Joe Haldeman: Il nuovo romanzo di Dula, un omaggio ai classici della sf americana
Nato nel 1943, Joseph William Haldeman si è diplomato in fisica e astronomia e ha combattuto in Vietnam tra il 1967 e il 1969 come geniere, rimanendo gravemente ferito. Da questa esperienza ha ricavato un’onorificenza (il Purple Heart) e un primo romanzo, uscito nel 1972, che parla di quella guerra (War Year). Il suo primo libro di fantascienza, The Forever War (Guerra eterna, 1974), vinse i premi Hugo e Nebula. Quel celebre testo – costituito dalla fusione di più racconti apparsi in precedenza sulla rivista “Analog” – rappresenta una trasposizione in chiave fantascientifica della guerra, esperienza umana e letteraria che per Haldeman parve concludersi nel 1975 con un altro testo breve, “You Can Never Go Back”.
Se il più famoso romanzo di fantascienza militare era stato, fino a quei tempi, Starship Troopers (Fanteria dello spazio, 1959) di Robert A. Heinlein, Guerra eterna si presentò fin dall’inizio come un anti-Fanteria, permeato da una visione decisamente più disincantata e dolorosa del conflitto, e interessante proprio come resoconto traslato delle esperienze dell’autore nel Sud-est asiatico.
Negli anni seguenti Haldeman si è riconfermato autore di un’interessante serie di romanzi e racconti, perlopiù di genere tecnologico: Ponte mentale (Mindbridge, 1976), Al servizio del TB II (All My Sins Remembered, 1977), l’avventura di Star Trek Il pianeta del giudizio (Planet of Judgement, 1977), Mondo senza fine (World Without End, 1979), Scuola di sopravvivenza (There Is No Darkness, 1983), Fondazione Stileman (Buying Time, 1989), Il paradosso Hemingway (The Hemingway Hoax, 1992) e l’ambizioso 1968.
Per molti anni Haldeman ha giurato che non avrebbe mai scritto un seguito di The Forever War. La decisione di pubblicare un nuovo, ampio romanzo che si ricollegasse idealmente al suo capolavoro è venuta molti anni dopo e non è stata di Haldeman – come egli stesso ha dichiarato – ma degli editori. The Forever Peace (1997, che abbiamo pubblicato come Pace eterna nel n. 1336 di “Urania” e quindi, ritradotto, in “Urania collezione”), non era un classico sequel ma riprendeva alcuni motivi del libro più famoso e, soprattutto, alcune preoccupazioni. A Pace eterna seguirà, nel 1999, l’autentica seconda parte di The Forever War, che Haldeman accetterà di scrivere nel giro di poco più di due anni e intitolata Forever Free (Missione eterna, in “Urania” n. 1413, quindi “Urania collezione”). Qui non solo i temi di fondo sono quelli del romanzo originale, ma vi compaiono, impensabilmente trasformati, anche i personaggi di The Forever War: in particolare il veterano Mandella.
Al ciclo di Guerra eterna si ricollega anche il racconto A Separate War del 2006, da noi incluso nella raccolta personale Guerra eterna: ultimo atto (“Urania” n. 1543). Con i suoi racconti e romanzi Joe Haldeman rimane un solido punto di riferimento della fantascienza nell’ultimo quarto di secolo. I nostri lettori l’hanno particolarmente apprezzato anche con L’astronave immortale (Old Twentieth, un denso romanzo centrato sul tema della memoria e delle missioni spaziali a lungo termine uscito nel n. 1523) e con I protomorfi, tradotto da nel numero 1530. Con Dula di Marte (Marsbound, 2008, da noi pubblicato esattamente un anno fa), Haldeman rendeva omaggio alla celebre protagonista di un romanzo di Heinlein, il suo “rivale” in questioni di guerra e punti di vista politici: alludiamo a Una famiglia marziana. La storia segnava una sorta di riconciliazione postuma fra i due grandi, degna della buona fantascienza avventurosa americana. Verso le stelle (Starbound, 2010) ne amplia l’orizzonte e proietta la protagonista Dula, insieme ai suoi amici, verso il pianeta originario degli Altri, gli esseri che sono apparsi nel sistema solare suscitando non poche inquietudini. La questione diventa, perciò, interstellare: non può essere risolta con il “provincialismo” dei nostri pianeti o, peggio ancora, della sola Terra impaurita. La soluzione di Haldeman è tipica del suo pensiero liberal, della sua fiducia nella convivenza e del suo anti-militarismo: anche se, per carità, i pericoli non devono essere sottovalutati. Mai.
G.L.
Posted in Profili
giugno 2nd, 2012 at 21:52
Vi siete dimenticati del fumetto, bellissimo, edizione italiana della 001 Edizioni del 2011 (spero che non sia pubblicità) e dell’originale Dupuis 2002 La guerre éternelle.
Testi: Haldeman
Disegni: Marvano
Colore: Marchand
Se vi sono piaciuti i libri vi piacerà anche il fumetto.
w.
giugno 4th, 2012 at 12:50
Interessanti notizie su Haldeman.
Ho letto anche il racconto a fumetto,molto bello, in attessa della seconda parte.