Margaret Millar

novembre 24th, 2008

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L’ultima sua apparizione sulle pagine del Giallo Mondadori, risale al mese scorso con “Uno sconosciuto nella mia tomba”. Tracciamo un breve profilo di questa grande scrittrice.

In questo periodo in cui, pare essere tornato in voga, il cosiddetto “Thrilling”, è il caso di ricordare, uno, o meglio una, dei massimi esponenti di questa corrente appartenente al Mistery. Margaret Millar (Kitchener5 febbraio 1915 – Santa Barbara26 marzo 1994), nota al pubblico anche per il matrimonio con il celebre scrittore Ross MacDonald ( o Kenneth Millar) ha rappresentato allo stesso un punto di continuità e di svolta per il panorama Giallo. Con i suoi romanzi ha saputo unire, elementi gotici e noir, giallo classico e tratti di hard – boiled.

La Millar, fa il suo esordio sulle pagine del Giallo Mondadori nel 1951 con il romanzo:  

  • Inganno per quattroIl Giallo Mondadori n. 151 

Seguiranno, sempre per il Giallo Mondadori:

  • Occhi nel buioI Classici del Giallo n. 315
  • Sapore di pauraIl Giallo Mondadori n. 1967
  • Il segreto di Virginia Il Giallo Mondadori n. 2226
  • La porta strettaClassici del Giallo n. 208
  • Chi perde un amico…Il Giallo Mondadori n. 2135
  • La scatola d’argentoIl Giallo Mondadori n. 2272
  • Uno sconosciuto nella mia tombaIl Giallo Mondadori n. 2214 – Classici del Giallo n. 1207
  • Una torre per il profetaIl Giallo Mondadori n. 772 – Classici del Giallo n. 656
  • Jessie è scomparsaIl Giallo Mondadori n. 2318
  • Mistero senza fineIl Giallo Mondadori n. 2116
  • Cercatemi domani, sarò mortoIl Giallo Mondadori n. 1489
  • L’assassinio di Miranda Il Giallo Mondadori n. 2467L’urloIl Giallo Mondadori n. 2441
  • RagnateleIl Giallo Mondadori n. 2007 

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Estate di morte – Harlan Coben

novembre 20th, 2008

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Ne avevamo parlato poco tempo fa su queste pagine. Ora, Harlan Coben, torna con un nuovo,  poderoso romanzo sugli scaffali delle librerie italiane.

Dal portale librimondadori.it:

Durante un campeggio estivo, quattro ragazzi – Gil Perez, Margot Green, Doug Billingham e Camille Copeland – si avventurano nei boschi di notte per non fare più ritorno. Margot e Doug vengono brutalmente assassinati; Gil e Camille svaniscono nel nulla, ma tutto lascia pensare che anche loro siano rimasti vittime di un serial killer.
Vent’anni dopo, Paul Copeland, fratello di Camille e brillante procuratore della contea di Essex, viene chiamato all’obitorio per il riconoscimento di un uomo ucciso la notte prima. In apparenza quello che si trova di fronte è il cadavere di uno sconosciuto, ma una cicatrice sul braccio sembra rivelare una verità sconcertante: il morto è Gil Perez.
Questa scoperta getta Paul in un baratro di ricordi strazianti, riaprendo ferite mai rimarginate. Dove si è nascosto Gil durante tutto questo tempo? E perché? Che cosa è accaduto davvero nei boschi durante quella tragica vacanza? È possibile che anche Camille sia ancora viva? Per cercare le risposte a queste domande, Paul si inoltra in un dedalo di reticenze e ambiguità, trovandosi a fare i conti con le zone d’ombra della sua stessa famiglia e con il proprio inestinguibile senso di colpa per non aver vigilato a dovere sulla sorella.
Alla difficile ricerca di una verità tanto necessaria quanto spaventosa, Paul rincontra il suo primo grande amore, Lucy, che era con lui quella terribile notte e che forse può aiutarlo a fare i conti con gli eventi che hanno sconvolto le loro esistenze.
In Estate di morte Harlan Coben intreccia magistralmente i destini dei suoi personaggi, alle prese con un passato impossibile da cancellare, l’innocenza irrimediabilmente perduta e l’ingovernabile forza dei sentimenti, firmando un romanzo appassionante e difficile da dimenticare.

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Editore: Mondadori
Anno: 2008
Collana:Omnibus
Pagine: 384
Prezzo: 18.60 €
ISBN: 978880458386
Traduzione: Alessandra Callegari

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Paul Doherty

novembre 18th, 2008

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Ci giunge in redazione, una richiesta di approfondimento circa Paul Harding. Noi, volentieri, rispondiamo.

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Paul Charles Doherty (Middlesbrough, 1946). Laureato in storia medievale all’Università di Oxford , vive in Inghilterra dove da diversi anni, scrive romanzi firmandosi con diversi pseudonimi:

  • Anna Apostolou
  • Michael Clynes
  • Ann Dukthas
  • C.L. Grace
  • Paul Harding
  • Mollie Hardwick
  • Vanessa Alexander 

Grazie alle molteplici personalità “virtuali” firma numerose serie, tra le quali quella di Fratello Athelstan (serie ambientata in Inghilterra nella seconda metà del XIV sec). Tra le altre, ricordiamo quella di  Kathryn Swinbrooke con lo pseudonimo di C.L. Grace  e la serie Amerotke, ambientata nell’antico Egitto nel XV sec. a.C. che vede come protagonista un giudice.

Riportiamo da Wikipedia: (http://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Doherty): Altre serie sono pubblicate in italiano: quella di Roger Shallot (Gli artigli del diavolo, Il calice avvelenato, Gli assassini del Graal) con lo pseudonimo di Michael Clynes e quella di Alessandro Magno (Alessandro Magno e la vittoria impossibile, Alessandro Magno e l’uomo senza Dio e Alessandro Magno e le porte degli Inferi). Doherty ha scritto numerosi altri romanzi, non ancora tradotti in italiano.

Il Giallo Mondadori ha pubblicato nel corso del tempo, diversi romanzi firmati delle serie Atelstan, Swinbrooke e Amerotke. Di seguito l’elenco delle opere già editate:

Fratello Athelstan:

  • La galleria dell’usignolo (The Nightingale Gallery), Il Giallo Mondadori n. 2371
  • Mistero alla torre di Londra (The House of the Red Slayer o The Red Slayer), Il Giallo Mondadori n. 2419
  • Lo scheletro del monastero (Murder Most Holy), Il Giallo Mondadori n. 2449
  • La collera di Dio (The Anger of God), Il Giallo Mondadori n. 2473
  • Il porto maledetto (By Murder’s Bright Light), Il Giallo Mondadori n. 2507
  • 19971995La casa dei corvi (The House of Crows), Il Giallo Mondadori n. 2536
  • Il vicario del diavolo (The Assassin’s Riddle 1996), Il Giallo Mondadori n. 2567
  • Fratello Athelstan – Il regno del male (The Devil’s Domain), Il Giallo Mondadori n. 2663
  • Fratello Athelstan e il campo di sangue (The Field of Blood), Il Giallo Mondadori n. 2731
  • La casa delle ombre (The House of Shadows), I Classici del Giallo Mondadori n. 1145

Kathryn Swinbrooke:

  • Il santuario dei delitti (A Shrine of Murders), I Classici del Giallo Mondadori n. 1011
  • L’occhio di Dio (The Eye of God), I Classici del Giallo Mondadori n. 1038
  • Il pittore di Canterbury (The Merchant of Death), Il Giallo Mondadori n. 2528
  • Il libro delle ombre (The Book of Shadows), Il Giallo Mondadori n. 2555
  • Il segreto del convento (Saintly Murders), I Classici del Giallo Mondadori n. 945
  • L’occhio del labirinto (A Maze of Murders), I Classici del Giallo Mondadori n. 1072
  • Il libro dei segreti (A Feast of Poisons), I Classici del Giallo Mondadori n. 1097

Amerotke:

  • La maschera di Ra (The Mask of Ra), Il Giallo Mondadori n. 2646
  • Il tempio di Horus (The Horus Killings), Il Giallo Mondadori n. 2699
  • I delitti di Anubi (The Anubis Slayings), Il Giallo Mondadori n. 2762
  • Le dieci coppe dello scorpione (The Slayers of Seth: A Story of Intrigue and Murder Set in Ancient Egypt), I Classici del Giallo Mondadori n. 970
  • Gli assassini di Iside (The Assassins of Isis), I Classici del Giallo Mondadori n. 1124

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Posizione di tiro – Rosso come il sangue – Stefano Pigozzi

novembre 5th, 2008

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Intervista a cura di Dario pm Geraci

Posizione di tiro.Un caricatore da 5 colpi.Faccia a faccia con i protagonisti del Noir Italiano. 

Cari lettori del Giallo Mondadori, siamo giunti alla seconda puntata della rubrica “Posizione di tiro”. Nello scorso episodio avevamo incontrato Stefano Di Marino in occasione dell’uscita di “Montecristo/2 – Giorno Maledetto”. Ora è il turno di un altro straordinario autore italiano, che, con il Suo primo romanzo “Metal detector” ha segnato in maniera indelebile il filone del “nero” italiano. EccoVi di seguito una imperdibile mini-autobiografia dell’autore stesso e successivamente l’intervista che ci ha rilasciato.

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Stefano Pigozzi – Biografia ( non autorizzata) Modenese, nato all’ombra della Ghirlandina, Stefano Pigozzi è di sana e robusta costituzione. È impiegato amministrativo presso un importante industria alimentare. Sposato ( molto felicemente). Un figlio di quattordici anni (molto sventuratamente).Fin qui tutto bene, no? Aggiungiamo che è patito di Harley-Davidson ( che non possiede perché non se la può permettere, maledizione), e  denunciamo che a suo tempo ha buttato nel cesso una laurea in Fisica e Matematica ( peggio per lui, fesso!). Ha delle debolezze: negli ultimi tempi ruba l’I-Pod del figlio e si fa overdose di Gun’s, Ac-Dc e Jimi Hendrix.Poi c’è questo particolare: scrive romanzi noir.  Ma perché si è messo a scrivere? Quella roba lì, poi? Bene; la risposta, secca ma vera, è che l’ ha fatto  per soldi. Il nostro amico, sino ai quaranta o giù di lì, non ha mai scritto una riga, ma in quei tempi aveva iniziato a guardarsi intorno per trovare un modo per integrare lo stipendio: insomma, racimolare altro “grano”.  Un esperienza di secondo lavoro come montatore di gru, sospeso a venti metri con nient’altro attorno a cui aggrapparsi se non l’aria, lo convince a tentare altre strade. Mettersi a  scrivere racconti è una di queste. Ma si guadagna, in Italia, scrivendo racconti? La risposta è no… se non sai dove cercare. Ma se invece t’indirizzi verso un certo “ mercato”… Così inizia a scrivere “ novelle” per riviste femminili: racconti “noir-rosa” regolarmente, a volte profumatamente,  pagati. Proprio come Scerbanenco, gente! Prosegue così per alcuni, divertenti,  anni. Si applica ( perché non è poi così fesso) e le cose ama farle come dio comanda; insomma,  il mestiere arriva ad impararlo (per dire, studia Bremond, Todorov, Barthes, Greimas… ma sì, anche Eco) I suoi racconti continuano ad essere pubblicati, ma comincia ad avere qualche difficoltà a piazzarli. “ Bello… ma un po’ troppo “duro” per il nostro pubblico femminile. Un po’ troppa violenza e sangue, francamente. Vuole togliere la scena dello squartamento con le forbici da sarta, per favore?”Ed allora? Allora arriva James Ellroy ed il suo “White Jazz”, il romanzo più scarnificato e be-bop del maestro losangeleno. Bang! Una rivelazione, come “ la luce” in chiesa che incanta John “Joliet” Belushi: “Beeeello… voglio scrivere un romanzo come questo!”Il romanzo è “Metal detector”. Vince il premio Tedeschi 2006. Serg Altieri, il “violento” ma illuminato editor della Mondadori, condensa tutto in una frase “ Steve, my man! One shot, one kill!”. Adesso esce questo “Rosso come il sangue” , ed in cantiere c’è il terzo. Bene, è tutto… per il momento.

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Stefano, fino a pochissimo tempo fa non Ti volevi considerare uno “scrittore” professionista. Adesso, con l’uscita del Tuo secondo romanzo come cambiano le carte in tavola? 

Quando mi riproporrai la domanda con il vento del Pacifico che ci costringe a chinare il capo sul bordo cosparso di zucchero del bicchiere ghiacciato di Daiquiri ( preparato con succo di cedro, non limone, mi raccomando,), ed indossando Rayban a specchio agiteremo la mano per rispondere al saluto delle ragazze in bikini che ancheggiano sul litorale… ecco, allora potrò rispondere “ Diavolo, sì. Ho fatto un po’ di soldi con i miei romanzi. Non è incredibile? Certo che questa casa sulla spiaggia mi sta davvero prosciugando”No, seriamente… ho un tale rispetto della professionalità che al momento non posso definirmi uno “scrittore professionista”. Quando potrò dedicare alla scrittura 25 ore al giorno, allora sì.  

 “Rosso come il sangue” può essere definito un sequel del Tuo bello e fortunato “Metal detector”, vincitore del premio Tedeschi e cult-book degli ultimi anni nel panorama del noir italiano. Cosa è cambiato (se qualcosa è cambiato) nel Tuo modo di scrivere e/o vedere le cose dopo quell’esordio?

 Un sequel? Sì, certo… ma, forse, più semplicemente posso affermare di aver ripescato alcuni personaggi, ed anche un certo milieu, e di averli “frullati” in una nuova storia con quell’ atteggiamento di convenienza che un autore ha nei confronti dei propri personaggi. Nessuna “empatia”: li sbatti di qua e di là costringendoli a tirare fuori tutto quello che possono dare. Poi li abbandoni. In fondo, questo è l’unico modo per farli “vivere” realmente, ed è l’unico atto d’amore che l’autore può compiere nei loro confronti. Un aneddoto: il titolo originale del nuovo romanzo era “Tripla A” ed indicava le iniziali dei personaggi; un giorno ricevo una telefonata un po’ preoccupata dell’editor (a cui mi inchino): “Ragazzo, rischiamo di trovarci dei guai con la potentissima “AAA -American Automobile Association”. Trovami un titolo diverso, ok?”. Ed ecco “Rosso come il sangue”.Una costante rispetto a “Metal detector è il ritmo della narrazione: questo per mantenere una “voce” riconoscibile ( una scelta anche di comodo, ammettiamolo). A proposito di “stile”… i periodi secchi, le ripetizioni, certi accorgimenti retorici, sono tutti finalizzati ad ottenere un ritmo dum-dum-dum: può piacere oppure no, ma è comunque una scelta consapevole. 

A differenza del Tuo lavoro precedente, qui in “Rosso come il sangue” hai deciso di spostare parte dell’ambientazione in territorio extra-italiano? Questa decisione è stata frutto unicamente di una necessità narrativa o c’è altro dietro questa scelta? 

Si parla, spesso in termini positivi, di contaminazione dei “generi” letterari differenti, vero? Bene, da appassionato lettore – oltre, naturalmente, di GM- di Segretissimo, ho voluto strizzare l’occhio alla spy-story ( e qui, inviando un tributo ammirato all’Italian Legion, permettimi di lodare/salutare direttamente un maestro, “il professionista” Stefano Di Marino: ero un suo fan ed ora, potermi definire suo “collega”, mi da alla testa più del Daiquiri…) Ho quindi aggiunto un tocco di spy introducendo l’affaire del “gas russo”; ma, chiariamo, i temi tipici della spy-story qui sono solo accennati. Ho le radici ben piantate nel noir e mi ci trovo bene (ed attendo sempre che qualcuno pubblichi un bel saggio con un titolo del tipo “ Quando il Noir vinse il Nobel”)  

Gli ultimi anni, sono stati molto significativi per la narrativa “di genere” italiana e per il noir in particolar modo. Cosa prevedi per il Tuo futuro di scrittore e come si evolverà secondo Te la condizione del “genere” in Italia nei prossimi anni?

 Il siderale e bellissimo “ Non è un paese per vecchi”, hai presente? C’era tutto: noir, western, horror. C’era tutto, un esempio di contaminazione a cui ho già accennato, ma con l’intento di mostrare i limiti della contaminazione stessa, di come i meccanismi possono/devono incepparsi.Quindi credo che i “generi” continueranno ad esistere per classificare opere con caratteristiche e pubblico ben definito ( esigenza anche dell’industria editoriale) ma certamente proseguirà una sorta di ibridazione che dovrà però essere assolutamente ben strutturata e controllata per evitare di divenire un blog incomprensibile. Per quel che mi riguarda sto lavorando al nuovo romanzo che completerà una trilogia Metal detector. Mi sto sforzando di rendere tutto più cupo… più noir, appunto. Sto cercando di far sanguinare letteralmente le anime dei personaggi… non so, forse sto pure esagerando… Quanto al noir in Italia… siamo su onda lunga che credo proseguirà nel tempo: il noir, “ un colore che sporca”, è molto in tono con i nostri giorni. 

Facciamo un gioco. Se una casa di produzione cinematografica Ti proponesse la riduzione di un Tuo romanzo per il cinema, quale sceglieresti e chi vorresti dietro la macchina da presa? 

È un gioco, d’accordo… ed allora, subito, inizio barando perché ti rispondo “Rosso come il sangue” e dietro la macchina da presa resuscito un mito… Don Siegel. Gente, ricordate il masterpiece “Chi ucciderà Charley Varrick”? ed ancora “ Contratto per uccidere”? ( ispirato ad Hemingway, per tornare al noir/letteratura alta).  Ma, credimi, non mi sono montato la testa citando questo mostro sacro… ho solo colto l’occasione offerta dalla tua domanda per manifestare un sincero atto d’amore nei confronti di quel cinema e di quel “linguaggio”. Un amore che credo sia condiviso da tutti i lettori di questo blog.

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Montecristo rises again : Stefano Di Marino su Milanonera

novembre 4th, 2008

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Sulla rete si parla ancora dell’ultimo numero del Giallo Mondadori Presenta. Paolo Roversi (scrittore e direttore di Milanonera) ha intervistato l’autore di Giorno maledetto. Questo il link per raggiungere la pagina:

http://www.milanonera.com/?p=1435

Buona lettura

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Dizionario delle letterature poliziesche – Notifica di slittamento

novembre 4th, 2008

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Gentili lettori del Giallo Mondadori, mi trovo, purtroppo ad annunciarVi che il Dizionario delle letterature poliziesche (Conti – Zucca) precedentemente annunciato come “imminente pubblicazione” , verrà rimandato ad inizio 2009 a causa di problematiche di natura tecnica.

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La vetrina di Novembre

ottobre 27th, 2008

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Dizionario delle letterature poliziesche

ottobre 19th, 2008

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Cari lettori del Giallo,
dal 18 Novembre presso tutte le librerie sarà in vendita il “Dizionario delle letterature poliziesche” di Claude Masplède curato, nell’edizione italiana da Luca Conti e Giovanni Zucca.
Strumento fondamentale non solo per gli amanti del genere giallo/nero, ma anche e soprattutto per chi desidera approfondire la propria conoscenza su una letteratura che poco ormai ha a che fare con l’etichetta “serie b” che per anni gli è stata affibiata.
3400 voci; schede su autori e opere; biografie e bigliografie. Un’opera monumentale che potrà essere vostra tra meno di un mese.
Non lasciatevela sfuggire.
Per maggiori informazioni, consultate il blog ufficiale dell’opera a questo indirizzo: http://diziogiallo.wordpress.com/ .

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Lettore, in guardia!…Pinketts su Giallo e Noir

ottobre 11th, 2008

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Il Giallo è il colore della bile di quelli che il Noir non sanno scrivere.

Il Giallo è una letteratura perfetta, che fa la lotta con la gotta, come il fumo della pipa in un locale per non fumatori.


Il Noir è il puzzo di fumo in un vicolo che odora di vita.
E’ l’odore della nostra coscienza.

(Andrea G. Pinketts per Il Giallo Mondadori blog 09-10-2008)

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Harlan Coben

ottobre 6th, 2008

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In un universo formato da individui “border-line”, situazioni difficili e idiosincrasie sociali, Harlan Coben conduce il lettore in un vortice di emozioni incessanti, “tour de force” ai limiti dell’umano. I suoi stupefacenti romanzi, che mischiano sapientemente il thriller della scuola americana (Crais, ma anche Mc Bain e Connelly) con il noir cupo e disperato che nasce dalle strade polverose della provincia americana, gli hanno fatto vincere il prestigioso Edgar Award, e l’hanno reso famoso in tutto il mondo. Dal suo romanzo “Non dirlo a nessuno” (Mondadori; 2002) è stato tratta la pellicola “Ne le dis à personne” del regista francese Guillaume Canet (lo stesso Coben appare in un frammento del film in maniera Hitchcockiana in veste di passante all’interno di una stazione), inoltre Seth Greenland sta girando proprio in questo periodo un film tratto dal romanzo “Deal breaker” (Orion; 2006). L’opera di Coben è nota al pubblico italiano grazie alla Mondadori, di seguito i romanzi pubblicati nel nostro paese:

Collana Omnibus stranieri:

        Se ti trovi in pericolo

        Suburbia killer

        Identità al buio

Collana Bestseller :

        Non dirlo a nessuno

        Suburbia killer

        Svaniti nel nulla

        Non hai scelta

Il successo di Coben, è giunto in Italia anche grazie al Giallo Mondadori che ha riproposto per l’edicola due romanzi dell’autore:

Giallo Mondadori n.2841 : Non dirlo a nessuno

Giallo Mondadori n.2869 : Svaniti nel nulla

Giallo Mondadori n.2910 : Non hai scelta

Per maggiori informazioni sull’autore, sulle prossime uscite e sugli sviluppi di questo nuovo, atteso film, consultate la sua pagina web all’indirizzo www.harlancoben.com  o in alternativa il suo myspace all’indirizzo www.myspace.com/harlancoben.

Harlan Coben, laureato in scienze politiche, ha lavorato per molti anni nell’industria del turismo. Ha scritto diversi romanzi, vincendo il prestigioso Edgar Award, prima di diventare famoso in tutto il mondo (ora è tradotto in ventidue lingue) con i bestseller Non dirlo a nessuno (2002), Svaniti nel nulla (2003), Non hai scelta (2004), Identità al buio (2005) e Suburbia killer (2006) tutti pubblicati da Mondadori. Vive nel New Jersey con la moglie e tre figli.

Qui la scheda dell’autore dal sito LibriMondadori.it

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