Classici del Giallo1486: Stuart Palmer, “Un oscar per Hildegarde”
Stuart Palmer, “Un oscar per Hildegarde”, I Classici del Giallo n. 1486, novembre 2024
In una splendida villa di Long Island vive il miliardario Huntley Cairns, uomo enigmatico e controverso che attrae invidie e risentimenti come una calamita, ed è sposato con la bella Helen Abbott.
Pat Montague è un reduce di guerra, che per ragioni complesse, e non del tutto chiare nemmeno a sé stesso, decide di andare a far visita alla sua vecchia fiamma, che è prorio Helen, la moglie del miliardario.
Mentre attraversa la grande proprietà, perso nei suoi pensieri, Pat fa una scoperta sconvolgente: il corpo di Huntley che galeggia senza vita nella piscina.
Pat viene accusato dell’omicidio, e l’arrivo sulla scena dell’ispettore della NYPD Oscar Piper non migliora la sua situazione, nonostante ci siano molte altre persone che avevano, per una ragione o per un’altra, dei seri motivi per la vittima.
Per fortuna, l’ispettore Piper ha una vecchia amica, Miss Hildegarde Withers, maestra e investigatrice dilettante.
Anche se gli aveva promesso di non intromettersi più nelle indagini, Hildegarde trova irresistibile il caso Cairns e decide di lasciare il comodo divano di casa per tornare in azione.
L’istinto infatti le dice che Montague è innocente, e che la verità sul delitto è ancora tutta da svelare…
Traduzione di Massimo Terni.
Stuart Palmer (1905–1968), statunitense, prima di affermarsi come giallista fa molti mestieri, tra cui il marinaio, l’agente pubblicitario, il tassista. Nel 1931 crea il personaggio dell’investigatrice dilettante Hildegarde Withers, protagonista di numerosi romanzi e racconti. Negli anni Trenta lavora inoltre come sceneggiatore a Hollywood. Si firma anche con gli pseudonimi Theodore Orchards e Jay Stewart. È stato presidente dell’associazione Mystery Writers of America.
All’interno, il racconto “Geli – Il caso Hitler” di Claudio Pinna, vincitore del premio Gran Giallo Città di Cattolica 2024. Ecco cosa racconta l’autore:
Credevo di conoscerle tutte le storie sui nazisti, ma a gennaio, su YouTube, sento parlare di Geli Raubal, la nipote di Hitler, e nella mia testa scatta un clic. Inizio a documentarmi, a cercare materiale. Studio il caso per tre mesi, ma per scriverlo bastano tre sere: avevo tutto chiaro in mente fin dall’inizio. Io e Geli siamo arrivati a Cattolica insieme, e voglio pensare che anche lei si sia emozionata a sentire l’incipit della mia storia, del suo racconto, letto da Carlo Lucarelli. Spero che vi piacerà.
Buona lettura!
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