Keith Laumer
Uno scrittore di fantascienza
“allo stato puro”, senza orpelli
e molto attento alla suspense
Il segno dei due mondi, Agente 064 operazione demoni, Minaccia dagli Hukk, Oltre l’orbita di Giove: e, fuori di “Urania”, classici come I mondi dell’impero, La guerra di Retief, La spiaggia del dinosauro, Il giorno prima dell’eternità. Questo è Keith Laumer, scrittore americano nato nel 1925 e morto nel 1993, ma la cui vita fu spezzata già una volta nel 1971, a seguito di un ictus devastante che lo lasciò semiparalizzato. Costretto a muoversi su una carrozzella, per diversi anni Laumer non poté più scrivere e solo gradualmente riprese questa attività nella seconda metà del decennio. L’anonimo appassionato americano che gestisce il sito http://www.keithlaumer.com/, racconta della ventennale amicizia con Laumer e del modo inatteso in cui si concluse, tre anni prima della morte:
“Finalmente, nel 1990 ebbi l’opportunità di conoscere Keith nella sua casa di Brooksville, in Florida. Ero intimidito dall’uomo, dal suo talento e dalla personalità complessiva; era paralizzato da un lato ma si muoveva su un motoscooter e durante il nostro incontro lo usò per mostrarmi la proprietà. Avevo portato mia figlia di nove anni; avevamo fatto tanta strada per venirlo a trovare dall’Oregon, dopo due decenni di lettere e telefonate. Fu un incontro meraviglioso tranne per gli ultimi minuti, quando Keith estrasse una Luger, me la puntò al petto e mi disse di andarmene. In seguito si scusò ma da allora non l’ho più visto”.
Lo sconcertante episodio, nato dalla rabbia impotente di Laumer quando non riusciva ad esprimersi correttamente e non poteva controbattere alle opinioni su cui era in disaccordo (in questo caso, un banale diverbio sull’uso di una videocamera), è raccontato per intero al sito http://www.keithlaumer.com/eforums/messageview.cfm?catid=1&threadid=314
Laumer è amato ancora oggi per il suo gusto dell’avventura e dell’intreccio, soprattutto quando scrive di mondi paralleli e viaggi nel tempo. Il ciclo dei Mondi dell’impero è probabilmente il suo capolavoro in questo campo; quello dei Bolo è costituito da racconti sul futuro dell’automazione in cui enormi tank intelligenti (i Bolo, appunto) allevieranno le fatiche dell’uomo, andando incontro a prevedibili problemi. La serie di Retief – il diplomatico interplanetario – è invece la più nota nel campo dell’avventura su mondi esotici e pittoreschi, un po’ alla Jack Vance. E’ particolarmente apprezzata perché i vari romanzi possono essere letti in modo indipendente, come nelle grandi serie classiche del poliziesco o dell’avventura. Reward for Retief, il libro del 1989 che qui presentiamo, è uno degli ultimi di Keith Laumer e costituisce un gradito ritorno in una collana, come la nostra, che lo ha tradotto fin dal 1963.
A proposito di lui hanno scritto Carlo Fruttero e Franco Lucentini: “Nel falso convincimento che per descrivere il futuro ci vogliano uno stile e un intreccio ‘futuristi’, molti nuovi autori di fantascienza sfornano romanzi in cui dal principio alla fine non si capisce assolutamente niente. No, per descrivere il futuro ci vogliono uno stile e un intreccio originali ma tanto più comprensibili, chiari, accurati, quanto più il futuro è nebuloso e lontano. Noi perciò alle fumose narrazioni piene di profondi (ma oscuri) significati, in cui qualcuno (ma non si sa chi) fa qualcosa (ma non si sa che cosa) da qualche parte (ma non si sa dove), preferiremmo sempre un solido romanzo di Keith Laumer che cominci (e continui) come questo”.
(a cura di G.L.)
Bibliografia italiana sul Catalogo Vegetti della letteratura fantastica (edizione fantascienza.com):
http://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF13085/keith-laumer/
Bibliografia italiana sul Catalogo Vegetti classico:
http://www.catalogovegetti.com/catalogo/A0475.htm#3085
Sito dedicato:
Sito della Simon & Schuster, con pagina di Keith Laumer:
http://authors.simonandschuster.ca/Keith-Laumer/1819386
Wikipedia inglese:
http://en.wikipedia.org/wiki/Keith_Laumer
Wikipedia italiana:
http://it.wikipedia.org/wiki/Keith_Laumer
Posted in Profili
dicembre 21st, 2011 at 17:51
Scusate, non c’entra niente ma non trovo posto migliore per chiederlo: non riesco a identificare i tagliandi di partecipazione ‘nelle ultime pagine di Urania’ necessari a partecipare al concorso per il racconto…
Un piccolo aiuto?
dicembre 30th, 2011 at 21:17
Triangolino in basso a sinistra nella penultima pagina (dietro pubblicità del Millemondi).
dicembre 31st, 2011 at 18:07
Grazie!
gennaio 2nd, 2012 at 22:20
Di niente e in bocca al lupo, spero di poterti leggere