Gérard de Villiers – Panico a Bamako

febbraio 2nd, 2014 by Alessio Lazzati

Gérard de Villiers – Panico a Bamako – N°74 Febbraio 2014

SASFebbraioMali, Africa subsahariana. Il Nord del paese è caduto nelle mani di gruppi islamisti che ora avanzano verso la capitale Bamako. Ancora ottocento chilometri, prima che lo stendardo di un regime barbarico e oscurantista sventoli sulla regione. La CIA ha inviato sul posto il suo miglior agente per un tentativo estremo: scoprire i piani del nemico e fermarlo a qualsiasi costo. Ma la situazione è disperata. Non esiste più una forza militare in grado di opporsi a quell’orda selvaggia, l’esercito regolare è ormai evaporato. In una città sull’orlo del caos e infiltrata dagli integralisti, Malko Linge si trova a fronteggiare da solo la ferocia e l’astuzia dei fanatici capeggiati dall’AQMI, un’organizzazione legata ad Al Qaeda. E quando Boubacar Wagué, il suo contatto locale, viene imbottito di esplosivo sotto una corazza di cui non può liberarsi e trasformato in una bomba umana, destinata a dissolvere entrambi in un lampo di luce e calore, per il Principe delle Spie è la volta in cui tutto sembra perduto…

DISPONIBILE IN EBOOK

Posted in Segretissimo SAS, Segretissimo SAS - ebook

20 Responses

  1. glock22c

    Da non perdere, in questo libro De Villiers commette uno dei pochi errori della sua carriera (lui ne ammise due ed uno è questo) ovvero si dimenticò di mascherare l’identità di un vero operativo che aveva conosciuto sul posto durante il viaggio preparatorio del libro. Un chicca per gli appassionati

  2. Shinobi

    E’ comunque un SAS molto recente: pensavo che oramai De Villiers avesse smesso di fare questi viaggi preparatori e che l’intero lavoro l’avesse fatto un ghost.

  3. glock22c

    Invece, stando ad un intervista rilasciata all’inizio del 2013 al NYT parrebbe che, almeno questo titolo, sia mano sua, anch’io sono rimasto sorpreso quando la lessi, ho pensato che forse data l’età solo una su quattro delle uscite annuali fosse scritta in prima persona.

  4. il professionista

    giusto per sfruculiare un po’ gli amici sassologi… oggi ho trovato dal mio rivenditore di divd strani e rari una chicca imperdibile. SAS MALKO in dvd…con Miles O’Kefee8che fu anche tarzan…) film tedesco(infatti è in tedesco per cui non ci capisco una mazza ma l’ho comprato ugualmente) tratto da terrore a San Salvador, film di cui conoscevo l’esistenza ma non aveva mai trovato traccia. adesso oltre a quello di mclaglen L’occhio delal vedova, ho anche questo.. così giusto per collezionismo…. :-)

  5. nostalgico

    Prof, io il tedesco lo capisco, ma il DVD di SAS A SAN SALVADOR mi guardo bene dal cercarlo: è stato purgato da tutta la violenza e l’erotismo dal romanzo, facendo passare SAS x un novello 007, un po’ come il film su Dylan Dog che non ha niente a che vedere con lo spirito del personaggio. X tacere della penosa trasposizione televisiva dei capolavori di Goodkind sulla SPADA DELLA VERITÀ. Ma dai! D’altronde basta cercarlo su YouTube x rendersi conto che di de Villiers è rimasto ben poco.
    L’OCCHIO DELLA VEDOVA è un altro che mi rifiuto di cercare, visto già solo il guazzabuglio che ne hanno fatto.

  6. il professionista

    per amor di collezione….

  7. Riccardo L. Falcetta

    @Redazione: dalle mie parti (Andria e dintorni) tutti i volumi sono arrivati con un pesante errore di impaginazione: decine di pagine “spostate” a sinistra che hanno rischiato di rendere i volumi illeggibili. Per fortuna il “taglio” a sinistra ha solo sfiorati i primi caratteri delle frasi, tagliandoli soltanto in qualche caso…

  8. eg8

    Francamente mi aspettavo di meglio. Parecchia fuffa e il primo, vero episodio con un po’ di tensione solo a metà abbondante del romanzo. Non pare proprio la mano di De Villiers.

  9. Shinobi

    Io devo ancora comprarlo. Comunque, se anche l’ha scritto De Villiers, è possibile che nel lungo corso degli anni il suo modo di impostare la storia sia cambiato: è successo a molti scrittori e sceneggiatori.

  10. il professionista

    io l’ho letto qualche tempo fa in originale. l’ambientazione mi era piaciuta ma concodo con eg8, questi,che sicuramente non erano scritti da GDV sembravano un po’ dei telefilm diluiti… parere personale…

  11. AgenteD

    Comunque,dato il clima attuale alle nostre latitudini, direi che adesso un viaggetto nell’Africa subsahariana ci sta proprio bene… :)

  12. Shinobi

    Concordo, AgenteD, dev’essere una affascinante zona d’avventure (di vario genere).

  13. AgenteD

    Dopo la lettura anch’io sono d’accordo che il romanzo “prende” dopo la metà. Devo dire, però, che ogni volta che mi trovo con dei SAS dal ritmo lento, dove succedono poche cose, mi rendo anche conto che magari sono molto realistici, e che la realtà della “vita da spia” è proprio quella, e che le avventure e i colpi di scena a cui siamo abituati appartengono ad una realtà romanzata, divertente da leggere ma, evidentemente, poco veritiera…

  14. Shinobi

    Hai fatto un’osservazione interessante.
    Ma bisogna anche puntualizzare che non esiste una “vita da spia” in senso generico, perché esistono varie tipologie di spie differenti a seconda delle caratteristiche psicologiche e fisiche e i relativi incarichi a loro affidati, e queste differenze possono anche essere molto grandi tra una spia e un’altra.
    Ad ogni modo, anche per la missione con la routine più lenta, piatta e snervante, in una narrazione si dovrebbe sempre cercare di idealizzare e inserire quella giusta misura di elementi e stimoli che fanno felice il lettore/spettatore.

  15. AgenteD

    @Shinobi: hai ovviamente ragione, si deve scrivere anche per divertire e…si legge per divertirsi :) Nel caso di SAS c’è (se non altro e al limite)il gusto di documentarsi su scenari e procedure (in genere) realistici…

  16. Shinobi

    Sì, specialmente in romanzi come AL-QAEDA ALL’ATTACCO, OPERAZIONE DRAGO ROSSO e LA VIA DI DAMASCO si sono spese molte pagine per descrivere accuratamente procedure di spionaggio e individuazione/eliminazione di agenti avversari e traditori.
    Comunque impostazioni simili le puoi trovare anche in altri romanzi come LE REGOLE DI MOSCA di Daniel Silva.

  17. Giancarlo

    Ho appena terminato Panico a Bamako e non mi ha deluso come non mi ha esaltato. Sicuramente e’ sempre una bella lezione di geografia socio-politica. Per l’ultima discussione sulla vera vita da spia merita vedere il filmetto “Servizi Segreti” con Kassel e la Bellucci dove anche qui la parte spettacolare e’ ben ampliata.

  18. Shinobi

    Giancarlo, il film che tu dici l’avevo snobbato ma per curiosità vedrò di recuperarlo.
    Comunque quello che vorrei dire è che le spie che vivono avventure e colpi di scena esistono -ovviamente- anche nel mondo reale, soltanto che quasi sempre le cronache delle loro gesta non giungono al grande pubblico… per ragioni di riservatezza che potrai chiaramente comprendere. Vengono resi noti gli eventi internazionali, le morti improvvise di personaggi di vario genere, ma non si fa menzione del duro o anche durissimo lavoro di vari super-agenti che hanno condotto a quel risultato.

  19. Shinobi

    Per contro, tantissime spie -il cui lavoro è comunque necessario- non sono dei superman ma soltanto discreti osservatori che cercano di rendersi più anonimi e trascurabili possibile, e che spesso vengono incaricati di controllare-sorvegliare individui che sono molto più pericolosi di loro. Una routine noiosa, con vari sacrifici, ma anche il rischio costante di avvicinarsi troppo e rimanere bruciati da un fuoco molto più grande di quanto si può fronteggiare.

  20. stefano "il rieducatore"

    Lo stile narrativo di questo titolo mi lascia un pò perplesso……
    Non mi sembra il solito De villiers, anche se è un libro molto preciso e documentato…..diciamo che penso che a scriverlo sia un altro, anche se lo imita bene…..ciao

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