Urania Horror 11: Video Kill
La troupe del nuovo film horror sull’assassino della videocamera (erede dell’Occhio che uccide di Michael Powell) non immagina certo le conseguenze che il progetto avrà in futuro. La sceneggiatura è pronta, il protagonista è un killer disumano che filma le sue vittime mentre le elimina, ma le cose non vanno per il verso giusto e il film non verrà realizzato. Qualche anno dopo, tuttavia, qualcuno si assume il compito di “girarlo” nella realtà e un assassino spietato comincia a uccidere usando la stessa tecnica. Un video dopo l’altro, l’esecutore registra fedelmente il sangue e il terrore delle vittime: la scena si tinge di rosso, profondo rosso, mentre l’incubo comincia, proprio perché questo non è un film…
JOANNE FLUKE Nata in Minnesota, dopo aver scritto narrativa di quasi tutti i generi è approdata all’horror con Video Kill (1989). In seguito si è specializzata in thriller di tutt’altro genere e nell’arte della pasticceria. Hannah Swensen, protagonista della sua serie più recente, torna in romanzi come Chocolate Chip Cookie Murder (2000), Strawberry Shortcake Murder (2001), Peach Cobbler Murder (2005), Plum Pudding Murder (2009) e Apple Turnover Murder (2010).
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Posted in Horror, Urania Collana
giugno 22nd, 2016 at 19:18
Solo a me sembra che questo romanzo c’entri poco con la collana horror? Voglio dire, a parte il fatto che nella trama c’è un film horror/slasher è una storia che parla del mondo del cinema.
giugno 22nd, 2016 at 21:37
Questo titolo mi attira parecchio, non fosse altro che per il fatto che è HORROR! Una parola che mi esalta quasi come quando avevo 10 anni…a parte gli scherzi, questo è un romanzo che è stato molto apprezzato nella sua prima edizione nella vecchia e bellissima collana Horror del 1990-1991…
giugno 22nd, 2016 at 22:15
Bella collana, bei recuperi. Il romanzo di Campbell, uscito l’estate scorsa, lì per li mi aveva un po tediato, ma devo dire che alla lunga le sue atmosfere mi sono rimaste dentro (caratteristica tipica di ogni buon romanzo). Peccato comunque per il diradamento della periodicità di Urania Horror. Si era parlato di prossime uscite di Weathley (in pieno periodo di recupero vintage horror ci starebbe alla grande) e di un nuovo Keene (The Rising). Se ne può sapere qualcosa?
giugno 23rd, 2016 at 17:54
Per ora le uscite confermate sono:
“Malpertius” di Jean Ray: dicembre 2016
“La città vampira” di Paul Féval: luglio 2017
giugno 24th, 2016 at 16:59
Autrice che non conosco, questa uscita mi pare ottima per affrontarla. Non ho perso nessuna uscita di Urania Horror, spero che sarò soddisfatto con questa e le future letture.
giugno 25th, 2016 at 15:21
Io vi aspetto al varco di Dicembre 2017 per vedere se uscite con The Rising, che è dai tempi di Epix che l’avete annunciato.
giugno 25th, 2016 at 15:33
Massimo Luciani: sono eoni (forse prima che ne celebre film surrealista Un Chien Andalou Bunuel facesse strage del famoso occhio) che l’horror utilizza lo sguardo come metafora dell’ossessione, e quale occhio pià del cinema – vedi l’altro antesignano del genere, sempre cinematografico Peeping Tom, del 60 mi pare. Tutto lo splatter punk ’80 infine ha utilizzato questo cliché in modi piu o meno truci e mi pare che questo romanzo se non sia proprio uno splatter punk sia uscito proprio in quell’epoca e ne contenga degli stilemi. In ogni caso il romanzo ci sta tutto.
Steve rizzo, addirittura solo due volumi l’anno? Che paese di scoppiati l’Italia, non si merita un cavolo…e con questo intendo i lettori che non comprano questi libri, non certo l’editore che ci sta riprovando.
giugno 25th, 2016 at 19:53
@Riccardo il problema è che nel romanzo la componente splatter è davvero minimale: le scene degli omicidi non spaventerebbero neppure i bambini! Il punk poi non lo vedo proprio.
giugno 25th, 2016 at 22:55
Anch’io sono perplesso riguardo all’inclusione di un romanzo come questo ma è una perplessità generale: gli slasher dove il mietitore è umano vanno considerati horror? Quando finisci di essere poliziesco e diventi thriller? Quando finisci di essere thriller e diventi horror?
Come libro mi interessa comunque… un po’ per questa struggente retromania un po’ perché mi piacciono le citazioni per cinefili, un po’ perché citare “Peeping Tom” nel 1989 non era da tutti… un po’ perché secondo me l’horror e lo splatter hanno raccontato meglio di tutti gli anni ottanta.
giugno 27th, 2016 at 17:38
Non ho letto il romanzo e il suo tasso di horror però ricordiamo che già. Venne incluso nella collana Horror Mondadori…
giugno 28th, 2016 at 15:31
Horror dovrebbe contenere del sovrannaturale. Altrimenti è splatter, anche se molti confondono i due generi.
giugno 30th, 2016 at 15:43
@Funel e @Luciani: con tutto il rispetto eh…ma avete due visioni abbastanza “ridotte del genere”. Penso che gli scrittori non si pongano tutti i limiti che si pongono certi lettori. Ma ci sta…Succede la stessa cosa in generi musicali molto di nicchia come la classica e il metal. L’importante è mantenere un pò di contatto con la realtà. Che vuole le cose molto meno scompartimentate di come le vedete voi.
giugno 30th, 2016 at 19:48
@Attilio Funel esiste anche il genere horror psicologico.
luglio 1st, 2016 at 17:48
@Riccardo per me una storia horror deve suscitare qualche brivido. A me “Video Kill” è sembrato più una commedia, vedi tu.
luglio 1st, 2016 at 18:09
L’horror è un genere molto ampio, lo splatter e l’horror soprannaturale sono due varianti, e naturalmente esiste anche lo splatter soprannaturale.
luglio 5th, 2016 at 02:14
Io lo prendero’ di certo! Sono assai contento per il regalo natalizio (l’eccelso “Malpertuis”) e il “dato come certo” Feval (grande autore!)
luglio 6th, 2016 at 16:52
Nell’editoriale si dice che Urania è in trattativa per altri autori europei e un americano di primo piano…
luglio 9th, 2016 at 17:26
Questa serie di Urania Horror mi piace davvero,quindi la metto nel conto spese prendendo anche questo volume. Spero che la cadenza delle pubblicazioni sia trimestrale e con autori nuovi e inediti, uno sprone ai curatori affinché la serie abbia un buon successo.
luglio 12th, 2016 at 12:15
Lo leggerò e vi farò sapere. Ripeto: secondo me l’horror deve avere qualche elemento sovrannaturale, altrimenti è un’altra cosa (“Terrore”? Thriller?). Capisco che sono questioni di lana caprina, ma se uno pensa a quanti Campbell, Farris, McCammon etc sono inediti da noi, questa uscita (ristampa oltre che solo tangenziale al genere sbandierato in copertina) si spiega poco. Se non con il fatto che, appunto, i diritti sono stati già pagati ed era pressoché gratuita.
luglio 13th, 2016 at 11:30
“un americano di primo piano”…….
Robert McCammon ?
luglio 13th, 2016 at 22:16
È possibile acquistarlo on line? Avrò girato una ventina di edicole, in provincia di Caserta, senza trovarlo.
luglio 14th, 2016 at 18:38
@Carmine on line puoi acquistare la versione ebook ma quella cartacea è solo nelle edicole.
luglio 16th, 2016 at 12:53
@Carmine fino a qualche giorno fa, in provincia di Caserta, l’ho visto in 3 edicole ad Aversa.
luglio 18th, 2016 at 12:05
Me lo ricordavo come un’anomalia nella collana Horror degli anni novanta e l’attuale rilettura lo conferma.
E’ un giallo gradevole nello stile della Bowen ma l’horror è completamente assente.