Gli dei invisibili di marte (1581)
“Le più piccole e umili creature di Dio”, i batteri, avevano salvato il mondo da un’invasione marziana ai tempi della Guerra dei mondi di Wells (1897); ora, misteriosi microrganismi dalle straordinarie capacità di propagazione infettano una sonda russa nello spazio. Quando la sonda, programmata per tornare sulla Terra, sbaglia rotta e si schianta sull’Altopiano boliviano, un contadino delle Ande subisce una straordinaria metamorfosi e decide di restaurare l’Impero degli Incas. Nel frattempo, gli astronauti americani che hanno raggiunto il pianeta rosso sperimentano un definitivo “allargarsi dell’area della coscienza…”. È all’opera una civiltà più antica e perfetta della nostra, e una razza invisibile sta muovendo i primi passi in un ambiente nuovo e ospitale: l’interno dell’uomo. Ian Watson Nato nel 1943, è diventato famoso per aver scritto la sceneggiatura del film di Steven Spielberg e Stanley Kubrick A.I. Intelligenza artificiale. “Urania” ha pubblicato numerosi suoi romanzi, fra i quali Il mistero dei Kyber (n. 1431) e L’anno dei dominatori (n. 1496). Contiene il racconto “anni di piombo” di Roberto Guarnieri
Posted in Urania Collana
aprile 2nd, 2012 at 10:46
Scusate ma è vero che URANIA E UC chiudono entro la fine dell ‘anno? ho letto questa catastrofica notizia su un sito specializzato in fantascienza ditemi che non è vero…….. !!!!!!!!!
aprile 2nd, 2012 at 14:08
Era un pesce d’aprile caro valis
aprile 2nd, 2012 at 14:21
La pagina del primo aprile di Fantascienza.com è tradizionalemnte dedicata ai pesci di aprile, quest’anno il tema era “La fine del mondo del 21 dicembre 2012 è reale”, e tutte le notizie erano di conseguenza, ovvio che Urania e UC chiudano in tale occasione… assieme al resto del mondo.
aprile 2nd, 2012 at 15:08
hihihihi l’ho letto anche io il post … è palesemente falso . Tra l’altro ,l’autore non si è reso conto che “venere più X” già era stato pubblicato .
Bellissimo il pesce d’Aprile su George Lucas 😀
aprile 2nd, 2012 at 15:43
e se non facevi caso alla data di pubblicazione della notizia, era facile accorgersi del fotomontaggio della copertina dell’UC 111: a parte le scritte, prova a cercare la copertina di “Stanotte il cielo cadrà” 😉
aprile 2nd, 2012 at 15:45
ovviamente mi riferisco all’immagine che appare qui: http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/16234/urania-e-urania-collezione-arrivano-al-capolinea/
mentre su questo blog possiamo ammirare la copertina del vero UC 111
aprile 2nd, 2012 at 20:28
Sebbene non si tratti di un romanzo recentissimo (risale a fine anni ’70) il nome di Watson fa ben sperare e la trama intriga.
Proietti in qualità di consulente è un’altra garanzia di qualità, per quel che mi riguarda.
Sarei curioso di sapere qual’è l’altro titolo di Watson che pubblicherete dopo di questo, grazie!
aprile 2nd, 2012 at 20:34
Ragazzi che dire ….sicuramente mi sto invecchiando e ho fatto una figuraccia ma sono contento……..!!!
aprile 3rd, 2012 at 00:12
Uno Ian Watson anni settanta! Era in grado di usare gli stereotipi più abusati del genere per parlare di mille cose (Malattia mentale, colonialismo, semiotica)e ancora non sapeva che sarebbe andato a finire a scrivere i libri di Warhammer.
aprile 3rd, 2012 at 09:31
Cosa si annuncia nel prossimo numero? ^_^
aprile 4th, 2012 at 14:20
Sul prossimo si annuncia Starbound, seguito di Marsbound di Haldeman! Altra richiesta esaudita! Bello…
aprile 4th, 2012 at 14:22
Comunque, volevo segnalare una svista: nella bio di Watson si segnala Garden of delights tra gli inediti da noi, invece lo ha pochissimo tempo fa tradotto Elara e messo in vendita al solito prezzo…
aprile 5th, 2012 at 11:02
Il giardino delle delizie è davvero strano, si svolge su un pianeta ispirato a… un quadro (anzi a un trittico) di Hieronymus Bosch.
Un romanzo affascinante, a un prezzo giusto per un volume di pregio.
aprile 6th, 2012 at 17:54
Di Ian Watson, su Urania, ho letto “La doppia faccia degli Ufo”, che mi aveva intrigato parecchio, mentre “Cronomacchina molto lenta”, era tradotto in maniera disgustosa. Sono indeciso. Cosa dite ? Merita ? Qualcuno l’ha già letto ?
aprile 7th, 2012 at 19:21
“Il pianeta di dio” piu’ qualche altro racconto pubblicato dalla Perseo mi sono bastati per Watson. Pretenzioso e illeggibile.Speriamo in meglio per il futuro.
aprile 7th, 2012 at 23:57
“La doppia faccia degli UFO” lo trovato un paio di mesi fa nello scaffale della fantascienza del Libraccio di Varese (Quello scaffale me lo invidiano anche a Milano ed infatti è una miniera inesauribile di tesori) ma non l’ho ancora letto. “Riflusso” è da avere, Jabba, io l’ho comprato oggi a cuor leggerissimo subito dopo aver compiuto un piccolo passo per l’umanità ma in grande passo per me ovvero COMPRARE UN EREADER! (OK adesso ho un ereader, tuttavia non smetterò di frequentare lo scaffale della fantascienza del Libraccio, chiaro?)
aprile 8th, 2012 at 00:07
@ Anacho: I prezzi da nemico del popolo della Elara depongono a favore del libro elettronico. Non discuto che siano edizioni molto curate con una grafica anni settanta fighissima e magari, chi lo sa, saranno anche bei libri però è una roba che nasce già per il collezionismo… boh.
aprile 8th, 2012 at 23:21
“Riflusso” l’ho visto ieri ad una bancarella del libro usato per soli 4 iuri…domani è mio…
aprile 14th, 2012 at 19:43
Per il prossimo Millemondi mi aspettavo l’annuncio della terza parte della trilogia del vuoto di Hamilton come era consuetudine da due anni, invece mi ritrovo con l’antologia Best Of solitamente in uscita a luglio. Come mai questo cambio?
Se penso che in estate potrebbe arrivare il cambio di formato e grafica di Urania… in quel caso mi troverei per un pelo la 3° parte di quella trilogia non conforme agli altri volumi e un pò piangerebbe la parte di me fanatica di ordine e collezionismo
aprile 15th, 2012 at 12:24
Premmeto che in 25 anni di fantascienza, ho iniziato a leggere 5 romanzi di Watson, e TUTTI ho dovuto abbandonarli dopo poche pagine. Eppure di romanzi “noiosi” ne ho letti, e anche con piacere se un contenuto di valore c’era. Beh, su uraniamania.com questo romanzo ha al momento ricevuto i seguenti voti: 4, 4.5, 5. C’è qualche motivo quindi per cui dovrei iniziare a leggrlo? C’era realmente qualche motivo per pubblicarlo dopo 35 anni alla luce di ciò?
aprile 16th, 2012 at 12:11
@ Attilio:
Preferisci un’altra raccolta di racconti giapponesi?:)
aprile 16th, 2012 at 16:39
Confido nel fatto che l’Haldeman venturo mi ritirerà su. Però consiglierei vivamente al curatore di cambiare un po’ l’andazzo, altrimenti i lettori fuggiranno! (PS: sul forum i voti ora sono 4, 4.5, 4, 3, 4)
aprile 17th, 2012 at 00:56
@ Attilio: Non ti so dire che effetto mi fa questo libro ma se aspetti Joe Haldeman per tirarti su il morale stai combinato proprio male!
Non so proprio cosa ci trovano tutti (Anche “Guerra Eterna” su cui campa di rendita da decenni non è che sia davvero davvero un capolavoro, l’ho riletto di recente e l’ho trovato molto peggio di come lo ricordavo).
aprile 18th, 2012 at 15:20
Solo io sono rimasto deluso? Il romanzo ha un fondo di misticismo, ci sono problemi politici ed esseri umani che raggiungono un livello mentale più elevato dopo essere stati quasi uccisi da una forma di vita aliena. Insomma, elementi presenti in “Dune”. Sarà che una volta letto il capolavoro di Frank Herbert ogni romanzo con qualche similitudine tende a impallidire ma questo romanzo mi è parso il peggiore di Ian Watson.
P.S. Leggendo il racconto in appendice, quando ho voltato pagina per leggere il finale avevo la certezza assoluta di quale fosse il misterioso “documento”. È capitato ad altri?
aprile 18th, 2012 at 17:45
Aspettavo Hamilton con ansia a maggio invece non se ne parla.
Non vorrei che, in linea con la tradizione Mondadori (vedi Casa Corrino), anche The evolution void non venga più tradotto.
Riguardo a Watson concordo con Attilio Funel: a pag. 80 l’ho mollato.
aprile 19th, 2012 at 12:25
Gli dei invisibili di Marte: non so, volevo confrontarmi con chi lo ha letto. Sapere se vi è piaciuto e perchè. Cosa vi ha emozionato o divertito… cioè niente di colto o intelligente o di storicamente contestualizzato. Solo un parere personale…
aprile 21st, 2012 at 13:10
A proposito di Casa Corrino, si sa se c’è qualche speranza in una traduzione futura?
Che poi: perché non è stato tradotto, ai tempi?
E invece, a proposito delle Grandi Saghe Fantasy, c’è la possibilità di trovare in edicola a Luglio l’ultimo lavoro di George R.R. Martin?
aprile 21st, 2012 at 14:48
Sono a circa metà del libro e mi sta piacendo molto. E’ parecchio stimolante e suscita tutta una serie di riflessioni. L’idea di base, mi sembra, è quella del destino dell’uomo di modificare il suo ambiente, in cerca di un’ideale di perfezione che è solo un prodotto della sua mente, perchè la Natura segue le proprie regole solo in modo approssimativo. Il romanzo parte con l’intenzione umana di indurre mutamenti climatici su Marte, con il fermo obbiettivo di farne non solo un mondo abitabile ma una parte del nostro sistema nervoso e di un ideale irraggiungile, per frantumarsi poi come uno specchio (l’enorme specchio del Warming Pan che riflette le radiazioni del Sole sul polo marziano ghiacciato) che distorce ogni sagoma, in modo sottile o grossolano, come le sculture create con il vuoto da Renata e i nodi di luce legati a stringhe di tenebra sognati da Julio Capac, che si estendono in ogni direzione e parlano alla nostra coscienza profonda. The Martian Inca mi da la sensazione della diagnosi di una malattia e di una divinazione dell’I-Ching.
aprile 21st, 2012 at 18:16
A proposito, qualcuno sa se in mezzo alle novellizazioni di giochi di ruolo e videogiochi c’è anche qualcosa che non sia proprio insultante? Nomi molto grossi della fantascienza ci si sono cimentati, chiaramente per soldi, qui non so ma negli USA roba del genere vende un sacco, da qualche tempo Multiplayer Edizioni ne sta traducendo un po’. Sarei quasi tentato di comprare il prequel di Bioshock di John Shirley. Da ex ammiratore di John Shirley spero sempre che sia tornato grande.
aprile 24th, 2012 at 10:45
@alfa: l’ho terminato ieri, ho faticato anch’io a superare la metà, ma poi devo dire che ne è valsa la pena. La scrittura è molto densa e ambiziosa (ci ho visto anche del realismo magico…) e in questo senso non è pienamente riuscito, ma è lodevolissima l’intenzione di miscelare politica, esplorazione spaziale, scienze e “spazio interno”. Insomma ottima scelta la pubblicazione, e molto più fantascientifico di tante spensierate scorribande spaziali. W la varietà (se di qualità).
aprile 26th, 2012 at 16:14
Purtroppo son rimasto assai deluso dal presente volume, mi aspettavo una trama più avventurosa…di diverso impatto.
Spero nel prossimo!
maggio 12th, 2012 at 16:27
Questo non è un romanzo ….. è un metro cubo di cemento armato ….. sicuramente, una delizia per gli intellettuali ….. categoria alla quale mi onoro di non appartenere …..
E va anche bene che non ho usato il fatidico commento del Ragionier Fantozzi …..
maggio 13th, 2012 at 15:57
Degno del miglior Gabriel García Márquez !
maggio 29th, 2012 at 17:07
nota per la redazione:
1- evitate, per favore, di inserire in quarta di copertina informazioni sui 7/8 della trama del libro…. per evidenti ragioni
2- evitate, se possibile, di far scrivere la quarta di copertina a chi il libro non l’ha letto, non è la prima volta che le informazioni scritte in essa sono palesemente sbagliate….