Gli Speciali de Il Giallo Mondadori 72: Viaggi nell’incubo
ELLERY QUEEN, Frontiera maledetta
Per l’investigatore privato Barney Burgess varcare il confine messicano in cerca di una moglie rapita dovrebbe essere ordinaria amministrazione. Invece è solo l’inizio di una discesa agli inferi. Talmente costellata di omicidi da fargli maledire il giorno in cui ha accettato quel dannato caso.
EDGAR WALLACE, La nave dei misteri
Pen ha perso il suo impiego come segretaria e dal Canada ha deciso di andarsene in Inghilterra. Per un colpo di fortuna, durante il viaggio viene assunta al servizio di una coppia. Ma le ombre non tardano ad allungarsi sul provvidenziale ingaggio. E ciò che l’aspetta realmente non è un tranquillo posto di lavoro…
ARTHUR CONAN DOYLE, L’uomo dagli orologi
Tre passeggeri scompaiono da un treno in corsa, come se non fossero mai esistiti. Al loro posto il cadavere di un uomo, assassinato, che porta addosso ben sei orologi d’oro. Un rompicapo insolubile, sul quale niente e nessuno sembrano in grado di fare luce. Tranne una confessione
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Posted in Gli speciali, Le collane del Giallo
aprile 3rd, 2014 at 20:37
Un buon speciale, non eccezionale ma certamente migliore degli ultimi due. L’apocrifo Queeniano non lo conosce proprio e quindi non posso davvero pronunciarmi; Il romanzo di Wallace, che ho riletto da poco, è carino, piuttosto breve e immediato e ricco d’azione, certamente non tra le cose migliori dell’autore ma comunque godibile; bello il racconto di Conan Doyle (senza Sherlock Holmes) che ricordo si trovava nella splendida antologia Oscar Mondadori “I racconti del terrore e del mistero di Conan DOyle”, uno dei must della mia adolescenza.
aprile 3rd, 2014 at 22:27
Frontiera maledetta è un romanzo del 1970 di Charles W. Runyon. E’ uno dei cosiddetti apocrifi queeniani, un termine che non piaceva Luca Conti. Il fatto è che dopo The Finishing Stroke, che sarebbe dovuto essere l’ultimo Ellery Queen (e non lo fu, grazie a Dio!), data l’inconciliabilità della collaborazione tra i due cugini Dannay e Mannay, il secondo dei due Mafred Lee avviò un’operazione che avrebbe dovuto mantenere sveglia l’attenzione dei lettori, inaugurando una serie di romanzi inusuali nella produzione dei due cugini fino a quel moneto, consacrata in primis al filone logico-deduttivo e che poi si era tasformato in quello psicologico deduttivo. Quest’operazione era invece tesa a mettere sul fuoco una serie di romanzi hard-boiled affidati ad autori poco conosciuti (ma ci sono fra loro anche Jack Vance il grande autore fantascientifico e Edward D. Hoch !) che poi venivano rivisti e riadattati da Lee e solo dopo la sua approvazione essi venivano pubblicati sotto lo pseudonimo Ellery Queen. Col tempo la salute di Lee peggiorò e la produzione diminuì considerevolmente, fino a limarsi di molto in prossimità della sua morte avvenuta nel 1971. Va da sè che a questa produzione fu estraneo Dannay, il cugino dei due che aveva sempre curato le trame dei loro romanzi, e che invece partecipò ovviamente alla stesura dei loro romanzi originali, che rincominciarono nel 1963 con The Player on The Other Side, finalista Edgar Award 1964 per poi finire con l’ultimo romanzo, A Fine and Private Place, che fu pubblicato nel 1972, dopo la morte di Lee.