Urania Collezione 105: L’occhio del purgatorio
Questa è una strana storia anche per una collana come “Urania”, che di storie strane ne ha pubblicate tante. Ne è autore uno scrittore francese morto nel 1963, che visse a Parigi, solo e ignorato,senza mai leggere un libro di fantascienza. I suoi maestri furono Kant e Valéry, e si sa che ebbe una predilezione per Pirandello, ma che la sua opera, rimasta del resto sempre ai margini della fama, fu soprattutto influenzata dal surrealismo. Nel 1945 pubblicò senza alcun successo questo Occhio del purgatorio, una macabra, rigorosa, progressiva allucinazione che comincia da un casuale incontro sul boulevard con un vecchio in bombetta e procede, si gonfia, dilaga in una inversione temporale di straordinario effetto…
Carlo Fruttero & Franco Lucentini
Jacques Spitz (Nemours oggi Ghàzaouet, Algeria, 1896 – Parigi 1963) ha dato alla fantascienza francese alcuni capolavori intrisi di una visione sconsolata ma beffarda della condizione umana, e soprattutto dotati di un’autentica apertura sul mistero. Di suo le nostre collane hanno già pubblicato, oltre all’Occhio del purgatorio (1945), il volume doppio Incubi perfetti (1938) e Segnali dal sole (1943). Completa il volume Le mosche, un folgorante romanzo d’invasione del maestro francese
(vai alla visualizzazione completa del volume)
Posted in Urania Collezione
settembre 30th, 2011 at 18:58
Benissimo lo stesso ma “Titano” di Varley pubblicizzato come in uscita a ottobre in U.C. 104 quando uscira?
settembre 30th, 2011 at 19:03
Una stupefaciente cover piena di mistero.
settembre 30th, 2011 at 21:10
“L’occhio del purgatorio” è rimasto nella mia memoria di lettore come traccia indelebile. Lessi il romanzo forse nel 1985, in edizione Urania. Difficile incasellarlo in un genere. Con maggior sicurezza, potremmo far riferimento all’ambito più vasto della letteratura fantastica, nel solco della migliore tradizione visionaria in lingua francese (da Gerard de Nerval a Hedayat, autore persiano, quest’ultimo, che soggiornò a lungo in Francia e lì morì: scrisse brevi testi anche in lingua francese).
Pochi anni dopo, trovai somiglianze d’atmosfera e di idee, relative al romanzo di Spitz, nel crepuscolare “Essi vivono”, un film di Carpenter, con caratterizzazioni, qui sì, di tipo più specificatamente fantascientifico.
Comprerò questo importante numero di Urania, impreziosito da un altro romanzo breve di Spitz, “Le mosche”, opera questa che leggerò per la prima volta.
Tanti complimenti a Urania per questa scelta!
Una domanda: quella che esce oggi è una nuova traduzione de “L’occhio del purgatorio”?
settembre 30th, 2011 at 23:55
Non sarebbe dovuto uscire Titano?
ottobre 1st, 2011 at 00:28
Un romanzo davvero molto bello, che ho letto forse 15 anni fa, e che prenderò in questa nuova edizione! ^^
ottobre 1st, 2011 at 08:56
Ma ad ottobre non doveva uscire “Titano” di Varley? Come mai questo cambio di programma?
ottobre 1st, 2011 at 09:02
Questo libro è STUPENDO! Di solito UC propone buoni romanzi, ma questo è un vero e proprio CAPOLAVORO!
Da non perdere per chi non l’avesse letto nella vecchia edizione…
ottobre 1st, 2011 at 11:51
Cover bellissima, come al solito! Ammetto che è un autore a me sconosciuto, ma i vostri commenti mi fanno tutti ben sperare!
Titano uscirà il prossimo mese??
ottobre 1st, 2011 at 13:23
@Curtis X e @Curatore MAXIMO
Sono d’accordo con Curtis X, l’ho letto anche in francese, anche se in originale il tono sembra un poco più “enfatico” .
A quando il “recupero” delle cose migliori di Serge Brussolo ??
ottobre 1st, 2011 at 15:25
gli Spitz finora riproposti da Urania sono sempre stati eccezionali. ben venga un altro!
ottobre 1st, 2011 at 23:57
Non solo si ristampa per l’ennesima volta un classico che da noi si è visto un po’ in tutte le salse, come se non bastasse ecco che si tocca il fondo ripescando “Le mosche”, proposto appena 5 anni fa su Urania. Scusate, ma non vi capisco…buona e stimolante lettura ai fortunati che ancora non conoscono quest’autore, quasi vi invidio.
Io lascerò il volume in edicola.
ottobre 2nd, 2011 at 15:24
Scusate ma questo Romanzo non era già stato proposto 5 anni fa da Urania? che senso ha se è vero, come dite, che avete decine di titoli in coda e non riuscite a pubblicarli perchè non c’è il tempo. Capisco pubblicare Asimov, per quanto poco utile visto che si trova in qualunque libreria, perchè se anche Urania l’ha già pubblicato magari saranno pure passati anni. Ma pubblicare ciò che avete pubblicato solo 5 anni fa a mio avviso è assurdo….
ottobre 2nd, 2011 at 19:34
Io sono uno di quei privilegiati. Non conosco molto la fantascienza francese a parte i fumetti anni settanta, Ayerdhal, il trucido Dantec e nella pila di libri che a volte mi sembra diversa da come la ricordavo anche se non ricordo di aver spostato niente ci dovrebbe essere qualcosa di Brussolo.
Copertina con pavimento, torre Eiffel, scheletro, lampioni, colori stupendi e protagonista così così. Brambilla è bravissimo nel creare scenari e architetture, le figure in primo piano spesso le trovo pupazzettose e gommose ma potrebbe essere un limite di questo mezzo espressivo.
ottobre 3rd, 2011 at 16:55
Concordo con Valentino.
Ci si poteva risparmiare questa “sesta” ristampa, cedendo il posto a qualche romanzo veramente introvabile: ad es. [i]Nova[/i] di Delany.
ottobre 3rd, 2011 at 22:14
Uhm…. quasi quasi vi lascio a bocca aperta…. ma no, prima leggete il romanzo.
Che merita, anche se è davvero molto particolare, non adatto a tutti i palati.
Anche La guerra contro le mosche mi era piaciuto, anche se datato.
ottobre 4th, 2011 at 09:38
E comunque dopo Paradosso Cosmico devo accantonare anche la recensione di Titano, che palle.
ottobre 4th, 2011 at 11:22
Anche se pubblicato da poco io non l’ho mai letto e lo prenderò.
Certo che, come in questo caso, cambiare le pubblicazioni già anticipate è fastidioso.
In ogni caso spero di leggere presto “Rito di Passaggio” di Alexei Panshin ma secondo me dovrò attendere molto!!!
ottobre 7th, 2011 at 20:21
vi do un umile consiglio:
nelle copertine di UC dovreste mettere la data in cui il romanzo è apparso per la prima volta, non la data in cui è stato riunito in un volume unico. qui per esempio avete messo 1979 invece di 1945
ottobre 9th, 2011 at 00:13
scusate siccome (purtroppo) mi sto avvicinando solo adesso ai libri URANIA
vorrei sapere verso quale giorno di ogni mese esce la collana URANIA (quindi questo n°1575) e quale giorno la collana URANIA COLLEZIONE (ovvero il n°105)
auspicando di ricevere una risposta in tempi brevi, e ringraziano anticipatamente, auguro una buona lettura a tutti
ottobre 10th, 2011 at 10:30
non conosco la fantascienza francese,a parte Verne e il saggista Sadoul,e quindi mi butterò a pesce su questo romanzo che secondo me merita più attenzione dalla Letteratura Ufficiale,si quella con le maiuscole che si dimentica talvolta la nostra beneamata Fantascienza.Veramente grande Urania e la Mondadori che pubblicano grandi romanzi di Fantascienza:se si entra in libreria ci sono pochissime cose.
ottobre 10th, 2011 at 11:12
@edivad 74…Benvenuto !
Statisticamente/approssimativamente…URANIA esce tra il 2 ed il 4 del mese (quindi il 1575 è già uscito…corri a cercarlo! ;)), Urania Collezione intorno al 12-14° giorno, facile, no ?..
Un saluto e buone letture, a Te&Tutti !
ottobre 10th, 2011 at 11:54
Urania esce più o meno i primi giorni del mese, nella prima settimana comunque. Urania Collezione di solito lo trovo in edicola tra il 10 e il 14 del mese
ottobre 10th, 2011 at 21:11
per edivad74:
che io sappia URANIA esce il 1° mercoledì del mese.
Mentre URANIA COLLEZIONE il 2° (ma solo se è passato il giorno 10)
ottobre 10th, 2011 at 22:44
Sì, ed io l’attesa la sto sentendo abbastanza, visto che sono stato così ottuso da farmi scappare questo romanzo per ben quattro o cinque volte (Gli ultimi post con la presentazione ed il profilo sono da applauso a scena aperta).
ottobre 11th, 2011 at 19:55
Il prossimo UC dovrebbe essere Al servizio del TBII, di Joe Haldeman.
Il quarto romanzo di questo autore per UC, il primo senza la parola £eterna” nel titolo… non me lo ricordo proprio, il che non è un buon segno, ma staremo a vedere.
Del resto per adesso sono stati pubblicati un capolavoro, una schifezza e un romanzo discreto, magari questo è un capolavoro.
ottobre 14th, 2011 at 20:58
Penso che “Guerra eterna” a parte Haldeman sia un po’ sopravvalutato, cioè bravo ma abbastanza qualunque, ci passi il tempo volentieri ma poi si diluisce nel tempo. Tipo le canzoni fra la sesta e l’ultima di un disco bello ma non capolavoro.
ottobre 28th, 2011 at 08:38
A prescindere dalla frequenza con cui il romanzo è già apparso su Urania, quest’uscita è un evento editoriale, più che un “semplice” Urania collezione. Abbiamo a che fare con un libro notevole non solo per il contenuto ma anche per l’ottimo apparato critico che permette di collocare storicamente l’opera e comprendere meglio il contenuto e l’autore.
Bravi! Continuate cosi!
ottobre 28th, 2011 at 10:42
E’ sempre bello entusiarmarsi, pero’ credo che la parola “capolavoro” sia completamente abusata nella SF. I capolavori, per definizione, si dovrebbero contare sulle dita. Altrimenti si snatura completamente il significato. Poi ci possono essere romanzi importanti, piu’ o meno validi e via dicendo.
“Guerra eterna” a mio avviso non é certamente un capolavoro, anzi. Fa parte di un certo periodo in cui la SF cominciava a cambiare e affrontava certi temi con un linguaggio piu’ complesso e lavorava su prospettive talvolta inedite.
Se ben ricordo dalla lettura, il tema del romanzo dovrebbe essere il pacifismo o comunque la ripulsione per la guerra. Mi era sembrato un romanzo molto blando (niente a che vedere con Remarque, il primo nome che mi viene in mente) e certamente sopravvalutato – tipo “Jack Barron e l’eternità di Spinrad, per capirci) – comunque ben scritto e godibile.