Fabrizio Borgio, “Green Stone. La vendetta di Alia”, Segretissimo n. 1680, novembre 2024
Fabrizio Borgio, “Green Stone. La vendetta di Alia”, Segretissimo n. 1680, novembre 2024
L’inverno di Sarajevo accoglie con il suo gelido abbraccio l’agente Leone Nosenzo, aka Green Stone, atterrato a Camp Butmir per intraprendere la missione EUFOR.
L’AISE teme un’escalation in Serbia, per via delle frizioni che arrivano dal Kosovo a sud e dalla Bosnia a ovest, e una guerra nei Balcani sarebbe ciò che i Russi, in stallo in Ucraina, stavano aspettando per rinfolocolare il conflitto a Kiev.
Il nervo scoperto è la Repubblica Serva di Bosnia, dove il primo ministro Dokić, nazionalista oltranzista ed ex miliziano della guerra del 1995, ha fomentato le tendenze centrifughe verso la Serbia. In vista delle nuove elizioni serbe, l’Unione Europea patteggia per Kulenović, il leader socialdemocratico, europeista, che tuttavia si trova stretto tra la formazione di Dokić e la VBS, la “Grande Serbia di Bosnia”, la quali ha contatti con i servizi segreti serbi e la Naša Stvar, la mafia serba.
Green Stone dovrà raccogliere informazioni su un misterioso progetto che sta prendendo forma nelle vicinanze in un’area fitta di vegetazione, dove una compagnia turca sta costruendo un polo industriale e tecnologico appoggiato dalla FIPA e sorvegliato a vista da una società privata di vigilanza.
Ma la missione scaglierà Green Stone e i suoi nel mezzo in uno sporco gioco di potere che affonda le radici nella vecchia guerra di Jugoslavia, e la sua storia si intreccerà a quella di Alia Salihovic, donna d’affari ed ex amazzone di Gheddafi.
Testimone degli orrori che devastarono i Balcani negli anni Novanta quando era solo una ragazzina, trent’anni dopo Alia cela un passato doloroso che ha acceso in lei un furore inestinguibile, e cova come brace sotto la cenere del tempo, proprio come le tensioni mai sopite della regione.
Perché certe cicatrici del passato non si rimarginano mai del tutto, e quando il destino riporta a galla i fantasmi di una guerra dimenticata, una nuova battaglia è pronta a scoppiare.
Ecco cosa racconta l’autore, Fabrizio Borgio:
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