I Capolavori di Urania 1652: Purgatorio – Storia di un mondo lontano
Finalista del premio Nebula, Purgatorio: storia di un mondo lontano (Purgatory: A Chronicle of a Distant World) racconta del pianeta Karimon e della sua popolazione di esseri senzienti che discendono dai rettili come noi dai mammiferi. Con una cultura vitale ma ferma all’età della pietra, i karimaniti sono facile preda dei primi colonizzatori umani, da essi considerati come dei. E su Karimon si ripete il dramma che la Terra ha già conosciuto nei secoli passati, quando le culture tecnicamente più avanzate si sono imposte a quelle del Nuovo Mondo o hanno ridotto in schiavitù i popoli africani. Ma su Karimon c’è qualcuno che ha intuito la verità: sa che i terrestri non sono esseri divini, sa che anch’essi hanno dei nemici annidati nello spazio. E si rende conto che la situazione di Karimon può essere cambiata definitivamente…
MIKE RESNICK Nato a Chicago nel 1942, ha vinto cinque volte il premio Hugo e una volta il Nebula. È stato il curatore della rivista “Galaxy’s Edge”, disponibile anche in formato e-book. “Urania” tra i suoi romanzi ha pubblicato Il killer delle stelle (n. 1449) e il ciclo di Wilson Cole: Gli ammutinati dell’astronave (n. 1579), I pirati e l’astronave (n. 1591), Astronave mercenaria (n. 1614) e I ribelli e l’astronave (n. 1620). Purgatorio: storia di un mondo lontano forma, insieme a Paradise: A Chronicle of a Distant World (di recente tradotto su “Urania”) e Inferno un’ideale trilogia sul tema della futura espansione di una razza umana avida e rapace, che ripete nello spazio tutti i misfatti del colonialismo storico.
EBOOK DISPONIBILE
Posted in Urania Capolavori
marzo 2nd, 2018 at 19:29
Bellissima copertina, complimenti a Brambilla!
marzo 9th, 2018 at 20:17
Non ho mai letto Resnick, ho già comprato “Paradiso remoto”, prenderò “Purgatorio”, completerò con “Inferno” dopo mi ci butto a capofitto nella lettura!
Grazie.
marzo 11th, 2018 at 20:01
Letto nella scorsa edizione.
Bello.
Lo consiglio vivamente, Resnick è un grande;-)
marzo 20th, 2018 at 20:30
Riletto con piacere, ma anche con parecchia angoscia.