UOR vs. UAN: come difendersi dai simulacri
“Urania” ha una storia altrettanto fantascientifica delle trame che ci ha presentato nel corso di questi suoi 56 anni di vita. Come si spiegherebbe altrimenti l’esistenza di 2 (ma sono davvero 2?) numeri uno?
La ricerca della Verità è un proposito ammirevole. Quando è mossa dalla passione per una intera letteratura e per il suo vettore di propagazione, ecco che questa ricerca assume sfumature perfino religiose. Anche le insidie però si moltiplicano se abbiamo a che fare con una collana che, fin dal suo varo, costituisce la Macchina del Tempo per l’appassionato italiano di fantascienza.
Una lunga diatriba si è sviluppata negli anni attorno alle caratteristiche del leggendario numero 1 dei Romanzi di “Urania” (nome in codice UOR) del 1952 e quella della sua riedizione in versione anastatica (contraddistinta dalla sigla UAN) che seguì molti anni dopo. Il discorso verte sulle peculiarità che permettono di distinguere tra di loro le due edizioni e presuppongono uno scavo storico nel lungo percorso editoriale della collana. Un’operazione non priva di sorprese, come si scopre spingendo ai limiti l’audacia bibliofila.
Il Custode della Fantabancarella ci conduce alla scoperta della Verità sulla vicenda, nel terzo capitolo delle sue gesta (ma invito i più curiosi a recuperare, dalla stessa pagina, le puntate precedenti). Una tappa indispensabile sul sentiero dell’Illuminazione, del cui traguardo daremo prontamente notizia ai lettori non appena diventerà di dominio pubblico. Intanto, buona lettura!
Posted in Orizzonti, Urania Collana
novembre 25th, 2008 at 01:00
Oddio… Lettura interessante, anche se, non essendo un sommo bibliofilo come Il Custode, non posso che provare un certo disturbo dinanzi a tanta perizia-follia. Complimenti per il lavoro comunque. Cum summa invidia del sottoscritto per l’audacia profusa.
7di9
novembre 25th, 2008 at 11:38
Li custodisco entrambi, ma a me sembrano lontani come il giorno e la notte. Il fatto è che il cervello degli esseri umani (e la vista ad esso collegata, per non parlare del tatto) ci dice immediatamente se un oggetto è vecchio o nuovo, stampato su carta acida o acid-free, se la copertina è di cartoncino matto o lucido. Per me l’opera del bibliografoè interessante come descrizione letteraria, ma la sua utilità pratica va rimandata al futuro, quando non ci saranno più copie a disposizione in giro.
novembre 28th, 2008 at 16:47
Incredibile cosa fa la passione.
Rasenta la follia pura……;)
novembre 28th, 2008 at 17:58
@giuseppe
Lucida follia per l’anastatica.
Per le due versioni originali follia opaca, ovvero per parafrasare Giuseppe Lippi (per chiarezza, non per scarsa confidenza) una follia matta
novembre 28th, 2008 at 20:09
Allora oltre ai “Grandi Studiosi” di Tex (sanno tutto su tutte le centinaia di edizioni) ci sono anche quelli di Urania! Ho sempre desiderato avere il numero 1 e so che tutti i lettori di Urania vorrebbero possederlo, anche se si trattasse di una ristampa anastatica.
Però, per quanto riguarda gli originali e le ristampe concordo con quanto afferma Giuseppe Lippi.
novembre 29th, 2008 at 15:27
Ho riletto, con un po’ di fatica, l’articolo in questione: sempre più impressionante ogni volta che ci rifletto.
Massima ammirazione per il Custode!
Però ho un amico psichiatra e voglio farglielo vedere. Sono curioso di sentire la sua opinione. 😉
novembre 29th, 2008 at 20:39
Non conoscevo la storia dello “strano caso dell’Urania 35″ (grande ammirazione e riconoscenza per il custode e per tutti gli studiosi di Urania).
Ma dal momento che la vita del numero 35 è durata poco e nessuno possiede la copia, allora il “323 bis” è sempre il più raro? Ma quante copie di esso esistono in circolazione?
A questo punto sorge una domanda per i “Sommi Scienziati” : dopo il 323 bis quali sono i numeri più rari?
Forza lettori di Urania.
novembre 29th, 2008 at 20:52
@Giuseppe P.
E che dire della mancata pubblicazione sul n. 8 dei Romanzi di Urania di Anime Cieche che sembrerebbe sia stato dirottato per intervento diretto di Giuseppe Stalin?
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Altra bufala: il 323 bis non esiste…
dicembre 8th, 2008 at 14:21
[…] già annunciato nei giorni scorsi il terzo episodio delle avventure del Custode a caccia della verità sull’annosa diatriba che si svolge intorno […]
gennaio 14th, 2010 at 14:11
Avete visto quanto vale il 323 bis.
Pazzesco!