Il Giallo Mondadori 3101: Il segreto della rosa bianca

febbraio 27th, 2014

pintoffprev

Una Bibbia e una rosa bianca. Dettagli dalla scena di un crimine nella New York di inizio ’900. Il cadavere, con la gola tagliata, è quello del giudice Jackson, barbaramente ucciso una sera nella sua casa di Gramercy Park prima che potesse presiedere all’ultimo atto di un processo sensazionale. Alla sbarra c’è un anarchico, reo confesso di un attentato dinamitardo che ha provocato per errore una strage di innocenti. Il caso non rientrerebbe nella giurisdizione del detective Simon Ziele, ma la vedova del giudice ha chiesto aiuto al Criminologo Alistair Sinclair, che a sua volta arruola Simon per unire le forze e agire fuori dagli schemi. La polizia è talmente sicura che il delitto sia riconducibile ad ambienti sovversivi da trascurare ipotesi alternative, mentre la pista da seguire è forse un’altra. Una pista attraversata da una scia di sangue, in grado di ribaltare ogni prospettiva e demolire ogni certezza. Lasciando intravedere un segreto sconvolgente

 

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I classici de “Il Giallo Mondadori” 1343: Sei notti di mistero

febbraio 27th, 2014

woolrichprev

Un’avventuriera senza scrupoli: non ci sarebbe altro modo di definire Ruby Rose Reading, una che ha portato alla rovina parecchi uomini. Ma qualcuno l’ha strangolata, e non è educato parlare male dei defunti. L’ultimo a finire nella sua rete era stato Chick Wheeler, ora anche il principale sospettato. Sua sorella Jerry, spogliarellista di professione, ci aveva provato a tenere quella donna lontano da lui, inutilmente. Adesso Ruby Rose fa più danni da morta che da viva, e una notte cominciata male è destinata a trasformarsi in un incubo per Jerry, costretta a dare la caccia all’assassino per salvare il fratello dalla sedia elettrica. E questo è solo il primo di una lunga serie di incubi. New York, Chicago, Hollywood, Montreal, Parigi, Zacamoras: sei diverse location e altrettante notti, tappe oscure di un viaggio senza speranza. Al termine del quale, laggiù in fondo, la luce sembra non arrivare mai.

 

Cornell Woolrich (1903-1968) è uno dei grandissimi del giallo americano. Nei romanzi e nei racconti scritti nel corso di un’esistenza travagliata, vivendo per anni rinchiuso negli alberghi di Manhattan, ha saputo come nessun altro innestare sui meccanismi del suspense il senso di solitudine dell’individuo in balia di un mondo spietato e incomprensibile, la disperazione per l’amore frustrato, l’angoscia e il puro terrore, che rappresentano la sua cifra inconfondibile. Si è firmato anche con lo pseudonimo di William Irish.

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I classici de “Il Giallo Mondadori” 1342: Il poliziotto è marcio

febbraio 27th, 2014

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Il sergente Mike Carmody un poliziotto modello? Un tempo, forse, o magari in un’altra vita. Mike oggi è un venduto, uno che tiene i piedi in due staffe. Del resto le partite a poker con i colleghi non bastano ad arrotondare il misero stipendio. Così è sul libro paga di Ackermann, il potente boss della città, per il quale sbriga qualche lavoretto, e tutto è sempre filato liscio. Finché arriva l’incarico che non avrebbe mai voluto ricevere. Il fratello minore Eddie, anche lui in polizia, ha assistito a un omicidio e identificato l’assassino in un uomo di Ackermann. Mike sa bene che suo fratello è ancora vivo solo in virtù del loro legame di sangue, altrimenti sarebbe già sottoterra. Ma ora tocca a lui “convincerlo” a ritrattare la testimonianza. Il guaio è che Eddie non è in vendita. È un poliziotto modello, di quelli veri. Anche Mike avrebbe potuto esserlo, e ha l’ultima occasione di dimostrarlo proteggendo l’unica persona realmente pulita da una sentenza di morte.

 

William P. McGivern (1922-1982), statunitense, dopo gli inizi come giornalista si è dedicato alla narrativa poliziesca e in seguito anche alla sceneggiatura per il cinema e la televisione. Le sue storie di violenza e corruzione, ambientate in quella zona d’ombra dove si intrecciano polizia, criminalità e politica, gli sono valse un posto di rilievo tra i maestri del noir degli anni Cinquanta. Ha scritto oltre venti romanzi e numerosi racconti, utilizzando talvolta lo pseudonimo di Bill Peters.

 

All’interno, il racconto “Il segreto di Aramis” di Liudmila Gospodinoff

 

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A Venezia un…Febbraio, Giallo Shocking!

febbraio 12th, 2014

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Cari lettori de “Il Giallo Mondadori”, questo mese vogliamo regalarvi il resoconto della chiacchierata che abbiamo avuto con Stefano Di Marino, uno dei più grandi scrittori italiani e il più prolifico di sempre. Questo mese, Stefano ci ha regalato una perla “rara” del suo repertorio artistico, andando a confezionare un tipico THRILLING italiano anni ’70.

Non perdetelo per nessuna ragione e correte in edicola. Il volume sarà disponibile per tutto il mese di Febbraio in edicola e in formato EBOOK sul nostro sito inmondadori.it

Buona lettura!

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DPMG Il tuo amore per il thriller italiano anni ‘70 e gli sceneggiati Rai di quel periodo sono stati la leva principale che ti ha spinto a scrivere questo romanzo?

SDM Come ho già scritto in diverse occasioni, oltre all’anima avventurosa e spy, ne ho coltivata una legata al “thrilling italiano”. L’origine è, logicamente, quella che citi, la produzione cinematografica e televisiva degli anni ’70 che ritengo un periodo irripetibile della nostra produzione. Con gli anni ho integrato la mia passione per queste storie con altre suggestioni, in particolare con il mystery alla John Dickson Carr e imparentato con le atmosfere gotiche. Sempre, però, restando nel campo della realtà quando si tratta di identificare i colpevoli.



DPMG Quali sono i tuoi registi preferiti di quegli anni ? Quali ti hanno maggiormente influenzato?

SDM Prima di tutto ho un debito con Biagio Proietti in qualità di sceneggiatore, amico e maestro. Lo conosco da anni e mi sono studiato tutti i suoi lavori, oltre che averne discusso a lungo di persona. Se pensiamo al cinema, oltre all’ovvio riferimento ad Argento, i miei registi preferiti erano Martino, Lenzi e Aldo Lado del quale mi piace ricordare due film che sono rimasti nella mia memoria: “Chi l’ha vista morire’” e “La corta notte delle bambole di vetro”. Poi naturalmente c’è Avati con “La casa dalle finestre che ridono” che è un punto di riferimento ineludibile e Armando crispino, soprattutto con “L’Etrusco uccide ancora”.



DPMG I lettori ricorderanno il tuo meraviglioso ciclo di “Montecristo ‘ per il Giallo Mondadori Presenta.
Che emozione provi però ad essere pubblicato nella collana madre del Giallo Italiano?

SDM “Montecristo” fu concepito per IGMP. È un’opera a cui tengo ancora moltissimo, ma ha uno spirito diverso da quello richiesto nel Giallo che è la testata storica del Mystery in Italia. “Montecristo” è un thriller politico, pieno d’azione, attuale. “Il palazzo dalle cinque porte”, invece, gioca le sue carte sull’atmosfera, sull’intreccio, la ricerca del colpevole. Mi ero ripromesso di non far sparare al protagonista neanche un colpo di pistola. E così è stato.



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DPMG Quali sono a tuo avviso le maggiori differenze tra scrivere per una collana e per la libreria ?

SDM le collane economiche Mondadori sono una grandissima scuola di scrittura. Ti insegnano a restare nel format preciso della testata, nel numero di pagine richiesto. L’atmosfera, le sfaccettature psicologiche, i particolari devono essere studiati con molta attenzione. Non sono ammesse ridondanze o ripetizioni. In pratica non si può … allungare il brodo per scrivere ‘la bella pagina’ come a volte succede nei ‘romanzoni’. Questo non significa usare un linguaggio sciatto o tirato via. Non è facile.


DPMG Se dovessero proporti una trasposizione cinematografica per il tuo romanzo , chi vorresti alla regia e chi proporresti per i ruoli chiave?

SDM. Qui arrivano le dolenti note. Purtroppo(opinione personale e forse non condivisibile) ritengo che cinema e fiction italiani attualmente siano lontanissimi da me. Per “Il Palazzo dalle cinque porte” mi piacerebbe Michele Soavi alla regia, l’unico che credo ancora capace di evocare atmosfere. Bas Salieri, il protagonista, fisicamente è ispirato a un personaggio a fumetti visto oltralpe, non riesco a vedere un interprete particolare. Di sicuro Zemanian è Adolfo Celi come lo ricordiamo e Martina Suzie Kendall dei tempi di “L’uccello dalle piume di cristallo”, “Spasmo” e “I corpi presentano tracce di violenza carnale” che, come sai, è uno dei miei preferiti del genere. Il mio immaginario, in questo senso, lo ammetto, è un po’ retrò.

SDM

Stefano Di Marino si occupa della narrativa d’intrattenimento in tutte le sue forme da oltre vent’anni. Con lo pseudonimo Stephen Gunn firma per Segretissimo la serie Il Professionista dal 1995. Ha pubblicato il saggio C’era una volta il thrillingnell’antologia Il mio vizio è una stanza chiusa (Supergiallo Mondadori, 2009) da lui stesso curata, e Paura sul piccolo schermo in Cripte e incubi (Bloodbuster, 2012). Nel Giallo Mondadori ha pubblicato la trilogia hard-boiled Montecristo e, nella stessa collana, il racconto Donna con viso di pantera in Giallo24. Il mistero è in onda. Dal 2009 scrive romanzi e racconti thriller per la rivista “Confidenze” (Io sono la tua ombraSortilegioAppuntamento a MadridMaschere e pugnaliLa finestra sul lago,Il mare degli inganni e La casa con i muri rosa).

 


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I classici de Il Giallo Mondadori 1341: Omicidio per la sposa

gennaio 29th, 2014

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Nan Padgett ha incontrato l’uomo della sua vita: un sogno d’amore che si realizza. O il preludio di un incubo? Non si spiega altrimenti perché tutti, ma proprio tutti, cerchino di ostacolare il matrimonio. Da parte di Johnny, spasimante deluso, è comprensibile che non ci sia troppo entusiasmo. C’è però zia Emily, che l’ha cresciuta dopo una tragedia familiare e che addirittura interrompe un viaggio per tentare di metterla in guardia. Perfino la cugina Dorothy, come una sorella per Nan, sembra voler impedire la sua felicità. Tutti impazziti? Magari no. Magari Dick Bartee, il promesso sposo, nasconde davvero l’anima nera che gli dipingono. Tanto nera da essersi macchiata di un delitto, per il quale un innocente starebbe scontando la pena in carcere. Ma sarà la morte improvvisa di zia Emily a spalancare un abisso di segreti inconfessati. Forse allora le verità nascoste potranno impedire che una marcia nuziale si trasformi in una marcia funebre.

 Charlotte Armstrong (1905-1969), statunitense, dopo aver lavorato come pubblicitaria e giornalista di moda, si è dedicata alla letteratura scrivendo commedie teatrali per una piccola compagnia da lei diretta. All’inizio degli anni Quaranta pubblica il suo primo giallo, brillante esordio a cui fanno seguito numerosi romanzi e sceneggiature cinematografiche e televisive che la consacrano come eccellente autrice di suspense. Nel 1957 ha vinto il premio Edgar. Si è firmata anche come Jo Valentine. Il suo personaggio più noto è l’ex professore di storia MacDougal Duff.

All’interno, il racconto “Il diavolo e la zanzara” di Marco Phillip Massai, vincitore del premio GialloLuna NeroNotte 2013.

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I classici de Il Giallo Mondadori 1340: Il 31 Febbraio

gennaio 29th, 2014

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Cranio fratturato e collo spezzato. Il 4 febbraio è morta così la moglie del signor Anderson, cadendo dalle scale della cantina. Era andata a prendere una bottiglia di vino per la cena, e l’interruttore della luce guasto l’ha tradita. Ma c’è una scatola di fiammiferi, accanto al cadavere. Forse mentre scendeva si è spento il fiammifero ed è scivolata. Oppure qualcosa l’ha distratta, facendole perdere l’equilibrio. Tutte le ipotesi sono possibili, ma anche inutili se il verdetto è di morte accidentale. Sempre che sia stato davvero un incidente. C’è chi giudica sospetto il comportamento del marito: perché in cantina non è andato lui? Perché da un po’ di tempo sembra assente e preoccupato? E poi c’è qualcuno che lo perseguita manipolando il calendario sulla sua scrivania, in ufficio, per impostarlo su quel tragico 4 febbraio. Come un macabro avvertimento. Per Anderson è solo l’inizio, e prima che gli sia concesso di trovare la pace dovrà combattere una lunga battaglia. Fino al giorno 31…

Julian Symons (1912-1994), britannico, è stato un importante poeta, critico e saggista, con un interesse collaterale per la narrativa giallistica. Nella sua produzione di romanzi e racconti si distacca da un modello di indagine rigorosamente razionale per introdurre elementi di ambiguità e di analisi psicologica. Ha dedicato alcuni omaggi letterari, anche di ambientazione moderna, alla figura di Sherlock Holmes. È stato presidente del Detection Club e ha vinto numerosi premi, tra cui l’Edgar e il Grand Master. L’ispettore Bland e l’investigatore privato Francis Quarles sono tra i protagonisti ricorrenti delle sue storie.

 

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Il Giallo Mondadori 3100: Il palazzo dalle cinque porte

gennaio 29th, 2014

dimarinoprev

Sebastiano “Bas” Salieri è un illusionista e uno studioso di tradizioni occulte e di misteri. E al suo arrivo a Venezia per prendere possesso di un’eredità, i misteri certo non mancano. Prima di tutto il Palazzo dalle Cinque Porte, lasciatogli dallo zio Mattia, di porte ne ha quattro. La stessa morte accidentale dello zio solleva parecchi dubbi, e all’incidente non crede neanche il vicequestore Panitta, uomo pratico e con i piedi per terra. Poi intorno a Bas compare una folla di personaggi bizzarri, inquietanti, e tutti sembrano suggerire che nel palazzo sia nascosto un segreto. Quando Maddalena, amica di Bas, cerca di salvarlo da un complotto ai suoi danni, la mano di un assassino colpisce con inaudita ferocia. Così Bas stringe un’improbabile alleanza con il vicequestore e con l’affascinante Martina, fotografa sempre alla ricerca di uno scoop. In una Venezia invernale, umida e avvolta nella nebbia, la loro indagine li porterà all’opera di Betto Angiolieri, un artista maledetto del Cinquecento. Alle origini più oscure di un arcano che attraversa i secoli.

All’interno, il racconto “Ventitré” di Sergio Cova, vincitore del premio NebbiaGialla 2013

 

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Il Giallo Mondadori 3009: Il veleno è servito

gennaio 29th, 2014

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Un’indigestione fatale. Così se n’è andato il facoltoso John Waterhouse, ingegnere in pensione, sofferente da tempo di ulcera gastrica. Un decesso talmente inaspettato da cogliere di sorpresa persino il medico curante. E quando il fratello, non convinto, ottiene che il corpo sia riesumato e sottoposto ad autopsia, il responso è agghiacciante: morte per avvelenamento da arsenico, somministrato forse con una medicina. Sulla placida dimora dei Waterhouse si allunga l’ombra di un assassino. Mentre le indagini di polizia procedono senza esito tra sospetti e false piste, a mettere insieme gli indizi con sottile intuizione sarà Douglas Sewell, vicino di casa e buon amico della vittima. Lui che conosce bene tutti gli attori di quel dramma è l’unico in grado di smascherare l’artefice della pozione letale. È lui del resto a percepire, ripensandoci, che in quel giorno di settembre c’era nell’aria qualcosa di sinistro. Come la sensazione di un cattivo presagio.

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Scorribande giallistiche V

gennaio 22nd, 2014

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Con lievi spunti personali…
Stante il successo dell’ultimo pezzo (e chi può contestarlo?) continuo imperterrito in questo mio saltellare spensierato. Inizio sempre così (sono un pigrone del Toro).
Marco Malvaldi in piena forma. Dopo la combriccola dei vecchietti del BarLume e il Pellegrino Artusi di Odore di chiuso, ecco spiccare il volo con Argento vivo, pubblicato anch’esso dalla Sellerio. Componenti del successo l’umorismo, la presa in giro da toscanaccio, qualche punta di surreale, personaggi vivi che si incontrano per strada con il loro gergo popolare. E anche un po’ di bu’o di ‘ulo che non guasta, via! (un salutone a Marco).
E già che si parla di sorriso Kaminski favoloso con Giocarsi la pelle del nostro imperituro G.M. Racconto veloce. Rocambolesco. Situazioni comico-paradossali (il personaggio principale, Toby Peters, viene addirittura scambiato per uno scrittore ad un convegno di psicanalisti), morti ammazzati pure nell’armadio, ritmo serrato, scrittura ironica, gradevole e frizzante come un vinello che conosco e tengo da parte. In perfetta sintonia con lo spirito dell’autore poteva benissimo essere intitolato Giocarsi le palle.
Armadio che è stato un gran contenitore di cadaveri nella letteratura poliziesca. C’è addirittura un libro di Rufus King Il morto nell’armadio a ricordarcelo. Uno splendido lavoro che viene inserito da Howard Haycraft e Ellery Queen tra le pietre miliari del giallo.
Uno dei libri che più mi hanno divertito in questi ultimi tempi è Hanno ammazzato Montalbano di Mario Quattrucci, Robin edizioni 2013. Un libretto tascabile. Piccolo, piccolo, da mettere in tasca (appunto), portarselo dietro e tirarlo fuori al bisogno (il libretto). In qualsiasi luogo e qualsiasi momento. Leggerezza. Ecco, se dovessi esprimere la mia prima sensazione dopo lettura, direi leggerezza. Di stile e contenuto. Cinque racconti leggeri, gradevoli, spiritosi. Ironici e autoironici. Con il commissario Marè (Marelli) che si intrufola nelle storie come fosse a casa sua. Bellino!

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PREMIO ALBERTO TEDESCHI EDIZIONE 2014

gennaio 16th, 2014

Il Giallo Mondadori bandisce il premio Alberto Tedeschi, edizione 2014, per il miglior romanzo giallo italiano inedito.
Il concorso si svolgerà secondo le seguenti norme:
1 – Il concorso è aperto a tutti i cittadini italiani.
2 – Sono ammesse solo le opere in lingua italiana, inedite, mai pubblicate neppure parzialmente. I romanzi dovranno avere una lunghezza minima di 200 cartelle dattiloscritte e una massima di 250. La cartella dattiloscritta deve esseredi 30 righe di 60 battute circa, per un massimo di 2000 battute a cartella,spazivuoti compresi.
3 – Si può partecipare con un solo elaborato. Non sono ammesse le opere di vincitori di precedenti edizioni.
4 – I romanzi dovranno essere inviati al seguente indirizzo:

PREMIO ALBERTO TEDESCHI 2014
C/O IL GIALLO MONDADORI
VIA MONDADORI 1
20090 SEGRATE (MILANO)

entro e non oltre il 30 aprile 2014. Vale la data del timbro postale.
Avvertiamo che non si accettano manoscritti e che i dattiloscritti non sarannorestituiti. Le opere dovranno essere inviate in due copie e i concorrenti dovranno indicare chiaramente le proprie generalità, i propri dati anagrafici e il domicilio, nonché il numero di telefono e l’indirizzo e-mail. Sarà cura della redazione comunicare a tutti i partecipanti, esclusivamente via e-mail, i nomi dei finalisti al Premio, che saranno anche pubblicati sul blog del Giallo Mondadori (www.giallomondadori.it). Non verranno fornite ulteriori informazioni sulle opere in concorso.

Attenzione: per poter partecipare è indispensabile ritagliare e allegare al dattiloscritto copia in originale del Certificato di Partecipazione (CdP) che si trova nelle ultime pagine di ogni fascicolo del Giallo Mondadori.
5 – Una giuria composta da esperti esaminerà i dattiloscritti,assieme alla redazione, e deciderà il vincitore.
IL ROMANZO PREMIATO SARÀ PUBBLICATO NELLA COLLANA IL GIALLO MONDADORI A OTTOBRE 2014

IL GIALLO MONDADORI PREMIO ALBERTO TEDESCHI EDIZIONE 2014

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