Urania Collana 1616: Psico – Attentato
Che accadrebbe se il presidente degli Stati Uniti perdessi la memoria? Se la sua vita, dopo un tentativo di assassinio, fosse in pericolo insieme ai suoi ricordi? L’uomo più potente del mondo custodisce segreti irriferibili che adesso sono condivisi da un altro uomo. Bisogna scoprirlo rapidamente, identificandolo tra coloro che si trovavano nel raggio del secondo attentato, una bomba esplosa durante un delicato intervento di rimozione della memoria. Se il Primo cittadino ha nella mente ricordi estranei, se anche i suoi sono “condivisi”, occorre recuperare a ogni costo quei pensieri sfuggiti; l’alternativa è che il pericolo si diffonda ovunque, ben al di là delle macerie fumanti della Casa Bianca…
ROBERT J. SAWYER È nato in Canada nel 1960. Con il romanzo Killer online (1995) ha vinto il premio Nebula. Di lui “Urania” ha pubblicato: Apocalisse su Argo (1990), Starplex (1996), Mutazione pericolosa (1997), I transumani (1998), Mindscan (2005), La genesi della specie (2002, premio Hugo 2003), Fuga dal pianeta degli umani (2003), Rollback (2007), WWW 1: Il risveglio (2009), WWW 2: In guardia (2010) e WWW 3: La mente (2011). Triggers è un romanzo del 2012.
EBOOK NON DISPONIBILE
Posted in Urania Collana
marzo 2nd, 2015 at 11:50
Saweyr? Me lo prendo!
marzo 2nd, 2015 at 13:51
MMM.
Le premesse sono pessime e l’argomento è scivoloso, presentati così i protagonisti sono incapaci di generare la minima empatia, anzi vorrei che nel libro vengano fatti fuori tutti e che questi segreti che non devono cadere nelle mani sbagliate (SORPRESA! SONO GIA’ NELLE MANI SBAGLIATE) vengano finalmente rivelati al mondo.
Se va male diventa un irritante prodotto di spionaggio reazionario se va bene scopre l’acqua calda.
Lo comprerò per la simpatia verso l’autore.
marzo 2nd, 2015 at 21:09
Silver Apple, se conosci l’autore ti pare che possa essere reazionario? Comunque la trama è più complessa rispetto a quanto scritto nella quarta di copertina, nel senso che va oltre la storia di spionaggio / fantapolitica.
marzo 3rd, 2015 at 09:44
Sono felice di un nuovo Sawyer. Non me lo lascio sfuggire. Non avete mai pensato di pubblicare la trilogia di Quintaglio?
marzo 3rd, 2015 at 19:16
Sawyer non sorprende ma generalmente è uno scrittore che si fa leggere.
Niente menate personali, per intenderci.
marzo 4th, 2015 at 23:01
@ Massimo Luciani:
Come autore non lo discuto, è uno scrittore di genere nella migliore delle accezioni.
E’ forse più il tipo di storia che presta un po’ il fianco, a volte perfino involontariamente, basta un personaggio edulcorato un argomento che non fa presa(Esempio: i segreti – di pulcinella -irraccontabili del Presidente degli Usa, c’è da dire anche questo, negli Stati Uniti si indignano a scoppio ritardato per cose per cui noi, abituati a vivere circondati dalla corruzione siamo stravaccinati e si scandalizzano per pochissimo)per alcuni un poliziesco col finale consolatorio dove i colpevoli vengono smascherati e viene ristabilito l’ordine è di per sé reazionario.
Io tendo a considerarli inutili e ad ignorarli completamente.
(Pure questo, tale e quale, con questa quarta di copertina se fosse di un altro scrittore lo ignorerei completamente)
marzo 4th, 2015 at 23:18
Notate che Sawyer ha fatto personalmente i complimenti a Franco Brambilla er l’azzeccatissima copertina.
marzo 4th, 2015 at 23:30
Ma credo che l’effetto respingente maggiore sia causato dal titolo.
In passato faceva tenerezza tutta questa ingenuità vintage, d’ora un poi, amici (Chiediamolo in tanti, per cortesia) se come in questo caso vi preme evitare l’effetto esilarante di una traduzione letterale troppo audace, cercate comunque di evitare:
1) Psico + nome comune
2) Articolo + nome comune + “delle stelle” o “dello spazio”.
Nel 2015 fanno quasi sempre brutto.
marzo 5th, 2015 at 00:14
perché niente ebook???
per un collezionista avere una collezione mista caraceo-elettronico non ha molto senso
marzo 5th, 2015 at 20:00
non c’è alcuna speranza di averlo in formato elettronico?
io per motivi di spazio non compro più cartaceo… avrò una collezione con vuoti?
marzo 6th, 2015 at 02:46
Perché l’ebook non è disponibile?!?!?
marzo 6th, 2015 at 17:21
Come detto a suo tempo (e ripetuto 1000 volte) ebook e cartaceo hanno strade diverse per quanto riguarda l’acquisto dei diritti. A volte inoltre è l’autore stesso a non voler essere pubblicato in elettronico.
Probabilmente questo è uno dei casi che ricade in una delle due casistiche di cui sopra quindi…niente ebook a meno che Lippi/Mondadori non dica il contrario!
marzo 9th, 2015 at 11:53
Ottimo libro, che avevo già letto in inglese ma che ho ripreso comunque per gustarmelo in italiano. Magnifica la copertina, grazie a Brambilla. Per l’ebook, ha ragione mishita: è stato scritto mille volte che Mondadori li farebbe tutti anche in digitale, ma se non ce la fanno non è per loro decisione, semplicemente non ne ottengono i diritti. Inutile quindi fare appelli alla Redazione, lo sanno bene che vogliamo anche l’ebook.
marzo 10th, 2015 at 19:27
per la verità non è stato scritto per nulla mille volte… io seguo spesso questo blog.
Non mi dispiacerebbe una risposta dei diretti interessati.
marzo 12th, 2015 at 21:42
Mia figlia Giorgia ed io abbiamo avuto il piacere di conoscere Robert qualche anno fa ai Delos Day di Milano. Confermiamo l’immagine di una persona in gamba.
marzo 18th, 2015 at 19:29
Oggi “ Psicoattentato” mi è arrivato, a Palermo, ed in quarta di copertina è riportato che il prossimo Urania sarà La notte del bombardiere di Serge Brussolo (gia in URANIA n. 1119 del 1990).
Brussolo è un autore che mi è sempre piaciuto e visto che sono ormai tra i vecchietti che hanno studiato la lingua francese a scuola, ho letto anche molto della sua produzione in lingua originale, che è piuttosto cospicua…..
Se la proposta del nostro Curatore Maximo avrà successo, spero che venga ristampato, in Urania Collezione un suo classico ( che neanche il mitico Catalogo Vegetti riporta e di cui Mondadori dovrebbe avere i diritti , cioè il supplemento n°. 2 del 24 giugno 1981 al n. 2754 di Giallo Mondadori), dal titolo :La figlia della notte.
Forse ora, i nuovi lettori, senza preconcetti rispetto alla FS francese (spesso “ospite” di Urania ai tempi di Monicelli, cfr. ad ex. il ciclo della Meteore di Bèssiere), potrebbero apprezzare la visionarietà di Brussolo, in particolare “ La fille de la nuit è un fantanoir che, ora, va tanto di moda, e che personalmente ho trovato “troppo” in anticipo rispetto ai gusti dei lettori di Urania ai tempi della curatela di Gianni Montanari. Per chi non conoscesse Brussolo accludo il link di Wikipedia : Serge Brussolo .
marzo 19th, 2015 at 19:09
@Il Trasfigurato: anche a me Brussolo è sempre piaciuto molto, scrittore originale ed evocativo, sempre leggibile a cui mi sembra si siano ispirati diversi autori che oggi abbiano attinto a piene mani alle sue idee e atmosfere.
I mondi che creava erano credibili e “leggibili”.
La gestione di Montanari benché breve è stata di grande livello, varia, con scelte di qualità anche ripescando vecchi testi di Galassia; a memoria ricordo la pubblicazione di O.S Card. gli Strugatski, Harness, Varley, Vinge, Knight, Jeter, Shepard, Ian Watson, Budrys, Octavia Butler… ancora oggi non ho capito perché la sua gestione non sia durata più a lungo.
marzo 19th, 2015 at 20:27
“Chi si ricorda di Serge Brussolo?” …..
https://groups.google.com/forum/#!topic/it.cultura.fantascienza/Sg1C5Ig51is
marzo 20th, 2015 at 20:06
@ Il Trasfigurato:
Alcuni anni fa, in un vecchio post che non riesco a trovare anch’io mi permettevo di avanzare l’ipotesi che la fitta sassaiola di ingiurie che ogni volta cade sul viso di Serge Brussolo sia dovuta al fatto che fosse troppo in anticipo sui tempi.
marzo 20th, 2015 at 21:50
Anche Urania Horror dovrebbe tenerlo sott’occhio: ci sono parecchi horror brussoliani alquanto interessanti (ciclo Angoisse pubblicato da Gérard de Villiers) o thriller inquietanti quali Le nuisable. Pure la sua prima antologia di racconti era alquanto visionaria e meritevole… incrociamo le dita.
marzo 22nd, 2015 at 19:23
Grazie, Armando per il link, molto interessante, ma la questione spesso dibattuta sul blog di Urania è se la FS sia o no LETTERATURA ( per i Negozi Mondadori no, basta vedere come sia collocata negli scaffali….) La letteratura di evasione ( è quella di FS al di là degli intellettualismi lo è ), inevitabilmente non può non relazionarsi con i ” mi piace” ovvero ” non mi piace”. Non si è costretti a leggere un autore come si fa a scuola. Mi spiego meglio con un ricordo personale : lessi i “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni a scuola all’età di 14 anni, lo trovai di una noia mortale, per tanti anni ricordavo solo, quali piacevoli” le pagine sul Renzo creduto un untore….
Poi a 64 anni mi regalano una copia “classica” in ristampa anastatica, resto del tutto affascinato dalla Storia della Colonna infame, e dalla figura di Fra Cristoforo, capisco che allora, a 14 anni, l’avevo letto con la stessa improntitudine, o habitus mentale con cui avevo letto “I Trasfigurati” di Wyndham…
Per Brussolo, posso solo dire che la sua produzione è enorme, talvolta fa pensare che sia un “pennivendolo”, ma inventa, inventa, inventa. E spessissimo i suoi mondi sono di una visionarietà eccezionale. Insomma, assieme a P.K. Dick, è uno dei miei, sicuri, “mi piace”.
PS “Figlia della notte” non era a curatela di Gianni Montanari, ma di “Sandrone” Dazieri, mi scuso con l’interessato per l’errore.
marzo 27th, 2015 at 22:31
Per certe trovate, per il suo bizzarro surrealismo “psicologico”, visionario e inquietante, Brussolo può essere forse, a suo modo – non so se siete d’accordo – un buon sostituto di quel Ballard che per ragioni di diritti qui non credo rivedremo su Urania e consorelle.
marzo 30th, 2015 at 20:04
Alla fine quello di Sawyer si è rivelato un romanzo abbastanza godibile e … no, nessuna trama incentrata sullo spionaggio reazionario
Gli intrecci di memoria si sono rivelati abbastanza intriganti e, al di là, della trama principale hanno generato diverse sottotrame accattivanti.
aprile 5th, 2015 at 20:47
@ Riccardo: Non mi spingerei a tanto.
L’unico erede credibile di Ballard è David Cronemberg, il Ballard di Crash ma per il tipo di personaggi ed il feticismo high tech citerei l’ultimo Gibson.
“Divorati” è una vera bomba, di una densità incredibile, ci sono tutte le ossessioni disseminate in quarant’anni di cinema ma è più lucido ed a fuoco dei film fatti almeno da “La promessa dell’assassino”, se i risultati sono questi preferirei che perdesse interesse per il cinema e si dedicasse alla letteratura.
aprile 13th, 2015 at 13:17
La storia è notevole e Sawyer è sempre una garanzia.
Mi interrogo sulla scelta del titolo (scorretto, non c’è alcuno psico-attentato, è un semplice effetto collaterale ed imprevisto), e sul perché non mantenere il titolo originale, Trigger, molto coerente con la storia e con il funzionamento del fenomeno di cui parla.