Segretissimo SAS 81: Gérard de Villiers, “Chi dice sikh”

Gérard de Villiers, “Chi dice Sikh”, Segretissimo SAS n. 81, novembre 2021

Gérard de Villiers, “Chi dice sikh”, Segretissimo SAS n. 81, novembre 2021 

Un altro Gandhi è destinato a morire. Almeno stando agli informatori dei servizi segreti pakistani, che riportano crescente fermento tra gli estremisti sikh.

Pare che dei terroristi stiano complottando di uccidere il primo ministro indiano Rajiv Gandhi, e che la data prevista per l’attentato sia il 31 ottobre, in occasione dell’anniversario della morte di Indira Gandhi, madre di Rajiv, evento che fra l’altro, molti anni prima, aveva già dato il là a una vera e propria escalation di violenza tra sikh e indù.

Per compiere l’attentato, secondo le fonti dei servizi, sarebbero stati incaricati due famigerati sicari, già sospettati di aver fatto esplodere un Boeing 747 dell’Air India, provocando 400 morti.

Come se non bastasse, la testa di Lal Oberoi, agente del locale Intelligence Bureau, è stata incendiata come un bengala dagli uomini dell’AISSF.

Per finire, bisogna anche tener conto che al Pakistan, in fondo, l’idea di un’India destabilizzata non spiace affatto, soprattutto ora che il paese islamico è in grado di sfoggiare una una chicca inedita nel proprio arsenale: una bella bomba atomica nuova di zecca…

Starà a Malko Linge sventare il piano degli estremisti sikh, sebbene a prima vista non sembri l’uomo più adatto per la missione.

Il Principe delle Spie, infatti, non parla punjabi né hindi, è immediatamente individuabile e in quanto straniero, e non è di certo ignifugo… Tuttavia, SAS è noto per la sua pelle coriacea, requisito indispensabile per sopravvivere in un covo di fanatici, infiltrati e traditori.

In caso di fallimento almeno una cosa è sicura: il Principe delle Spie potrà  aspirare a un karma superiore!

Gérard De Villiers è l’autore incoronato dal “New York Times” come il più grande scrittore di spy story del mondo, con oltre 100 milioni di copie vendute.

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