Oscar Vault – “Il problema dei tre corpi” di Cixin Liu
Oscar Vault
a cura di Beppe Roncari
“Il Problema dei Tre Corpi” di Cixin Liu
“Non rispondete!
Non rispondete!!
Non rispondete!!!”
È questo il contenuto del primo messaggio proveniente da un altro mondo ricevuto da un essere umano secondo Cixin Liu. A leggerlo è la scienziata cinese Ye Wenjie, astrofisica, che rimane ancora più sconvolta nel decriptare la seconda comunicazione aliena:
“Questo pianeta ha ricevuto il vostro messaggio.
In questo mondo io sono un pacifista. La vostra civiltà è fortunata che sia stato io il primo a intercettarvi. Vi avverto: Non rispondete! Non rispondete!! Non rispondete!!!
Esistono decine di milioni di stelle nella vostra direzione. Fintanto che non risponderete, questo mondo non sarà in grado di individuare la fonte della trasmissione.
Ma se risponderete, verrete immediatamente localizzati. Il vostro pianeta sarà invaso. Il vostro mondo verrà conquistato.
Non rispondete! Non rispondete!! Non rispondete!!!”
Pubblicato in cinese nel 2007 “Il problema dei tre corpi” (semplicemente 三体, “Tre corpi”, in lingua originale) è stato il primo romanzo di un autore asiatico a vincere il Premio Hugo, nel 2015. In Italia è stato pubblicato nel 2017 da Mondadori Oscar Fantastica, seguito nel 2018 da “La materia del cosmo” (黑暗森林, 2008, in inglese The Dark Forest) e “Nella quarta dimensione” (死神永生, 2010, in inglese Death’s End).
Ufficialmente intitolata “Il Passato della Terra”, ma per tutti nota come “La trilogia dei tre corpi”, l’opera di Cixin Liu ha rappresentato un vero e proprio caso letterario in Cina, dove la fantascienza era relegata nella categoria di letteratura d’intrattenimento, adatta al massimo agli studenti di liceo e universitari. Invece, “Il problema dei tre corpi” ha suscitato un interesse crescente e inarrestabile, prima da parte delle grandi compagnie informatiche, poi della letteratura mainstream, accortasi di non poterne ignorare il successo, e infine anche di scienziati e ingegneri aerospaziali. Come racconta Cixin Liu stesso in un articolo pubblicato su Tor.com intitolato “Il peggiore di tutti gli Universi possibili e la migliore di tutte le Terre possibili: Il problema dei tre corpi e la fantascienza cinese”: “Reazioni di questo genere sono probabilmente familiari ai lettori americani (per es. “La fisica di Star Trek” e gli scienziati della NASA che si incontrano regolarmente con gli scrittori di fantascienza), ma sono inaudite in Cina, e in forte contrasto con la politica ufficiale di soppressione della fantascienza negli anni Ottanta.”
Qual è la ragione di un effetto così dirompente?
Lo si capisce già dal titolo dell’articolo appena citato, che strizza l’occhio a Leibniz: la trilogia dei tre corpi è hard science fiction, ricca di accurati ed eruditi riferimenti scientifici e filosofici. Nella complessa struttura del libro trova posto anche il mondo di un videogioco di realtà virtuale, in cui personaggi vengono citati esplicitamente personaggi come Confucio, Copernico, Galileo, Newton e Einstein, solo per citarne alcuni.
Quella di Cixin Liu è fantascienza di idee e di scenari grandiosi, che lasciano impresse nella mente dei lettori segni di meraviglia.
Allo stesso tempo è un thriller quasi soprannaturale, con miracoli inspiegabili, come il misterioso conto alla rovescia che compare sulla pellicola fotografica e poi direttamente sulla retina di Wang Miao, uno dei protagonisti, esperto di fisica applicata impegnato nella ricerca sui nanomateriali, fili talmente sottili da tagliare la materia a livello atomico e al contempo tanto resistenti da permettere di creare il tanto agognato “ascensore spaziale” per permettere all’umanità di operare fuori dall’atmosfera senza la necessità di ricorrere a razzi e space shuttle.
È un romanzo politico, che inizia nel passato, in piena Rivoluzione culturale, con il martirio del fisico teorico Ye Zhetai davanti a sua figlia Ye Wenjie.
Infine, è un romanzo d’azione e di polizia con personaggi memorabili come Shi Qiang, un vero “duro alla maniera di John Wayne”, un uomo della strada e del senso comune, con un passato nell’esercito e un presente da sbirro dai metodi poco ortodossi, ma per questo assai efficaci, soprattutto quando si tratta di pensare fuori dagli schemi e affrontare minacce non convenzionali.
E scusate se è poco.
Il prossimo mese affronterò il secondo capitolo della trilogia, “La materia del cosmo” in cui Cixin Liu amplia ancora di più i propri orizzonti, nello spazio e nel tempo. Buona lettura!
Posted in Fantascienza, Grandi Saghe, Oscar Vault
novembre 5th, 2019 at 18:08
Una domanda: i lavori di Liu sono tutti autoconclusivi o bisogna prenderli tutti per avere la storia completa?
novembre 5th, 2019 at 18:45
Ciao @walter, i tre volumi della Trilogia dei Tre Corpi di Liu Cixin sono tutti autoconclusivi, ma riprendonk la storia con altri personaggi e a volte grandi salti temporali. Per avere la visione di insieme bisogna leggere tutti e tre i volumi, ma ognuno di essi sviluppa storyline indipendenti.
novembre 6th, 2019 at 09:13
“ricca di accurati ed erediti riferimenti scientifici”
erediti?
😉
novembre 6th, 2019 at 09:36
Grazie, @Andrea, “refeso” corretto! 😉
novembre 7th, 2019 at 18:16
Buonasera Redazione,
credo di aver letto da qualche parte che la trilogia di Cixin Liu verrà pubblicata anche nei Jumbo. Mi confermate questo dato? Grazie
novembre 23rd, 2019 at 00:27
Bella trilogia che merita di essere recuperata. Intanto è in lavorazione il primo film di una trilogia.