I Classici del Giallo 1464: P.D. James, “Per cause innaturali”

P.D. James, “Per cause innaturali”, I Classici del Giallo n. 1464, gennaio 2023

P.D. James, “Per cause innaturali”, I Classici del Giallo n. 1464, gennaio 2023

A scrivere gialli c’è il rischio di passare da autore… a vittima designata!

Come in questo terzo romanzo con protagonista l’ispettore capo Adam Dalgliesh, in vacanza da Scotland Yard presso la zia Jane sulle coste dell’Est Anglia.

Durante la sua permanenza, infatti, la piccola comunità di Monksmere viene sconvolta dal ritrovamento del cadavere di un uomo su una piccola barca a vela alla deriva, e la vittima è l’autore di gialli Maurice Seton, il quale è stato privato drasticamente di entrambe le mani, ovvero i suoi strumenti di lavoro.

Che sia colpa di un lettore senza scrupoli?

In realtà la mutilazione non pare essere stata la causa della morte, e neppure altre forme di omicidio. Lo scrittore sembrerebbe essere deceduto per… cause naturali. Ma lo saranno davvero?

La faccenda s’ingarbuglia ulteriormente quando vengono ritrovate le pagine di un manoscritto incompiuto di Seton, il cui contenuto pare alludere ai dettagli della sua stessa morte.

Invischiato suo malgrado nella strana vicenda, l’ispettore Dalgliesh decide di abbandonare la vacanza, trascurando persino l’amore per lasciarsi trascinare nel vortice delle indagini. Giusto in tempo per scoprire un secondo cadavere: il fratellastro più giovane di Seton, Digby, che è stato ritrovato stroncato da un qualche veleno in un punto di osservazione ornitologico. E il mistero si infittisce…

In questo classico del poliziesco, P.D. James gioca con le regole del genere per svelare il dietro le quinte della scrittura di un giallo, in un appassionante gioco metanarrativo con il lettore.

P.D. James (1920–2014), scrittrice britannica, è tra le grandi firme del giallo moderno. Infermiera durante la Seconda guerra mondiale, poi funzionaria del  ministero dell’Interno, deve la sua fama alla produzione narrativa con cui ha saputo rinnovare le classiche storie di detection. È stata più volte premiata dalla  British Crime Writers Association. I suoi personaggi ricorrenti sono l’ispettore Adam Dalgliesh e l’investigatrice privata Cordelia Gray.

La traduzione è di Anna Solinas.

All’interno, il racconto “Indagini inutili” di Franco Signoracci, vincitore del premio Scerbanenco@Lignano 2022. Ecco cosa ci racconta l’autore:

Amo ascoltare, leggere e narrare storie. Sono un insegnante di letteratura e le mie figlie dicevano che il lavoro del loro papà era quello di raccontare storie ai bambini grandi. Avevano ragione. Le storie hanno al loro interno pezzettini di umanità, che, stupiti, riscopriamo dentro noi stessi e negli altri. Così nascono le mie narrazioni, che attraversano tanti generi letterari: alcune sembrano racconti gialli, o thriller, perché il garbuglio, il mistero e l’ombra fanno parte del nostro cuore. Questo mi piace nei racconti gialli, quando l’autore va a cogliere un frammento dell’animo umano e non costruisce un semplice rebus da risolvere. L’enigmistica, alla lunga, stanca; il cuore dell’uomo mai. Questo si trova nelle atmosfere parigine di Simenon, negli incubi spietati di Dürrenmatt, nel Pasticciaccio di Gadda. E nei migliori romanzi di Scerbanenco. Io l’ho inseguito nel piccolo esperimento di “Indagini inutili” : una storia forse spiazzante, forse vera.

 

E per l’Angolo del direttore, appuntamento con Maurizio Costanzo.

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