Intervista a cura di Dario pm Geraci
Posizione di tiro.Un caricatore da 5 colpi.Faccia a faccia con i protagonisti del Noir Italiano.
Stefano Di Marino, classe 1961. appassionato di narrativa di genere da sempre. In tutte le sue forme. Romanzi, fumetti, film. Ha scelto di scrivere e dal romanzo d’esordio Per il sangue versato (1990) ha pubblicato più di 60 romanzi tra spionaggio, thriller, avventura contemporanea e storica. A volte con vari pseudonimi trai quali il più noto è Stephen Gunn con cui firma la serie il Professionista(Segretissimo).Appassionato viaggiatore, fotografo, istruttore di sport da combattimento, coltiva una particolare passione per la cultura orientale.
Chi è Dario Massi. Da dove viene e dove andrà.
SDM. Dario Massi è un uomo scomodo. Fuori dal suo tempo. Forse dalla nostra realtà. Ma crede ancora nella giustizia. Di certo è un uomo segnato. Uno che,alla fine, vorrebbe degli affetti, Giustizia, amicizie, cose così. Ma gli è capitato di finire all’inferno. Ma ha trovato il modo di sopravvivere. E questo ha un prezzo. Molto alto. Dove andrà…in luoghi oscuri e molto, molto pericolosi. Dai quali non è affatto sicuro che esca…
Quali sono le maggiori differenze tra questo Tuo ultimo personaggio e il Professionista?
SDM. Dario è un personaggio più cupo. Meno avventuroso. Più legato al contesto di Montecristo che non è una serie ma un lungo romanzo diviso in tre parti. È un protagonista e non un eroe. Ha certamente dei legami con i commissari dei poliziotteschi anni 70. Lo spirito è un po’ Poliziotto solitudine e rabbia. Ma sono anche passati 30 anni. Diciamo che Massi è un personaggio più Noir del Professionista che ancora si concede dei momenti più leggeri…
Montecristo. Perché questo titolo, Dumas è stato fonte di ispirazione?
SDM. Devo dire che è un nome di fortissimo impatto e non solo per le suggestioni letterarie. Nel terzo episodio si vedranno le eventuali parentele con l’opera di Dumas che però è solo un’ispirazione. Per comprendere bisogna svelare il segreto di cosa è veramente Montecristo. E per questo dovete leggere…
In un ipotetico quadro strutturale del Tuo lavoro, Montecristo dove si colloca?
SDM. Tutti i miei romanzi, compresi quelli del Professionista, fanno parte di un unico universo. Montecristo sta sulla linea iniziata con Pista cieca, L’Ombra del Corvo, Ora Zero e Sole di Fuoco. Storie che seguono un filone ma che hanno di volta in volta protagonisti differenti. Posso dirlo. C’è un collegamento molto nascosto con Lacrime di Drago, ma è molto presto per parlarne…
La costruzione di Montecristo dal punto di vista narrativo, come del resto Ora Zero e Sole di fuoco, è molto cinematografica. Quali sono state le tue maggiori fonti di ispirazione?
SDM. Io divoro libri, fumetti, film, serie televisive a ritmo continuo. Montecristo non ha una sola fonte di ispirazione. Volevo scrivere un thriller su un colpo di stato in Italia. Il gioco dei rimandi sarebbe infinito, però, rispetto ad altri romanzi questo è il più… indipendente da un particolare format. Per esempio Ora Zero aveva una forte connessione con la struttura di 24. Ma narrativa scritta e filmata hanno delle differenze.
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