Onryo, avatar di morte (1578)

dicembre 31st, 2011 by Moderatore

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In piena rivoluzione informatica, nel mondo tecnologico gli esseri inquietanti che la tradizione chiama onryo si manifestano ancora. Sono uomini e donne morti in circostanze particolari i cui avatar hanno conservato la capacità di fare del male. In questa superba antologia dove il futuro si mescola a riti antichissimi, ce ne raccontano le crudeli avventure specialisti come Danilo Arona, Alessandro Defilippi, Stefano Di Marino, Angelo Marenzana, Samuel Marolla e autori giapponesi del calibro di Hiroko Minagawa, Nanami Kamon, Yoshiki Shibata e Sakyo Komatsu, il grande scrittore scomparso nel 2011.

a cura di Danilo Arona e Massimo Soumaré 

Nato nel 1950, Arona è scrittore e saggista di lunghissimo corso (ha iniziato a scrivere e a pubblicare negli anni Settanta). Ha dato alle stampe romanzi, ricerche sul folklore, studi sulle religioni. Soumaré, torinese, è nato nel 1968 ed è traduttore, giornalista e insegnante di lingua giapponese.

(vai alla visualizzazione completa del volume)

Posted in Urania Collana

64 Responses

  1. franco brambilla

    Buon anno a tutti. Qui trovate l’imagine “in grande”:
    http://francobrambilla.com/zoom/1400×720/2389940.html

    Franco

  2. Mirko

    Tanto di cappello per la scelta degli autori giapponesi, scrittori grandissimi(che hanno creato grandi successi come Parasite Eve, The Ring, Virus) ma che sono bistrattati dal nostro mercato.
    Quelli italiani sono invece una ormai collaudata sicurezza!
    Si prospetta una ghiotta antologia, una reminescenza da Epix, che sarebbe stato un peccato tenere nel cassetto.
    A quando “Vapore”?

  3. Davy

    ma… mesi fa, se ben ricordo, si diceva che con l’anno nuovo avrebbero esordito una nuova veste grafica e un formato tipo nuovi gialli. Stando all’immagine di copertina qui riportata tutto pare rinviato.

  4. lasec

    Speriamo bene.
    Il numero con fs cinese fu imbarazzante…

  5. Riccardo Falcetta

    Sono molto contento di leggere questo volume che riusnisce curiosamente storie di apprezzatissimi autori italiani (Di Marino, Arona uber alles!) uniti ad autori nipponici a me totalmente sconosciuti (berata ignoranza). Bello anche il concept sf/horror.
    Faccio però notare che per questo mese era attesa la seconda parte dell’ultradilatata antologia dedicata al Dying Earth di Vance. la prima apparve un anno fa esattamente e li fu detto che sarebbe stata divisa in tre parti, per una all’anno, a un anno esatto di distanza l’una dall’altra. Mese più mese meno si può anche capire, non si dev’essere talebani. Solo non credo che la vedremo tanto presto visto che diffficilmente qui seguono due antologie a pochi mesi l’una dall’altra. A meno che non si sia deciso di publicare la restante porzione in un Millemondi e anche quella sarebbe una scelta discutibile visto che la prima è andata su Urania e un minimo all’omogeneita delle colezioni ci teniamo tutti. Insomma spero di vederne prestro pubblicata la restante parte su Urania. Circa le razionalizzazioni di cui a mio avviso necessiterebbero Urania e Urania Collezione mi sono espresso nel thread (si dice così?) del volume di Urania Collezione di questo mese. Sperem…

  6. Riccardo Falcetta

    Chedo scusa per i numerosi errori, andavo velocissimo…

  7. Giuseppe P.

    Credo che una nuova veste grafica per Urania, con diverse dimensioni dall’attuale, sia benvenuta.

  8. VergaG

    Per la nuova veste grafica di Urania non è mai stata data una data, mi pare. Aspettiamo notizie al riguardo.
    Intanto, mi leggerò i racconti di questa antologia che mi incuriosisce parecchio.

  9. Gosseyn-IV

    Preso poco fa!
    Un paio di idee/proposte; che ne pensate di ampliare il riquadro dell’immagine di questa collana? Vedere vere e proprie opere d’arte relegate in un riquadro così piccolo a volte è un vero peccato..una grafica simile alla Urania Collezione sarebbe fantastica, o magari dedicare all’immagine tutto lo spazio nella parte inferiore della cover (sotto alla linea nera, spostando i nomi degli autori subito sopra).
    L’altra cosa riguarda gli arretrati; che ne pensate dell’idea di distribuire i vecchi numeri, così come quelli nuovi, nelle librerie Mondadori?

  10. il professionista

    uscito oggi a Milano..formato abiutale. per me è stato un piacere partecipare anche per la condivisa passione per il Giappone.

  11. Giuseppe Lippi

    La nuova grafica partirà tra qualche mese, tranquilli.

  12. robert

    ma perchè cambiate la grafica? :) a me piace……basta che non mi cambiate l’oblò, un apertura verso le fantastiche dimensioni di urania…dai.. :)

  13. James

    Uno spunto di riflessione sulla questione del formato/veste grafica.
    Ma siamo davvero sicuri che l’operazione restyling sia una cosa buona, così necessaria? Mi vengono di getto tre pensieri che butto lì sul tavolo della discussione:
    1) SENTIMENTALE: a me sembra che il formato e la veste grafica classici di Urania, come delle altre collane Mondadori, abbiano un fascino, una bellezza, una forza assoluti proprio perché classici, oserei dire un “sapore” che ha fidelizzato negli anni generazioni di lettori appassionati; un vero e proprio marchio di fabbrica che è difficile immaginare possa in qualche modo aver stancato il lettore, anzi potrei anche arrivare a pensare che qualche affezionato possa sentirsi spiazzato, deluso dalla novità; (una sciocchezza? forse no per qualcuno.)
    2) ESTETICO: io posseggo un certo numero di volumi delle varie collane Mondadori ma non per questo mi ritengo un collezionista, tuttavia posso facilmente immaginare il collezionista orgoglioso della sua bella scaffalatura, con la sua raccolta pluriennale a far bella mostra di sé, con quella bell’armonia di volumi tutti uguali, uniformi, perfettamente ordinati, (sono certo che anche voi amiate certe cose,) che a un certo punto si ritrova tra le mani un volume di foggia, pregevole non lo metto in dubbio, ma diversa — e, dopo un attimo di sorpresa, il pensiero un po’ triste per l’armonia estetica perduta: “E adesso? Mi hanno scompaginato la collezione!”; (di nuovo, una sciocchezza? forse no per qualcuno.)
    3) PRATICO: questo è il punto a cui tengo di più. A mio parere il 17,5×10,5 cm è il top dei formati perché è il più maneggevole, più esattamente conferisce al libro la possibilità di essere maneggiato molto comodamente, persino con una mano sola senza che s’afflosci in un senso o nell’altro (si pensi quanto questa cosa sia importante in condizioni di lettura non ottimali, per es. in treno o metropolitana, in genere affollatissimi, e avendo l’altra mano impegnata con borse o ombrelli, o biglietti di viaggio, cellulari, mazzi di chiavi, ecc.). Senza considerare che, come molti di voi probabilmente hanno potuto sperimentare, i Mondadori con questo formato oltre ad essere maneggevoli si possono anche “maltrattare”, cosa in genere non mi piace fare con un libro perché ne conosco gli effetti, ma che in questo caso faccio con piena soddisfazione senza problemi, perché dopo il “maltrattamento” il libro ritorna pressoché intonso (provate a fare questa operazione con altri formati e mi saprete dire).
    Tutto ciò premesso, non voglio sembrare tetragono a qualsiasi forma di novità, che peraltro nel tempo ci sono comunque state, non è la prima volta. Lo dico solo per amore di discussione.

    Infine, appoggio in pieno la proposta di Gosseyn-IV di distribuire i vecchi numeri, così come quelli nuovi, nelle librerie Mondadori: sarebbe secondo me un successone, e soprattutto con riferimento ai vecchi numeri eviterebbe al lettore le Forche Caudine della pratica recupero arretrati (corrispondenza, versamenti postali, prezzo raddoppiato). Ma suppongo che ci siano validi motivi per cui tutto questo non è mai stato fatto finora, non ultimo che una collana da edicola dev’essere appunto… da edicola :-(

  14. Riccardo Falcetta

    @Lippi: il nuovo formato di Urania seguirà quello dei Gialli? Ed è possibile conoscere il destino della restante parte della raccolta dedicata a Vance?

  15. Giuseppe P.

    1)Una grafica simile ad Urania Collezione sarebbe il massimo.
    2)Magari i numeri nuovi e arretrati di Urania e delle sue collane andassero nelle librerie Mondadori o altre: sarebbe un’ottima idea.
    3) In questo modo facilissimo si potrebbero completare le collezioni al contrario del modo non semplice di chiede gli arretrati alla casa: compilazione bollettini, fila alla posta, spese e ecc.

  16. Riccardo Falcetta

    @James: sono perfettamente d’accordo con te. IL cambio deve avere un senso. Se dovesi cambiarlo lo migliorerei, assimilando il formato di Urania a Urania Collezione. Il formato dei Gialli, come ho già detto nella sezione dedicata a I due Vorkosigan non mi piace, appare troppo fuori misura, una specie di ritorno al passato (e non ha nemmeno allargato lo spazio delle illustrazioni. Preferisco la vera forma libro, pocket o meno.

  17. Riccardo Falcetta

    Comunque questo volume, giunto un pò inaspettato, c’è da dire che è bellissimo! Un vero gioiello, complimentissimi ai curatori (Danilo non deludi mai!), per le scelte e la presentazione. Dieci e lode!
    Miliardi di volte meglio di qualsiasi inutile novelization.

    Sul prossimo Urania, ci sarà Starship: mutiny, di Resnick, il primo di una serie di 5 che qualche tempo fa aveva attratto la mia attenzione sul sito di Amazon. I commenti al volume in quella sede non sono esaltanti, pare si tratti di space opera “light”, leggera, e avventurosa. Vedremo…

    Contentissimo anche di poter vedere a Febbraio su Millemondi la conclusione di Anharra, cominciato e interrotto su Epix.

  18. Jerome

    Sono contento che siate (mediamente) contenti, qua…
    Io invece lo sarò quando sarà terminato il materiale destinato (avanzato ?..) in origine ad Epix e spalmato ora su Urania&supplementi (che già son pochi…).
    Se Epix e prima di essa Urania Fantasy son chiuse ci sarà un perché…Non mi sembra che horror, mystery e fantasy manchino, in libreria. Compro Urania perché cerco LA FantaScienza, se vi piacciono astronavi, anomalie nello spazio e del tempo, fucili laser ed androidi, questo vorrei trovare, su Urania.

    Ma forse sono io che ho sbagliato collana…

  19. bibliotecario

    Sono, non me ne voglia, in totale disaccordo con Riccardo Falcetta per quando riguarda l’uscita di questo volume in Urania.
    Allo stesso modo lo sono per il MilleMondi del prossimo febbraio, e per la richiesta di un secondo volume dell’antologia Dying Earth.
    Compro Urania perchè voglio leggere Fantascienza, non certo perchè voglio leggere racconti Horror o Fantasy.
    Tutte queste uscite di testi probabilmente acquistati per la defunta, un motivo ci sarà pur stato no?, Epix finiscono per snaturare una collana che aveva una sua precisa identità.
    Se il prossimo Urania tratterà di “… space opera “light”, leggera, e avventurosa.” dico: finalmente.
    Desidero leggere fantascienza cosi come la maggioranza che acquista Urania.
    Non a caso su in sito come Uraniamania, l’Urania che nel 2011 ha meritato i giudizzi degli utenti più negativi è stato proprio “Storie da un crepuscolo di un mondo” seguito a ruota da “Il virus dell’odio” i due testi tra quelli pubblicati nell’annata che si discostano maggiormente dai canoni classici del genere di riferimento dei lettori di Urania, la fantascienza.
    Ben vengano autori come Hamilton, Bujold, Resnick o Curtoni, McDevitt, Steele o Backer e Haldeman.

  20. Attilio

    Salve! Purtroppo l’idea del volume non mi stimola per niente (lo trovo l’ennesima espressione di luoghi comuni sul Giappone), e sia Arona sia Di Marino mi hanno completamente deluso nelle loro precedenti opere su Urania.

  21. Kronos H

    Anch’io preferisco di gran lunga il formato di Urania attuale rispetto a quello dei nuovi Gialli. Sottoscrivo pienamente James.
    Aggiungerei inoltre che per cicli già iniziati (come Haldeman-Dula di Marte o Sawyer-WWW, ora anche Resnick?) ci ritroveremmo ad avere i vari romanzi spezzettati in formati diversi).

    Dunque NO al nuovo formato.

    Spero che almeno UC non cambi, almeno di non togliere quell’odioso rettangolo bianco che rovina la copertina … :-)

  22. Gosseyn-IV

    @ James: si, sicuramente se le collane sono “da edicola” è giusto che rimangano li.
    Però secondo me l’avere i nuovi numeri disponibili anche li farebbe andare molti acquirenti “a colpo sicuro”; pur vivendo a Roma, molte volte mi trovo costretto a girare 3-4 edicole perchè a una non è ancora arrivato, un’altra l’ha termiato, quella seguente ne ha una copia ma è in condizioni disastrate…
    Riguardo gli arretrati idem; l’avere una vera libreria fisica in cui trovarli e sceglierli, evitando soprattutto posta e spedizioni, sarebbe il massimo!
    E inoltre avrebbero molta più visibilità in un espositore dedicato di una libreria che non in una mensolina seminascosta di un’edicola 😀

  23. eg8

    Qui a Padova e provincia ancora introvabile… problemi alla distribuzione? Noto con dispiacere che dalle mie parti (Terme Euganee) è ormai un gioco ai quattro cantoni fra le edicole per le singole testate: c’è chi riceve Segretissimo ma non il Giallo, chi i Classici del Giallo ma non Urania… C’è forse qualche mio conterraneo che è riuscito ad acquistare questo volume e può darmi qualche indicazione? Grazie.

  24. laura

    Ci sarebbe anche Armageddon da finire….
    Sono contenta il prossimo Urania sia finalmente fantascienza.

  25. Dancing Bonbons

    Non sono tanto un cultore del genere ma accidenti, c’è tutto il gotha dell’horror giapponese moderno! (E anche quello italiano)
    Un vero colpaccio.

  26. Tralfa Ralfa

    Purtroppo constato con malinconia che alla fine Lippi ce l’ha fatta: ha trasformato Urania da una pubblicazione di fantascienza in qualcos’altro, che non mi piace. Auguri e addio, va da sé che non rinnoverò l’abbonamento.

  27. Coeurl

    Scusate se esprimo qualche perplessità nei confronti di questo numero di Urania.
    Noi lettori compriamo Urania perchè siamo appassionati di fantascienza e questo numero, come gia successo piu volte negli ultimi anni, tradisce lo spirito dell’amata collana.
    Per quanto questi romanzi possano essere belli, non sono certo cio’ che il lettore di fantascienza aspetta.
    Ricordo ad esempio “L’inferno degli specchi” di E.Ranpo, uscito su Urania Collezione; un’antologia davvero bella… ma cosa ha a che fare con i classici della fantascienza ?
    O “I draghi del ferro e del fuoco”. Perchè ?
    Non sono un collezionista dunque non compro i volumi che non mi interessano (e la mia speranza sarebbe che sia Urania che Urania collezione pubblicassero titoli che mi portassero a comprare 24 romanzi all’anno !), e come me fanno tanti altri lettori di Urania.
    Questo non fa certo bene alla collana!
    Spero in un buon 2012, iniziato male su Urania ma benissimo su Urania Collezione con “I 2 Vorkosigan”.

  28. Cyberfede

    Ma… Sono l’unico che ancora visita il blog chiedendosi ogni giorno che fine ha fatto l’editoriale?? Qua si muore dalla curiosità!!!

  29. daniele

    Quoto Jerome,Bibliotecario,Attilio,Tralfa Ralfa,Coeurl.Capisco che ciò che è avanzato da Epix deve essere riciclato in qualche maniera,ma almeno che sia spalmato in 10 anni…

  30. xantio

    Dato che siamo in procinto di cambiamenti grafici (o almeno questo è stato dichiarato) per la collana urania, non potremmo batterci affinchè sia eliminato il rettangolo bianco in urania collezione?E’ veramente un peccato avere le copertine (splendide) rovinate da un elemento “alieno” al disegno di copertina!

  31. andrea-tortellino

    Io questo volume l’ho acquistato, era l’unica copia (o l’ultima?) nell’edicola. A me trovare (ogni tanto) dei racconti non dispiace minimamente, mi piace l’horror, la fantascienza, il thriller e molto altro, quindi non ho avuto nessun pregiudizio sul libro, forte anche di alcuni nomi di autori. E’ vero pure che da Urania ci si aspetta un libro di fantascienza, di raggi laser, astronavi, extraterresti o alieni, insomma. Non avendolo potuto ancora leggere non posso postarenessun commento sui racconti, però.
    Per ultimo il discorso del cambio di look.
    Urania lo conosco dagli anni 80, i libri che uscivanoavevano un’altra veste, fermo restando l’icona rossa(grande Thole) al centro, c’erano le pagine con la doppia colonna, e il formato del libro era diverso. Io in un altro blog (quello dei gialli) ho spiegato i miei motivi per cui avrei avuto piacere che si tornasse a quella veste, non si tratta di ‘solo’ nostalgia, ma anche di un aspetto pratico, aumentando leggerment el’altezza del libro si può ridurne il numerodi pagine, consentendo quindi di avere nella libreria più volumi rispetto al fornato odierno (@james: mi vedo purtroppo costrewtto a dirti che non sono d’accordo con te -rispetto le tue idee, per carità-, ma come vedi se si parla di collezionisti, io in libreria ho urania di diverse altezze e ‘larghezze’, quindi non vedo il motivo che tu dicevi in merito all’aspetto estetico; inoltre parlandodi quello pratico ti posso dire che per me vale quanto da te detto ma ribaltandolo per la mia versione).
    Di sicuro una delle cose mi farbbe Molto piacere sarebbe avere le copertine intere-stile Urania Collezione-, molto belle e di grande impatto.
    Scusate se mi sono dilungato troppo.
    Andrea

  32. andrea-tortellino

    Scusate per gli errori di battitura e per gli spazi, devo fare i conti con la tastiera (da cambiare), il tempo (digito sempre troppo velocemente) e l’età (purtroppo quella non torna indietro).
    Andrea

  33. waferdi

    Non trovo corretto far pagare ad altri gli errori di valutazione editoriale. Se compero qualcosa al supermercato e poi in casa non viene consumato, la colpa è solo mia.
    Epix: chi ha sbagliato si porti a casa tutte le copie invendute o non pubblicate, e Mondadori gliele trattenga dallo stipendio, e se qualcuno non è capace di fare il suo lavoro…peggio per lui.
    w.

  34. Antonino Fazio

    Ognuno ha i suoi gusti. Personalmente ho apprezzato Ranpo (o Rampo), e sono convinto che apprezzerò anche questo volume.

  35. Giuseppe P.

    Molto ma molto tempo fa scrissi a proposito di quel rettangolino a centro a destra di Urania Collezione e ritornando di nuovo sull’argomento riconosco che non è semplice eliminarlo perchè dà forza all’immagine mettendo in risalto l’autore e il titolo ed ottima è, anche, la posizione del numero della collana con sotto il rettangolino rosso.
    Però tutto questo “DANNEGGIA” in grave modo la bellezza della cover che sembra “MUTILATA”.
    Un rimedio esisterà?
    Perchè non mettere il rettangolino al centro in basso allungando la base e abbassando l’altezza: avremmo in bella mostra le stupende cover di F. Brambilla!
    Per quanto riguarda Urania dal momento che ha cambiato grafica, dimensioni,caratteri delle parole decine e decine di volte non ha senso non “RINNOVARSI”.
    Diamogli l’aspetto di un libro.

  36. Dancing Bonbons

    Pensavo di essere io il più ortodosso in circolazione. Finché è un po’ di horror va bene dai.

  37. capitanklutz

    Allora ci riprovo, visto che non c’è stato nessun riscontro al mio post sul numero precedente, dedicato al Retief del buon Laumer, in pratica mi chiedevo se in redazione qualcuno abbia letto il libro, prima di comprarlo : ribadisco che si tratta di un volume illeggibile ( e io adoro Retief, anzi è proprio con Laumer che ho letto il mio primo racconto di fantascienza, il mitico ” Collaudo sul campo ” dal numero 5 di Robot ), non sono riuscito a trovare un parere men che sfavorevole da nessuna parte, quindi mi chiedo : volete chiudere ????

  38. capitanklutz

    Grazie mille per la disponibilità al dibattito !!!

  39. valis66

    Grafica da rinnovare a parte….mi auguro che Urania torni a pubblicare fantascienza …stiamo veramente raschiando il fondo del barile…cordiali saluti

  40. Vincenzo Cammalleri

    @ Capitankulutz

    tra il pubblicare rimasugli di una collana che ha chiuso perchè non vendeva e la pubblicazione di volumi, come quello da te citato, che non farei mai leggere a nessuno a meno che non voglia sentirmi dire che il grande fratello è meglio, si….vogliono chiudere….

  41. eg8

    Acquistato e letto tutto d’un fiato. Ottimo volume. Giudizio personalissimo: gli autori italiani nettamente superiori ai nipponici. Senza voler togliere nulla agli altri (il livello complessivo è davvero molto alto) Di Marino e Arona al top!

  42. xantio

    Speriamo solo che il ciclo di Resnick venga pubblicato integralmente, sarebbe una ben amara beffa ritrovarsi con 2 volumi su 5!!!

  43. Matteo

    Non siate così rigidi, suvvia. Nei paesi anglosassoni vengono classificati come “fantascienza” racconti che sarebbe più logico classificare come fantasy o horror (Fantasy e Science Fiction sono anzi trattati come un unico genere), quindi non mi scandalizzo se i racconti in questione non rientrano nella fantascienza propriamente detta. Mi importa piuttosto che siano belli: lo sono?

  44. Tralfa Ralfa

    Volete le anticipazioni sul programma di Urania del 2012 e sulla nuova veste grafica? Sull’ultimo numero dui ROBOT, il n. 64. Non mi sembra il massimo della correttezza …

  45. andrea-tortellino

    @capitankluntz
    sorry, io non ho risposto perchè non ho compratoil libro, quindi non posso giudicarlo.

  46. Gianfranco

    Preso! Spero di trovare più spesso autori giapponesi, sia di fantascienza che di horror. Sono stato in Giappone e nelle librerie c’è una quantità impressionante di libri di questi generi. Grazie :)

    Sarebbe bella una collana di autori del Sol Levante ma visti i tempi che corrono mi accontento.

  47. Ready

    Se anche qualche volta Urania presenta ai suoi lettori alcuni libri che “sconfinano” un po’ oltre i canoni (peraltro vari ed eventuali) della fantascienza a cui i lettori sono più abituati, questo non dovrebbe essere valutato a priori come qualcosa di negativo, anzi può essere un’occasione per conoscere qualcosa di nuovo che probabilmente molti avrebbero altrimenti ignorato. Ho comprato questa antologia e nel complesso ritengo che sia un progetto riuscito e in ogni caso un’idea interessante e attinente a quella che è sempre stata una proposta differenziata da parte di questa collana che ha cresciuto generazioni di lettori e fatto conoscere da sempre nuovi autori (oltre ai classici del genere, ovviamente).

  48. Il Trasfigurato

    @Dr. Lippi

    Posso chiederLe un “PROFILI” su Carlo Fruttero ?

  49. Heywood Floyd

    In tutta sincerità, pur non avendo letto il numero di Urania di dicembre, credo che il genere horror, come in questo caso, viva comunque spesso di componenti fantastiche che confinano con la fantascienza. Ci può stare che faccia capolino, di tanto in tanto, su una collana come URANIA.
    Quel che invece sento di dover rimproverare aspramente al sig. Lippi (o a chi altri ne sia responsabile) è il fatto di continuare a tenere nel cassetto, SENZA OFFRIRE NESSUNA SPIEGAZIONE IN MERITO, ancora un titolo annunciato fin dal 2010 per l’anno 2011, ed attesissimo da molti quale “The Last Theorem” di Pohl & Clarke, fantascienza AUTENTICA di due giganti del settore.
    Troverei che fosse cosa cortese scrivere almeno due righe per spiegare il perché di questo cambio di scaletta o, quanto meno, rassicurare i lettori sul destino in Italia di questo romanzo. Possiamo attenderlo per il 2012? Son sorti problemi di diritti? La Mondadori vorrebbe pubblicarlo in una versione per le librerie piuttosto che su Urania? Dobbiamo lasciare ogni speranza noi fan di Clarke?
    Ecco, non mi pare di chieder molto. Poi ben vengano pure cambi di grafica e l’horror giapponese moderno.

    Cordiali saluti

    Gianni alias Hywood

  50. Antonio

    ORRIBBBBBBILE !!!!!
    Si puo’ avere un po’ di SANA sf ?
    E non sarebbe meglio pubblicare un po’ di STEAMPUNK ? A quanti di Voi piace ?

  51. Giuseppe P.

    Attendiamo, noi, estimatori di Asimov e Clarke, qualche chiarimento su “The Last Theorem”.
    Sarà pubblicato con la nuova grafica? Bene!
    Si farà prima una versione “lusso” per le librerie: lo comprerò ugualmente.
    Per la Sf abbiamo solo Urania e sorelle: c’è quasi il buio completo presso gli altri editori.
    Ecco il motivo per cui i lettori vogliono sapere con insistenza il vostro programma per la SF.

  52. Riccardo Falcetta

    @Antonio: se non fosse roba orribile non sarebbe horror! 😀 Quindi dimostri che il volume funziona alla grandissima, anzi forse andava un pò promosso!
    Arona non scherza mai, cmq…

    Scherzi a parte il volume merita eccome, ma sono anche io dell’idea che con la sola Urania come collana di fantascienza mensile, non vorremmo che romanzi SF, in questa sede, possibilmente di qualità e ben tradotti, non editati, con titoli ragionevoli, e almeno dov’è necessario, un completamento in tempi stretti dei clicli.
    Quando cambierà la grafica e il resto se mi soddisferà acquisterò i volumi altrimenti li lascerò in edicola.

    Dopodiché sono fortemente tentato di abbandonare o quantomeno non intervenire più su questo blog, perchè chi dovrebbe dire qualcosa non la dice, come se qui si parlasse tutti al vento. E in effetti ormai qualcuno si è ridotto a sparare parole al vento.
    Non mi piace tutto ciò.
    Scusatemi…
    Ma da come parlano alcuni

  53. Dancing Bonbons

    @ Antonio:
    Anche a me piace la fantascienza ma non preferisco una fetecchia ad un buon horror perché è di fantascienza e fetecchie di fantascienza ne escono tante. Dipende da quanto riesci ad essere un duro all’interno del tuo genere.

    Ho qualcosina meno dei fondamenti ma a me lo steampunk in linea di massima piace, non è mai diventato di massa, non ne è stata fatta la versione al femminile per le ragazzine in calore è rimasta una cosa underground e mi sta simpatica. Ho il dubbio che sia un po’ come tamarrare le macchine e si tratti per lo più di estetica, per un “Ciclo barocco” di Neal Stephenson (Fra l’altro barbaramente interrotto da Rizzoli)quanti damerini che si mettono le ghette per andare a ballare ci sono? Fai un giro sui forum, si parla solo di vestiti e scarpe. E lo dice uno che si conciava come i Rolling Stones per andare ai raduni beat… Essere scemi è stupendo ma non sempre sempre.
    E poi mi chiedo da profano: esce ancora roba rilevante?
    Comunque sia, steampunk su Urania, io alzo la paletta verde.

  54. Kronos H

    E già che ci siamo, anch’io attendo notizie di The Last Theorem…

  55. Heywood Floyd

    @Falcetta: neanche a me non piace la mancanza di un vero dialogo con la redazione di Urania. Però, son dell’idea che scrivere qui le nostre opinioni non sia del tutto inutile, pur se non riceviamo risposta.

    Io credo, o almeno lo spero, che i responsabili delle collane Urania ci leggano. Sarebbe una vera ottusità non leggerci affatto, perché tramite noi hanno un piccolo strumento d’indagine (sebbene siamo in un numero piuttosto esiguo per poter fare statistica) in merito ai pareri ed ai desideri del loro pubblico, ovvero dei loro clienti.

    Al di là del fatto se otteniamo risposta o meno, se in molti postassero su questo blog le proprie lamentele, o richieste, o entusiasmi per quanto pubblicato, ebbene forse ne terrebbero conto. Saremmo per loro una sorta di termometro per riuscire a capire quali correzioni apportare nella gestione delle collane Urania.

    Sta anche a noi, però, non avere troppe pretese e cercare di capire quali problematiche, magari anche a livello di ritorno economico, vi siano nella gestione di una collana da edicola che a prezzo bassissimo deve cercare di proporre 12 romanzi inediti di fantascienza ogni anno. Può starci che ci siano momenti di “buca” in cui si è costretti a sconfinare in territori limitrofi come il fantasy e l’horror…

    Quindi, pur se dispiaciuto dal silenzio della redazione, almeno qui sul blog, non credo che far sentire la nostra voce sia cosa inutile.

    Heywood

  56. andrea-tortellino

    @Antonio
    a me piace la sf, compro Urania per questo, a me in tutt’onesta il libro è piaciuto, forse sono 2 i racconti meno belli rispetto agli altri, cmq per me è stata una bella uscita. Certo non è un libro di fs, su questo siamo d’accordo.

  57. Dario pm Geraci

    Vi posso assicurare che i commenti sono costantemente letti. Le vostre considerazioni, cosi’ come le vostre critiche, sono vagliate dalla redazione e quando possibile accolte. Il sottoscritto inoltre, monitora questo e altri siti in cui esprimete tutto il vostro apprezzamento o viceversa lo sdegno per le scelte editoriali e salvo rare eccezioni permette sempre che le critiche appaiano on line con la speranza che il confronto serva da motrice per noi tutti. Vi ringrazio per gli interventi e vi esorto nel continuare a seguirci come sempre.

  58. xantio

    Avuta la prova che i nostri commenti e le valutazioni vengano lette, voto in maniera più che positiva l’introduzione di qualche romanzo di genere steampunk; nonchè, cosa che darebbe concretezza ad un sogno per ora relegato, ahimè, nel mondo puramente platonico, la stampa dell’ultimo romanzo del mitico ciclo barocco di Stephenson!Bloccato da anni e anni, incomprensibilmente, dalla Rizzoli!!!Scarceriamolo!!!

  59. Heywood Floyd

    Grazie infinite al sig. Geraci per la risposta. Personalmente, continuerò a dare il mio contributo al blog.
    Però, orsù, è davvero cosa impossibile aggiornarci sulle sorti dell’ultimo romanzo di Clarke? Mi basta un accenno anche vago, tipo:e “ci stiamo lavorando” o “non sappiamo quando lo pubblicheremo ma resta nella scaletta dei nostri futuri progetti”…oppure un “abbiamo dovuto rinunciarvi”. Mi basta una notizia sintetica come queste, senza spiegazioni ulteriori dei perché di certe scelte…ma che almeno ci confortino o ci lascino cadere le speranze in merito.

    Sì, se non si fosse capito sono un fan sfegatato dell’autore di “2001: Odissea nello spazio”, e chiedo cortesemente di avere notizie in merito.

    Grazie ancora

    Heywood

  60. Heywood Floyd

    ma certo, anch’io sono favorevole a veder stampati nella collana Urania romanzi o racconti stempunk. E’ pur sempre una branca della fantascienza…

    Heywood

  61. Il Trasfigurato

    Al di dei sottogeneri, ritengo che forse occorre pubblicare più antologie, magari non necessariamente di Dozois & Co…

    In effetti troppi romanzi sono lunghissimi,veri e propri mattoncini, e spesso presuppongono che tu abbia già una “infarinatura”, o conosca la serializzazione di riferimento… Forse con i racconti si potrebbero catturare più giovani lettori…

    Ad esempio posso riportarvi che a scuola il racconto “Sentinella” i ragazzi e le ragazze [ 15-16 anni] lo leggono volentieri e l’abbiamo proposto in una seconda….

  62. Dancing Bonbons

    Qualcuno ci ascolta davvero? Allora lancio un messaggio nello spazio. In cima alla lista dei desideri ci sono “It can’t happen here” di Sinclair Lewis (Che forse è la prima ucronia di sempre e se non fosse stata scritta non avremmo, per dirne solo due, nè “L’uomo nell’alto castello” nè “Complotto contro l’America”) e “Noi” di Evgenij Zamjatin (Che forse la prima distopia di sempre). Dovrebbero essere anche di pubblico dominio e non dovrebbe essere troppo oneroso pubblicarli su Urania Collezione.
    Per chi se lo stesse chiedendo la mia ristampa più desiderata in assoluto è “Second skin” di John Hawkes che è stato capace di anticipare il Pynchon di “L’arcobaleno della gravità” ed è un libro troppo importante per rimanere fuori catalogo per cinquant’anni… Speriamo in un Minimum Classic chissà.

  63. Pigreco

    Personalmente mi piace la fantascienza, quella classica e non sopporto l’horror e il soprannaturale, quindi, ovviamente preferirei che Urania pubblicasse esclusivamente fantascienza, soprattutto in considerazione del fatto che di fantascienza in Italia non se ne pubblica praticamente più e che di Urania ne escono solo 12 l’anno.

  64. eV

    Concordo con chi chiede fantascienza… Urania è per la fantascienza e non per l’horror… ho provato a iniziare il virus dell’odio e non proverò nemmeno a cominciare questo… ma dove sta la fanta-scienza????
    +1 a bibliotecario concordo al 100% con il suo commento.

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