Un paio di scarpe (1321)

marzo 30th, 2013 by Moderatore

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A Ellery Queen non piace l’idea di assistere per la prima volta in vita sua a un intervento chirurgico. Lui non sopporta la vista del sangue. E tuttavia se a chiederglielo è un amico, il direttore medico del Dutch Memorial Hospital di New York, come rifiutarsi? Nella sala operatoria, qualche metro più in basso, lo staff attende l’arrivo della paziente: Abigail Doorn, eccentrica milionaria fondatrice dell’ospedale, entrata in coma diabetico. Ma quando la donna viene trasferita dalla lettiga sul tavolo operatorio, è chiaro che qualcosa non va. Il suo corpo è troppo freddo. Mortalmente freddo. E il filo metallico con cui è stata strangolata non depone a favore di un decesso per cause naturali. Ora Ellery si ritrova per le mani un caso di omicidio e, come indizio, un paio di scarpe con un laccio strappato. Per la prima volta, potrebbe perdere la sfida che una mente diabolica gli ha lanciato.

Ellery Queen è lo pseudonimo dei cugini statunitensi Frederic Dannay (1905-1982) e Manfred B. Lee (1905-1971), che insieme hanno dato vita a una delle firme più prestigiose nella storia del giallo. Il personaggio da loro creato ha raggiunto una vastissima fama sia come autore di mystery, contraddistinti dalla raffinata elaborazione dei meccanismi narrativi e dallo sperimentalismo della scrittura, sia come curatore di riviste e antologie, attraverso il recupero di opere del passato e la promozione di nuovi talenti.

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11 Responses

  1. Omar lastrucci

    Il solito grande Queen prima maniera(questo è il terzo romanzo,anno 1931)se manca alla vostra collezione va preso a scatola chiusa.

  2. Marius

    Un classico Ellery Queen da non perdere: beato chi non lo ha ancora letto!

  3. piero

    Non è la questione di chi non l’abbia o l’abbia letto, ma quale traduzione abbia letto, questo è il punto. Io per capirci qualcosa ho dovuto leggerlo tre volte, e l’unica versione che abbia è quella dei Classici del Giallo anni settanta. Poi uscì quella di Montanari, ma non possiedo il volume della Serie Ellery Queen dellla metà anni ’80, l’unico che mi manchi, con traduzione integrale. Per cui questo romanzo, se possiede la traduzione di Montanari, è come se fosse già sul mio scaffale.

  4. Kronos H

    Anch’io sono interessato alla traduzione. E’ integrale?

  5. Mauro Boncompagni

    Sì, la traduzione è integrale.

  6. Alberto

    Contestualmente all’uscita dei volumi in edicola si potrebbe comunicare, non dico quando, ma almeno se i gialli usciranno anche in formato ebook? Altrimenti uno non sa mai come regolarsi.

  7. Kronos H

    @ Mauro Boncompagni
    Grazie della informazione, lo prenderò!
    A volte c’è bisogno di qualche dato in più sui libri che pubblicate. Credo che ciò possa invogliare più persone ad acquistare i libri.

  8. Mariano del Preite

    Romanzo splendido, un groviglio intellettuale per palati esigenti; e la integrale traduzione di Montanari esalta lo stile colto di Queen.
    @Mauro Boncompagni: ottima notizia l’annuncio del Berkeley in uscita il mese prossimo. ‘L’ultima tappa’ usci’ nei Classici oltre trent’anni fa in una versione fortemente mutilata, possiamo sperare che stavolta la traduzione sia integrale (magari a cura proprio di Boncompagni che già si è occupato da par suo delle versioni italiane degli ultimi inediti di Berkeley)?

  9. marcor

    Anch’io sarei interessato a conoscere se ci saranno uscite per kindle che da un po’ mi sembrano mancare. Grazie

  10. Mariano del Preite

    Dopo aver gustato lo splendido ‘Un paio di scarpe’ sto rileggendo un altro capolavoro di Queen, ‘Il gatto dalle molte code’, purtroppo disponibile solo in una traduzione anni ’50 a dir poco datata, che imbruttisce dialoghi e atmosfere. E’ davvero un peccato che, in un momento in cui l’editoria gialla ‘classica’ sembra rifiorire anche in libreria, non si trovi il modo di riproporre al pubblico titoli di questo livello in una versione degna dello stile letterario in cui sono stati scritti.

  11. Omar lastrucci

    Spero davvero che il Berkeley del prossimo mese sia integrale,anche perchè l’edizione dei classici del giallo che ho è davvero smilza (161 pagine)quindi col nuovo formato verrebbe un volume davvero troppo esiguo.

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