Segretissimo 1671: Simone Farè, “Clausewitz. L’equazione del fuoco”

Simone Farè, “Clausewitz. L’equazione del fuoco”, Segretissimo n. 1671, maggio 2023

Simone Farè, “Clausewitz. L’equazione del fuoco”, Segretissimo n. 1671, maggio 2023

La Warhog Limited è stata vittima di spionaggio industriale. Qualcuno ha rubato del materiale riservato, un’arma altamente tecnologica ma piccola abbastanza da stare in una valigetta.

La refurtiva, secondo le indicazioni, si trova nelle mani di un gruppo di mercenari nascosto a Singapore, protetto da un piccolo gruppo di fuoco.

Ma Clausewitz, mercenario della Silent Corporation ingaggiato per la missione, lo sa bene: l’arte della guerra è l’opposto di quello che ti raccontano i film. Nessuno scontro epico, nessuno scambio di colpi feroci o intrecciarsi di complesse strategie. Ciascuno ha un solo colpo a disposizione, e il primo che lo sferra con efficacia vince.

Quando la Squadra fa irruzione nella segheria abbandonata alla periferia della città per la missione di recupero, la prima sorpresa è che il luogo è protetto da non uno, ma due gruppi di mercenari armati fino ai denti.

La seconda sorpresa però li lascia ancora più sconcertati: non c’è nessuna cassa, nessun pacco da trasportare… ma solo un ragazzino sui quattordici anni imbavagliato e legato su una sedia. Un giovane ostaggio di provenienza sconosciuta di cui nessuno sa nulla, e che lascia Clausewitz con più domande di quando è arrivato.

Che fine ha fatto il materiale bellico rubato? Chi è stato a fornire le false informazioni, e perché? E soprattutto, cosa diavolo ci faceva un adolescente occidentale in mano a un gruppo di pericolosi criminali nel mezzo del Sud-est asiatico?

Starà a Clausewitz e ai suoi fedelissimi compagni, Dragon, Farmer, Wolfpack, Castor e Pollux, indagare sull’accaduto di una vicenda che puzza di bruciato, e che ha tutto il potenziale per innescare un incendio di portata colossale.

Ed ecco cosa racconta l’autore, Simone Faré:

L’equazione del fuoco rappresenta per me un vero e proprio “fixed point in time”, come direbbe Dottor Who, un punto di svolta. E’ il romanzo in cui ho creato Clausewitz e il romanzo che, arrivando in finale al premio Altieri, mi ha convinto a continuare a provarci.
E’ quasi un enigma della camera chiusa, una vera e propria trappola per topi in salsa segretissimo con tante fiamme, tanti proiettili e tante esplosioni con al centro un complotto apparentemente senza colpevoli. Credo siano queste le situazioni in cui Clausewitz si diverte di più, quando è ora di menare le mani e sfondare le file nemiche la Silent Corporation ha diversi valenti operativi che possono fare il lavoro, ma quando il tuo avversario cerca soprattutto di batterti in intelligenza è il nostro prussiano che va in prima linea, mettendosi in gioco. 
Prima della risposta definitiva all’enigma, però, sarà inevitabile affrontare la tempesta della battaglia.
E, forse, risolvere l’equazione del fuoco.

Simone Faré – nato a Milano nel 1979, ingegnere informatico, lavora come sviluppatore software. Appassionato di videogiochi e fantascienza, considera se stesso un “nerd delle epoche antiche” e scrive fin da giovanissimo. Dopo la pubblicazione di diversi romanzi, nel 2021 ha vinto il premio Altieri per la spy story con il romanzo “Il pozzo dei soldati”,  prima apparizione su Segretissimo del mercenario senza nome, nome in codice Clausewitz.

Buona lettura!

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