S. Gunn – Il Professionista: Legione Straniera
Stephen Gunn – Il Professionista: Legione Straniera – N°1638 – dicembre 2017
Chance Renard è rimasto un legionario. Forse non pieno di ideali, ma con energia e coraggio da vendere. Abituato a prendere la vita per la gola nell’illusione di ottenere quello che vuole. La strada imboccata arruolandosi tanti anni prima è ancora la sua, un ingaggio dopo l’altro, in questo mestiere che ti costringe a dare il meglio per restare vivo. Così, quando il governo francese gli propone di assumere il comando di uno speciale reparto di soccorso per una missione nel cuore oscuro dell’Africa, accetta senza esitazione. Anche perché il complotto internazionale per assicurarsi un rarissimo minerale indispensabile per
le telecomunicazioni nasce dalle viscere dell’Europa. E sulla strada del Professionista compaiono amici e nemici del passato in un vortice che lo coinvolge a livello molto personale. Un’avventura che è già leggenda.
All’interno, il racconto “Un’ombra sulla luna” di Scilla Bonfiglioli, vincitore del premio Segretissimo 2017.
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novembre 29th, 2017 at 09:35
lo dico sempre, ma di questo romanzo sono particolarmente fiero. all’uscita posterò poi il dietro le quinte.
novembre 29th, 2017 at 11:44
Sono, come sempre, pronto ad acquistarlo in edicola appena esce.
novembre 29th, 2017 at 16:55
il 5 credo
novembre 29th, 2017 at 23:35
Sarò banale, ma la copertina è molto bella.
In ogni caso, la sinossi mi intriga parecchio…
novembre 30th, 2017 at 07:37
Moolto promettente, poi confesso che io preferisco le ambientazioni europee o comunque con riferimenti alla realtà geopolitica. Anche se le storie del Professionista sono sempre una garanzia!
novembre 30th, 2017 at 15:11
Concordo con quanto scritto da valerio66.Molto importante la realta’ geopolitica.
dicembre 1st, 2017 at 08:50
e di riferimenti alla realtà geopolitica anche europea ne troverete parecchi, dal coinvolgimento delle grandi aziende nelle guerre in africa per il possesso di materiali indispensabili alle telecomunicazini alla situazione in RDC cheè un po’ dimenticata dai giornali ma davvero bollente. e non perdetevi la parte italiana…
dicembre 1st, 2017 at 17:21
Chiarisco: leggo il Prof. dagli inizi, mi piace il Garudan con la sua “caccia ai richiami salgariani” , ma dato che ho subito il fascino della Cortina di ferro da ragazzo, che adesso le vicende di vita mi hanno portato qualche volta in Russia, quando leggo di ambientazioni in cui sono stato o potrei andare..scatta quel “qualcosa in più”.
dicembre 2nd, 2017 at 08:47
grazie valerio66. in effetti i lettori hanno moltissime preferenze, sempre differenti e a volte in contrasto tra loro. con un certo numero di avventure all’anno cerco di accontentare tutti variando il più possibile ambientazioni e temi. questo sarà un volume che, spero, accontenterà un po’ tutti
dicembre 5th, 2017 at 23:58
Ciao Stefano. Sono un tuo estimatore della produzione del professionista. Siccome ti definisce un grande lettore del settore ti faccio questa domanda. Sto cercando autori simili a te, ma russi, ovviamente tradotti in italiano. Mi interesserebbero libri di guerra tecno, con dettagli militari, tipo tanti libri degli americani, ma scritti da russi, dalla parte dei russi, tradotti in italiano. Distruzione di israele e usa in ginocchio. Cose così. Cose che noi, paese satellite degli Usa non troviamo mai in alcun libro. Sono arcistufo delle produzioni usa, sia libri che cinema. Cerco alternative. Tu sei una di quelle. Vorrei trovare i russi, ma non li trovo. Sai aiutarmi? Grazie.
dicembre 6th, 2017 at 09:28
@Giorgio, purtroppo non so darti indicazioni. il mercato inglese non li traduce, se cisono,e sono certo che ci siano come ce ne sono di israeliani. molti anni fa Mondadori traduzze un romanzo di Semionov La tass è autorizzata a dichiarare ma non andò bene. peccato perché era molto bravo
dicembre 7th, 2017 at 09:04
Passaporto per l’Avventura: A moi la Legion!
Ed eccola qui la mia copia del Segretissimo 1638 IL PROFESSIONISTA: LEGIONE STRANIERA. Una tappa importante nel cammino personale e lavorativo di quest’anno, che ha anche avuto qualche momento difficile sul piano privato, ma che mi ha regalato grandissime soddisfazioni. Prima tra tutte aver pubblicato tra ristampe originali e racconti dodici storie del Professionista che si sono accompagnate con il mio ritorno al giallo (La Torre degli Scarlatti), un’incursione nel fantahorror (L’Uomo della Nebbia) e La Guida al cinema bellico lavorato con il mio collega e amico Michele Tetro. Ma veniamo a Chance. È una storia cui tengo molto questa, una di quelle che Chance racconta in prima persona perché l’argomento si fa più scottante e la distanza tra l’avventura e le sue esperienze umane si assottiglia. Una vicenda lunga e articolata che dovrebbe piacere anche a chi il Professionista non lo conosce. Il personaggio si presenta, mette subito le carte in tavola, senza sconti. Lo so cosa pensate. No, Chance Renard non sono io. Il narratore tiene sempre una certa distanza dai suoi personaggi. ‘Il barista è sempre pallido’ scriveva Ferruccio Parazzoli che era editor e ‘scrittore’ letterario vero e mi ha insegnato parecchio con l’esempio e la parola scritta molti anni fa. Però questa volta anche il narratore si abbronza un po’. Vi rivela trasfigurandole alcune cose di sé. Legione Straniera è una storia di spionaggio e di guerra. Una storia di attualità e fantasia, mi piace pensare che abbia il respiro della Grande Avventura e sappia riprodurre quegli intrighi spionistici che tanto hanno affascinato me e, penso, anche voi. È una vicenda che ha il suo fulcro in Congo che è una terra disastrata, dove si combatte ancora alla ricerca di una libertà, un equilibrio che forse i danni del colonialismo, del post colonialismo, del tribalismo, della superstizione e dell’avidità non permetteranno mai di trovare. È un luogo ideale, magico come il cuore di tenebra di Conrad, la foresta del dottor Livingston e di Mungo Park, ma anche degli Affreux, i mercenari delle guerre degli anni ’60. Ma è anche un paese dimenticato oggi, nel 2017, ricchissimo di minerali come il coltan-tantalio, indispensabile per i cellulari di cui non sappiamo fare più a meno. Una terra dove Chance si ritrova a pensare al passato alla Legione che è da sola l’emblema dello spirito di avventura. Non è un caso che lo richiamino a comandare una missione attribuendogli il grado di comandante, lui che è stato persino cacciato dagli ex commilitoni. Ma dopo un flashback in Norvegia, in un ambiente gelido in cui incontriamo i protagonisti principali, la vicenda si dirama in Europa da Bruxelles all’Italia, qui fotografata in un paio di ambientazioni inedite che mi rimendano a tempi passati, mettendo a nudo complotti, interessi, giochi di guerra tra multinazionali potenti come stati. L’attualità, ma con tutti i trucchi e le astuzie della spy story classica. Con ritmo e vigore, naturalmente, perché è questo il modo in cui credo che oggi vadano raccontate queste storie, soprattutto su Segretissimo la cui regola d’ingaggio è sempre stata prendere il lettore per la gola. Sam Durell, OSS117, il Principe Malko, Phil Sherman e, sì, anche il buon vecchio Bond mi guardano da lontano, vigili e severi. Ma a loro si affiancano nuovi eroi e riferimenti che hanno lasciato traccia nella mia memoria, Nick Stone, Mitch Rapp, Jack Ryan e, perché no?, Jason Bourne. Un po’ mi piace ricordare Ian Vam Hamme, creatore di Largo Winch e XIII, che considero il mio maestro ideale. Ma tutto ciò, questi volti, questi modi di raccontare passano attraverso un filtro personale. M’illudo che il Professionista sia una persona unica, con le sue esperienze e una caratterizzazione. Caratterizzazione perché siamo nella narrativa popolare, dove tempo per parlarsi addossi e creare ‘memoir’ non ce n’è. Meglio così. I personaggi sono quello che fanno e quello che dicono. Poi se ci volete vedere qualcosa in più, tanto meglio. Ma l’importante è la storia. La spy story italiana ha una identità, una storia ormai, della quale mi ritengo onorato di essere una piccola parte. Con gli anni varia, trova agganci nuovi e ripesca tradizioni classiche. Si contamina con il reportage, ma solo quel che è giusto, perché il lettore va accompagnato nei luoghi, ma poi credo lo si debba lasciare in balia della corrente, del ritmo della storia. Certo il ritratto dell’Africa in guerra è crudo, contraddittorio, feroce con le sue città composite, degradate e al tempo stesso echeggianti di tempi coloniali, con i bambini soldato, i lebbrosi, gli invasati della magia, i massacri. Ma sono scenari che servono la vicenda, non il contrario. E naturalmente ci sono le donne. Diverse in questa storia. Forti, sensuali (alcune), terribili altre. Sempre protagoniste in qualche modo. Olga, spero, la ricorderete. Poi c’è la squadra, il gruppo, i legionari ma anche gli altri. Comprimari ma importanti. E tra i molti nemici ne emerge uno che davvero mi sono divertito a mettere in scena. Lo scoprirete. Davvero sono soddisfatto di questo lavoro che ho programmato con letture, ricordi, schemi narrativi con la speranza di accontentare tutti. Me soprattutto, perché quando una storia ti piace, la senti viva, allora c’è una possibilità che piaccia al pubblico. Al tuo, quantomeno.
dicembre 12th, 2017 at 15:44
Non mi riesce di trovarlo in edicola a tutt’oggi, c’è qualche problema nella distribuzione. Nell’edicola del mio paese arrivano gli speciali, SAS ecc. ma non più la serie normale che faccio acquistare da u n mio amico in stazione a Pescara pur io abitando in prvincia di Verona ma questo numero non è, ancora arrivato
dicembre 13th, 2017 at 10:08
mi spiace molto Giuseppe, spero che la redazione ne prenda nota e lo comunichi, purtroppo la distribuzione è un universo a sé che ragione come vuole…
dicembre 13th, 2017 at 15:28
Preso e subito iniziato, la storia è molto appassionante, e la narrazione in prima persona è molto coinvolgente, mi piace!
dicembre 14th, 2017 at 09:09
grazie anche a te andrea.in effetti è una storia con qualcosa in più… anche se lo dico sempre
dicembre 22nd, 2017 at 22:01
Ciao Prof complimenti per quest’ultimo romanzo, bello soprattutto il racconto in prima persona. Mi è piaciuto anche il racconto della Bonfiglioli.
Tanti auguri a tutti.
dicembre 23rd, 2017 at 09:28
grazie Michele e a tutti voi che sostenete e leggeteil Prof, certo che Scilla è una promessa!
gennaio 2nd, 2018 at 01:35
AUGURI DI BUON ANNO NUOVO a tutti gli appassionati delle letture di Segretissimo.
gennaio 5th, 2018 at 17:31
auguri a voi
gennaio 7th, 2018 at 19:45
lo avrei acquistato mooolto volentieri….ma dopo aver battuto a tappeto tutte le edicole dai primi di dicembre ho ricevuto sempre la stessa risposta: non è ancora arrivato!si vede che vivo in una zona depressa…
gennaio 8th, 2018 at 09:03
Avventurona con la A più che maiuscola, il Professionista più cupo e cinico mai letto finora, e poi foreste intricate, bokor e magia nera, sangue a fiumi, scene di guerra civile molto vere.
non mancano comunque le donnine simpatiche che fanno bella la vita di noi vecchi storpi pieni di cicatrici.
gennaio 8th, 2018 at 11:35
grazie Action cas e buon anno
gennaio 23rd, 2018 at 15:14
Bentornato Prof. Dopo un millennio di tempo soggettivo (due anni di tempo terrestre) sono riuscito a riavere Segretissimo (serie principale) in edicola dalle mie parti. Adesso devo solo reperire i numeri del Prof persi in questo infinito e “doloroso” arco di tempo 😀 A proposito, nulla di sa, dalle anticipazioni, del Segretissimo regolare in uscita a febbraio…
gennaio 31st, 2018 at 12:56
hai ragione. a febbraio il profstory con l’oppio di herat e Ghiaccio siberiano…il blog latita
marzo 29th, 2018 at 15:49
Avvincente dalla prima all’ultima pagina, come sempre! Grande Prof! ^_^