Il Buchara insanguinato (1324)

maggio 30th, 2013

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Non esiste mestiere più tranquillo del venditore di tappeti. O almeno ne sono convinti i Kaprelian, padre e figlio di origine armena che commerciano appunto tappeti pregiati. Vere opere d’arte per una clientela selezionata. Come la bellissima ragazza, così bella da sembrare una visione al giovane Lee, che entra un giorno nel loro negozio. Possiede vari pezzi antichi e vorrebbe una stima. Lee, ammaliato, va a trovarla. C’è un Buchara, tutto macchiato ma di valore, e anche un tappeto persiano che è un capolavoro. Intanto li porterà in negozio, poi verrà il momento degli affari. Il Buchara ha bisogno di essere pulito, e certo può capitare che stinga durante l’operazione. Ma non stingere sangue. Questo non è normale, per un tappeto. E quando Lee si ritroverà davanti a un ricco e chiacchierato mercante inequivocabilmente morto, dovrà cambiare idea in fretta sulla tranquillità del suo mestiere.

 

William Campbell Gault (1910-1995), statunitense, prima di dedicarsi alla scrittura come professionista ha fatto mille mestieri, tra cui il direttore d’albergo, il rappresentante e il postino. È stato autore di racconti pulp d’ambientazione principalmente sportiva, di narrativa per ragazzi, di fantascienza e fantasy. Come giallista ha vinto il premio Edgar nel 1953. Il suo personaggio più noto è Brock Callahan, un ex giocatore di football divenuto investigatore privato.

 

EBOOK NON DISPONIBILE

 

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Una gardenia per il boia (1323)

aprile 30th, 2013

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Joe Swayzey sta realizzando un colpo in un grande magazzino della Quinta Avenue, a New York. Dopo aver arraffato un po’ di merce, l’ha chiusa in una valigia e nascosta in un ripostiglio, in attesa di riprenderla il mattino seguente. Al suo ritorno trova dei poliziotti e una folla di persone, ma non ne è sorpreso: per la ditta è giornata di celebrazioni, e il suo piano consiste proprio nell’approfittare della confusione. Un’occhiata intorno, nessuno bada a lui. Allunga una mano per recuperare la refurtiva nel bugigattolo scuro… ma, invece dell’impugnatura della valigia, le sue dita incontrano un’altra mano. La mano di un cadavere che stringe una gardenia. Brutta storia, per il povero Joe, passare dai furtarelli a un caso di omicidio. Per sua fortuna Mary Carner, addetta alla sicurezza interna dei grandi magazzini, non si ferma davanti a niente. Non importa se dovrà scavare dietro la facciata rispettabile di un ambiente fatto di ricatti e relazioni segrete, di amicizie pericolose e un giro di squillo per clienti facoltosi. Ciò che conta è arrivare alla verità.

Zelda Popkin (1898-1983), scrittrice statunitense, ha ottenuto nella seconda metà degli anni Quaranta una certa notorietà grazie a libri calati nell’attualità postbellica. Come autrice di polizieschi ha creato la serie di Mary Carner, protagonista di cinque romanzi e tra le prime investigatrici di professione nella storia del giallo.

 All’interno, il racconto “La riva di Biasio” di Francesco Grimandi.

 EBOOK PROSSIMAMENTE DISPONIBILE

 

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L’ultima tappa (1322)

aprile 30th, 2013

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In una villa di campagna nei dintorni di Londra, una festa in costume ha per tema il delitto. Sul tetto è stata beffardamente allestita una forca da cui pendono tre manichini, e ognuno dei partecipanti deve impersonare un famoso assassino del passato o una delle sue vittime. L’anfitrione della serata, uno scrittore divorziato e in procinto di risposarsi, ha invitato anche l’amico Roger Sheringham, le cui nozioni di criminologia si riveleranno particolarmente utili alla luce degli sviluppi dell’allegra riunione. Perché tra un’amabile conversazione con Landru e uno scambio di vedute con lady Macbeth, presto la scena passerà dalla farsa più innocente alla tragedia più macabra. Per la precisione, quando ci si accorgerà che uno dei tre manichini appesi alla forca sul tetto è in realtà di carne e ossa. Con una vittima e un assassino autentici, a quel punto la finzione sarà finita. Per lasciare la ribalta alla Signora con la Falce.

Anthony Berkeley (1893-1971), pseudonimo del britannico Anthony Berkeley Cox, è tra i grandi autori dell’epoca d’oro del poliziesco. Dopo aver preso parte alla Prima guerra mondiale, ha iniziato a collaborare come giornalista con importanti testate, attività che per tutta la vita ha affiancato a quella di giallista. È stato tra i fondatori del Detection Club, e si è firmato anche Francis Iles e A. Monmouth Platts. Il suo personaggio più famoso è l’investigatore Roger Sheringham, protagonista di una decina di romanzi.

All’interno, il racconto “Tallone da killer” di Sergio Donato e l’elenco di tutti gli autori e titoli pubblicati a oggi nei Classici del Giallo.

EBOOK PROSSIMAMENTE DISPONIBILE

 

 

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Un paio di scarpe (1321)

marzo 30th, 2013

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A Ellery Queen non piace l’idea di assistere per la prima volta in vita sua a un intervento chirurgico. Lui non sopporta la vista del sangue. E tuttavia se a chiederglielo è un amico, il direttore medico del Dutch Memorial Hospital di New York, come rifiutarsi? Nella sala operatoria, qualche metro più in basso, lo staff attende l’arrivo della paziente: Abigail Doorn, eccentrica milionaria fondatrice dell’ospedale, entrata in coma diabetico. Ma quando la donna viene trasferita dalla lettiga sul tavolo operatorio, è chiaro che qualcosa non va. Il suo corpo è troppo freddo. Mortalmente freddo. E il filo metallico con cui è stata strangolata non depone a favore di un decesso per cause naturali. Ora Ellery si ritrova per le mani un caso di omicidio e, come indizio, un paio di scarpe con un laccio strappato. Per la prima volta, potrebbe perdere la sfida che una mente diabolica gli ha lanciato.

Ellery Queen è lo pseudonimo dei cugini statunitensi Frederic Dannay (1905-1982) e Manfred B. Lee (1905-1971), che insieme hanno dato vita a una delle firme più prestigiose nella storia del giallo. Il personaggio da loro creato ha raggiunto una vastissima fama sia come autore di mystery, contraddistinti dalla raffinata elaborazione dei meccanismi narrativi e dallo sperimentalismo della scrittura, sia come curatore di riviste e antologie, attraverso il recupero di opere del passato e la promozione di nuovi talenti.

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Cinque strade per il delitto (1320)

marzo 30th, 2013

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Io sono sempre stato migliore di Philip Bartels, in tutto. Incidentalmente, sono un assassino. O meglio, sono uno che ha commesso impunemente il suo delitto sotto gli occhi di un funzionario di polizia. Ma questo nulla toglie al valore della mia testimonianza. Philip Bartels era un enigma per tutti, tranne che per me. Io sono l’unico in grado di ricostruire fin nei minimi dettagli i fatti in cui è stato coinvolto, perché conoscevo bene tutti i protagonisti della vicenda. E poi ventotto anni sono un tempo sufficiente per riuscire quasi a leggere nella mente di una persona. Io ci sono riuscito, con lui. So come e cosa pensava. C’è un solo mistero che mi ha sempre sconcertato: per quale motivo Philip Bartels abbia fatto quello che ha fatto. Finché non l’ho scoperto. John Bingham (1908-1988), inglese, esordisce come autore di detective novels nel 1952 con Mi chiamo Michael Sibley. A questo romanzo, narrativamente innovativo e insolitamente crudo per l’epoca nel rappresentare i metodi investigativi della polizia, ha fatto seguire numerosi altri titoli, tra i quali anche thriller e spy story. Durante la Seconda guerra mondiale ha lavorato nel controspionaggio britannico, e a lui si è ispirato John le Carré per il personaggio di George Smiley.

 All’interno, il racconto “L’imbrattatele di Pietrasanta” di Marco Phillip Massai.

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Delitto in bianco (1319)

marzo 4th, 2013

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Inverno di guerra 1940. In un ospedale militare del Kent martellato dalle continue incursioni della Luftwaffe, medici e infermiere cercano di fare la loro parte per difendere la patria dall’aggressione nazista. Ciascuno con la sua motivazione più o meno segreta, chi per sfuggire a un passato oscuro, chi per rimuovere qualche ricordo doloroso. Tuttavia quando il postino Higgins viene sottoposto a un intervento chirurgico di ordinaria amministrazione e lascia da cadavere il tavolo operatorio, i raid aerei non sono più la sola causa di morte violenta. Perché non si tratta di una tragica fatalità, né di una negligenza dell’anestesista: è omicidio. Così pensa l’ispettore Cockrill, passando in rassegna le sette persone presenti al momento del delitto. Ma non gli sarà facile risolvere il caso, mentre la lista dei sospettati comincia ad accorciarsi bruscamente e non per colpa dei bombardamenti…

Christianna Brand (1907-1988), scrittrice britannica, è nata in Malesia, ha vissuto a lungo in India e si è trasferita poi in Inghilterra, dove ha studiato presso un convento francescano. Prima di dedicarsi alla narrativa, ha lavorato come governante, ballerina, modella, segretaria. È autrice di numerosi romanzi e racconti polizieschi dallo stile brillante e dagli ingegnosi intrecci sempre sorprendenti. L’ispettore Cockrill è il suo personaggio più noto.

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La donna è mia (1318)

marzo 4th, 2013

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Nello sguardo di quella donna c’è qualcosa di animalesco. Sembra una belva in gabbia. In vacanza su una spiaggia della Florida, Jeff Patterson ha subito colto la paura negli occhi dell’affascinante sconosciuta. Ma di cosa ha paura? Sta fuggendo da qualcosa o da qualcuno? O da se stessa? Domande ancora più pressanti, ora che l’ha salvata mentre tentava di annegarsi inoltrandosi in mare aperto. Dice di chiamarsi Joyce, ma che in realtà non sarebbe questo il suo vero nome. Tutti la credono pazza, e potrebbero venire a prenderla per portarla via, ma lui deve prometterle che li fermerà, vero? Jeff è perplesso, non sa cosa pensare… finché, nella notte, un colpo alla porta gli fa gelare il sangue. Qualcuno è venuto per la donna. E non se ne andrà senza di lei.

Harry Whittington (1915-1989), statunitense, ha lavorato in pubblicità e poi come impiegato postale. Dedicatosi alla carriera di narratore, ha dato vita a una vastissima produzione di oltre duecento titoli dei generi più vari, dal poliziesco al western all’avventuroso, e con una lunga serie di pseudonimi. Per questa sua prolificità, sostenuta da una buona qualità della scrittura, è stato considerato un maestro dei cosiddetti paperback originals, romanzi pubblicati direttamente in edizione tascabile.

 

All’interno, il racconto “Slide” di Vincenzo Vizzini

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Non era una colomba (1317)

gennaio 30th, 2013

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Il tonfo sordo di un corpo precipitato dal quattordicesimo piano è uno di quei rumori che non si dimenticano. E non se lo dimenticherà il poliziotto che, passeggiando in servizio per le strade di

Manhattan, alza casualmente gli occhi e vede quella figura bianca cadere ondeggiando nel vuoto. La vittima è Barbara Baron: stava partecipando a una sfilata in abito da sposa, poi quell’ultimo volo mortale. Incidente, suicidio o omicidio? All’ispettore McKee, titolare delle indagini, non occorre molto tempo per capire che si tratta di un delitto. Tutt’altro che facile sarà invece dare un volto all’assassino. La bella Barbara si è lasciata dietro una scia di cuori infranti, di rancore e di odio. E la lista delle persone che ora non piangono la sua tragica fine potrebbe essere molto lunga.

Helen Reilly (1891-1962), nata a New York, è stata autrice di gialli e madre di due gialliste, Ursula Curtiss e Mary McMullen. Caratteristica dei suoi abili intrecci polizieschi è l’ambientazione nel mondo della media e alta borghesia. Il suo personaggio più noto è l’ispettore di polizia Christopher McKee. Si è firmata anche con lo pseudonimo di Kieran Abbey ed è stata nel 1953 presidente di Mystery Writers of America, l’associazione che assegna il premio Edgar

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Il bandito invisibile (1316)

gennaio 30th, 2013

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Harry Stone è in fuga da un passato che vorrebbe lasciarsi alle spalle. Ma il suo passato non sembra della stessa idea. Harry rientra in patria dalla Rhodesia giusto in tempo per assistere all’epilogo di un redditizio colpo notturno in una banca di Glasgow. È sicuro che uno dei banditi sia un suo ex compagno di cella, Bob Daney, svaligiatore inafferrabile, un vero e proprio incubo per la polizia. È l’occasione che aspettava: certamente il vecchio Bob non vorrà correre il rischio di una sua testimonianza oculare e si dimostrerà generoso, spartendo con lui il ricco bottino. Ma alla fine di un tragitto in macchina combinato tra i due uomini per chiudere l’affare, scenderà un solo passeggero. Al capitano Tim Jordan il compito di scoprire quale dei due, e soprattutto che fine abbia fatto l’altro.

Edgar Wallace (1875-1932), britannico, è uno dei grandi del giallo. Giornalista, ha fondato giornali e periodici, e una casa editrice per pubblicare i propri libri, rifiutati dagli editori. Dopo la Prima guerra mondiale, ha raggiunto il successo internazionale come autore e sceneggiatore grazie a una vastissima produzione di storie che spaziano dal poliziesco all’avventura alla fantascienza. Tra i suoi personaggi principali: i Giusti, il sovrintendente Minter, il detective Elk, J.G. Reeder.

All’interno, il racconto “Tempo zero” di Claudio Costa.

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L’ottava moglie di Mister G. (1315)

dicembre 30th, 2012

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l giovane Luke Latimer pensava che Barbablù esistesse soltanto nelle fiabe, prima di essere avvicinato da un investigatore privato. A quanto pare un’anziana signora di Edimburgo lo sta cercando dopo aver scoperto che il suo defunto marito, l’esimio professor Garvie- Brown, era un serial killer, responsabile della morte delle precedenti sette mogli, tutte uccise per impadronirsi dei loro patrimoni. Luke, nipote di una delle vittime, è il solo parente del professore al di fuori della cerchia della sua influente famiglia, e tutto ciò che vuole è restarsene al di fuori il più possibile. Ma quando l’ottava moglie del professore, miracolosamente sopravvissuta alla letale unione, segue la sorte delle altre, dovrà cambiare idea e trasformarsi in detective. Unici indizi a disposizione, il vetro rotto di una finestra e una pallina da golf accanto al cadavere.

Elizabeth Ferrars (1907-1995) è lo pseudonimo di Morna Doris MacTaggart, giallista britannica nata a Rangoon e a lungo considerata l’erede di Agatha Christie. Laureata in giornalismo alla University of London, è stata tra i membri fondatori della Crime Writers’ Association, ha scritto più di settanta romanzi e ha vinto, nel 1981, il Red Herring Award.

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