GOODBYE SERGIO
Un autore della Legione di Segretissimo ci ha appena lasciati. Un compagno di avventura, un comandante di valore, uno che non ha mai avuto paura di sporcarsi le mani per scendere in trincea con la truppa. Questo era Sergio “Alan D.” Altieri, autore della serie dello “Sniper”, alias Russell Brendan Kane, e che dal 2006 al 2001 è stato al comando della collana Segretissimo. Se ne è andato a causa di un malore improvviso, e da questo blog vogliamo esprimere il cordoglio di tutta la redazione e dei suoi compagni di squadra, quel formidabile gruppo di scrittori che militano nella formazione che lui stesso aveva definito l’Italian Foreign Legion, la legione italiana degli autori di spy story. Stavamo per pubbicare nuove avventure dello Sniper, con un romanzo inedito che Sergio stava scrivendo per i suoi affezionati lettori e che sarebbe dovuto uscire a fine anno, ma anche se non sarà più così, se di Russell Brendan Kane e del suo autore resterà solo un magnifico ricordo, lasciate che alcuni dei compagni della Legione di Segretissimo celebrino Alan D. Altieri con poche parole espresse con il cuore.
Franco Forte
Editor di Segretissimo
È venuto a mancare un grande amico, una persona straordinaria, un uomo tutto d’un pezzo eppure buono, gentile, sempre disposto ad aiutare gli altri e a venire in soccorso degli amici. Se ne è andato uno scrittore, sceneggiatore, traduttore ed editor tra i più valenti del nostro Paese. Ma soprattutto un amico sincero che per me è sempre stato un punto di riferimento, un Maestro, non solo di scrittura, ma anche di vita. Voglio ricordare la splendida persona che è stata e che sempre resterà nel cuore dei suoi lettori, oltre che nel mio. Un professionista di prima categoria con cui ho avuto l’onore di lavorare, combattendo fianco a fianco sui campi di battaglia dell’editoria nazionale. E un delizioso compagno di mangiate, bevute e lunghi discorsi sulla scrittura, sui libri, sulle trame e sulle sottotrame della società globale. Addio, grande Sergio. Spero prima o poi di poterti incontrare di nuovo…
Stephen Gunn (Stefano Di Marino)
Autore della serie del Professionista
Fratelli nella notte… ho appreso poco fa una di quelle notizie che uno non vorrebbe mai sentire. E’ mancato Sergio Alan.D Altieri. Così all’improvviso… ieri mattina mi aveva telefonato con il suo abituale vocione per chiedermi se avevo… qualche fetente da mettere nel prossimo Sniper a cui stava lavorando, replicando ancora una volta quel sodalizio tra il Professionista e Russell Brendan Kane che tante volte si è ripetuto in questi anni. Abbiamo parlato a lungo, come tante volte, scambiandoci informazioni e dettagli, elaborando tra una ghignata e l’altra storie di botti e spari. Perché questa è la nostra vita. Raccontare per divertire. Ciascuno a suo modo, a volte con divergenze di opinioni ma sempre con grandissimo rispetto reciproco per il lavoro e la passione altrui. Abbiamo chiuso la telefonata con la promessa di vederci per una pizza o un giapponese, appuntamento all’edicola fetente, come la chiamava lui, quella che all’incrocio di una grande via vende soprattutto dvd porno. Non vi sembri irriguardoso il modo in cui ne parlo. Sergio era così e così lo voglio ricordare. Nel bene e nel male. Mi spiace solo che negli ultimi anni ci siamo visti poco, meno di quello che avremmo dovuto. Ma anche questo faceva parte del suo modo di essere… l’uomo in cima al faro in attesa della fine del mondo. E una di queste occasioni è stata meno di un anno fa, a Grado Giallo, a parlare di Segretissimo io, lui e Andrea Carlo Cappi, fieri come bambini felici delle nostre ultime malefatte, dopo un buon pranzo in attesa di partecipare a un panel condotto da Franco Forte, che non solo è il nostro direttore ma anche un amico e collega da tanti anni. Così, incoscientemente, un po’ da ragazzino, voglio ricordare Sergio sul campo di fuoco. Perché proprio non saprei come altro fare. Ciao Sergio, la legione di Segretissimo si mette sull’attenti e ti saluta.
Francois Torrent (Andrea Carlo Cappi)
Autore della serie di Nightshade
Courmayeur Noir in Festival, alcuni anni fa. Giornata di sole. Dalla terrazza guardiamo la funivia verso il Monte Bianco. E cominciamo a discutere di distanza, velocità del vento, angolo di deviazione, velocità di impatto. Mi volto e gli dico ridendo: “Però non possiamo parlare sempre di lavoro”. Non siamo due killer professionisti, siamo scrittori di genere. E lui è un maestro assoluto: Alan D. Altieri… come è stato ribattezzato dal suo primo editore per esigenze di grafica di copertina, mentre a Hollywood era noto come Sergio D. Altieri, sceneggiatore. Per gli USA era più esotico il nome italiano. Per noi era esotico da capo a piedi, con il suo linguaggio da eroe d’azione venato di espressioni e battute all american, con la sua visione unica del thriller e del romanzo futuribile, ma anche del romanzo storico. Pessimista cosmico, ma dotato di un feroce senso dell’umorismo. Lucido analista della realtà, da un punto di vista apocalittico: quando l’ho conosciuto, negli anni ’90, raccontò della rivolta di Los Angeles e disse che gli sembrava di aver vissuto in un romanzo… scritto da lui. Una delle sue citazioni preferite: “The future’s so bright I gotta wear shades“, dove il “bright” era il luccichio di un’atomica all’orizzonte. C’era molto da imparare da lui e molti di noi hanno cercato di apprendere. Cercheremo di portare avanti la sua lezione, ma resterà sempre unico e inimitabile. Mi aspetto che, ovunque sia adesso, guardi giù e commenti sarcastico: “What a shock!”
Joe Lancaster Reno (Gianfranco Nerozzi)
Autore della serie dell’Agente Nemesis
… perché poi uno dovrebbe trovare qualcosa di eccezionale da dire, per una persona così straordinaria…
Uno vorrebbe trovare frasi e parole originali. Poetiche. Toccanti. Commoventi. Per onorare l’uomo e lo scrittore. Ma la gola in questo momento è così stretta, così come i pugni. Mentre le lacrime scendono.
Non ti dimenticherò, amico mio. Senza la tua presenza le cose non saranno più le stesse. Di sicuro, da nessuna parte. E mi mancheranno tutte le nostre chiacchierate davanti a una pizza e i sogni condivisi. Le storie future da raccontare. E quel fuoco vero, che sentono dentro solo gli artisti di razza. Mi manchi già così tanto. Così come, sono sicuro, mancherai a tantissime altre persone, colleghi scrittori compresi e le migliaia di fan che ti hanno letto e apprezzato in tutti questi anni. Perché sei stato un grande. Un maestro ineguagliabile. E non potrai mai andartene del tutto per davvero. Tu in qualche modo resterai sempre e comunque.
E noi due, bestbro, ci ritroveremo, un giorno o l’altro. Di nuovo. In qualche terra incognita oltre i confini del cielo. Ma per adesso… Fai un buon viaggio, vecchio eroe che non sei altro.