Il virus dell’odio (1575)
“Odierò se potrò, altrimenti amerò, controvoglia” ha scritto il poeta Ovidio, sottolineando il nesso tra due sentimenti solo all’apparenza discordanti. Ventun secoli dopo, l’inglese David Moody approfondisce il tema in chiave fantascientifica, descrivendo l’azione del primo virus della violenza selettiva. Il letale agente patogeno scatena la ferocia di metà della razza umana contro l’altra metà: salvarsi sarà difficile, salvare la civiltà un’impresa disperata al cui confronto 28 giorni dopo (il film) sembrerà un picnic in famiglia.
I diritti cinematografici di questo romanzo sono già stati opzionati da Guillermo Del Toro per un grande film Universal.
David Moody Nato a Birmingham nel 1970, ha lavorato in banca prima di cominciare a scrivere romanzi apocalittici e di suspense. Hater è uscito nel 2009 ed è un classico dei capelli dritti, ambientato in uno scenario possibile e che già sentiamo intorno a noi.
(vai alla visualizzazione completa del volume)
Posted in Urania Collana
settembre 30th, 2011 at 19:50
Hater si compra in velocità
settembre 30th, 2011 at 22:23
Un po’ troppo horror per i miei gusti, però una chance gliela si da volentieri. Non ho mai amato particolarmente il genere letterario ma da qualche tempo sta uscendo roba francamente notevole, penso a cose come “L’ultimo lupo mannaro” che a dispetto del titolo che ti fa cadere le braccia è un vero capolavoro.
Se si arriva a questi livelli un romanzo “un po’ troppo horror per i miei gusti” su Urania non mi disturba (Anzi spero di sì, se non ti fa raccapriccio che horror è?)
ottobre 4th, 2011 at 09:44
Buon romanzo basato sull’idea dell’orrore e follia della vita quotidiana, che filtra pian pianino fino a diventare onnipresente…
A mio modesto parere, il finale sciupa un po’ l’effetto, volendo dare una “spiegazione” del fenomeno.
ottobre 4th, 2011 at 09:54
Un bancario di apocalissi dovrebbe capirne, visto il casino finanziario che sta succedendo.
Bella la copertina, mette subito a disagio con la sua inclinazione.
ottobre 4th, 2011 at 12:52
Ho letto in giro che fa parte di una trilogia e sto sbuffando da un po’… Uffff… Pofffff. (Mica è obbligatorio fare una trilogia!)
Facciamo le solite domande così sbuffate un po’ anche voi:
1) Pubblicherete anche gli altri episodi?
2) Quando usciranno gli altri episodi?
(In tal caso cercate di fare in modo che il film non rovini la suspance, stimo molto Del Toro – Il labirnito del fauno è uno dei film più struggenti che ho visto – ma dal momento che non pago soldi per andare in un multisala con lo schermo piccolo e le casse fuffe per vedere un film col doppiaggio – uno dovrebbe poter scegliere ma invece no ti tieni questo doppiaggio e se sei fortunato non stravolgono completamente il senso o non fanno scempio come i messicani/bresciani di “Babel”- avete tempo fino a quando non uscirà il DVD)
ottobre 4th, 2011 at 13:22
@dhr
ciao Dario, la traduzione è la tua?
ottobre 4th, 2011 at 18:33
@andrea
no, ho solo dato la revisione finale (con un pizzico di ritmo in più, spero)
ottobre 5th, 2011 at 19:18
Ma è il romanzo è tagliato o integro?
ale
ottobre 6th, 2011 at 11:16
La copertina brasiliana è molto bella e ricorda un po’ il tratto del mio attuale fumettista preferito non solo italiano insieme ad Andrea Bruno, ovvero Akab. Anche quella giapponese è molto bella, un po’ nello stile di quello che disegna nel duo Niles/Templesmith. Questa la metterei al terzo (Nel mondo dai è un risultatone!)… I più hanno optato per strisciate di sangue o tamarri ringhianti.
ottobre 7th, 2011 at 23:35
@ale
più intero del latte appena munto!
ottobre 8th, 2011 at 14:12
@ ale
Il paperback inglese consta 288 pagine.
L’edizione italica è assai smilza, però è stata linkata sul blog dell’autore.
Quoto dhr sul finale. Peccato, il libro si legge facilmente e velocissimamente ma il tasso di paranoia è veramente contagioso.
ottobre 8th, 2011 at 22:58
Abbastanza ben scritto, con un finale decisamente buono, ma non so se leggeremo anche gli altri due volumi…. mi sa che me li procuro in lingua originale.
ottobre 10th, 2011 at 13:18
Mi piacerebbe leggere gli altri volumi ma possibilmente in tempi non troppo lunghi
ottobre 11th, 2011 at 18:42
@ Anacho: Dici? Effettivamente nella quarta di copertina e nella nota sull’autore non si fa menzione di seguiti e generalmente quando pensano di pubblicarli li mettono.
ottobre 14th, 2011 at 21:20
Letto tutto di un fiato causa notte insonne per lesione menisco…
Come già dice il Curatore Maximo è un testo nel filone del catastrofismo inglese, ricordo una serie tv della BBC, in cui per una “banale epidemia di flue tutta la Gran Bretagna tornava di fatto all’età medievale con un terribile finale che evocava il famoso romanzo, “il Gran dio Pan” di A. Machen.
Ritengo che avendo scelto un protagonista così assolutamente normale anche David Moody ne sia stato influenzato…
ottobre 17th, 2011 at 16:14
Qui:
http://www.fantascienza.com/magazine/libri/15690/il-virus-dell-odio/
conferma che si tratta della prima parte di una trilogia.
In effetti non lo si dice nella quarta di copertina, ma le quearte di copertina mentono.
In questo caso mente anche il titolo, speriamo che non si rinunci alle altre due puntate.
ottobre 18th, 2011 at 21:25
Francamente non immagino cosa altro possa dire di nuovo l’autore nei rimanenti due libri, levate le spiegazioni pseudo scientifiche sulle cause del “virus”.
Il libro ha avuto un effetto perverso su di me per qualche giorno ma francamente il finale mi ha lasciato veramente deluso.
ottobre 27th, 2011 at 20:09
Io l’ho comprato volentieri ma l’ho messo in lista di attesa (Che significa che dovrà aspettare anni prima di essere letto), un po’ perché magari ora che ci arrivo escono gli altri e posso leggere tutta la trilogia di seguito e un po’ perché non mi sembrava il caso di scavalcare ere geologiche di libri… Se per un libro tuo manometto la cronologia della mia catasta vuol dire che come scrittore sei arrivato. Per dire “Vizio di forma” di Pynchon e “Il Sangue è randagio” di Ellroy hanno scavalcato tutti… Un Gibson nuovo certo potrebbe farcela… Oggigiorno neanche un De Lillo scavalca tutti, fate un po’ le proporzioni.
novembre 2nd, 2011 at 09:57
Sarà che sono appassionato del genere, ma l’ho trovato bellissimo, mi scusino i “puristi” della fantascienza, ma per me è uno dei migliori numeri di Urania degli ultimi anni…
novembre 22nd, 2011 at 19:23
mi è piaciuto è un buon romanzo catastrofico non ai livelli dei capolavori del genere.Mi sembra di aver capito che c’è almeno un seguito spero che verrà pubblicato da Urania,non sarebbe la prima volta che Urania mi fa lo schrzetto e mi tronca a metà la serie (nel catastrofico C’era una volta l’America dove non è stato pubblicato il seguito o nel fantascientifico megalopolis 2073-la ragione dei granchi che erano 5 libri ad esempio grrrr)