Urania Collezione 160: Gli invasori
Stretta nella morsa del cambiamento climatico, la Terra agonizza in una nuova era glaciale. Nel paese che fu una volta la Russia, gli uomini adorano i leader politici del passato come santi. Questo quadro desolante si anima all’improvviso con l’invasione dei tartari, in fuga a loro volta da uno sconcertante pericolo venuto dall’ignoto: una razza di giganteschi rettili che sembrano più che intenzionati a prendere il posto dell’uomo sulla Terra. Terrorizzati, gli abitanti di quel che resta del paese dovranno riunire le forze per combatterli, ma a molti è chiaro che gli imbarbariti eredi dell’umanità non sono più all’altezza della situazione…
ALUN LLEWELLYN Nato nel 1903 e scomparso nel 1987, è stato uno scrittore inglese di satire politiche e racconti fantastici. Il suo unico romanzo di fantascienza è The Strange Invaders (1934), l’originalissimo testo che ripresentiamo nella traduzione di Riccardo Valla.
EBOOK DISPONIBILE
Posted in Urania Collezione
aprile 16th, 2016 at 11:34
Non ho capito: la strategia di questo mese era non oscurare il lancio di Oscar Fantastica?
aprile 19th, 2016 at 13:10
Qualcuno lo ha già trovato a Prato?
aprile 21st, 2016 at 14:24
@Doc: uscirà intorno al 10 maggio.
aprile 22nd, 2016 at 10:41
Sembra sia stato un profeta del problema del Cambiamento climatico collegato al disastro ambientale. Molte vecchie storie sono state riviste sotto questo punto di vista (chi ha visto “The Day the Earth stood still”).
aprile 27th, 2016 at 23:16
Non mi aspettavo che si ripescasse questo bel romanzo catastrofico, degno appartenente alla corrente inglese sul tema apocalissi di vario tipo.
Non sarà un capolavoro come alcuni dei romanzi del filone ma la storia è appassionante, ben tradotta dal grande Valla, per certi versi ricorda Il risveglio dell’abisso di Wyndham.
Catastrofe per catastrofe mi permetto di ricordare Lebbra antiplastica ed Effetto dinosauro di Kit Pedler e Gerry Davis, romanzi attuali ancora oggi e di piacevole lettura.
maggio 5th, 2016 at 13:21
In vista della alba delle tenebre….sto riordinando le mie librerie, ho deciso di “passare” gli UC NERI negli scaffali dei “figli” e di inserire i “bianchi” nell’ordine per autori di SF. Così mi sono accorto che non c’era l’ ex libris su volume di : Naomi Mitchison <>. L’ho letto è sembra scritto oggi per l’attualità del punto di vista femminile. Mi permetto di consigliarne la RI-edizione , secondo me ne vale la pena…..
maggio 5th, 2016 at 13:37
ACC…. il titolo: “MEMORIE di UNA ASTRONAUTA”, in Gran Bretagna è stato reprinted, with an introduction by Isobel Murray, Kennedy & Boyd, 2011 …
maggio 9th, 2016 at 20:07
@Il Trasfigurato il romanzo è stato ristampato in Italia da un altro editore qualche anno fa.
maggio 12th, 2016 at 13:50
Visto che la redazione ha ripreso a rispondere ne approfitto per fare una domanda: la continuazione del ciclo del Trono di Spade in Urania Fantasy Le Grandi saghe è da ritenersi definitivamente interrotta?
La collana Grandi Saghe continuerà con altri titoli?
maggio 15th, 2016 at 21:00
@ Massimo Luciani, solo oggi leggo il Suo post e la ringrazio per l’informazione. Ma sa, sono sicuramente un passatista, ho sempre avuto gratitudine per Urania che mi ha permesso di leggere della buona letteratura estera, a costo bassissimi, che’ altrimenti non mi sarei potuto permettere di comprare. E visto che continua, ancora oggi, ad essere una Collana economica, lo auspicavo per i giovani lettori. Non tutti i giovani possono spendere €14,88 per questo volume. A palermo con questa cifra ci mangi almeno 3 volte a pranzo in una tavola calda….
maggio 23rd, 2016 at 16:12
notevole un libro uscito soltanto 82 anni fa, praticamente ieri. Non sara’ troppo nuovo ?
maggio 25th, 2016 at 04:18
Opera visionaria e apocalittica; sicuramente la migliore stampata da Urania-Mondadori negli ultimi dieci anni. Voto 5 su 5.
maggio 28th, 2016 at 08:44
A me questo libro non è dispiaciuto, anche lo studio su alcuni personaggi è un po’striminzito.. non essendo un’esperta di letteratura sf, direi che Iván ricorda un po’ il minore dei fratelli Karamazov, mentre Karasoin é quasi un collettivo fratello putativo degli altri due. E spero che il paragone con Dostoevskij non suoni improponibile…;-)