Gérard De Villiers – SAS: Il Drago della Droga
Gérard De Villiers – SAS: Il Drago della Droga – N°51 – Marzo 2012
Portorico non è un paese per furbi. Johnny Trump, piccolo spacciatore cocainomane, avrebbe dovuto pensarci dieci volte prima di chiedere un incontro con Miguel Cuevas, spietato e inafferrabile boss della droga. Perché sudi tanto, Johnny, sei nervoso? Ti bruciano gli occhi? Colpa della cocaina: metti un po’ di collirio. Peccato che un collirio all’acido solforico non sia l’ideale. Scusami, Johnny, ma l’avevo capito subito che non me la raccontavi giusta. Adesso dimmi chi ti manda e ti prometto che te la caverai, cieco ma vivo… Non è nemmeno un paese per creduloni, Portorico.
Ecco perché è tempo di inviarci Sua Altezza Serenissima Malko Linge. Il Principe delle Spie saprà cosa fare.
All’interno, il racconto “Rewind” di Riccardo
Restelli.
Posted in Segretissimo SAS
marzo 6th, 2012 at 22:41
Cover molto evocativa e tentatrice, anche a livello cromatico.
E sono altri 4,50 euro messi da parte… anzi 9 perché c’è anche il nuovo del PROFESSIONISTA!
marzo 6th, 2012 at 22:58
A tutti quelli che guardano Grande Fratello, Isola dei Famosi o cercano amore/sesso fasulli sulle chat di Internet…
Smettetela con quella roba e iniziate a leggere SEGRETISSIMO SAS!
marzo 9th, 2012 at 16:18
Il Drago della droga non è tra i miei preferiti. Ricordo di averlo letto quasi vent’anni fae non mi entusiasmò.
Ho comunque deciso di comprarlo, anche se ho ancora la prima edizione, e di rileggerlo. Magari tanti anni dopo lo apprezzarò di più
Riprendendo commenti del mese scorso, mi associo al parere di quelli che non ritengono necessarie le apparecchiature elettroniche all’avanguardia. La caratteristica che rende SAS unico nel suo genere é l’intelligenza con cui conduce le sue indagini.
marzo 9th, 2012 at 16:34
mha io sono del parere chesia necessario tener conto anche delel innovazioni tecniche. in effetti quello che apprezzo di più neiromanzi di barry Eislerè propriol’accuratezzain questo genere di descrizioni. però è anche vero che il fattore umano è determiante. se poi si diventa schiavi della tecnologia finisce che si fanno storie dovei protagonisti alal fien non riescono più a muoversi. quindi dicamo checi vuole un giusto mezzo.
marzo 10th, 2012 at 15:55
Io comunque SAS lo apprezzo molto anche perché so di poterlo alternare con letture ben diverse in cui gli elementi tecnologici entrano ben più in gioco.
Per quanto riguarda Barry Eisler, i 7 romanzi della serie John Rain, più che la tecnologia il suo valore maggiore per me è la descrizione coinvolgente della vita e della psicologia di un killer professionista, che agisce spesso in modalità stealth e che non sempre riesce a trovare unione armonica tra le componenti principali della sua anima: lo stone-killer che deve sempre nutrire le sue esigenze guerriere con nuove prove e l’uomo tranquillo che sogna una vita molto più normale, tranquilla.
Non a caso nel prima romanzo John Rain si getta in un’intensa quanto avventata relazione amorosa con Midori, figlia dell’uomo che ha ucciso poco tempo prima su commissione -e lei non sa niente, ovviamente!
E non a caso il suo altro grande amore è l’agente israeliana Delilah, che al contrario di Midori non è una civile ed è molto più affine al mondo in cui si muove abitualmente Rain.
marzo 10th, 2012 at 17:41
caro Hitman77 vedo chec ondividiamo la passione per la serie di Rain..e grande Delilah…
marzo 10th, 2012 at 18:47
Oh sì, grande Delilah davvero…
marzo 16th, 2012 at 22:50
Ho letto il doppio dell’estate scorsa RENEGADE.
A parte inusuali lungaggini di vari dialoghi (AL QAEDA ALL’ATTACCO, al confronto, è molto più concentrato e ricco di eventi), mi è piaciuto… ma c’è un punto che mi ha lasciato un pò l’amaro in bocca:
nella seconda parte ero curioso di vedere Malko rintracciare l’enigmatica Amanda Delmonico e spremerla a dovere. Invece Malko, giunto in Israele, riesce sì a ritrovare la donna, ma a quel punto lei scompare e non prende più parte alla vicenda! C’è qualcosa che non va.
marzo 17th, 2012 at 08:03
@shinobi
Vista la fine che fanno le donne nelle vicende di Malko, probabilmente è stata ammazzata e si sono dimenticati di dircelo 😉
Ricordo che la prima parte di RENEGADE mi era piaciuta, mentre la seconda l’ho trovata di una pesantezza estrema, con dialoghi e scene di sesso messe lì proprio solo x giustificare la seconda puntata. Si poteva condensare tutto in un libro solo. Ma forse non ho un buon ricordo xké l’ho letto quando stavo poco bene.
marzo 17th, 2012 at 23:23
Io invece è la prima parte che ho gradito di meno: innanzitutto quelle prime 50 piuttosto blande in cui si descrive la preparazione dell’attentato. Ne bastavano 20 al massimo! E poi altri dialoghi allungati nei capitoli successivi… sembrava che il romanzo si rivolgesse a dei neofiti che non avessero mai letto certe narrazioni.
Con il senno di poi, il miglior inedito uscito nel 2011 per me è stato DOSSIER HARIRI, e alcune parti di TRAPPOLA A BANGKOK.
Tuttavia, riconosco che le due copertine di RENEGADE sono stato felice di collezionarle.
A volte preferisco quello che una cover e una quarta di copertina mi fanno immaginare, piuttosto che il contenuto effettivo del romanzo.
marzo 18th, 2012 at 06:55
Comprare un libro solo x la copertina la dice lunga su quanto sia scaduto il prodotto rispetto agli Anni 80, salvo qualche eccezione. DOSSIER HARIRI non l’ho ancora letto a causa del mio eterno problema con le vicende ambientate in Libano: è un’ambientazione che odio, come i Balcani, e non riesco a leggerli.
L’unica cosa decente di Bangkok era stata Lin-Sima, anche se io personalmente rimpiango Mandy Brown: mi faceva troppo ridere! E poi non ce la vedo sposata, com’era accaduto in IL NOME DI ALLAH.
Ho appena cominciato MINACCIA IRAN sono un po’ in arretrato con le letture. Mi ci vorrebbero giornate di 60 ore x riuscire a fare tutto). Vedremo.
marzo 18th, 2012 at 10:01
io invece amo moltisismo il libano e i Balcani ma ,come dicevamo altre volte, sono questioni di gusto personale in parte dovute anche aimpressioni legate ai periodi in cui furono zone calde. quanto a RENEGADE l’ho trovato trai peggiori doppi degli ultimi anni.SAS praticamente non fa nulla…
marzo 18th, 2012 at 13:41
Ti dirò: in genere i SAS doppi non li trovo entusiasmanti, a parte quello di Pyongyang di cui non ricordo il titolo. Comunque mi fa piacere vedere che il problema di RENEGADE c’è eccome, e non era dovuto a me che non ero tanto x la quale…
marzo 18th, 2012 at 23:40
Io invece SAS nei paesi del Medio Oriente e Nord Africa lo adoro e per questo i romanzi relativi sono sempre molto entusiasta di leggerli: DOSSIER HARIRI, L’OSTAGGIO DEI TALEBANI, LIBANO ROSSO SANGUE, IL TESORO DI SADDAM, ARMAGEDDON PER ARAFAT, RISOLUZIONE 687, INCUBO A PESHAWAR, MAI DI SABATO, SUA ALTEZZA SEGRETISSIMA…
Al contrario ho qualche problemino con i Balcani, è un’ambiente che in genere mi mette depressione, a parte il fascino delle femmine di quell’area: MISSIONE IMPOSSIBILE IN ALBANIA e DOSSIER K li ho letti per intero, ma gli altri faccio fatica a portarli a termine.
E ho anche una certa idiosincrasia verso la zona del Tibet: infatti UCCIDETE IL DALAI LAMA (2010), nonostante debba essere ben orchestrato, lo tengo sempre in panchina.
Passati i Balcani veramente deprimenti, ritrovo stimolo nei paesi dell’Est fino alla Russia: anche i recenti TRAPPOLA UCRAINA, POLONIO 210, INTRIGO A TBILISI e CODICE S-300 li ho letti subito senza aspettare.
marzo 19th, 2012 at 01:16
Come dicevamo questione di gusti che sono giustamente insindacabili, io per esempio non amo per nulla le storie di spionaggio con ambientazione USA ma semplicemente perchè vedo questa ambientazione più adatta all’hard boiled.
I balcani e tutta l’area slava mi affascinano da sempre proprio peril miscuglio di razze. i SAS che citi secondo me eran ostati scritti da autori che poi non ne hannoscritti altri. Missione impossibile in Albania sembrava troppo azione per SAS che fondamentalmenteè al centro di storie d’intrigo. ce n’era uno degli anni 90 ambientato a Sarajevo invece che era bellissimo. peccato che il Vietnam sia un’area un po’ dimenticata.
Sul tibet ti do ragione. Io ci ambientai una storia subito dopo esserci stato ma sembrava quasi un western. ilromanzo di SASche riguardava tra l’altro un fatto di cronaca non mi piacque,non erail paese che avevo visto e amato.
come dicevo però..gusti personali
marzo 19th, 2012 at 08:59
@hitman
Il tuo problema dei Balcani è lo stesso del mio, mentre invece ADORO i SAS ambientati in Europa e in Russia e soprattutto quelli in Iran e Irak. RISOLUZIONE 687 lo so praticamente a memoria
@Professionista
Il SAS di Sarajevo che citi è quello dei bambini gettati vivi nella betoniera? Quello e INSIDIE A ZAGABRIA sono gli unici 2 SAS balcanici che sono riuscito a finire, anche se a fatica.
marzo 19th, 2012 at 10:40
si vede che proprio non ti piace l’ambientazione..io trovo affasciante tutta la zona del danubio mentre le storie in Irak e Iran non mi piacciono moltissimo..eh i bei tempi del Vietnam con la giungla, Saigon…
marzo 20th, 2012 at 20:59
@professionista
Se parli di giungla, a prescindere da Saigon, mi vengono in mente SAS VEDE NERO, SAFARI A LA PAZ, AVVENTURA A PARAMARIBO… che ne dici di quelle ambientazioni?
@nostalgico
Negli anni 90 ci sono anche i balcanici MISSIONE A SARAJEVO e UCCIDI IL PROSSIMO TUO: hai provato a finire anche quelli?
marzo 20th, 2012 at 22:47
@hitman
UCCIDI IL PROSSIMO TUO mi blocco tutte le volte all’inizio del quarto capitolo. Insieme a PATTO COL DIAVOLO è 1 di quelli che non so neanche come va a finire. Se MISSIONE A SARAJEVO è quello dei bambini nella betoniera (l’unica cosa che ricordo!), ero riuscito ad arrivare alla fine con TANTA ostinazione.
marzo 21st, 2012 at 01:00
@Hitman77 SAS vede nero era Boie du noir che tradotto un po’ liberamente è appunto’ha cattivi pensieri’ Una storia inizialmente nonpubblicata e recuperata in seguito.
SAS AVVENTURA IN SURINAME mi colpì moltisismo, tanto che dieci anni dopo quando scelsi l’ambientazione peril primo Prof feci ricerche proprio su quei luighi.
@Nostalgico .evidentemente i Balcani proprio nonti piacciono. però come dicevamo questione di gusti i titoli che cita Hitman sono trai miei preferiti. Forse perchè quella guerral’ho vista e sentita da molto vicino..ma questa è un’altra storia…
marzo 21st, 2012 at 13:37
@Prof
Qualunque cosa tu intenda con l’ultima frase, non voglio indagare. Ti faccio però una domanda tecnica alla quale non so se puoi rispondere xké magari non lo sai neanche tu. È risaputo che De Villiers non scrive + SAS, eppure ogni tanto (soprattutto in quelli ambientati in Russia) ho l’impressione che qualche brano ce l’abbia infilato anche lui di suo pugno, se non almeno revisionato. È possibile, che tu sappia, o sono io che rimpiango i SAS quando li scriveva lui?
marzo 21st, 2012 at 14:10
guarda c’era un’intervista in tv cheè passata rapidamente acnhe in italia in cui diceva di dare solo una supervisionata generale al lavoro. tieni presente cheè del 1930 edirige anche la casa editrice che produce parechcio. però, come farei anche io, un’occhiata ladarei sempre…unatentazione troppo forte.
tra gli autori che avevano colalborato Morcet che pubblicò il Celta per un paio d’anni. lo stile di de Villiers però per chi lo conosce è abbastanza imitabile…
sulla mia ultima frase,sono cose personali…magari se ne parlerà un giorno…:_)
marzo 21st, 2012 at 16:03
@Prof
Grazie dell’info. Adesso aspetto solo l’uscita delle ristampe di Chance Renard, così vedrò se mi piace e ti dirò 😉
marzo 23rd, 2012 at 15:58
Ho capito bene? Riprendono le ristampe del Professionista?
Spero di si così riesco a completare la collezione
Per tornare a SAS. Anch’io ho grande nostalgia per il SAS dei primi anni. Non ne faccio una questione di ambientazione tutti gli scenari sono buoni se la storia è ben congegnata.
Certo il fascino della Guerra fredda è difficilmente eguagliabile, ma che belle storie erano quelle Oltre Cortina..
marzo 25th, 2012 at 19:29
@Franz le ristampe del Professionista..’Ricominciano’..da maggio con il Professionsita Stpryche propone oltre ai primi romanzi ogni volta inediti che saldano alcune lacune lasciate nelal saga. Finito adesso di rivedere le bozze del primo volume..be’, lasciatemelo dire sono soddisfatto..anche voi spero
aprile 2nd, 2012 at 01:41
Scusate, di SAS ho letto solo un romanzo tempo fa e ora vorrei iniziare a leggerlo completamente, i romanzi hanno una certa continuity o posso leggerli nell’ordine che voglio? Tra l’altro come vengono pubblicati non sono nell’ordine di pubblicazione originale o sbaglio?
aprile 2nd, 2012 at 14:50
@Marco
A volte possono esserci riferimenti a missioni precedenti, ma in realtà non c’è nessuna continuity nei romanzi di SAS, ognuno è un’avventura a sé stante.
Al limite, parlando di cronologia, potresti desiderare leggerli da quello più vecchio a quelli più recenti… Personalmente ritengo interessante alternare la lettura di un SAS anni 80 con uno anni 90, poi tornare indietreo eccetera…
La lista è davvero lunga e dal 1967 a oggi si è arrivati al SAS numero 190!
L’attuale Collana Segretissimo Sas pubblica ogni anno quattro inediti nei mesi di FEBBRAIO, MAGGIO, LUGLIO-AGOSTO (per il SAS doppio) e NOVEMBRE. Questi seguono la cronologia.
Per esempio il prossimo Maggio uscirà l’inedito IL PADRONE DELLE RONDINI (incentrato su una vicenda di spionaggio Russia-Stati Uniti avvenuta realmente nel 2010), mentre in Luglio-Agosto troverai le due parti del doppio inedito DRAGON (ambientato in Estremo Oriente sugli intrighi tra Cina continentale e Taiwan).
Invece nei mesi rimanenti vengono ristampati romanzi degli anni precedenti senza seguire un’ordine troppo preciso: per ora stanno riproponendo sopratutto titoli degli anni 70 (che oramai ne rimangono non troppi da ristampare) e primi anni 80.
Comunque se vai sul sito http://www.malkolinge.com
troverai la cronologia completa per collocare puntualmente ogni titolo riproposto da Segretissimo.
Spero di esserti stato di aiuto.
aprile 2nd, 2012 at 16:46
@Hitmann77 direi che, come al solito, sei un grande!
aprile 2nd, 2012 at 23:25
Grazie, vedrò di recuperare quelli che riesco a trovare (nelle bancarelle qui a Genova ne sto trovando una marea) e poi mi attrezzo a leggerli di seguito come piace a me
aprile 3rd, 2012 at 12:27
e grazie anche per il link al sito di Malko
aprile 4th, 2012 at 15:31
Grazie ragazzi!
Un pò di pubblicità al principe serenissimo Malko gli fa sempre bene.