Voci e SKermi
Fant’à Cannes
“Son sorpreso e indignato, a dir poco. Non me l’aspettavo proprio che dei miei cosiddetti ‘fan’, in Room 237, si spingessero così in là nel ‘decodificare i segreti’ del mio film Shining. Ipotizzando che vi avrei celato un’indagine sullo sterminio dei pellirossa o sull’Olocausto perpetrato dai nazisti, e addirittura che lì avrei confessato d’aver messo in scena io, per conto della NASA, le immagini della discesa sulla Luna dell’Apollo 11! Basta! Ho deciso di tirar fuori dal cassetto 237 spezzoni inediti girati proprio dentro quella tanto discussa stanza numero 237 dell’Overlook Hotel, ove avevo fatto interpretare 237 personaggi differenti a Peter Sellers: Zeus, Napoleon, JFK, Rin Tin Tin, Sophia Loren ecc ecc ecc”. Così afferma Stanley Kubrick in un twitter da località segretissima, in reazione alle polemiche che ha suscitato al Festival di Cannes (e prima ancora a quello di Sundance) il film di Rodney Ascher Room 237. Un pamphlet che rimonta ad hoc Shining onde illustrare nei minimi dettagli le teorie deliranti/illuminanti di cinque illustri ignoti ossessionati dai “segreti” celati nei meandri del capolavoro kubrickiano. Poco importa che abbiano ragione o torto. Il “saggio visuale” firmato da Ascher si allinea perfettamente a quelli dovuti a studiosi eminenti dell’infinito spazio kubrickiano, da Alexander Walker a Michel Ciment, Giuseppe Lippi & Co.
Al 65° Festival di Cannes è apparso un altro imperituro fantamaker, il nostro caro vecchio Dario Argento. Presentando a mezzanotte, in sezione ufficiale fuori concorso, il suo Dario Argento Dracula. Limpidamente fotografata in 3D da Luciano Tovoli, questa ennesima rilettura del mito vampiresco ad alcuni è apparsa una gustosa parodia autoironica, ad altri un gelido esercizio di stile anni ’70. Certo DAD appare più smagliante e convinta rispetto alle precedenti pellicole argentee. La duplice presenza a Cannes dell’autore dell’intramontabile Per favore non mordermi sul collo magari non ha giocato a favore dei morsi di Dario. Eccolo infatti introdurre sia il restauro del suo glorioso mélo Tess – presto disponibile in DVD Pathé – , sia Roman Polanski: A Film Memoir (apparso fugacemente nelle sale italiane distribuito dalla Bim). Un “portrait” diretto da Laurent Bouzereau in cui, durante la sua carcerazione domiciliare a Gstaad, il vecchio commilitone e produttore Andrew Braunsberg va a interrogarlo a lungo sulle sue tante tragedie del passato e del presente. La performance polanskiana risulta imperdibile, tra risate, lacrime e confessioni spudorate.
Surrealismo purissimo alla sezione Cannes Classiques grazie al capolavoro Kalpana, diretto, prodotto e interpretato nel 1948 dal grande coreografo bengalese Uday Shankar. Il fratello minore del celebre musicista Ravi Shankar aveva concepito quest’opera come un esperimento iperbolico di balletto cosmico, unificando tradizioni indiane e occidentali. Restaurato dalla World Cinema Foundation di Martin Scorsese assieme all’Immagine Ritrovata di Bologna, Kalpana è riemerso per arricchire i nostri vagabondaggi onirici.
Alain Resnais in Vous n’avez encore rien vu coreografa, in bilico tra fantasia e delirio, aldiquà e aldilà, una troupe di straordinari attori (tutti col proprio vero nome in scena). Un commediografo presunto scomparso e i suoi attori di diverse generazioni si affrontano in questo “testamento” lirico, leggiadro, lussureggiante, limpido.
Antiviral, opera prima di Brandon Cronenberg, ambisce a fare il verso ai virulenti film virali del beneamato padre David. Il talento visivo & splatterattivo non si trasmette geneticamente, purtroppo.
Negli anni ’80 a Bollywood venivano realizzati terribili horror serie Z; alle infelici eroine e ai suini tycoon di allora è dedicato Miss Lovely, un interessante thriller diretto dall’indiano Ashim Ahluwalia.
Alfred Hitchcock, presente a Cannes Classiques con il restauro BFI del suo film muto The Ring (1927), è stato rievocato live dal suo amico, attore e produttore Norman Lloyd. Il quasi centenario personaggio – lanciato dalla Statua della Libertà in Sabotatori – ha ringraziato Hitch per averlo salvato dalla caccia alle streghe dell’era maccartista ridandogli un lungo, lunghissimo orizzonte creativo a Hollywood.
Lorenzo Codelli
Posted in Cinema
giugno 7th, 2012 at 11:27
Da questo mese, alcune rubriche storiche di “Urania” appariranno anche sul blog. L’onore dell’apertura tocca al Cinema di Lorenzo Codelli, i cui articoli fanno “parlare” i grandi dello schermo fantastico. (Nel caso di Stanley Kubrick: SKermo.)
giugno 7th, 2012 at 23:07
Sì ma Dario Argento è stato sostituito da un ultracorpo. E’ accaduto durante il montaggio di “Suspiria”. Attribuirgli film del genere è ingiusto verso di lui e verso chi è stato amico dell’originale.
Un altro caso documentato riguarda Ozzy Osbourne, sostituito durante la lavorazione di Sabbath Bloody Sabbath. Quella cosa non è la stessa che ha cantato in quattro capolavori.
giugno 26th, 2012 at 08:44
Una piccola segnalazione…
FANTAFESTIVAL
a Roma presso la casa del cinema, ed in altre location distribuito sul territorio, dal 18 giugno all’ 01 luglio 2012 avrà luogo la rassegna n° 32 .
Secondo i miei gusti… segnalo l’anteprima di “Intruders di Juan Carlos Fresnadillo.
Il sito di riferimento è : FANTA-FESTIVAL.IT
Inoltre interessante presso la Sala Kodak la Tavola rotonda:
Filmmaker di genere
Che prospettive per il cinema fantastico indipendente?
Interventi di Stefano Bessoni, Gianluigi Perrone, Donatello Della Pepa, Michele Malfetta, Juan Martinez Moreno
Modera: Alberto Ravaglioli