Urania Collezione 118 : I figli dell’invasione
“La reputazione, in un villaggio, è tutto. Così, nessuno prende sul serio le proteste d’innocenza delle ragazze che la voce pubblica di Midwich giudica ‘poco serie’ e molti pettegolezzi accompagnano le quattro mogli notoriamente ‘accoglienti’ che hanno il marito lontano. Ma quando anche le signore più irreprensibili, le giovinette più insospettabili, le zitelle più rassegnatamente perbene cominciano a mostrare i primi segni della maternità, è chiaro che le maldicenze devono cadere, i sospetti devono allargarsi molto più in là del piccolo borgo perduto nella campagna inglese. A Midwich – ma solo a Midwich? – gli uomini non sono più gelosi: sono spaventati.”
Carlo Fruttero e Franco Lucentini
John Wyndham Pseudonimo di John Beynon Harris (1903-1969), è stato il maestro della fantascienza terrestre, quella che si svolge nel perimetro di un’Inghilterra apparentemente sicura e inviolabile, ma che cova nel suo seno orrende invasioni: così è nel presente The Midwich Cuckoos del ’57 o nel famoso Giorno dei Trifidi del 1951, entrambi portati sullo schermo con grande successo. Dai Figli dell’invasione, in particolare, sono stati tratti due film con lo stesso titolo: Il villaggio dei dannati diretto da Wolf Rilla nel 1960 e quello rifatto nel 1995 da John Carpenter.
Posted in Urania Collezione
ottobre 31st, 2012 at 10:13
Ciao a tutti, chi è interessato può visionare le copertine del mese sul mio sito:
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Colgo l’occasione per segnalare che come ogni anno ho realizzato un calendario “non ufficiale” che raccoglie 13 copertine di Urania, Urania Collezione e Millemondi del passato, del futuro e alternative. Lo trovate qui:
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buona visione e buona lettura
ottobre 31st, 2012 at 16:16
Una copertina da Halloween. 😉
È bello vedere una nuova edizione di un tale superclassico!
ottobre 31st, 2012 at 18:57
Uscita interessante, forse poco fantascientifica a leggerne la trama. Non ho mai letto nulla di wyndham…
novembre 1st, 2012 at 01:08
Infatti mi sembrava che c’entrasse qualcosa con “Il villaggio dei dannati” (E appare anche bello grande nei titoli di testa ma l’avevo tralasciato).
Lo metto leggermente sopra “L’invasione degli ultracorpi” (Ma solo perché i bambini ossigenati hanno un impatto maggiore dei baccelloni di plastica) anche se nettamente sotto “L’ultimo uomo sulla terra” (Ma quello gioca in un altro campionato, Vincent Price è in stato di grazia – come del resto sempre – e Roma così non l’aveva mai filmata nessuno), insomma pezzi da novanta.
novembre 1st, 2012 at 10:31
Cyberfede, è fantascienza eccome. Fidati.
novembre 1st, 2012 at 15:09
Lo leggerò allora, per quando sarà in edicola dovrei aver concluso la mia attuale lettura!
novembre 5th, 2012 at 16:30
@ Dancing Bonbons
L’ultimo uomo sulla terra è, secondo me, il più fedele film tratto dal romanzo di Matheson anche se i nomi utilizzati non sono gli stessi. La regia è attribuita ad Ubaldo Ragona ma ci sono parecchi dubbi al riguardo, come hai detto tu un EUR in bianco nero, notevole.
novembre 6th, 2012 at 00:05
Ammetto di aver barato un po’ – a casa ho sia l’edizione in inglese della Penguin che un vecchio Urania, cosi’ me lo sono riletto.
Innanzitutto é un romanzo invecchiato bene; lo stile lento,
ma preciso é molto efficace nel descrivere cio’che dapprima desta uno scandalo per le gravidanze inaspettate e poi paura per le morti sempre piu’ frequenti. Che i bambini siano gli alieni
piu’ pericolosi dell’universo non é stato Wyndham a dirlo per primo (é una cosa su cui Bradbury ha insistito parecchio), ma questo sua opera traccia il solco anche sul fronte cinematografico: il
film di Rilla é il migliore, un passo falso, secondo me, Carpenter (che ne ha dato, coraggiosamente, un’interpretazione horror; ma qualcosa non ha funzionato) e certamente da (ri)vedere “La stirpe dei dannati” (di Anton Leader, 1963),
non un sequel ma ancora un’interpretazione diversa: qui i bambini sono parte dell’evoluzione e non degli alieni veri e propri.
In un’ottica piu’ generale, il catastrofismo inglese di cui in un certo senso il tema dell’invasione fa parte, mi é sempre piaciuto. E rimanendo nella
scuola anglosassone, a quando qualcosa di quel geniale artigiano inglese che corrisponde a Charles Eric Maine?
novembre 6th, 2012 at 15:37
sicuramente interessante,neanch’io ho mai letto nulla di Wyndham ma i film tratti non erano malvagi.devo però fare una critica:mi sembra che il fantastico Brambilla poteva fare sicuramente di meglio in copertina…
ah,domanda:vedremo mai ristampati Lazarus Long di Heinlein e I Burattinai di Niven?!?!
novembre 7th, 2012 at 15:59
Molto lieto per questa nuova uscita, Wyndham era atteso da molto tempo! 😀 Domanda: ma la trilogia di Varley non doveva completarsi entro il 2012? Ormai siamo alla fine e dei seguiti di “Titano” nemmeno l’ombra..
Si potrà vedere presto anche Connie Willis o i diritti sono sempre in “altre” mani?
novembre 8th, 2012 at 11:01
Oramai a Verona Urania collezione è introvabile.
novembre 8th, 2012 at 11:09
Scusate, sapete quando sarà presente in edicola ?
novembre 8th, 2012 at 13:23
@ Nova: Infatti, Ragona è solo un nome nei titoli di testa messo lì per ragioni produttive, la nuova versione in DVD credo della Ripley lo attribuisce al regista vero oltre ad un restauro impeccabile e i bonus col grande Dardano Sacchetti.
Forse è stato un bene che la fama di questo film sia così tardiva, penso che se fosse stato più popolare quando è uscito sicuramente qualche baciapile vaticano avrebbe tagliato o modificato il finale e ancora non mi capacito che glielo abbiano lasciato fare, per questo sono affezionato a questo film e guai a chi me lo tocca.
La versione con Charleton Heston infatti è molto baviana nei colori e nella figosità psichedelica, ha delle sequenze notevoli che prefiguano John Carpenter ma ha una sceneggiatura molto confusa e non si capisce come funziona l’infezione e cosa sono gli incappuciati con gli occhiali da sole, bello il clima da caccia alle streghe ma in definitiva è un guscio vuoto e non sviluppa neanche uno degli spunti.
Infine chi è stato coinvolto nella versione con Will Smith un giorno dovrà pagare per quello che ha fatto.
novembre 8th, 2012 at 17:30
@Dancing Bonbons: concordo che il film con Heston ha qualche cosa di estremamente pop ed alla fotografia sembra esserci il grande M.Bava.La continuità con il romanzo si perde completamente, sono due binari differenti,senza pronunciarsi sul film con Smith. Io che sono un collezionista dopo averlo visto ho rinunciato totalmente in qualsiasi forma al film (brrrrr)
novembre 9th, 2012 at 11:14
Entusiasta per questa uscita!!!
ps. ma le grandi saghe e gli horror vedranno nuovamente la luce in collane sorelle?
Qualcuno della comunità è interessato come me a tali uscite?
novembre 9th, 2012 at 20:04
@Xantio
Si, io sarei interessato alle grandi saghe, ai fantasy ed agli horror. Ho l’impressione però che passerà parecchio tempo prima di vedere nuovo materiale in edicola
novembre 10th, 2012 at 18:45
I remake fatti negli anni ottanta spesso erano belli, la munnezza è arrivata con gli effetti digitali, ma i più allarmisti profetizzavano che il grosso dello schifo sarebbe arrivato quando avrebbero rifatto (O peggio ancora, riconvertito) tutto in 3D, ma a questo punto credo si possa tirare un sospiro di sollievo.
novembre 12th, 2012 at 12:18
@Nova Bè, spero veramente, per quanto riguarda le saghe fantasy, che nel 2013 venga stampata La Danza coi Draghi” di George Martin… la mondadori oramai l’ha pubblicata in libreria, quindi direi che la serie può proseguire anche su Urania!
novembre 18th, 2012 at 15:13
Finita la rilettura.
Come al solito Wyndham mi ha catturato, per quanto anacronistico, con i riferimenti a gente che ha combattuto nella seconda guerra mondiale e una mentalità anni 50, il romanzo conserva tutto il suo fascino, un ritmo lento, una sensazione di minaccia crescente, la comprensione e la riluttante accettazione dell’unica soluzione possibile, la fine improvvisa, suggellata da una frase in latino, crudele e spietata nella sua logicità.
Adesso attendo speranzoso un nuovo romanzo di Wyndham, magari Il risveglio dell’abisso, se non il celebre Il giorno dei trifidi.
novembre 18th, 2012 at 19:42
Il giorno dei Trifidi non sono mai riuscito a vederlo, anche se sono un ammiratore dei Triffids.
novembre 19th, 2012 at 10:51
Rotto il ghiaccio con Wyndham, ora possiamo chiedere a gran voce Il giorno dei Trifidi!!!
novembre 19th, 2012 at 17:10
Scusate qualcuno sa dirmi titolo e autore di U.C. di Dicembre?
novembre 19th, 2012 at 17:20
Giorno dei Trifidi: se ne parla approfonditamente su Delos appena uscito, l’ho scoperto da dieci minuti. Un esempio perfetto di sincronicità.
novembre 19th, 2012 at 17:39
Il risveglio dell’abissol ‘ho letto qualche giorno fa e personalmente non mi ha fatto gridare al capolavoro, anzi… Su tre parti le prime due sono abbastanza fiacche.
Non mi sembra la prova migliore del nostro.
novembre 20th, 2012 at 00:37
Senza dimenticare i racconti, a cominciare da ‘Consider her ways’, pubblicato su Robot molto tempo fa.
novembre 21st, 2012 at 15:54
@Fabio L’Urania Collezione di dicembre sarà “Universo senza luce” di Daniel F. Galouye.
novembre 21st, 2012 at 22:27
@Massimo, Grazie.
novembre 23rd, 2012 at 19:25
E com’è? La raccolta di Paul Di Filippo la comprerò sicuramente mentre “Universo senza luce” dipende da quanta gente me lo consiglia… presentato così mi sembra potabile… è che sto per essere sommerso dai libri. (l’ebook è una soluzione parziale trattandosi non tanto di spazio quanto di tempo)
novembre 24th, 2012 at 02:10
@ Dancing Bonbons :
” Universo senza luce ” è semplicemente il più bel romanzo di Galouye.
Lo dico da fan dell’autore e dopo aver letto tutto quello che è uscito in Italia di suo.
novembre 24th, 2012 at 21:54
@ Capitanklutz: ma infatti… mi sono perso il precedente volume di UC dedicato a questo autore (Immediatamente inserito nella lista dei deisideri da mercatino). I postcatastrofici tendo a lasciarli dove sono (aggiungere un altro punto alla lista di cose che hanno stancato dell SF) ma in giro si parla di un anticipatore di gente come Dick e Ballard decisamente in anticipo sui tempi.
novembre 25th, 2012 at 17:08
Che ne pensate di “LA CITTA’ SULL’ORLO DEL NULLA” di John E. Stith come un’eventuale prossima uscita in U.C.?! Mi farebbe piacere vedere nuovamente pubblicato questo ottimo romanzo…
giugno 9th, 2023 at 08:45
“Un univers sans lumière”, je pense que c’est le plus beau roman de Garouye.
En tant que fan de Garouye, je l’ai conclu après avoir lu toute sa série de romans