Gérard De Villiers – SAS: Guinea Feroce

febbraio 3rd, 2012 by Alessio Lazzati

Gérard De Villiers – SAS: Guinea Feroce – N°50 – Febbraio 2012

sasguinea.jpg

L’agente CIA Fred Lemon è blindato dentro il suo Range Rover in una strada di Bissau. Fuori fa un caldo micidiale, ma prima o poi dovrà uscire per incontrare il suo contatto. Neanche immagina che la temperatura sarà l’ultimo dei suoi problemi, una volta sceso dal veicolo, e che sarà morto nel giro di poche ore. Non per un colpo di calore, ma per un colpo di machete. Al contrammiraglio Bubo, sanguinario signore della guerra, i ficcanaso proprio non vanno a genio. La Guinea è un inferno africano di cui l’Agenzia si è disinteressata per troppo tempo, consegnandola a narcos colombiani e terroristi di Al Qaeda. Sarà il caso di correre ai ripari. Ma per le imprese impossibili, ad alto tasso di violenza, c’è un solo candidato: Sua Altezza Serenissima Malko Linge, il Principe delle Spie.

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35 Responses

  1. Hitman77

    Un nuovo inedito di ambientazione africana. Se il contenuto fosse simile a quello di CONTO ALLA ROVESCIA IN RHODESIA oppure M’ARMA O NON M’ARMA… sarebbe troppo bello!

  2. il professionista

    ehm…non malissimo comunque..diciamo un telefilm…gradissima la cover di Togliani

  3. Hitman77

    Ho capito, finirà che gli inediti li comprerò principalmente per collezionare le cover racchiuse nell’elegante sfondo nero…

    E dire che INTRIGO A TBILISI, CODICE S-300 e DOSSIER HARIRI li ho apprezzati abbastanza per essere del 2010-2011.
    Invece PIRATI! l’ho dato via per disperazione, TRAPPOLA A BANGKOK mi hanno entusiasmato solo la parte finale e le incisive scene hot CON Malko-Ling Sima, mentre MINACCIA IRAN non l’ho neanche letto per intero.

    Spero di rifarmi con IL SIGNORE DELLE RONDINI e il doppio DRAGON…

  4. michele

    Ormai SAS ha fatto il suo tempo, i romanzi sono sempre più ripetitivi e noiosi e ho letto addirittura che non li scrive più De Villiers. Io aspetto marzo per l’uscita del Professionista.

  5. Shinobi

    Il più recente doppio RENEGADE per me si poteva scrivere in un unico volume da 250-260 pagine e sarebbe venuto molto migliore.

    Tra il 2005 e il 2007 uscivano degli inediti (come AURORA NERA, IL TESORO DI SADDAM-2, PROGRAMMA 111, DOSSIER K) che superavano le 250 e anche 270 pagine: sarebbe meglio che i romanzi doppi odierni venissero condenzati in unici volumi come quelli.
    Si limiterebbe così
    l’effetto “telefilm” brillantemente enunciato dal Professionista.

  6. Hitman77

    @Professionista
    Per quello che ho visto finora, nelle sue avventure Malko Linge non fa mai/quasi mai ricorso a microfoni, cimici, disturbatori/neutralizzatori di cellulari e altri strumenti elettronici, rilevatori di cimici e via dicendo.
    A parte usare il telefono criptato e il Breitling col mini-rilevatore di posizione (come in L’OSTAGGIO DELLE FILIPPINE e AL-QAEDA ALL’ATTACCO)…
    Ben diverso da quanto si legge nei vari James Bond, Gabriel Allon, John Rain, Splinter Cell, Chance Renard e via continuando.

    Mi chiedo se hai mai scritto articoli/osservazioni su questo punto. Grazie.

  7. Sergio Baldin

    Forse, come anche i commentatori precedenti, sono anche io uno che ha tutti gli albi di De Villiers. Però confesso che le vicende narrate non mi hanno ancora stancato, sebbene sia pure io convinto che a scriverle ormai (vista l’età) non sia solo lui, anche perchè, a vedere sul sito in francese, sembra che il ritmo di produzione sia perfino cresciuto.
    Sinceramente, sebbene la ritenga una componente che dà pepe in più, le vicende erotiche-amorose di SAS, sempre più sfrenate, direi depravate, ormai comincio a trovarle eccessive, da far diventare gli albi della serissima Mondadori, al limite del pornografico.
    Comunque, ma non per questo, io continuerò a leggerli!

  8. il professionista

    anche io continuo a leggere direttamente in originale le avvneutre di SAS e a comprare i volumi Mondadori per avere la collezione con le immagini di Victor.
    Purtroppol ‘effetto telefilm è veramente un’abituadine,lo si vede dalle numerosissime e inutili scene con i comprimari. LE MAITRE DES HIRONDELLES mi è piaciuto come anche CIUDAD JUAREZ mentre l’uyltimissimo Les Fous de Bhenghazi è un buon telefilm. curiosamente è vero che il numero delle pagine è aumentato dalle 250 dei tempi d’oro alle più di 300 delle edizioni attuali.
    Riguardo all’uso della tecnica in effetti è diventato un problema trovare sempre nuovi escamotages per inserire la tecnologia nelal vicenda senza spersonalizzarla. scriveremo anche di questo sul blog del Professionista.

  9. Hitman77

    E’ arrivato nelle mie edicole questo nuovo SAS africano. L’ho sfogliato a lungo, ho esitato… e alla fine ho deciso di comprarlo. Qualcosa di interessante per me sembra esserci, anche se non raggiunge i SAS africani più classici.

    Nel frattempo sto rileggendo con gran piacere UNA LETTERA PER LA CASA BIANCA (1998). Non so dire con certezza se l’ha scritto per intero De Villiers, resta il fatto che per me è ottimo romanzo: erano davvero bei tempi per SAS, quelli.
    I paragrafi sono concentrati, senza “effetto telefilm”, e le scene hot (che sono davvero hot!) sono distribuite in numero moderato, senza disturbare l’ossatura principale.
    Oltretutto la scena introduttiva a pagina 16 è antologica: Malko e Alexandra costringono un allibito Frank Capistrano ad ascoltare al telefono pezzi della loro libidine in pieno svolgimento! Ovviamente Capistrano urlerà a Malko di essere un pazzo depravato!
    Sulla quarta di copertina sta scritto “il migliore intrigo di De Villiers degli ultimi anni”… ma a prescindere da questa pubblicità, è un titolo da collezione per me.

  10. il professionista

    ricordo perfettamenteUNA LETTERA PER LA CASA BIANCA, quelal quarta credo di averla scritta io. Anche per me fu uno dei migliori SAS di quell’epoca.

  11. eg8

    Purtroppo, devo dire che questo GUINEA FEROCE può, al massimo, avere qualche utilità come… sonnifero. Uno dei più noiosi (parere personalissimo, ci mancherebbe!)romanzi di spionaggio che abbia mai letto. Per ironia, quando l’ho cominciato stavo terminando gli ultimi capitoli di uno storico SAS “africano” che avevo deciso di ripendere in mano: CONTO ALLA ROVESCIA IN RHODESIA (1977). Non c’è paragone!

  12. Hitman77

    Io invece il mese scorso ho ripreso in mano i due altrettanto storici africani OSTAGGI IN SOMALIA (1978) e M’ARMA NON M’ARMA (1981): emanano una atmosfera di avventura e spy-story davvero notevole.

    GUINEA FEROCE l’ho comprato ieri e per ora ho solo letto alcuni frammenti mentre lo stavo valutando in edicola… Sicuramente ci trovato dei punti ben più interessanti del precedente inedito MINACCIA IRAN: quello proprio mi ha fatto venir voglia di imprecare!

  13. il professionista

    Mah, io continuo a leggerli in originale per affezione, purtroppo peròdevo ammettere cheil SAS degli anni d’oro(forse perchè ero giovane) è indimenticabile. il prossimo mese comunque IL DRAGO DELLA DROGA che er una specie di Miami Vice antelitteram che mi era molto piaciuto

  14. nostalgico

    @professionista
    Tanto x curiosità: ristampano l’edizione purgata del vecchio formato a 2 colonne oppure quella dove avevi reintegrato tutte le scene che ai tempi erano state tagliate x la raccolta dei 5 romanzi di De Villiers e ristampato col titolo originale L’ASSASSINO DI MIAMI?

  15. il professionista

    guardanon lo so. Io avevo fatto il lavoro di reintegro ma non so da quele edizione la redazione attinga.

  16. nostalgico

    @professionista
    Grazie comunque. Come detto, era solo curiosità. Spero comunque che prendano dall’edizione integrale, anche x rispetto del mazzo che ti sei fatto in quegli anni a ricercare e reintegrare tutte le scene hot (senza nulla togliere a chi ha fatto il lavoro opposto. Semplicemente presumo sia stato meno difficile del tuo).

  17. il professionista

    non so con precisione ma il fatto che il titolosia rimasto il drago della droga mi fa pensare che abbiano ripreso l’edizione del Giro del mondo con SAS

  18. nostalgico

    @Professionista
    Possibile. Anche se potrebbe anche essere legato al discorso di non creare confusione con il cambio di titolo portando qualcuno a pensare che si tratti di un inedito o di una ristampa che gli manca. Staremo a vedere.

  19. Hitman77

    @Professionista
    Io IL DRAGO DELLA DROGA non l’ho mai letto. Tuttavia conosco un SAS molto più recente, LA RETE SAUDITA (2005), sempre ambientato a Miami in cui si parla di narcotrafficanti, agenti della Dea e dell’Fbi e in cui si fa riferimento a personaggi e vicende di quell’episodio del 1982.

    Personalmente ritengo che LA RETE SAUDITA sia dinamico e ben orchestrato, molto meglio di tanti inediti deludenti ai quali siamo abituati. Anche per esso calza bene l’espressione che tu hai usato: molto “Miami Vice”… tuttavia proprio questo mi ha impedito di apprezzarlo al meglio: ha un’ambientazione e una trama di polizia/droga troppo normali (anche se ci si inserisce un insospettabile principe saudita che vuole finanziare Al-Qaeda col narcotraffico dei sudamericani) che hanno poco a che fare con le trame e le ambientazioni consuete che mi aspetto da SAS: è Malko Linge tolto dal suo peculiare contesto e inserito in qualcos’altro…

    Spero che IL DRAGO DELLA DROGA, di vent’anni precedente, sia comunque diverso, più propriamente SAS.

  20. il professionista

    Ma ti dirò all’epoca(molti molti anni fa9 mi piacque proprio perchè era diverso. In quel caso non si parlava di terrorismo arabo ma erano ancora attivissimi i servizi segreti cubani e credo che de Villiers avesse pensato proprio a miami Vice e a Scarface, l’epoca era quella…il ritmo e la storia erano buoni. La rete saudita lo ricordo appena,come sai sono piuttosto severo nel giudizio di uqeste ultime annate.

  21. Francesco

    Riprendo alcuni commenti di lettori delusi dalle ultime avventure. Io li ho letti tutti e, avendo cominciato negli anni settanta, li ho letti quasi nell’ordine cronologico vero. E’ innegabile che col passare degli anni lo stile sia cambiato e credo che per i più anziani, come me, i titoli di trent’anni fa abbiano un grande fascino. Ne segnalo due che ritengo tra i più belli: Scusate hi sbagliato ussaro e “A proposito di Sua Altezza Serenissima”, ma ce ne sono almeno altri cinque per me a quel livello. Invito i più giovani a non lasciarseli scappare

  22. eg8

    Completamente d’accordo. Si potrebbero ricordare anche “Sevizie a domicilio”, “Il gioco dei potenti” (particolarmente intrigante per il collegamento con l’assassinio di John Kennedy), “Dopo di me l’Apocalisse” (una delle prime spy-story, se non vado errato, a trattare il tema della guerra batteriologica), “Maratona a Spanish Harlem” e l’indimenticabile (almeno per me, visto che è il primo SAS che ho letto) “Gli ostaggi di Tokyo”. Imperdibili. Gli ultimi sono, purtroppo, differenti come il giorno dalla notte.

  23. Hitman77

    A PROPOSITO DI SUA ALTEZZA SERENISSIMA lo conosco anche io e lo ricordo con molto piacere.
    Tra i titoli vecchi per me imperdibili desidero segnalare MORIRE PER ZANZIBAR, SUA ALTEZZA LA SPIA (davvero interessante per il modo in cui Malko viene battuto sul duplice piano professionale e amoroso), AGENTE DI VENTURA, SUA ALTEZZA SEGRETISSIMA, MORTE A BEIRUT e VISITA DI SCORTESIA.
    Ovviamente la lista è più lunga…

  24. Shinobi

    A partire da dalla ristampa di PAURA A SAN SALVADOR (del Settembre 2011) questa nuova collana di SAS sta riproponendo tutti titoli del periodo 1981-1983.
    Finora non avevo letto i Sas dei primissimi anni ’80 e li trovo sorprendenti, con grandi titoli come M’ARMA NON M’ARMA, CHE PERFIDA MANILA e IL SORRISO KABILO.
    Bel periodo davvero.

  25. Franz

    Sì, Hitman77, hai elencato alcuni tra i SAS più belli, ma ce ne sono altri due che un cultore di SAS non può assolutamene perdersi: Appuntamento a Boris Gleb e Sevizie a domicilio.
    Nel secondo c’è addirittura un duello alla sciabola. Nel primo, un Krisantem protagonista

  26. Hitman77

    Grazie, Franz.
    APPUNTAMENTO A BORIS GLEB non ce l’ho, aspetto che venga ristampato.
    Invece SEVIZIE A DOMICILIO lo possiedo nella raccolta Supersegretissimo (quindi dovrebbe essere senza censure) ma finora non l’ho mai letto. Vorrà dire che forse già questa sera oppure domani inizierò ad esplorarlo…

  27. Shinobi

    @Professionista
    Tornando al tema -proposto da Hitman77- della tecnologia in SAS, direi che vedere Malko usare abitualmente cimici-spia, videocamere, disturbatori di frequenze e auricolari lo renderebbe molto meno personale.
    Che altri personaggi nel romanzo ne facciano uso mi va bene: ad esempio in ARMAGEDDON PER ARAFAT gli israeliani gli lanciano contro un missile hellfire tele-guidato da una cimice elettronica che gli avevano piazzato a sua insaputa sotto la macchina.
    Oppure in TRAPPOLA UCRAINA, salito a bordo dell’auto blindata di un pericoloso boss locale, Malko si accorge di non poter usare il suo cellulare perché l’interno della vettura è provvisto di un particolare sistema inibitore di segnale.

    Ma Malko in persona per me è più bello vederlo agire facendo unico affidamento sulla sua persona e utilizzare nella minima misura questi aggeggi.
    De Villiers ha voluto caratterizzare così il suo eroe, e la cosa ha un certo fascino.
    Che ne pensi?

  28. nostalgico

    @Sinobi
    Mi aggrego a te e Hitman x quanto riguarda cimici ecc: Malko fin dal suo primo romanzo ha dimostrato di avere ben poco da condividere con i jamesbondoni che imperavano allora. Fargli utilizzare queste diavolerie tecnologiche secondo me farebbero perdere il personaggio di credibilità. Adesso aspettiamo la risposta del Prof 😉

  29. Shinobi

    @Shinobi e Nostalgico
    Siete convincenti e concordo con voi. Non ce lo vedo neanch’io Malko a girare di notte con gli nvg (night vision goggles) oppure usare la videocamera dello smartphone per riprendere chissà quale scena…
    Malko ha un’impostazione differente e so che quando leggo SAS ho a che fare con qualcosa di diverso da James Bond o Splinter Cell o John Rain… anche se gli intrighi, l’avventura e le belle donne sono in fondo le stesse e accomunano le due tipologie di letture: e va benissimo così.

    Per il resto, sto terminando la rilettura di UNA LETTERA PER LA CASA BIANCA (1998): descrive ottimamente l’opprimenza della macchina di sorveglianza di un paese come la Russia… e oltretutto in esso c’è la stupenda Fedora Kulak, una delle donne d’acciaio di SAS. Molto bella e sexy, altera, e con un addestramento da guardia del corpo, ha una notevole capacità di uccidere all’istante sfruttando la sua avvenenza per confondere gli uomini.
    Peccato che compare solo in quel romanzo, mi ha messo nostalgia!

  30. Hitman77

    Emm… ho sbagliato a mettere il nickname, “purtroppo” io e Shinobi condividiamo lo stesso computer e ci sbagliamo a cambiare gli indirizzi!

  31. Shinobi

    Un’altra donna davvero d’acciaio la si trova nel “vecchissimo” SUA ALTEZZA LA SPIA (1971): la fatalona agente dei servizi segreti egiziani -non ricordo il suo nome- che neutralizza in maniera sorprendente (consiglio caldamente andatevi a vedere cosa intendo per “sorprendente”) il colonnello russo e se lo trasporta in spalla per il castello di Malko…

  32. Hitman77

    Io dico una cosa: qualcuni di voi, diversi mesi prima, ha scritto che questo è l’unico sito in Italia dove è possibile trovare descrizioni più meno dettagliate del contenuto dei romanzi di SAS, in modo da potersi fare un’idea e magari essere invogliati all’acquisto.

    Anche a me fa comodo leggere i commenti dei lettori per orientarmi, anche se ognuno scrive giudicando secondo le proprie preferenze.
    Ma… possibile che ci siamo solo noi?

  33. Vikings

    Ho finito adesso di leggerlo, mi
    è piaciuto molto, sopratutto la
    seconda parte e il finale con i
    militari.

  34. Hitman77

    @Vikings
    Io l’ho letto in maniera frammentata e in un periodo in cui avevo forse troppe distrazioni.
    Mi hai fatto venir voglia di riesaminarlo con più calma e aspettativa positiva.

  35. Nero Wolfeet

    Io l’ho finito di leggere oggi (21 Giugno 2012) al mare. Mi erano rimaste le ultime 40 pagine da leggere, e l’ho lette d’un fiato, fino all’epilogo. Io ho TUTTI i romanzi di SAS, e questo non mi ha deluso affatto, anzi, mi e’ piaciuto il finale. Vorrei proprio vedere un telefilm dove il cattivo strappa il cuore e il cervello a un avversario, o decapita l’amante col machete!!!

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