Stephen Gunn, Il Professionista Story – “Campi di morte – Fiesta di piombo”, Segretissimo Special n. 33, giugno 2021
Stephen Gunn, Il Professionista Story – “Campi di morte – Fiesta di piombo”, Segretissimo Special n. 33, giugno 2021
A giugno aprite i paracaduti: doppio atterraggio in edicola con il Professionista!
“La guerra è cambiata, dicono. Niente più ideali. Niente più bandiere. Solo eserciti mercenari al servizio di megacorporazioni. Paesi generati dal potere del denaro, nuove frontiere create dalla globalizzazione. Ferocia, tecnologia e avidità mescolate per alimentare un nuovo mostro che ci porterà tutti alla fine della strada in una crepitante sfera di fuoco.”
In “Campi di morte”, l’agente di ventura Chance Renard è pronto a paracadutarsi nel Grande Vuoto. L’atterraggio lo porterà in piena zona di guerra, nell’assolato deserto della Nigeria.
L’obiettivo della missione, un luogo di orrori indescrivibili, è conteso da combattenti islamici, bambini soldato e mercenari armati fino ai denti.
Ma ad affrontare il nemico, il Professionista non va da solo. Nel suo plotone ci sono volti amici, come la rossa e letale Antonia Lake, la pilota Sylviette Beauregard e l’avventuriero Alexaner Costas.
In “Fiesta di Piombo”, avventura inedita, Chance viene ingaggiato per un incarico di tutto riposo nel mar dei Caraibi. Ma arrivato nell’isola di San Pedro, il lavoro si rivelerà giusto un po’ più complesso del reportage naturalistico usato come scusa ufficiale per lo sbarco…
La biondissima China O’Brian gli aveva chiesto di proteggere Mauricia, la giovane nuora di Santiago da Gurta, “don” locale minacciato da un gruppo di fanatici della Santeria. Ma quando il parabrezza della Land Rover che trasporta lei e Chance esplode e l’autista viene freddato con un colpo in piena fronte, si palesa il fatto che l’incarico non sarà affatto una passeggiata.
Non tutti, sull’isola, gradiscono certe ingerenze, e tra spogliarelliste e amori del passato, Il Professionista non avrà molto tempo per godersi le spiagge assolate e i cocktail in piscina!
E ora, come di consueto, lasciamo la parola all’autore.
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