Giallo Mondadori 3245: Matteo Guerrini, “Jiko – Identità oscura”

ottobre 28th, 2024 by Redazione
Matteo Guerrini, “Jiko - Identità oscura”, Il Giallo Mondadori n. 3245, novembre 2024

Matteo Guerrini, “Jiko – Identità oscura”, Il Giallo Mondadori n. 3245, novembre 2024

Matteo Guerrini, “Jiko – Identità oscura”, Il Giallo Mondadori n. 3245, novembre 2024

 

Ci sono posti dove la gente va per non tornare. Come il bosco dei suicidi, una silenziosa foresta alle pendici del monte Fuji, un luogo sinistro, ammantato dall’oscurità della sua triste nomea.
Lo scopre a sue spese l’architetto Kohei Tsukamoto, quando guidato da un misterioso personaggio, sorpassa i cartelli di divieto e cammina tra la vegetazione lucida di rugiada fino a un cappio appeso a un albero.
Il suo cadavere sarà ritrovato impiccato a quello stesso albero.
Ma per quale motivo un affermato professionista, dalla vita apparentemente soddisfacente, di punto in bianco butterebbe via tutto e deciderebbe di farla finita?

È la domanda che si pone il commissario Jo Hara, costretto dal suo odioso capo a un nuovo ruolo nel dipartimento persone scomparse, un lavoro noioso e ripetitivo. Ma qualcosa, nel caso di Tsukamoto, riaccende la sua ossessione per le verità nascoste, traghettandolo in un mondo identità smarrite, illusioni e inganni.

L’indagine su una serie di persone scomparse negli ultimi tre mesi nell’area di Yokohama, infatti, diventerà per lui una sfida personale, spingendolo oltre i confini del  nuovo incarico. E tra appuntamenti al buio, affascinanti ballerine di tango e pericolosi giochi di specchi, lo condurrà al cuore di un enigma agghiacciante.

 

Ecco cosa ci racconta in anteprima l’autore, Matteo Guerrini:

Cerco di affrontare un tema in ognuno dei miei romanzi. L’idea di base di “Jiko – Identità oscura” è la perdita d’identità. Lo straniamento che ne deriva è una condizione molto più comune di quanto si possa pensare, almeno in Giappone.

In seguito a uno scontro con il suoi superiori (in seguito agli avvenimenti narrati in Zoo- la rabbia”) l’ispettore Jo Hara è stato degradato a direttore del reparto persone scomparse. Presto si accorge che a Yokohama stanno sparendo persone che non avrebbero nessun motivo per farlo: gente con un buon lavoro e ottime prospettive di vita.

Nel romanzo, tutti i personaggi sono alle prese con la disgregazione delle proprie certezze, e il collasso del mondo in cui credono. Perdono il senso di se stessi perché non riconoscono più l’ambiente circostante e le persone che li circondano. E infine c’è l’ispettore Jo Hara, che come al solito osserva e allinea gli eventi, gettando su di essi e su tutti coloro che incontra uno sguardo ironico e disincantato, senza giudicare, lasciando che la vita gli scorra addosso. Ma nessuno è soltanto uno spettatore della propria vita.

 

Matteo Guerrini nasce nel 1977 a Milano, dove si laurea in biotecnologie industriali. Nel 2008 sposa la pittrice giapponese Kyoko Yamazaki, e dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in medicina molecolare, si trasferisce in Giappone, dove vive con la famiglia e lavora come genetista. A Tokyo rimane affascinato dalle tradizioni e dalle contraddizioni della società giapponese. Appassionato di arti marziali, ama le motociclette ed è un lettore disordinato e vorace. Tra i suoi autori preferiti: Jo Nesbø, James Ballard ed Ernest Hemingway. Scrive perché ama farlo, e per raccontare la sua esperienza giapponese. Ama i romanzi gialli perché parlano della vita e della morte con la necessaria ironia.  Nel 2022 vince il premio Tedeschi con il suo romanzo d’esordio  “Zōo – La rabbia”.

 

Buona lettura!

 

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