Margaret Millar
L’ultima sua apparizione sulle pagine del Giallo Mondadori, risale al mese scorso con “Uno sconosciuto nella mia tomba”. Tracciamo un breve profilo di questa grande scrittrice.
In questo periodo in cui, pare essere tornato in voga, il cosiddetto “Thrilling”, è il caso di ricordare, uno, o meglio una, dei massimi esponenti di questa corrente appartenente al Mistery. Margaret Millar (Kitchener, 5 febbraio 1915 – Santa Barbara, 26 marzo 1994), nota al pubblico anche per il matrimonio con il celebre scrittore Ross MacDonald ( o Kenneth Millar) ha rappresentato allo stesso un punto di continuità e di svolta per il panorama Giallo. Con i suoi romanzi ha saputo unire, elementi gotici e noir, giallo classico e tratti di hard – boiled.
La Millar, fa il suo esordio sulle pagine del Giallo Mondadori nel 1951 con il romanzo:
- Inganno per quattro – Il Giallo Mondadori n. 151
Seguiranno, sempre per il Giallo Mondadori:
- Occhi nel buio – I Classici del Giallo n. 315
- Sapore di paura – Il Giallo Mondadori n. 1967
- Il segreto di Virginia – Il Giallo Mondadori n. 2226
- La porta stretta – Classici del Giallo n. 208
- Chi perde un amico… – Il Giallo Mondadori n. 2135
- La scatola d’argento – Il Giallo Mondadori n. 2272
- Uno sconosciuto nella mia tomba– Il Giallo Mondadori n. 2214 – Classici del Giallo n. 1207
- Una torre per il profeta – Il Giallo Mondadori n. 772 – Classici del Giallo n. 656
- Jessie è scomparsa – Il Giallo Mondadori n. 2318
- Mistero senza fine – Il Giallo Mondadori n. 2116
- Cercatemi domani, sarò morto – Il Giallo Mondadori n. 1489
- L’assassinio di Miranda – Il Giallo Mondadori n. 2467L’urlo – Il Giallo Mondadori n. 2441
- Ragnatele – Il Giallo Mondadori n. 2007
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novembre 24th, 2008 at 21:43
Non ho avuto neanche il tempo di chiedere quale fosse la collezione aggiornata delle uscite mondadoriane (ce l’ho, ma fino a qualche anno fa !) della Millar, ed ecco che ce la propongono : ma cos’è, telepatia ?
novembre 24th, 2008 at 22:01
Gent. Sig. Geraci,
le rendo noto che “Mistero senza fine” è stato pubblicato anche con lo Speciale del Giallo Mondadori n.23 del Marzo 2000 (assieme a Woolrich e Wainwright).
novembre 25th, 2008 at 09:27
Ho controllato la collezione e li ho proprio tutti
Nei prox giorni inizio a leggere “Sapore di paura” per fare un remember dell’autrice
novembre 25th, 2008 at 20:28
Domanda per Voi:
Qual’è il miglior romanzo della Millar?
novembre 26th, 2008 at 09:18
Inizio io:
La porta stretta probabilmente.
Ma pure Ragnatele e Sapore di Paura (quello che voglio rileggere ora) mi ricordo che mi erano piaciuti particolarmente
novembre 26th, 2008 at 19:31
Difficile dire, perché il bello dei romanzi della Millar è che sono tutti completamente diversi l’uno dall’altro, a differenza di quelli di Ross Macdonald, che dal punto di vista della struttura sono tutti (volutamente) uguali.
Resta il fatto che la Millar è molto probabilmente l’autore di gialli più sottovalutato della storia, considerando anche che fa parte della ristretta rosa dei grandissimi del genere.
novembre 27th, 2008 at 17:48
Luca, che significa ” L’autore di gialli più sottovalutato della storia”? Sottovalutata da chi ? Se intendi come opinione generale (cioè del pubblico)rispetto ad altri suoi colleghi è un conto, ma si puù intendere anche per altro : da noi per es. non mi risulta che sia stata tanto sottovalutata, avendo avuto l’attenzione dei critici in Italia e tutta questa messe di pubblicazioni ricordata da Geraci..
A me sembra che ce ne siano altri di autori, COMPLETAMENTE sottovalutati, e alcuni direi di più, DIMENTICATI: per es. Nicholas Olde e Rowland Hern, o il tuo Derek Smith o Thin Air di Howard Browne pubblicato quarant’anni fa nel Giallo Mondadori e mai più ristampato.
novembre 27th, 2008 at 18:12
Per il resto.Luca, son perfettamente d’accordo con te :le classifiche si posson fare quando i parametri utilizzati son gli stessi e validi per tutti ! Osservo però che operare una classifica non è solo assai difficile stilarla se i parametri non sono uniformi, ma anche se il numero dei parametri è vario e molteplice. In questo caso, se i romanzi sono molti, e verosimilmente molti di livello assai alto, operare una classifica è pretestuoso. Semmai vale solo per buttarla lì.
Più interessante sarebbe stato chiedere semmai quale romanzo della Millar fosse rimasto più impresso, perchè così si sarebbe messo in luce l’aspetto che per ciascuno dei lettori avrebbe rivestito un significato particolare.
Se uno mi chiedesse : qual è il romanzo della Christie che ti è rimasto più impresso ? Direi subito : “Dalle nove alle dieci” : perché ha infranto un tabù che fino ad allora aveva resistito, e al quale io stesso mi ero affidato : la sua soluzione mi ha lasciato a bocca aperta.
Se la stessa domanda me la facessero per Carr, Queen o Rawson , direi nell’ordine : Il Mostro del Plenilunio o L’Arte di uccidere (per il Plot finale); Il Mistero delle Croci Egizie (per l’indizio sensazionale della boccetta di jodio, che passa inosservata a tutti); Morte dal cappello a cilindro (per l’arte di far apparire quello che non c’è e di non far vedere invece il visibile). E si badi bene : lo si potrebbe fare solo ed esclusivamente se si fossero letti TUTTI i romanzi, altrimenti una tale lista non avrebbe senso.
Ma se mi chiedessero qual è il romanzo migliore dei tre autori o della Christie, non lo saprei dire : Carr, Queen e Christie hanno confezionato ognuno almeno dieci capolavori, e Rawson sicuramente 3. E ciascun capolavoro ha le sue peculiarità, i suoi pregi, e le sue diversità.
dicembre 28th, 2008 at 20:09
Egregio sig. Dario Geraci,
sarebbe bello poter acquistare in libreria (e non solo in edicola…)un qualche romanzo di Margaret Millaar, come credo sia ancora possibile per alcune opere di Ross MacDonald.
Devo dire che sono rimasto deluso dal fatto che recentemente abbiate scelto di (ri)pubblicare della Millar proprio Uno sconosciuto nella mia tomba, l’unico (!) suo romanzo reperibile nel catalogo provinciale delle biblioteche di Vicenza (…in un’edizione da libreria).
Leggo dalla retrocopertina di Inganno per quattro (Classici del Giallo Mondadori n. 894) che in Italia è ancora inedita “la serie basata sulle indagini dello psichiatra Paul Prye”. Mi auguro che abbiate l’intenzione di far pubblicare gradualmente questi romanzi, prima o poi.
Dei soli cinque romanzi che sono riuscito a leggere di questa grande scrittrice Cercatemi domani, sarò morto è quello che mi è rimasto più impresso.
Distinti saluti,
Mattia Conzato