Giallo Mondadori Extra – Agosto sull’Orient Express

giugno 20th, 2020

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AA. VV., "Assassinii sull'Orient Express, Giallo Mondadori Extra, agosto 2020

AA.VV., “Assassinii sull’Orient Express, Giallo Mondadori Extra, agosto 2020

Novità d’agosto!

“ASSASSINII SULL’ORIENT EXPRESS”

 

Chi non vorrebbe provare a salire, almeno per una volta, sul celebre Orient Express, il treno dei misteri che Agatha Christie ha fatto entrare nella leggenda, grazie alle indagini di Hercule Poirot?

Chi non vorrebbe aggirarsi nei salotti e nelle cabine preziose di questo magnifico treno, per scoprire nuovi assassini?

Dieci autori italiani, dieci vincitori del prestigioso Premio Tedeschi Mondadori, vi faranno rivivere le stesse emozioni, e gli stessi brividi vissuti leggendo “Assassinio sull’Orient Express” della Christie, sostituendo Poirot con i loro investigatori, altrettanto arguti, altrettanto originali, altrettanto bravi a risolvere casi di omicidio.

Dieci storie da leggere con il fiato sospeso.

Dieci nuove interpretazioni di uno dei gialli più famosi di sempre.

Ad agosto in tutte le edicole!

Indice del volume:

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Giallo Mondadori 3182: Ruth Rendell, “Il tempo dell’odio”

luglio 28th, 2019

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Ruth Rendell, “Il tempo dell'odio”,

Ruth Rendell, “Il tempo dell’odio”, Il Giallo Mondadori 3182, agosto 2019

Ruth Rendell

“Il tempo dell’odio”

Il Giallo Mondadori 3182

Agosto 2019

 

No Man’s Nightingale, è questo il titolo in lingua originale (2013) del ventiquattresimo e ultimo romanzo di  Ruth Rendell dedicato alle indagini di Reginald Wexford. Il titolo riecheggia un verso di una poesia di George Herbert (1593-1633): “I envy no man’s nightingale or spring”, “non invidio l’usignolo o la primavera di nessuno”.

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Classici del Giallo Mondadori 1423: D.M. Devine, “Morte di un dottore”

luglio 27th, 2019

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D. M. Devine, "Morte di un dottore", I Classici del Giallo Mondadori n. 1423, agosto 2019

D.M. Devine, “Morte di un dottore”, I Classici del Giallo Mondadori n. 1423, agosto 2019

D.M. Devine

“Morte di un dottore”

I Classici del Giallo Mondadori n. 1423

Agosto 2019

 

Anche i medici muoiono.
Il giovane dottor Turner si ritrova a dover affrontare questa triste realtà alla scomparsa del socio più anziano del suo studio medico, il dottor Henderson. Ma soltanto un paio di mesi dopo si rende conto di una circostanza ancora più agghiacciante: l’intera cittadina di Silbridge è convinta che la morte del suo collega non sia stata un tragico incidente, bensì un omicidio premeditato, ordito da Turner stesso.
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I 90 anni del Giallo Mondadori al Lignano Noir 2019

luglio 20th, 2019

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Banner 90 anni Giallo Mondadori

I 90 anni del Giallo Mondadori a Lignano Noir

 

Lignano Noir 2019

Lignano Noir 2019

Martedì 23 luglio, ore 18:30
Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro (UD), incontro con Francesco De Nicola, Sergia Adamo, Elvio Guagnini

 

In occasione del Festival Lignano Noir, un appuntamento da non perdere riguarderà lo storico traguardo  dei 90 anni della collana del Giallo Mondadori, una delle più longeve del panorama editoriale nazionale.

Del tema dell’incontro parlerà l’illustre prof. Francesco De Nicola, docente di critica letteraria, giornalista e saggista, insieme agli esperti Elvio Guagnini, presidente del Comitato Scientifico, e Sergia Adamo, entrambi docenti dell’Università di Trieste.

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Classici Giallo Mondadori 1422: White Ethel Lina, “Svanita nel nulla”

giugno 28th, 2019

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Ethel Lina White, "Svanita nel nulla", I Classici del Giallo Mondadori n. 1422, luglio 2019

Ethel Lina White, “Svanita nel nulla”, I Classici del Giallo Mondadori n. 1422, luglio 2019

Ethel Lina White

“Svanita nel nulla”

I Classici del Giallo Mondadori n. 1422

Luglio 2019

 

Londra, quartiere Mayfair. Una bella ragazza di diciannove anni dai lunghi capelli biondi entra nell’appartamento numero 16 della Pomerania House, un’antica residenza di lusso.

Nessuno la vede uscire.

Mai più.

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In ricordo di Andrea G. Pinketts

dicembre 21st, 2018

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Andrea G. Pinketts

Andrea G. Pinketts (Milano, 12 agosto 1961 – 20 dicembre 2018)

Giovedì 20 dicembre 2018 è scomparso, all’età di 57 anni, lo scrittore Andrea G. Pinketts, autore della serie di libri noir con protagonista Lazzaro Santandrea, fra cui i romanzi “Lazzaro vieni fuori” (suo romanzo d’esordio, da cui quest’anno è stato realizzato l’audiobook interpretato da lui stesso), “Il vizio dell’agnello” e “Il senso della frase”. Proponiamo alcuni brevi ricordi dello scrittore – e dell’uomo – da parte di chi ha avuto il piacere, e l’onore, di conoscerlo bene.

 

Andrea G. Pinketts, Il conto dell'Ultima Cena

Andrea G. Pinketts, “Il conto dell’Ultima Cena”, Il Giallo Mondadori Oro, 22/7/2001

ADDIO SCERIFFO

di Franco Forte

Ieri ci ha lasciati un grande scrittore e un grande uomo, una “vecchia canaglia” che aveva il dono di sapersi fare amare da tutti, anche da coloro che apostrofava con il suo vocione scorbutico o quelli a cui toglieva la parola durante una presentazione o un convegno, per attirare l’attenzione del pubblico su di sé. Andrea G. Pinketts ha trascorso gran parte della sua vita insieme a una birra, a un sigaro e ai tanti amici che riusciva a calamitare a sé grazie al suo carisma e a quell’aspetto da “sceriffo” capace di intervenire nelle questioni più spinose per redimerle con intelligenza e con la parola giusta. Perché Pinketts aveva un dono, quello della parola o, per dirla a modo suo, del “senso della frase”, il che lo rendeva un partner interessante per qualsiasi discussione, ma anche un anfitrione speciale per le tante presentazioni che organizzava nei bar e nei locali che erano il suo secondo ufficio, e in cui si poteva sempre ottenere la sua attenzione.
Personalmente ho un carissimo ricordo degli incontri-scontri avuti con Andrea durante le riunioni della supergiuria del Gran Giallo di Cattolica, di cui lui era nume tutelare, e in cui ci divertivamo come bambini nell’accapigliarci per un racconto piuttosto che per un altro, nel vano tentativo (da parte mia) di tenere a freno l’esuberanza di Pinketts che propendeva sempre per la storia più bizzarra o fuori dagli schemi, anche a prescindere dalla qualità stessa dell’opera (se poi l’autrice era una bella donna… allora meritava almeno il Premio Speciale Pinketts). Perché Andrea stesso era un personaggio fuori dagli schemi, che sembrava uscito da uno dei suoi romanzi. E forse era proprio così, visto che raramente mi è capitato di conoscere qualcuno che fosse allo stesso tempo scrittore, personaggio e lettore in modo così unico e intenso.
Addio, sceriffo del giallo italiano. Andremo a cercarti nei tuoi romanzi, dove non smetterai mai di essere protagonista.

 

Andrea G. Pinketts, Il conto dell'Ultima Cena

Andrea G. Pinketts, “Il conto dell’Ultima Cena”, Mondadori Oscar Giallo, 20/11/2018

LA VERITÀ SUL CASO PINKETTS

di Andrea Carlo Cappi

In un suo libro scrisse che odiava le domeniche. E odiava il Natale, una superdomenica. Forse è per questo che Andrea G. Pinketts se n’è andato il 20 di dicembre, sfuggendo alle feste e al terzo assalto della malattia. Buona parte del pubblico italiano lo ha conosciuto in televisione: al Maurizio Costanzo Show negli anni ’90, a Mistero in tempi più recenti, e in molti altri programmi in cui veniva chiamato a parlare, anche se odiava il termine “opinionista”. Molti per fortuna lo conoscono per i suoi libri. La verità però è che Pinketts è nato sul Giallo Mondadori negli anni Ottanta. Lettore onnivoro, profondo conoscitore della letteratura di genere, alternava racconti surreali e atipici, premiati al Gran Giallo di Cattolica, ad articoli in appendice su autori e personaggi celebri della collana. Di certo nel suo stile e nello spirito era molto vicino al commissario Sanantonio di Frédéric Dard, uscito in una collana mondadoriana a sé stante. I romanzi di Pinketts erano ancora un po’ troppo fuori dagli schemi, per uscire con un marchio così classico come quello del Giallo. La sua visione del mystery era improntata alla ribellione, ma proprio per questo ogni suo giallo (o noir, se si preferisce) con protagonista Lazzaro Santandrea sconfinava in un genere parallelo, disobbediente alle regole di Van Dine ma più coerente di un capolavoro di Raymond Chandler, irriverente nei confronti di Agatha Christie ma ironico e amaro come James Crumley. Non a caso Pinketts sarebbe approdato in collana nel 2001, con la riedizione de “Il conto dell’Ultima Cena” (ora da poco tornato in libreria come Oscar Giallo), un romanzo da cui Claude Chabrol, suo ammiratore, avrebbe tratto volentieri un film. Ma prima ancora Pinketts aveva avuto un cameo come personaggio nella Hollywood anni ’40 raccontata da Stuart M. Kaminsky, nei panni di un poco affidabile detective, al fianco dell’antieroe Toby Peters in “Toby, Eva e i vecchi serpenti”. A mia volta, lo coinvolsi come personaggio di contorno in alcuni racconti del Cacciatore di libri, nato anche lui sulle pagine del Giallo. Del resto la prima volta che incontrai Pinketts, senza ancora sapere chi fosse e molto prima di cominciare un sodalizio e un’amicizia durati circa venticinque anni, fu a una festa di carnevale in cui lui si era travestito da… Andrea G. Pinketts. Il personaggio letterario rifletteva il personaggio che l’autore, mescolando i detective del noir francese e americano con un pizzico di Tex Willer, interpretava nel mondo reale. Il vero Pinketts era ancora più complesso e, senza di lui, non sarebbero esistiti il Pinketts-personaggio o Lazzaro Santandrea. Non conosceremo mai tutta la verità. Ma per fortuna Pinketts ha lasciato una serie di indizi, sotto forma di libri. Perché i suoi delitti diventano perfetti solo se l’autore viene scoperto.

 

SENZA RETORICA


di Stefano Di Marino

Niente retoriche. Andrea G. non avrebbe voluto. Solo serate, brindisi, sigari e brindisi. Con amici, amiche, scrittori famosi e altri che avrebbero voluto esserlo. Decine, centinaia forse di serate e festival. Molti discorsi sul giallo, tra amici, anche quando il giudizio era severo, sempre con una battuta. Ricordo in particolare le serate al Sud, ma anche all’Admiral, quei viaggi in treno per raggiungere un festival, rigorosamente nel vagone bar perché “il Pink” seduto e fermo proprio non riuscivamo a tenerlo. Una volta lo sfidammo, Lui che si vantava di essere il “Re di Cuori” a dimostrarci che era così. E in quell’espressione che era un po’ Belmondo e un po’ Buscaglione fece capolino quel sorriso un po’ infantile, accattivante, che era il suo segreto. Si avvicinò al bar e, nel giro di cinque minuti, una ragazza bellissima gli si avvicinò e chiese: “Ma lei è Pinketts, quello di Misteri?” E così via, per tutto il viaggio fu con noi una piacevolissima compagnia femminile. Di tanto in tanto Andrea guardava me e Cappi strizzando l’occhio. Come per dire: “Avete visto?” Era così. Spavaldo. Senza retorica. E lo è stato sino alla fine.

 

Se volete, lasciate anche voi il vostro ricordo di Andrea G. Pinketts nei commenti.
Il funerale si terrà il 22 dicembre 2018 alle 14:45 nella Basilica di Sant’Eustorgio a Milano.

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90 anni di Giallo

dicembre 8th, 2018

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90 ANNI DI GIALLO
di Franco Forte

 

Forse lo sanno tutti, o forse solo i veri appassionati, coloro che seguono il Giallo Mondadori da un certo tempo: in Italia, la letteratura “gialla” prende questo nome proprio dal colore delle copertine dei nostri libri, fin dalla loro comparsa nell’estate del 1929, con quattro uscite contemporanee molto interessanti da ricordare: “La strana morte del signor Benson” di S.S. Van Dine, “L’uomo dai due corpi” di Edgar Wallace, “Il mistero delle due cugine” di Anne Katherine Green e una raccolta di alcune opere di Robert Louis Stevenson, fra cui “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”. Sono passati novant’anni, e il giallo ormai è un genere letterario consolidato e molto diffuso, in qualche modo pervasivo anche degli altri generi, in cui si insinua per dare quel “pepe” in più che può servire a mantenere sempre desta l’attenzione del lettore. Ecco allora che possiamo leggere romanzi d’amore con una sottotrama gialla, storie di fantascienza in cui esistono detective del futuro, romanzi di formazione che grazie a una spolverata di giallo riescono a risultare più frizzanti, più godibili nella lettura. Insomma, il giallo ha conquistato tutti, e un piccolo merito, per questo, deve senz’altro essere attribuito al Giallo Mondadori, collana periodica da edicola che da novant’anni, con regolarità encomiabile, sforna ottimi romanzi tutti i mesi, senza aver mai rinunciato all’emblema stesso di questo genere letterario: il colore delle copertine.

Tutti più grandi autori sono passati dalle nostre pagine, e ancora oggi, insieme alle novità che arrivano dal mercato editoriale italiano e internazionale, vengono ristampati dei piccoli capolavori del giallo che altrimenti andrebbero perduti. Credo sia questo il merito principale di una collana economica da edicola: fornire a prezzi accessibili a tutti, ma con una grande cura nel lavoro di traduzione e revisione dei testi, un mix di autori contemporanei e del passato che riesca a fornire un’ampia panoramica di ciò che si produce nel mondo e, al contempo, mantenga viva la tradizione del giallo classico d’investigazione, attraverso la ristampa dei grandi scrittori come Agatha Christie, Ellery Queen, Rex Stout, Earl Stanley Gardner, Edgar Wallace, John Dickson Carr e molti altri.

Una caratteristica, questa, ormai decisiva per la salute del Giallo Mondadori: si tratta infatti di una collana che cerca di proporre al suo pubblico quel genere di romanzo giallo che oggi, in altri ambiti, è stato più o meno inglobato in sottogeneri diventati preponderanti, come il thriller o il noir. Parlo del giallo d’investigazione di stampo classico, in cui, al contrario di come per esempio potrebbe accadere in un buon noir, l’investigatore riesce a condurre il caso con le sue caratteristiche peculiari, i suoi pregi e i suoi difetti, per arrivare alla soluzione e risolvere il mistero, assicurando alla giustizia i colpevoli. La misura di quanto questo genere sia ancora apprezzato dal pubblico, possiamo averla dal successo che sta avendo una collana mensile parallela al Giallo Mondadori, ovvero “Il Giallo Mondadori Sherlock”, che propone apocrifi incentrati sul grande investigatore vittoriano creato da Sir Arthur Conan Doyle, l’immortale Sherlock Holmes. Si tratta dell’unica collana periodica al mondo che con uscite mensili accontenta gli appassionati di questo straordinario personaggio, rivisitando gli scenari tanto apprezzati del Canone di Doyle.

Alle nostre collane mensili, “Il Giallo Mondadori”, “Il Giallo Mondadori Classici” e “Il Giallo Mondadori Sherlock”, riusciamo ad affiancare alcune uscite speciali che propongono raccolte di romanzi e racconti a tema (“Il Giallo Mondadori Speciali”, con periodicità trimestrale e uscite a marzo, luglio, settembre e dicembre), sempre a prezzi imbattibili rispetto al resto del mercato, oltre ad alcuni volumi contrassegnati come “Oro” che ospitano il vincitore del premio più prestigioso nell’ambito del giallo in Italia, il Premio Alberto Tedeschi, e qualche chicca che vogliamo proporre ai lettori nel periodo estivo, quando siamo tutti più rilassati e bendisposti nei confronti delle migliori letture.

Insomma, il Giallo Mondadori, in tutte le sue sfaccettature, propone ogni anno ben 43 titoli ai suoi lettori, suddivisi tra gialli contemporanei, ristampe dei classici, apocrifi di Sherlock Holmes e speciali ed extra, nel tentativo di fornire una panoramica sempre fresca e puntuale del meglio che questo genere letterario riserva e ha riservato agli appassionati, pur rendendoci conto che servirebbero il triplo delle uscite per accontentare i palati raffinati dei nostri lettori.

Ma come si diceva, il 2019 è l’anno in cui si festeggia il novantesimo anniversario della collana, e dunque abbiamo cercato di offrire qualche chicca in più ai nostri affezionati lettori, concentrandoci soprattutto sulla linea dei Classici. Da gennaio a dicembre, infatti, “Il Giallo Mondadori Classici” avrà una grafica tutta nuova, che con un preponderante sapore “vintage” cercherà di recuperare le magiche atmosfere evocate dalle copertine del Giallo degli anni d’oro di questa collana. Non solo grafica, ma anche un ritorno alle illustrazioni di un artista che ha davvero fatto la storia dei periodici Mondadori, Carlo Jacono. Saranno sue le dodici illustrazioni che ci accompagneranno sulle copertine dei Classici quest’anno, recuperate dall’archivio monumentale di opere di questo straordinario artista.

Oltre a questo, in ogni fascicolo dei Gialli troverete un apparato d’appendice molto importante che, ne siamo certi, piacerà agli appassionati: la storia del Giallo Mondadori dalla sua nascita a oggi, in un percorso a puntate che mese dopo mese, grazie alla profonda conoscenza di questa collana da parte del nostro esperto nonché traduttore Mauro Boncompagni, ci farà conoscere i risvolti più curiosi, meno conosciuti e più affascinanti della regina di tutte le collane di genere d’Italia, portandoci nel dietro le quinte del Giallo Mondadori e facendoci conoscere da vicino le persone che hanno contribuito, nel tempo, a rendere immortale questo marchio ormai diventato un vero e proprio status symbol della letteratura italiana.

Vi aspettiamo in edicola, per festeggiare con noi il novantesimo compleanno del Giallo Mondadori!

 

ECCO ALCUNE ANTEPRIME…

Ellery Queen, "Il rovescio della medaglia"

Ellery Queen,
“Il rovescio della medaglia”

Erle Stanley Gardner "Perry Mason e la cliente misteriosa"

Erle Stanley Gardner
“Perry Mason e la cliente misteriosa”

Kenneth Fearing, "Cosmetici e veleni"

Kenneth Fearing,
“Cosmetici e veleni”

Earl Derr Biggers, "Charlie Chan e il canto del cigno"

Earl Derr Biggers,
“Charlie Chan e il canto del cigno”

Carter Dickson, "Dipartimento casi bizzarri"

Carter Dickson,
“Dipartimento casi bizzarri”

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Il Giallo Mondadori 3173: Il gioco del delitto

ottobre 25th, 2018

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Paul Halter, Il gioco del delitto

Paul Halter, Il gioco del delitto,
Novembre 2018,
Il Giallo Mondadori n. 3173

Paul Halter

“Il gioco del delitto”

Il Giallo Mondadori n. 3173

Novembre 2018

“È stato il colonnello Mustard nella biblioteca con il candelabro!”
“Il gioco del delitto” parte da una semplice quanto spiazzante premessa: come sarebbe andata la storia se il mondo di “Cluedo” fosse esistito davvero?
Sei personaggi in cerca di autore (del delitto), intrappolati in un maniero. Il proprietario, il dottor Lenoir, misteriosamente latitante. Un’ombra sul passato di ciascuno degli ospiti, ognuno dei quali è uscito indenne, in passato, da episodi criminali. La consapevolezza che uno, o forse più uno, di loro potrebbe essere un assassino. Un gioco macabro, in cui l’anfitrione fantasma manipola i malcapitati come pedine mosse da una mano invisibile, sulla plancia di un gioco da tavolo.
Riuscirà uno di loro a vincere oppure, come nel titolo originale di “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie (And Then There Were None), alla fine non rimarrà nessuno?

Il romanzo è contenuto all’interno del n. 3173 del Giallo Mondadori, in edicola dai primi di novembre. Il volume è impreziosito dal racconto vincitore del Premio Gran Giallo Città di Cattolica 2018, “Non si uccidono i dodi” di Scilla Bonfiglioli. Abbiamo chiesto all’autrice di farne un pitch, che potesse essere contenuto nella “camera chiusa” dei 280 caratteri di un tweet. Gliene sono bastati 190: “Un poliziotto che crede alle streghe, ridotto a pezzi dopo la detenzione nei campi di concentramento, deve venire a patti col fatto che il Male sia da cercare dentro agli uomini e non fuori.”
Buona partita! Pardon… Buona lettura!

 

EBOOK DISPONIBILE

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Gli Speciali de Il Giallo Mondadori 85: Il messaggio del morto

marzo 2nd, 2018

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AGATHA CHRISTIE, I Sette Quadranti
Un gruppo di amici in vena di scherzi, riunito per il weekend, organizza una levataccia shock per un compagno dormiglione collocandogli in camera ben otto sveglie. Ma il mattino dopo le sveglie squillano invano e lo shock è riservato ai burloni: la loro vittima dorme il sonno eterno per aver assunto una dose eccessiva di sonnifero. Il tragico episodio, con tanto di lettera incompiuta, è la scintilla che dà l’avvio a un intrigo dagli sviluppi impensabili.

JOHN DICKSON CARR, Astuzia per astuzia
Non è cosa di tutti i giorni, in uno studio legale, assistere all’irruzione di un ometto che indossa un fez verde e va delirando circa un delitto imminente. Nemmeno accade così spesso che un cliente venga pugnalato a morte in quelle stanze. Eppure è questa la sorte toccata al povero Abu di Ispahan, spirato pronunciando le sue ultime, ermetiche parole a proposito di certi guanti. Un autentico rompicapo che è un invito a nozze per l’avvocato Patrick Butler.

ELLERY QUEEN, L’avventura dell’orologio sotto la campana di vetro

Che cosa si ottiene mettendo insieme un’ametista purissima, un profugo dalla Russia zarista, una coppa d’argento, una partita a poker, cinque biglietti di auguri di buon compleanno e, dulcis in fundo, un orologio
protetto da una campana di vetro? Per chiunque non sia Ellery Queen, un rebus impossibile da decifrare. Per lui, un caso semplice come sommare due più due.

EBOOK NON DISPONIBILE

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I Classici de Il Giallo Mondadori 1403: Un messaggio dagli spiriti

novembre 21st, 2017


Neve, neve e ancora neve dappertutto. È il consueto bollettino meteo di un Natale nel Dartmoor. Così nel villaggio di Sittaford, appollaiato su un crinale nella brughiera, isolato dal resto del mondo, ci si organizza per passare il tempo in qualche modo. E per trascorrere con spensieratezza una serata da fantasmi, quale idea migliore di una seduta spiritica? Almeno tale appare agli ospiti invitati per il tè dalla signora Willett e da sua figlia Violet, le nuove inquiline di Sittaford House. Entusiasmo quanto mai incauto. Riunita intorno al tavolino di rito in un’atmosfera di giocoso scetticismo, l’allegra brigata cambia umore quando uno spirito annuncia che il capitano Trevelyan è stato assassinato. Se si tratta di uno scherzo, è di cattivo gusto. Ma ormai le risate si sono spente fra inquietudine e paura. E il macabro messaggio corrisponde al vero. Urgono indagini da cui emerga una spiegazione terrena, per salvare la piccola comunità dall’assalto dell’irrazionale.
Agatha Christie (1890-1976), creatrice di Hercule Poirot e Miss Marple, nasce a Torquay, sulla costa inglese, da una famiglia agiata. Durante la Prima guerra mondiale presta servizio come crocerossina e nel 1920 pubblica il suo primo giallo: Poirot a Styles Court. A questo folgorante esordio seguono numerosissimi romanzi, racconti, testi teatrali e radiofonici. Dopo il divorzio dal primo marito, il pilota Archibald Christie, si risposa con l’archeologo Max Mallowan, con il quale intraprende diversi viaggi in Medio Oriente. Nel 1954 vince il Grand Master Award, nel 1955 il New York Drama Critics Circle Award e nel 1971 viene nominata dalla regina Elisabetta Dame dell’Impero.

All’interno, il racconto “Metropolitana” di Lidia Del Gaudio, vincitore del premio Gran Giallo Città di Cattolica 2017.

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