Millemondi 54: I draghi del ferro e del fuoco
I draghi di ferro rappresentano l’arma strategica che può garantire la supremazia all’uno o all’altro dei Signori, la casta intoccabile che si contende il pianeta con guerre interminabili. Jane, che vive nelle spaventose condizioni di una “fabbrica dei draghi”, sogna di mettere fine al sistema della schiavitù e fugge con la carcassa arrugginita del possente Melanchthon, un drago da combattimento destinato alla demolizione. Ma per ripararlo dai molti guasti riportati in battaglia e restituirgli la furia originaria, bisognerà imparare le arti di una scuola molto particolare… Per fortuna Jane è una changeling, una “ragazza scambiata”, e ha tutta la determinazione che serve per sopravvivere tra gli orrori della scuola, le violenze di un mondo impazzito e le tentazioni di Galiagante, il Signore che ha per lei straordinarie attenzioni. In questo volume il ciclo completo dei Draghi di ferro, il capolavoro di Michael Swanwick.
MICHAEL SWANWICK Nato nel 1950, Michael Swanwick vive a Philadelphia, in Pennsylvania. Autore di molti racconti e romanzi di successo, ha vinto il premio Nebula con Domani il mondo cambierà (Stations of the Tide, 1991, “Urania” n. 1236). Tra i suoi romanzi più noti ricordiamo anche Il tempo dei mutanti (In the Drift, 1984), L’intrigo Wetware (Vacuum Flowers, 1987) e Ossa della terra (Bones of the Earth, 2002, “Urania” n. 1467).
(vai alla visualizzazione completa del volume)
Posted in Millemondi
febbraio 3rd, 2011 at 14:49
Il millemodi contiene l’intera saga de i draghi del ferro e del fuoco, oppure ne uscirà un secondo volume più avanti?
febbraio 3rd, 2011 at 16:16
Salve. Non vedo ancora commenti approvati, per cui chiedo io: ci sono davvero entrambi i romanzi lì dentro?
I due romanzi di Swanwick dedicati a quell’ambientazione sono “The Iron Dragon’s Daugther” e “The Dragons of Babel”. Messi assieme verrebbe un bel mattone di 700 pagine (non ho tenuto conto dei tagli eventuali).
Molto belli.
Dalla descrizione non si capisce visto che è riportata solo la trama del primo e il secondo non c’entra niente (se non per l’ambientazione).
febbraio 3rd, 2011 at 20:04
Ho letto l’ultimo George Martin (Urania Fantasy) e penso di comprare anche questo…..promette bene!
febbraio 4th, 2011 at 02:32
Cliccando sulla visualizzazione completa del volume si legge nella quarta di copertina alle ultime due righe:
“In questo volume il ciclo completo dei draghi di ferro, il capolavoro di Michael Swanwick”
Poi cosa ci sia effettivamente nel volume….
febbraio 4th, 2011 at 10:29
Considerata la mole dei precedenti MM a 7,50€ e la “gabbia” molto fitta di Urania, dovrebbero starci entrambi i romanzi in versione integrale. Io credo che mi fiderò… ottima uscita questa.
febbraio 4th, 2011 at 11:37
Finalmente.
Sì Duca, il volume contiene entrambi i romanzi. Nel primo alcuni nomi sono stati ri-tradotti in inglese.
Consiglio a tutti di acquistarlo.
febbraio 4th, 2011 at 11:48
Si l’ho comprato e ci sono tutti e due.
febbraio 4th, 2011 at 11:52
L’ho visto in edicola però non so se prenderlo o meno, consigli? Comunque sono circa 700 pagine se non sbaglio.
febbraio 4th, 2011 at 11:53
speriamo che sia intero!!! Me l’ha comprato mamma a casa ed ancora non sono riuscita a vederlo!!!
febbraio 4th, 2011 at 13:46
@duca
si ci sono entrambi i romanzi, infatti il libro è un più spesso dei soliti urania millemondi (e costa anche di più, 7.5 euro)
febbraio 4th, 2011 at 15:15
Ho acquistato il volume e all’inizio sono indicati 2 titoli:
La figlia del drago di ferro e I draghi di Babele per un totale di 638 pagine compresa l’introduzione.
Se il ciclo è composto da 2 romanzi allora è completo.
febbraio 4th, 2011 at 18:45
Allora si prende!
febbraio 4th, 2011 at 18:56
Non me ne vogliano gli estimatori di michael swanwick ma onestamente il millemondi come un contenitore di romanzi fantasy mi sembra un po troppo….e poi lasciamo perdere il prezzo adesso all edicola sembra di andare al benzinaio ogni mattina ci sono novità….
febbraio 4th, 2011 at 19:49
Eccellente! Non vedo l’ora di averlo e il prezzo è ottimo per due romanzi.
@Regnat:
Compralo, compralo! “La figlia del drago di ferro” è un romanzo che è entrato nella storia del fantasy per il suo approccio appositamente “punk” (un lettore di Swanwick gli suggerì la definizione, orrenda, di Elfpunk). È citato dall’enciclopedia del fantasy di John Clute per il suo essere una dei pochi grandi anti-fantasy (sottinteso: rispetto a un certo tipo di fantasy di ispirazione tolkeniana -ma che il professore non avrebbe approvato- che tendeva ad apparire ingiustamente come “Il Fantasy”).
Il rapporto tra Jane e Melanchthon, la ragazza e il drago, è complesso, credibile e ben costruito. Dovrebbe far vergognare autori successivi come Paolini, la Troisi o la Novik, capaci solo di cavar fuori banalità senza spessore.
L’ho letto sia in inglese che nella vecchia traduzione Fanucci. Rileggerlo in una nuova versione può solo fare bene.
Sono curioso di vedere come sono state rese certe cose presenti nell’originale de “I draghi di Babele”.
febbraio 4th, 2011 at 21:12
Non ho mai letto genere fantasy!
E’ arrivato il momento di provare, non posso perdere la nuova uscita di Millemondi visto che li posseggo dal numero 1 (nuova numerazione).
febbraio 5th, 2011 at 14:09
Swanwick è principalmente un autore di fantascienza e si nota anche nei suoi tentativi di fare fantasy, che producono degli ottimi science-fantasy o tecnofantasy, non tanto diversi da molta fantascienza già apparsa nel corso della storia di Urania (la differenza a occhio più rilevante è la scelta di usare un’accozzaglia di creature del folklore di vari paesi, ma nella fantascienza non-hard si è vista roba ben più demente e ingiustificabile). Forse anche per questo a tanti lettori di fantasy può non piacere l’opera di Swanwick. E per il fatto di aver troppi elementi etichettabili come fantasy, può non piacere anche agli amanti della fantascienza (qui capisco già di più il problema di fondo).
In particolare se si arriva fino all’ultima parte della “Figlia del Drago di Ferro” si nota ancora di più la cosa.
A me il fantasy puro e semplice piace poco (diciamo pure per nulla), sono più orientato verso mix con la fantascienza o il retrofuturismo (come diceva Lisa Tuttle nel suo libro sulla scrittura, è sciocco distinguere davvero fantasy e fantascienza visto che in tante buone opere vi sono entrambe le cose). Dovendo scegliere tra fantasy puro e semplice e fantascienza, preferisco senza dubbio la fantascienza (hard e militare in particolare).
febbraio 6th, 2011 at 10:20
Il libro vale decisamente la pena di essere acquistato, Cuore d’Acciaio (il titolo con ui uscì in Italia “La Figlia del Drago di Ferro) è uno dei migliori fantasy che mi sia mai capitato di leggere. Sensazionale, bizzaro, ben costruito e ben scritto. Del secondo conosco solo l’idea generale, ma non vedo l’ora di leggerlo. La mia domanda è: ma si trova già nelle edicole? In tutta Italia? Io vivo a Roma, non in un paesino sperduto, tuttavia vorrei evitare di passare la giornata in giro per edicole a cercare un libro che magari ancora non è stato distribuito 😀
febbraio 7th, 2011 at 17:38
Al Casoretto, quartiere di Milano, c’è da qualche giorno
febbraio 7th, 2011 at 18:34
Tranquilli, contiene entrambi i romanzi: è scritto anche in copertina!
febbraio 7th, 2011 at 19:04
@Gherardo: io stasera dopo essere uscito da lavoro vado a cercarlo (abito anch’io a Roma), nel caso lo trovassi ti faccio sapere, ok?
febbraio 8th, 2011 at 10:05
c’è già, da me è arrivato insieme a urania collana
febbraio 8th, 2011 at 11:53
Io l’ho trovato, Gherardo il traghettatrore, e te? nel caso ti servisse puoi cercare nelle edicole del centro.
ciao
febbraio 8th, 2011 at 22:43
Ciao a tutti,
non ho mai letto fantasy proprio perchè non amo le cose non plausibili (come i draghi) e sinceramente non approvo questa svolta di Urania (che è una collana di fantascienza) verso questo genere.
…domanda : questo Millemondi ha qualcosa a che vedere con la Fantascienza? credete che rimanga deluso?
Grazie, Ciao
febbraio 9th, 2011 at 21:36
@ “per quelli del Marketing”
Oggi è arrivato a Palermo, e forse avete dato istruzioni adeguate, nella mia solita libreria, ne ho trovato ben 8 copie, e ben in vista nel reparto fantasy.
febbraio 10th, 2011 at 17:32
Ciao!
Io non sono ancora riuscito a trovarlo. Qualcuno di Bergamo lo ha già trovato? Se si mi indicherebbe in quale edicola?
Grazie, Ciao!
febbraio 11th, 2011 at 17:06
“non ho mai letto fantasy proprio perchè non amo le cose non plausibili (come i draghi)”cit
Sono plausibili balzi temporali,superuomini, pianeti gassosi colonizzati e chi più ne ha più ne metta?
è molto sottile la linea che differenzia Fantasy dalla Fantascienza . Derivano entrambe dal genere del fantastico, così come l’horror. Credo sia il motivo per cui in questi anni siano state pubblicate sotto il nome di Urania queste 3 tipologie narrative.
Io ho iniziato alle medie con il genere fantasy, da tolkien a ende fino a brooks, ho apprezzato a pari i vari vogt, anderson e aldeman.
Ti consiglio se non hai mai letto di provare il genere fantasy, vedrai che non rimarrai deluso.
( se è un fantasy d’autore meritevole come questo)
febbraio 11th, 2011 at 20:26
Io ho comprato oggi il ciclo di Michael Swanwick e dai primi capitoli non mi è sembrato un granchè. Sarà perchè ho in mente l’urania quella vera, pura fantascienza e non roba sulla magia. Comunque “è molto sottile la linea che differenzia Fantasy dalla Fantascienza” ok, ma la linea c’è! Spero in una nuova inversione di rotta!
febbraio 12th, 2011 at 12:37
Dopo aver letto molti commenti entusiasti e considerato che il libro è un misto fantasy/fantascienza (generi che amo quasi in egual modo, tendo un pò + per la fantascienza), credo proprio che dovrò venire meno ad una promessa fatta a me stesso di non comprare + libri finchè non avessi dimezzato la pila di 20/30 libri che mi aspetta sul comodino.
vorrei porre un quesito alla redazione: avete news o idea su quando potrebbe essere pubblicato il proseguimento de “Il sogno del vuoto”?
PS: è la prima volta che posto, quindi vorrei ringraziare tutta la redazione per essere uno degli ultimi baluardi che pubblica fantascienza in Italia
febbraio 12th, 2011 at 20:11
“Sono plausibili balzi temporali,superuomini, pianeti gassosi colonizzati e chi più ne ha più ne metta”
Credo che se si ha fiducia nell’essere umano sono assolutamente più plausibili rispetto a maghi, incantesimi, gnomi col cappello rosso, draghi donzelle e manieri (che noia)… non è proprio il mio genere scusatemi, fra l’altro ho cominciato e credo finirò mai il 1567 di questo mese… stesso stampo..
Comunque acquisterò il millemondi in effetti bisogna provare prima di giudicare.
Spero in un ritorno alla Hard SF di Urania diversamente credo proprio che non lo acquisterò più.
febbraio 12th, 2011 at 21:09
Anche a me ha fatto storcere il naso il fatto che venga pubblicato un romanzo fantasy in un millemondi, collana che ha sempre ospitato sf.
Non c’era già Epix per il fantasy? E le grande saghe?
Avrei preferito un bel romanzone di sf inedito, che ne so, uno Stross ad esempio…
Per quanto riguarda Swanwick, lo apprezzo nella fantascienza, ma non leggo fantasy e non sarà di certo questo volume a farmi avvicinare ad un genere che ha un mercato ormai estremamente saturo.
febbraio 13th, 2011 at 11:59
Oltre ad essere la sortita di un bravo scrittore (già apprezzato col bellissimo Stazione delle maree) in un genere ormai straabusato e pieno di clichè, penso che un buon riscontro di vendite di questo volume così editorialmente “impegnativo” potrebbe convincere i Sempernoster a pubblicare altri cicli di “fantasy eclettica” o science fantasy che altrimenti potremmo rassegnarci a non vedere mai tradotti come Isavolta (Zettel) e I principi mercanti di Stross.
Quindi con Urania siamo su una strada prodiga di grandi cose, che merita sostegno 😉
febbraio 13th, 2011 at 22:31
Premetto…anch’io sono un appassionato integralista/purista di SF, del genere “datemi un’astronave ed una stella da seguire…” ma l’uscita di questo MilleMondi “techno-fantasy” e dello stesso Urania “Vanciano”, sono state entrambe spiegate dall’egregio Lippi nell’editoriale di fine/inizio anno, come emergenze esuli della naufragata Epyx, ormai acquistate dalla Mondadori ed altrimenti prive di sbocco editoriale.
Certo “spararle” entrambe nello stesso mese fa un po’ storcere la bocca a noi amanti di torrette laser e motori-luce ma per fortuna c’è pure Haldeman a farci compagnia ed il sommo McDevitt in arrivo per marzo !
Com’è ovvio, pure io auspico che uscite di questo genere siano una rada eccezione e non un trend, visto che il/la Fantasy ha già molte…occasioni editoriali, al contrario della SF, che siamo qui a difendere…e ci manca solo che magari (no) arrivino i vampiri, eh…
Ah…comunque io gli Urania del mese li ho comprati tutti e tre (ed ho convinto pure mio cugino), vai !
febbraio 14th, 2011 at 11:27
Io l’ho preso, l’ho cominciato a leggere e come amante della sf e del fantasy sono pienamente felice!
febbraio 14th, 2011 at 13:13
Per i “sospettosi”: in realtà anche se del connubbio tra Fantasy e Cyberpunk che la copertina del primo romanzo (edito da Fanucci ani fa) strombazzava, non v’è traccia, rimarrete sorpresi nello scoprire quanta fantascienza vi sia in questo romanzo.
Io sono un adoratore della space opera e della grande fantascienza pura come voi, l’ho richiesta a gran voce e negli ultimi tempi su Urania ne stiamo vedendo tanta.
Ma davanti alle contaminazioni con solido background autoriale (Vance, Burroughs, China Melville) storico e teorico (Swanwick è uno che i generi F&SF li conosce benissimo al punto da averne scritto anche saggi fondamentali) dobbiamo toglierci il cappello, a mio avviso. Non fossilizziamoci, per favore…
Del resto questa saga appare in uno speciale, e tutta intera e operazioni così vanno premiate.
L’unico appunto che mi sentirei di fare è quello di tornare a marchiare le uscite fantasy e horror di urania con le scritte in fascia “Fantasy” e “Horror” come avveniva prima o qualcosa del genere. Per il resto non possiamo che godere di questo nuovo corso…
ULtima cosa: la splendida raccolta di Martin/Greenberg (che è l’omaggio a uno dei GRANDISSIMI CICLI DI FANTASCIENZA o SCIENCE FANTASY mai apparsi) ci da anche la possibilità di leggere, per la prima volta credo nel nostro paese un racconto del bravissimo e altrettanto eclettico Van Der Meer di cui spero di leggere presto nuove cose sulla nostra amata testata. Qualcuno ha già annunciato la traduzione di Veniss Undergound per quest’anno e io sto già godendo 😉
Adeso pretendo dai Sempernoster notizie su “Pushing Ice” di Reynolds! 😀
febbraio 14th, 2011 at 13:35
@Red Ale
secondo quanto scritto in http://blog.librimondadori.it/blogs/urania/2010/12/29/buon-2011-a-tutti-i-lettori/#more-6541 , il secondo volume della trilogìa del vuoto dovrebbe uscire nella seconda metà dell’anno, forse con il millemondi autunnale…
nel frattempo la mia pila di libri da leggere cresce più velocemente dell’universo subito dopo il big bang: con Urania collana sono arrivato a “35 miglia a Birmingham” (non voglio rimanere impantanato nell’argilla come il protagonista del libro), con Urania Collezione ho appena finito di leggere “Pianeta d’acqua” (ho divorato quel kragen coriaceo in soli due giorni!), mentre con il Millemondi devo ancora addentrarmi nel vuoto (ma forse darò precedenza ai volumi successivi per potermi poi leggere i libri di Hamilton uno di seguito all’altro una volta che sarà stata pubblicata l’intera saga).
Spero che non passi troppo tempo prima di poter leggere questo libro di Swanwick
febbraio 14th, 2011 at 18:38
Swanwick, come Moorcock è molto amato dai letori “eretici” di fantasy che conosco. Fuggono orripilati da heroic fantasy e sword & sourcery e considerano i lettori dei summenzionati generi una “razza” da tollerare solo come puro esercizio di relativismo. Non so altrove ma a Varese il prototipo di lettore fantasy è il metallaro demente spesso e volentieri fascisteggiante che riesce a stento ad esprimere i bisogni primari quali fame/freddo/sonno e gli sitinti sessuali, è per questo che non mi sono avvicinato a questo genere a meno di dieci chilometri fino ad ora (Mi sarei vergognato molto meno a farmi beccare da un’amica di mia mamma con del materiale porno!).
Comunque sono uno che ama il rischio (se non altro letterario) e i 7 euries li ho spesi a cuor leggero.
febbraio 14th, 2011 at 18:46
io invece concordo con chi alla Fanucci, a suo tempo, sottolineò l’accostamento al Cyberpunk. In effetti, almeno per quanto riguarda il primo romanzo (non sono riuscito ad andare oltre) si tratta esattamente di una classica (trita?) trama alla William Gibson in cui invece di microprocessori, Yakuza e realtà virtuale abbiamo magia, nani e altri luoghi comuni (la cocaina diventa “polvere magica”…).
marzo 2nd, 2011 at 01:54
Temevo di non veder mai pubblicato questo volume, vista la “terribile” fine toccata a Epix che avrebbe dovuto ospitarlo….
Ora non mi resta che sperare per il terzo volume di Anharra (se e quando mai verrà pubblicato)!
Per quanto riguarda il contenuto…devo ancora leggerlo, ma non penso che il connubio fantasy/fantascienza/steampunk possa essere così deprecabile…
Ma forse sono di parte perchè ho amato alla follia tutta le serie della Zimmer Bradley su Darkover e anche i testi “ibridi” della LeGuin (tanto per citare due autrici poco premiate per entrambe le categorie ^^). E fra l’altro, se questo volume vale la metà di quello antologico sulla Terra morente di Vance, beh, è sicuramente un ottimo acquisto a mio parere!
aprile 12th, 2011 at 11:30
Uno dei peggiori romanzi che abbia mai letto..
aprile 13th, 2011 at 19:01
Purtroppo mi sono accorto un po’ in ritardo di questa uscita.
Nelle ultime settimane l’ho cercato in molte edicole, ma senza successo.
come posso fare per ordinare questo volume online?
Grazie!
aprile 29th, 2011 at 13:54
Sinceramente ho delle perplessità sulla parte fantastica del primo romanzo:le creature fantastiche sembrano aver poco a che fare con il mondo (molto americano) nel quale la storia è ambientata. Ne vien fuori un quadro poco convincente, molto yankee, con molta droga e centri commerciali.Certo, può essere anche un genere, ma non mi fa impazzire.
luglio 17th, 2011 at 11:51
Ho letto negli anni 90 il primo romanzo di questa serie originale e affascinante nell’edizione Fanucci come “Cuore d’acciaio” e anche nella versione romanzo breve nella rivista di ASIMOV edizione italiana. Raccomando senz’altro questa serie in bilico tra Fantasy e Cyberpunk.
luglio 25th, 2011 at 17:06
Un mattone…
agosto 6th, 2011 at 16:18
Una curiosità: questi libri sono reperibili nelle normali librerie? Scusate per la domanda di certo stupida!
febbraio 13th, 2016 at 11:15
Come diavolo posso riuscire a procurarmi questo delizioso volume?