Robert Sheckley
Un profilo del grande Robert Sheckley, a cura di Giuseppe Lippi.
Nato nel 1928 a New York, comincia a scrivere negli anni Cinquanta e diviene in breve tempo una colonna della rivista “Galaxy” diretta da Horace Gold. La sua prima raccolta di racconti è Mai toccato da mani umane (Untouched by Human Hands, 1954, in “Urania collezione” n. 7) alla quale ne seguono altre, tutte pubblicate da “Urania”: Fantasma V, Giardiniere di uomini, Ma che pianeta mi hai fatto? e Il robot che sembrava me. Nel campo del romanzo ha spaziato dalla fantascienza al thriller e allo spionaggio, con opere memorabili come Anonima aldilà (1958), Scambio mentale (1960), Gli orrori di Omega (1960, in “Urania collezione” n. 34), L’agente X (1965) e Il difficile ritorno del signor Carmody (1968, storia del vincitore di un premio che, suo malgrado, viene precipitato tra i mondi di una galassia impazzita). Seguono Opzioni (1975), Dramocles: dramma intergalattico (1983) e Il matrimonio alchimistico di Aleister Crompton (1986). Dal suo racconto “La settima vittima” Elio Petri ha tratto il film La decima vittima con Marcello Mastroianni e Ursula Andress. Sheckley è morto nel 2005 lasciando numerosi inediti. La variante di Carmody cerca di colmare la lacuna, presentando anche al pubblico italiano il seguito de Il difficile ritrorno del signor Carmody (Dimension of Miracles Revisited) e, soprattutto, una scelta di racconti fra i molti da lui scritti negli ultimi anni. Uno Sheckley recente e per certi versi insospettabile, uno scrittore sempre a suo agio nel genere da lui portato a perfezione, la short story, e di cui questa raccolta può considerarsi una sorta di testamento spirituale rivolto al pubblico italiano che lo conosceva e stimava.
G.L.
Posted in Profili
luglio 23rd, 2008 at 01:26
[…] sconosciuto: […]
luglio 23rd, 2008 at 09:22
Avendo riempito casa di libri a più riprese, e saturato lo spazio disponibile, diciamo che ho ottimizzato sui migliori (il resto va a ‘borse’ verso un paio di biblioteche comunali).
Nel reparto ‘salvataggio’ ricordo visivamente almeno 4 o 5 Sheckley.
Very good.
luglio 23rd, 2008 at 14:30
Oh, il grande Sheckley! E non sapevo nemmeno della sua morte, e sono trascorsi già tre anni… Uno dei miei autori più amati, e non solo per quel che riguarda la sf, perchè i grandi non hanno confini di genere. Tra i tanti suoi libri letti, ho amato principalmente quelli dove predominava la vena assurda, umoristica e paradossale, soprattutto nelle raccolte di racconti. Indimenticabili, tra queste, pubblicate in Urania di molti anni fa, “Giardiniere di uomini” e “Fantasma cinque”. Non perderò il prossimo inedito.
agosto 15th, 2008 at 11:37
Lo sto leggendo ora, godibilissimo lo stile leggero. Anche se la trama è quasi impalpabile contiene pillole dell’antica genialità.
Un peccato che negli USA l’avessero dimenticato.
Auspico una raccolta organica di tutti i racconti
agosto 19th, 2008 at 10:54
Anch’io sto leggendo in questi giorni il nuovo Urania che raccoglie gli inediti di Sheckley. Esso soddisfa, come immaginavo, tutte le mie aspettative. Ho iniziato dai racconti brevi: bellissimi, un balsamo per la mente e per il cuore. Mi unisco a Quiller, del precedente commento, nell’auspicare una raccolta organica di tutti i racconti.