Stephen Gunn, Il professionista Story: “Prima missione”, “Gangland”, Segretissimo special 27, febbraio 2020
Stephen Gunn
Il professionista Story: “Prima missione”, “Gangland”
Segretissimo special n. 27
Febbraio 2020
Proseguono le avventure di “Il Professionista Story” di Stephen Gunn, con racconti delle origini e storie inedite, a colmare le lacune nella storia di una vera leggenda di Segretissimo.
Nel volume Segretissimo Special 27, in edicola a febbraio, troviamo l’inedito “Prima missione” e “Gangland”, del 2007.
Come da tradizione, abbiamo chiesto all’Autore di presentarci in prima persona queste due avventure di Chance Renard, aka “Il Professionista”:
PRIMA MISSIONE è una classica avventura esotica del professionista. Per la precisione ricostruisce il primo incarico affidato dalla DSE a Chance Renard. Una fitta trama di spionaggio e avventure che ci porta da Parigi a Budapest e poi a un’isoletta dei Caraibi minacciata da una esplosione vulcanica che fa salire letteralmente la temperatura di una vicenda già piena di pericoli e azione.
Segretissimo allo stato puro.
Ma è la ristampa di GANGLAND che focalizza questo numero del Profstory. L’avventura che si svolge tutta in una Milano, nera e spionistica con echi del cinema “poliziottesco” italiano, è diventata un mito per i lettori. Ha anche segnato un parziale reboot del personaggio, tredici anni fa.
Chance Renard dopo aver girato il mondo a caccia di spie arriva in una città italiana dove è straniero in terra straniera, ma può contare su alcuni comprimari che diventeranno una presenza fissa della serie. Il Gobbo, il Freddo e, soprattutto, la Bimba definiscono il Professionista come personaggio importante per la narrativa d’azione italiana e rivelano la sua umanità come nessun altro aveva mai fatto.
Sullo sfondo un intrigo internazionale ma calato nella realtà criminale e cosmopolita del capoluogo lombardo. Chance lo chiama Gangland, la città delle bande e con ragione. Ricordi di missioni in Kosovo e intrighi che vanno al di là della nostra penisola si affacciano a ogni pagina in una ricostruzione dettagliata della “mala” milanese degli anni 2000.
Una curiosità. Quando fu pubblicato inizialmente questo romanzo, in accordo con allora direttore Sergio Altieri, cambiai i nomi delle strade, forse dubbioso che il pubblico di Segretissimo potesse accettare una storia tutta italiana. Invece fu un grandissimo successo ricercato ancora oggi dai collezionisti. Ho voluto mantenere la toponomastica di quella edizione.
SdM
Buona lettura!
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