulle scelte editoriali della nostra amata collana. Saluti e grazie ancora per le belle nuove!
gennaio 9th, 2013 at 14:49
Purtroppo non apprezzo affatto la decisione di inventarsi una sezione “capolavori” su Urania normale!!!! Pessima, pessima idea.
gennaio 9th, 2013 at 18:06
La SF, specie in Italia, è (ahinoi) un mercato, cosidetto, di nicchia.
Urania opera da 60 anni in questa nicchia, un tempo molto (ma molto) più florida e frequentata.
La cosa positiva è che questo tipo di mercati in tempo di crisi reggono meglio di altri, perché sorretti da fan/appassionati/zoccolo duro, chiamatelo come preferite, disposti a (per)seguire il proprio genere preferito anche a costo di sacrifici, anche e soprattutto economici, certo.
Creare una sezione “Capolavori” in una collana che può contare su soltanto 12 uscite certe all’anno (gli Extra sono appunto…extra…e pressoché scomparsi) significa alienarsi buona parte del suddetto “zoccolo duro”, che possiede senz’altro questi (indubbi) “Capolavori”.
Mi sembra un gioco pericoloso, in termini di venduto.
E’, non so, imbarazzante che in una situazione di MONdadOriPOLIO non si riesca a contrattare a cifre sostenibili per la rivista i diritti per 12 romanzi inediti.
Non c’è polemica, per me, ma affezione a questa collana ed al genere che veicola.
E somma preoccupazione.
gennaio 9th, 2013 at 18:13
All’atto pratico per me non cambierà molto, leggo principalmente libri stagionati da decenni in qualche mercatino o bancarella o ristampe ed è molto difficile che entro in libreria per comprare un libro appena pubblicato, questa scelta renderà più facile reperire delle cose che magari cercavo da tempo e in linea di massima è meglio un libro bello che un libro nuovo. Come segno dei tempi però è brutto, che la più grande/prestigiosa/longeva collana di di fantascienza italiana per qualsiasi motivo non riesce più a pubblicare 12 novità all’anno nel campo che interessa a noi è una catastrofe.
gennaio 9th, 2013 at 20:05
Niente … del “Fire worm” di Watson non c’è dato sapere niente …
gennaio 10th, 2013 at 11:33
Buongiorno,
Ancora aspetto la risposta sull’uscita in ebook dei volumi precedenti, quelli di Di Filippo e Galouye.
Per evitare sorprese questo l’ho preso in cartaceo. Ma perché è così difficoltoso preparare l’uscita in digitale? A parte i diritti credo che abbiate già il file di testo, mica dovete scansionare il cartaceo pagina per pagina? Noi possibili lettori di ebook veniamo trattati abbastanza male…
gennaio 10th, 2013 at 12:57
Perché siete così restii a scrivere esplicitamente se un libro sarà disponibile in versione ebook?
gennaio 10th, 2013 at 17:05
@Sig Lippi
In quersto modo si portano verosimilmente gli inediti a 6/7 all’anno. Questo dovuto al rapporto costi/tirature ?
In un suo intervento di qualche anno fa, parlava di bacino di utenza paria a 7/8 mila unità e tirature da 10.000 pezzi. Siamo scesi ancora ?
Non converebbe forse, provare a distribuire anche nei Mondadori store? In questo modo si potrebbe avere una migliore e più profonda distribuzione ? Avevo un idea di abbonarmi nuovamente dopo molti anni, ma rischiare di trovarmi titoli che ho già, ed è così per moltissmi lettori, mi spingono a non affrontare il costo e comprare i titoli che realmente sono inediti
gennaio 10th, 2013 at 20:55
@lasec: L’hai vista la collana Chrono? Ha dentro nomi giganteschi Gibson, Stephenson e Mat Ruff che fino ad ora non mi ha mai deluso ma una grafica che repulsiva è un complimento degna dei peggio Faletti, Dan Brown e Benedetto XVI. Oltre a costare la copertina rigida accentua l'”effetto ciarpame” che fa subito remainder. Eppure le ultime settanta-ottanta collane che ripropongono le opere di Dick avevano illustrazioni stupende e anche la grafica anni settanta di Dune mi piaceva.
L’unico difetto della copertina di Urania di questo mese è che riecheggia il testone mussoliniforme di “Prometheus”.
gennaio 10th, 2013 at 22:14
Vorrà dire che invece di 5-6 titoli all’anno, di U ne comprerò 2-3. Bravi, così si fa. Una sezione “capolavori”, fatta di proposte che tutti hanno già letto. Grande.
gennaio 11th, 2013 at 17:43
Dopo la lettura dell’editoriale non ho proprio capito il nuovo progetto previsto per la collana madre urania: le pubblicazioni di volumi NON inediti si affiancheranno o sostituiranno ai volumi inediti?
gennaio 11th, 2013 at 19:58
Per Dancing Bonbons.
Ho visto le confezioni della collana Chrono e, fidati, sono perfette rispetto ai volumi di Vance usciti in anteprima a Lucca.
E parlo proprio di rilegature con fogli già visibilmente storti a volume chiuso e incollature vertiginose…
Testone mussoliniforme?
Scusa, ma veramente no. Non c’entra veramente nulla con le forme care al ventennio.
gennaio 12th, 2013 at 13:47
@CURATORE MAXIMO & DIRIGENTE STORES
In effetti quando a Palermo aprì Mondadori STORE ( 5 piani da quasi 1000mq ognuno, + sala conferenze, + reparti consumer, ecc…) mi precipitai pensando che sarei tornato ad avere l’occasione di trovare URANIA e Co…Come era negli anni ’50 nel piccolo negozio di via Archimede [ mi ricordo che avevano ANCHE i resi delle edicole più grandi e potevi comprare gli arretrati senza difficoltà e costi aggiuntivi ].
Invece no ! Puzza sotto il naso dei seppur gentilissimi commessi, un 1/2 scaffale tra fantasy e FS, ma solo OSCAR ( qualcuno ), e qualche cartonato costoso.
Dr. Lippi oggi ho letto che il mercato dei libri in Italia è sceso del 4,2%, si prevede ulteriore calo del 4,5% nel 2013, e del 3,1% nel 2014 (elaborazioni REF per la catena COOP).
Forse occorre tornare a considerare non solo la linea dei tagli impliciti ( RIstampare in Urania ), ma cercare alternative che non siano solo gli ebook.
Per inciso, come Lei saprà lavoro in una scuola, il ministro ha sbandierato che le iscrizioni quest’anno saranno on-line, ebbene, abbiamo chiamato le famiglie per la necessaria assistenza da parte delle segreterie. Su 1268 iscritti solo il 47% avevano l’email ed un computer a casa.
A Lei il commento….
gennaio 12th, 2013 at 17:40
Io presumo che lo spazio eroso agli inediti sia destinato a libri non inediti ma non apparsi su Urania (P.es Ci sono cataloghi interi di editrici ormai scomparse che sarebbe un bene recuperare, è spesso roba notevole irreperibile da molti decenni, ovviamente non ristamperanno le cose già viste nei Classici Urania e in Urania Collezione, sarebbe una cosa inutile e controproducente ma immagino che ci saranno arrivati da soli in mezzo secondo) altrimenti non mi spiego perché non siano stati semplicemente inseriti in Urania Collezione. Io aspetto a vedere cosa uscirà prima di allarmarmi.
gennaio 12th, 2013 at 20:33
acquistato oggi in edicola in fretta e furia, scoperto con disappunto a casa che era robbba de fantasy e letto con scetticismo il primo racconto col caffé postprandiale. Miracolo! Jack Vance e i suoi epigoni riusciranno nell’impresa di rendermi commestibile il genere?
gennaio 13th, 2013 at 13:53
Ho letto anche io le news nell’ultimo Urania; commenterei solamente l’annuncio dell’inserimento nella collana di capolavori recenti.
Per 1a cosa non si è capito se verranno inseriti o affiancati (numeri bis?) all’uscita classica mensile di Urania, nel 1° caos, come detto da tanti, il numero di inediti annui scenderebbe da 12 a xx…e per noi lettori (pochi) di fantascienza sarebbe una brutta botta.
Il gioco è a mio avviso pericoloso, perchè anche se Mondadori punta a ri-vendere certe opere confidando nello “zoccolo duro” che tutto compra e tutto assimila, in questi tempi duri rischia realmente che non pochi “disertino” e anche se contro voglia rinuncino a parecchi numeri di Urania, abbassando ancora il venduto.
Io sono un collezionista ma non posso prescindere dalla ragione in questi anni difficili, e come me la pensano in tanti.
gennaio 13th, 2013 at 17:49
Mi associo alla richiesta di ristampare in integrale il bellissimo LA CITTA’ DEL LONTANISSIMO FUTURO e il ciclo di VIRICONIUM di M.J.Harrison, science-fantasy di alto livello. Un altro autore che meriterebbe maggiori attenzioni editoriali è Howard Waldrop, i pochi romanzi e racconti usciti sono di elevato livello. Un sogno resta la ristampa di Ai confini della Terra di Lucius Shepard o altri inediti dello stesso. Ristampare un paio di testi l’anno non è un male: spero di trovare i volumi di Rudy Rucker e qualche ristampa dei primi testi di Greg Egan.
gennaio 13th, 2013 at 22:17
Le cose non vanno così male nell’editoria nostrana.
http://www.aie.it/Portals/_default/Skede/Allegati/Skeda10-1-2011.10.10/Sintesi_ottobre_2012.pdf?IDUNI=5ql43gerktrbcvu5rczoidhn8290
Ci sono settori che stanno soffrendo molto di più.
gennaio 14th, 2013 at 20:52
Contentissimo per l’imminente uscita di Cosmolinea.
A proposito di racconti è prevista un’antologia di Robert Sheckley nel prossimo futuro?
gennaio 16th, 2013 at 19:43
@ lasec: sì ma i dati così non dicono molto, bisognerebbe vedere come sono divisi i titoli fra tutti quegli editori, le tirature e quanti di quei libri dopo pochi mesi vengono spediti al macero. Senza necessariamente difendere i piccoli che non significano automaticamente qualità e amore per la letteratura (Anzi spesso inseguono affannosamente grandi successi tipo la scrittrice maiala, i draghi, i maghi, i messaggi segreti nascosti nei dipinti, il sadomaso per casalinghe disperate) è vero che ci sono molti squilibri, la stragrande maggioranza dei libri passa inosservata ed ha vita brevissima nelle librerie e se mi vengono a dire che oggi anche in un’editrice mega è difficile proporre molti titoli e, per chi voglia immolarsi per la causa, esercitare la propria funzione di promotore culturale senza che ci sia un rientro gigantesco ed immediato non stento a crederci. (E fatturati giganti il nostro genere preferito non credo ne abbia mai fatti).
@ ophiucus75: Boh Rucker mi sembra più simpatico che bravo. Ultimamente scrive solo di nanotecnologia e non sa mai dove andare a parare (Il ciclo dei Ware infatti era finito in una pagliacciata). Ho scaricato “Postsingular” che è in creative commons ma non l’ho ancora letto.
Greg Egan si è spinto così in là che non è neanche più umano ma sa sempre dove andare a parare.
C’è Shepard e Shepard se tu mi dici che c’è della roba recente bella di Shepard mi dai una grande notizia, ultimamente scriveva di draghi, di peggio c’è solo fare i porno per una dose di metamfetamina.
gennaio 16th, 2013 at 23:33
X Lippi.
Quale è il significato dei “capolavori” adatti per Urania ma non per Urania Collezione.
Forse si tratta di romanzi troppo lunghi, oppure di romanzi che hanno una decina di anni alle spalle?
Nel primo caso non c’è forse Millemondi e nel secondo non è una pratica sempre vista su Urania che NON pubblica solo romanzi dell’anno in corso.
Comunque, in bocca al lupo.
-2
gennaio 17th, 2013 at 13:19
Anch’io non condivido l’idea di inserire dei “capolavori” in Urania. Mi sembra un modo per “costringere” i collezionisti e i superappassionati a comprare libri che hanno già… Insomma “succhiare” fino all’ultima goccia i fedelissimi.
Ovviamente alla Mondadori non sono pazzi e quindi capisco che la crisi “costringa” a scelte difficili. Peraltro Urania in tempi lontano lo ha già fatto.
gennaio 17th, 2013 at 23:44
Che fine hanno fatto i formidabili racconti di Robert Sheckley?
gennaio 18th, 2013 at 15:01
Splendido, mi è arrivato avant’ieri (sono abbonato); peccato che un buon terzo delle pagine sia bianco. Una lettura proprio entusiasmante!
gennaio 18th, 2013 at 20:31
Perdonate la mia indelicatezza, ma con la morte di un grande traduttore come Riccardo Valla le prossime subiranno quasi sicuramente dei ritardi, o no?
gennaio 19th, 2013 at 16:55
Io ci ho riflettuto su questa faccenda dei “Capolavori” da ripescare e riproporre su Urania, come si faceva una volta, e sapete cosa vi dico? Che dodici romanzi di Urania in un anno nemmeno li leggo e spesso, dobbiamo dirlo, non è che tutta l’annata fosse sempre eccelsa. Dunque, per me la cosa si può fare, ma preferirei vederla articolata secondo due priorità:
1) Reimmettere in collana titoli davvero molto rari e poco distribuiti all’epoca, come alcuni Urania Argento (Macbride Allen, Arnason per esempio) alcune antologie coi fiocconi (Asimov su Marte, In fondo al nero) e alcuni autori oggi ricercati più di ieri (M. John Harrison) e magari un po di cose pubblicate da altri editori e ormai lontanissime e fuori catalogo – come diceva il buon Dancing Bonbons;
2) la seconda condizione che auspico è che dovendo comprare meno romanzi (a me ne starebbero bene in un anno la metà anche) Urania ottimizzi le spese acquistando solo il meglio meglio che c’è sul mercato, anglosassone e non!
Ecco cosi la cosa sarebbe a mio avviso più che accettabile.
Certo ricordiamo in tanti il periodo
in cui tra uscite doppie di inediti e classici (uscite dunque settimanali) e speciali vari si poteva arrivare ad avere fino a 7 o 8 titoli al mese più o meno nuovi, ma i tempi sono quelli che sono per cui il compromesso può valere la candela.
Speriamo che i lettori vengano tenuti in considerazione per queste scelte…
gennaio 20th, 2013 at 21:32
@per i cinefili
Certo non è “Matrix”, nè potrà mai altro film esserlo…
Ho visto ieri “Cloud Atlas”, e comunque vi invito a vederlo, sono comunque € 5,50 spesi bene.
PS € 5,50 , c’è la crisi, ed ormai i cinema proiettano i film di 1^ visione a prezzi ridotti la domenica sera ed il martedì sera invece di € 8.00… Serve per dare qualche spunto all’Ufficio Marketing ??
gennaio 21st, 2013 at 11:39
L’ultima uscita in e-book è datata 14 novembre, sono passati due mesi abbondanti. Ma vi interessa o no il mercato digitale?
gennaio 21st, 2013 at 19:37
@ Il Trasfigurato: Dici? Degli amici pensavano di trascinarmici ma il BS detector ha rilevato valori di stupidità quasi al livello di Prometheus e livelli di buoni sentimenti pari al doppio di Avatar (Il che è tutto dire). In generale evito la melassa di Tom Hanks e penso che fra i crimini contro il cinema, dopo quelli fatti a Brian Crantson vadano aggiunti gli affronti fatti a Hugo Weaving che è bravo all’inverosimile, assomiglia a Nick Cave ma più in bello e ciononostante gli fanno fare solo boiate. Il libro oltretutto era tediosissimo, ma tanto tanto, in particolare gli episodi ambientati nel futuro con temi e situazioni già stra-ultra-arci-abusati.
gennaio 22nd, 2013 at 22:57
Sarebbe fantastico se per Urania e consorelle si decidesse di riprendere e completare i cicli di Kim Stanley Robinson, editi da Interno Giallo/Mondadori nei primi anni 90: quello di Marte (ne fu tradotto solo il primo) e quello delle Tre Californie (mancava la traduzione dell’ultimo romanzo). E’ fattibile? Che grande notizia sarebbe.
E sarebbe altrettanto grande l’idea di riportare nelle nostre collane un autore da molto tempo trascurato e che ancora continua a darci cose memorabili: parlo di Gene Wolfe, la sua novella Memorare sul Best of di un paio d’anni fa è un racconto bellissimo.
gennaio 23rd, 2013 at 05:56
Del crimine di leso Hugo Weaving: è anche per questo che ho un pessimo ricordo di Matrix, a parte che finisce a schifìu, conservo l’immagine di un prete che prende a calci in faccia Nick Cave senza che la Chiesa prenda ufficialmente le distanze dal suo gesto…
gennaio 23rd, 2013 at 18:07
@Riccardo F.
Voto anch’io per la pluripremiata trilogia di Marte di Robinson!
Non capisco come mai non siano ancora state tradotte (a parte il primo libro).
gennaio 25th, 2013 at 11:45
A me piacerebbe un nuovo intervento del Sig. Lippi in modo da rispondere se non a tutti almeno una parte degli interrogativi qui presenti e non mi sembrano pochi…
gennaio 25th, 2013 at 21:48
La trilogia di Marte di KS Robinson e il ciclo barocco di Neal Stephenson gridano vendetta anche se temo proprio che libri del genere esulino dalla portata della nostra nicchia di mercato.
E’ un peccato che qui cose del genere vengano rilegate nel ghetto del genere (Perché poi le devi vedere monche o non vedere del tutto), se una cosa non riesci a definirla con etichette rassicuranti non la vendi, prendi uno come Steve Erickson (Quello californiano con la “C”), se fosse pubblicato su Urania gran parte dei lettori abituali temo che se ne lamenterebbe (C’è da dire anche questo… chissà che il film di “Zeroville” servirà a dargli un po’ della notorieta che David Mitchell non si merita… è orribile che succeda così ma dopo tutto l’amore che Steve Erickson ha dato al cinema sarebbe giusto che il cinema ricambiasse)
Tuttavia mi ritengo molto soddisfatto del fatto che entro breve è in arrivo uno Ian McDonald.
gennaio 26th, 2013 at 15:54
Sono pro-Trilogia di Marte di KS Robinson!
gennaio 28th, 2013 at 00:50
Finito di leggere…
Ho sempre preferito il Vance ottimista di “Big Planet”, la sua “terra morente” mi lasciava il senso di vuoto di una umanità senza speranze, e gli scrittori che l’hanno omaggiato con la presente antologia mi appaiono, con l’eccezione di Neil Gaiman, del tutto pessimisti… Mi sono rinfrancato leggendo l’artucolo che qui linko :
DOVE SONO TUTTI ?
gennaio 28th, 2013 at 00:57
ops !
: DOVE SONO TUTTI
gennaio 29th, 2013 at 19:25
Ho appena finito di leggerlo ma ho fatto una gran fatica perché non capisco cosa centra la magia con la fantascienza. Altrimenti mi leggevo un fantasy!
febbraio 1st, 2013 at 22:43
Innanzitutto complimenti per la testata, alla quale sono stato abbonato l’anno scorso e che ho apprezzato profondamente.
Vorrei sapere, come altri del resto, cosa ci dobbiamo aspettare per quel che riguarda il mercato e-book, dato che noto con rammarico che su amazon non è ancora presente nemmeno il numero di dicembre…
febbraio 3rd, 2013 at 20:58
Finora ho letto solo il primo volume del 2011 di questa mega-antologia e l’ho trovato molto buono. La science-fantasy è giusto venga ospitata a pieno diritto in una collana fantascientifica. Anzi, dirò di più, visti i tempi che corrono non mi dispiacerebbe poter leggere una volta o due l’anno pure qualche fanta-horror, come nei buoni tempi che furono. Senza Urania probabilmente autori come James Herbert o Dean Koontz non sarebbero neanche mai usciti in Italia e ottime saghe come quella di M.John Harrison, purtroppo limitata da noi al primo capitolo, starebbero bene nella collana madre. Dirò di più: perché non ristampare il ciclo di ZOTIQUE di clark ashton smith su UC o NORTHWEST SMITH della grande catherine moore?
febbraio 18th, 2013 at 22:24
@luca e chiunque altro non desideri conservare il volume
lo scambierei con Urania Collezione 54 o 55 se siete vicino a Milano
febbraio 19th, 2013 at 16:12
Comperato all’uscita ma non ancora letto. Il primo volume del’antologia era gradevolissimo, avvincente; il secondo…be’, molto meno, ho trovato la maggior parte dei racconti noiosetti anzichenò. Spero, col terzo, di tornare a quel “piacere della lettura” che mi ha procurato il primo