S. Gunn – Il Professionista: Black Sand

novembre 24th, 2018 by Redazione

Stephen Gunn – Il Professionista: Black Sand

Stephen Gunn - Il Professionista, Black Sand

Stephen Gunn – Il Professionista, “Black Sand”, Segretissimo n. 1644,
Dicembre 2018

In occasione dell’uscita questo dicembre di un nuovo inedito del Professionista, abbiamo incontrato Stefano Di Marino, alias Stephen Gunn, e gli abbiamo posto alcune domande. Buona lettura!

Nelle tue risposte ai commenti su “Dossier Phoenix” avevi scritto che i due romanzi “sono stati scritti uno in fila all’altro” e che quel romanzo presenta “una vicenda autoconclusiva, ma che ha un filo con la successiva”. Puoi anticiparci qualcosa sul fil rouge che lega “Dark Phoenix” a “Black Sand”?

SG. In Black Sand troverà risposta il mistero sul codice Phoenix al centro dell’episodio precedente. La vicenda, però, parte da un differente punto d’indagine e coinvolge la società di Contractor Black Sand che i lettori hanno già incontrato più volte. Oltre a ciò ritroveremo L’Inglese, antico e amatissimo nemico di Chance, che è un omaggio a un mito della Spy Story.

 

A un certo punto, tutti i grandi autori di romanzi seriali sono tentati di “fare fuori” il proprio personaggio. A te è mai successo con “il Prof”?

SG. Più volte ma si sa… gli eroi non muoiono mai. Il caso più celebre è stato il finale di “Nome in codice Loki”… con un pronto ritorno all’azione nel successivo “Il Professionista non è morto”. Anche in “Asso di picche” Chance se l’è vista brutta…

 

Puoi dirci qualcosa sulle ambientazioni di “Black Sand”?

SG. È una vicenda complessa che si sviluppa in vari luoghi ma i principali sono Giacarta e l’Indonesia che ho ricostruito sui miei ricordi di viaggio e diventano il palcoscenico esotico per la fase più action della missione. Poi ci trasferiamo a Londra e la trama, pur conservando il ritmo tipico della serie, propone un delicato intreccio di spionaggio classico con tutte le astuzie e le atmosfere del “tradecraft” del filone. Spero che gli amanti dei vari generi di Spy Story trovino soddisfazione ai loro interessi.

 

EBOOK DISPONIBILE

 

Posted in Interviste, Segretissimo

37 Responses

  1. Fabio

    Non vedo l’ora di leggerlo, Dossier Phoenix mi è piaciuto tantissimo. I Segretissimo ambientati nell’estremo oriente sono sempre stati i miei preferiti. E se non sbaglio, anche il SAS di questo mese dovrebbe essere ambientato nel Regno Unito.

  2. Redazione

    Ciao @Fabio, non sbagli, a dicembre uscirà “Dio salvi SAS”. Buona lettura!

  3. il professionista

    ragazzi buona lettura…cover fantstica… all’uscita il dietro le quinte

  4. Andrea DC

    Quella cover… woooah… è bella davvero!
    Dicembre ricco con il Professionista, l’ambientazione orientale, con Giacarta ed Indonesia mi piace tantissimo, poi c’è L’Inglese, la Black Sand… Sarà un gran bel leggere, come ci ha sempre abituato Stephen Gunn.

  5. il professionista

    grazie Andrea, bellissima cover e spero ti piacerà il romanzo

  6. il professionista

    uscito oggi l’ebook a breve il cartaceo

  7. Redazione

    Confermiamo, l’ebook è già disponibile!
    https://www.amazon.it/dp/B07L3B7T8S/

  8. Fabio

    Trovato il cartaceo stamattina. Non vedo l’ora di iniziarlo.

  9. Redazione

    Grande @Fabio! Buona lettura! 😉
    E… guardati le spalle!

  10. il professionista

    a Milano ancora nulla ma mi sono arrivate le copie autore quindi l’edicola è imminente…già ricevute diverse segnalazioni di avvistamente in edicolae a Trieste. e l’ebook vola in classifica amazon

  11. nostalgico

    Se dipendesse da me, contribuirei a far volare l’ebook ancora di +. Cara Mondadori, rendi disponibile all’acquisto anche in Svizzera le collane da edicola in ebook e i tuoi libri in generale. Puoi farmi questo regalo di Natale? Firmato: 1 svizzero molto deluso dalla tua politica.

  12. il professionista

    BLACK SAND … dietro le quinte
    Ancora una volta il Professionista colpisce tre volte in collana (escludendo i romanzi brevi che si accostano alle ristampe!) e lo fa con una missione che mi auguro sappia soddisfare sia i lettori che amano l’avventura e l’azione sia quelli che amano il tradecraft puro delle spie. C’è un legame con Dossier Phoenix che scoprirete da voi (sennò che gusto c’è?) ma è un episodio autoconclusivo anche se ci sono importanti legami con la continuity della serie. Nulla, però, che possa pregiudicare il piacevole scorrere dell’avventura. Torna anche l’Inglese che a più riprese fu avversario del Professionista in avventure di qualche anno fa e che abbiamo conosciuto a luglio, di seguito al volume Uccidere o morire nel racconto a lui dedicato. Oggi l’Inglese è costretto su una sedia a rotelle (ma grazie alla sua forza di volontà si sposta anche, seppure con difficoltà sulle stampelle… cose che sono concesse agli eroi e ai cattivi dei romanzi!), ma soprattutto è infiltrato nella Black Sand, organizzazione di contractor anglo-tedeschi con ramificazioni in tutto il mondo che già Chance ha affrontato in precedenti episodi. Ma l’avventura comincia a Gibilterra dove conosciamo un’agente del servizio doppio zero, proprio così. Una donna, anche eccezionalmente brava nel suo lavoro, del servizio segreto inglese. Un omaggio allo spionaggio classico ma anche alla moderna tendenza che sempre di più vuole le donne al centro dell’azione. E la Dama Bianca si mostrerà un carattere complesso e importante per lo svolgimento della vicenda, come è tradizione delle avventure del Prof che, pur accusato con qualche ragione di maschilismo, sa riconoscere le capacità e il valore sul campo delle sue compagne. Lo scoprirete da voi ma la Dama Bianca non è l’unica donna forte e professionalmente capace di Black Sand. Mikki Palabang, che mi è piaciuto immaginare con le caratteristiche fisiche di Maggie Q come la ricordiamo nella serie Nikita di qualche anno fa, sarà una compagna di avventure che il Professionista non dimenticherà troppo presto. Una missione complessa e ricca di diramazioni, alcune delle quali ci porteranno a future avventure oltre che chiarire punti irrisolti delle vecchie, ma che è caratterizzata dal ritmo e da ambientazioni che mi auguro gradite. L’Asia come molti di voi sanno resta, anche per esperienze personali, uno dei set che prediligo. Questa volta ho voluto collocare la prima parte della missione a Giacarta, città tropicale, a tratti modernissima a tratti ancorata a tempi passati e a gloriose avventure che hanno del salgariano. In questo caso è anche un omaggio ai film di Gareth Evans, i due Raid dai quali ho preso alcuni spunti e il ritmo dell’azione che sono sicuro che piacerà agli appassionati. Ovviamente la storia si evolve in maniera originale. E qui troviamo alcuni comprimari di … peso. Sto parlando di Jason Mamoa che, quando c’è sparare e sfondare è sempre in prima linea. E ritroveremo anche Ivan il Pazzo, che ricorderete da Guerra di Spie , un gigante con i tratti di un altro famoso personaggio cinematografico pronto a “spiezzarvi” a suon di musica. Proprio non ne vuole sapere di restarsene a Londra a svolgerei suoi piccoli traffici. Sarà coinvolto nella seconda metà dell’operazione che si svolge a Londra, uno dei luoghi deputati all’azione spionistica più classica. Incontreremo due avversari di qualità, Master Villain e Privileged Henchman, come si dice che daranno del filo da torcere al Prof. Ma con la sua squadra da solo chance non ce la farebbe a orientarsi nei labirinti dell’intelligence inglese da sempre vischiosi e pericolosi. Tra tutti coloro che lo aiuteranno conosceremo l’Armiere che resta uno dei miei comprimari preferiti e capirete perché. Ma anche tra le nebbie inglesi non mancano l’azione e l’emozione. Perché sono realmente convinto che una spy story moderna debba presentare al pubblico tutte le componenti che il genere ha sviluppato negli ultimi anni. E la lettura e la visione di innumerevoli serie scritte o filmate sull’argomento me lo conferma. C’è un giusto equilibrio tra azione, introspezione (in questi romanzi sempre contenuta…) e tecnica spionistica che sono poi il marchio di Segretissimo sin dal suo esordio. Naturalmente resta una considerazione riguardo all’attualità dei singoli romanzi. Anche se la formula della cronaca si è rivelata vincente per SAS non ne sono mai stato un fanatico seguace. Ovviamente la documentazione è importante e a volte può essere interessante agganciarsi alla cronaca(anche in questo romanzo ci sono alcune osservazioni sulla brexit che forse vi interesseranno) ma bisogna tener presente che un romanzo viene scritto circa un anno prima della pubblicazione. Alcuni argomenti scottanti, come nel caso di Dossier Phoenix la Corea, con il tempo perdono di vividezza. Oltre a ciò il nostro mestiere di narratori spy ci impone di seguire da vicino l’evolversi geopolitico della situazione mondiale. Per esempio oggi la minaccia dell’ISIS (o meglio di Daesh, come sarebbe più corretto dire) si è trasformata. Sul campo il Califfato sembra aver perso la sua battaglia, e il problema dei servizi occidentali sono i foreing fighters che tornano nei paesi d’origine con propositi omicidi. Certo è che stiamo vivendo una nuova guerra fredda, anche se alle divisioni politiche si sono sostituite nuove strategie economiche e, come non mi stancherò mai di ricordare, lo spionaggio non è più solo una battaglia tra stati, ma coinvolge anche gruppi privati. Che poi questi possano essere gruppi privati come la Blackwater (oops…Black Sand!) e il Progetto Loki è tutto da vedere. L’obiettivo fondamentale resta divertire il pubblico con storie appassionati, ben ambientate e con personaggi coinvolgenti. Buon divertimento quindi e sempre pronti a nuove missioni. Perché l’entusiasmo è tutto.

  13. Fabio

    Oltre alle caratteristiche citate, se ne può elencare un’altra fondamentale: l’avventura. La descrizione di Giacarta che emerge dal romanzo è al tempo stesso fluida e completa, e riesce a rendere in modo chiaro e preciso il contrasto fra la tradizione islamica, la storia di colonia olandese e il progresso tecnologico e urbano, la grande differenza fra zone commerciali raffinate e rioni popolari. Per me questo è importante. Ci sono scrittori ‘da libreria’ che quando descrivono una città sembrano aver tratto le parole dalle brochures delle agenzie di viaggio.

  14. il professionista

    Tutto il profumo, l’odore, lo smog ma anche la magia dell’Indonesia

  15. Fabio

    Esattamente quello che intendevo. Ho letto una vecchia avventura di Quiller; buone le descrizioni delle procedure dei servizi e delle sensazioni che un agente prova durante una missione, ma a volte faticavo a figurarmi le ambientazioni. Magari perché il romanzo si sviluppava tra Francia, Italia, Cambogia Brasile e Stati Uniti… ma quando riesco a ‘sentire’ l’ambientazione so di avere fra le mani un’ottima lettura.

  16. il professionista

    eh Adam Hall era un grande, forse a volte un po’ tagliato su Segretisismo rispetto alle edizioni Feltrinelli, però è vero che le ambientazioni non erano il suo forte.

  17. Fabio

    Anche le sue scene d’azione mi sembrano un po’ confuse. Però trovo che fra gli autori di Segretissimo fosse uno di quelli che meglio seppe descrivere procedure e metodi di un servizio.

  18. Quiller

    @Fabio: da sviscerato cultore della serie di Adam Hall mi permetto di intervenire. Non ho mai letto Quiller in italiano, ma posso dire questo della serie: magari non è immersiva come altre nell’atmosfera dei Paesi visitati, le scene di combattimento saranno forse un po’ sbrigative, ma nessuno arriva nemmeno vicino a Adam Hall nello spremere claustrofobica tensione da situazioni che in altre mani sembrano triti clichè. Certe scene vengono descritte fotogramma dopo fotogramma (sempre in soggettiva da parte di Quiller) fino ad arrivare un parossismo narrativamente efficacissimo. A posteriori, dopo averle lette, sembra incredibile che sia riuscito a tenerti incollato alla pagina descrivendo, ad esempio, come nascondersi in un ripostiglio delle scope o addirittura la semplice uscita da un parcheggio, ma è questo il sintomo di una tecnica sopraffina. Cercate questi romanzi perchè ne valgono davvero la pena.

  19. Fabio

    Mi ricordo la scena dell’albergo di Phnom Penh. Restare nel corridoio, con il rischio di venire scoperti, o entrare nella camera, in cui è stata evidentemente preparata una trappola? Le voci che aumentano di volume, segno che gli interlocutori si stanno congedando… hai proprio ragione. In ogni caso non voglio dire che Hall sia un autore di serie B; è soltanto il primo autore che mi è venuto in mente come metro di paragone con tutti gli autori di Segretissimo che curano più l’ambientazione (GDV, sia che parli di New York che di Luanda cita sempre i nomi delle strade che percorrono i personaggi).

  20. il professionista

    io li ho quasi tutti. che bello sarebbe avere una collana di ristampe dei classici!

  21. Francesco

    @il professionista: certo, sarebbe bella una collana di ristampe, come sarebbe bello tornare a Segretissimo mensile o quindicinale, ma non avverrà perché si legge sempre di meno. In tanti anni da pendolare sui treni avrò visto si e no tre, quattro persone con un libro da edicola delle collane mondadoriane e mai un Segretissimo. Anche ora sto tornando a casa e la signora che ho accanto non ha staccato gli occhi da whatsapp nemmeno un secondo da quando è salita. Il bello è che era la stessa che ho visto stamattina e anche allora era impegnata in non so quale conversazione virtuale. Siamo sempre di meno noi lettori e non ci rimane che la nostalgia per i bei tempi andati, quando Segretissimo, Urania e le collane del Giallo vendevano migliaia di copie.

  22. Quiller

    Anche a me piacerebbe una collana di ristampe, magari però con traduzioni reintegrate e riviste… ricordo qualche anno fa uno speciale OSS117 con 2 romanzi, che però non credo avesse ottenuto i risultati sperati visto che l’esperimento si è concluse lì.

    @Francesco: migliaia di copie spero che le vendano ancora, ma sicuramente fanno sempre più fatica. Sulla lettura da pendolari, penso che Segretissimo, con le sue copertine attuali, parta con l’handicap. Tutte bellissime ragazze, per carità, ma forse è meglio l’anonimato garantito dell’ebook piuttosto che lo stigma dell’erotomane :-)

  23. Francesco

    @Quiller: verissimo quello che dici. Una lettrice, tempo fa, su questo blog aveva proposto per par condicio qualche copertina con dei fustacchioni per venire incontro ai gusti delle estimatrici della collana (e ce ne sono), ma non mi sembra che tale richiesta accorata abbia inciso molto nelle scelte. Insomma, chi decide che cosa (o meglio chi) mettere in copertina tiene conto solo degli ormoni maschili ???????????? pregiudicando così le letture “pubbliche”, in treno, in spiaggia o in fila davanti a uno sportello. Meditate gente, meditate!

  24. il professionista

    Posso dire la mia? Alla fine Segretissimo mi pare che abbia recuperato. ricordate che nel 2015 si era passati a una periodicità bi mestrale. Poi ci sono ragioni di registrazione ma il succo che, con gli extra siamo tornati a 12 più 4 e non solo3 ristampe del Prof e SAS. le cover a mio personale giudizio sono migliorate nel tempo anche se anche io rimpiango le illustrazioni che, però, sono un po’ fuori moda anche nei manifesti cinematografici. la donnina con la pistola è il marchio di Segretissimo. Sulle ristampe di Oss 117. il volume di cui parlate era una proposta del curatore,allora, di Urania che mise due episodi di OSSS117 che erano trail fantascientifico e la detective story. Sinceramente avrei scelto diversamente. ma non sta a me farlo. Nel 2000 peri 40 anni di Segretissimo curai un volume con tre avventure classiche di Sam Durell, Phil Sherman e Nick Carter. andò bene. chissà nel 2020 saranno 60 anni di Segretissimo. che poi la gente non legga è vero. ma noi dello zoccolo duro teniamo botta e la vostra cortesia ed entusiasmo nelle risposte lo dimostrano. forza ragazzi!

  25. Fabio

    Finito poco fa. Un romanzo davvero bello. Sono riuscito a procurarmi qualche vecchio numero della serie; mi aiuteranno ad aspettare il prossimo inedito.

  26. il professionista

    Grazie Fabio. Il prossimo Profstory è già in bozza. Ci saranno diverse sorprese. giusto per dirto..il famoso periodo in cui Chance e Kane addestravano truppe antiterrorismo nelle Filippine… se ne parlò ai tempi in Professional Gun (che in effetti è la ristampa) e in orizzonti di Acciaio di Sergio… e troverete una avventura inedita…

  27. giuseppe

    Come mai non si trova da nessuna parte?

  28. Redazione

    Ciao @giuseppe, se condividi con tutti la tua città, forse qualcuno ti può aiutare a trovarlo, indicandoti un’edicola fornita.

  29. il professionista

    Per la verità mi risulta, anche dalle foto che ricevo come testimonial che sia stato distribuito regolarmente e io sono uno che si lamenta per primo.spero che Giuseppe lo trovi. Vorrei ricordare oggi l’amico Andrea G. Pinketts che, magari vi sembrerà strano (o forse no?) era un lettore accanito del Prof sin dagli esordi.

  30. Redazione

    Ciao Prof. È proprio giusto ricordare l’amico Andrea G. Pinketts. Per chi vuole lasciare un ricordo scritto, si può fare a questo indirizzo sul blog del Giallo Mondadori:
    http://blog.librimondadori.it/blogs/ilgiallomondadori/2018/12/21/in-ricordo-di-andrea-g-pinketts/

  31. Fabio

    Chi non riesce a trovare le uscite Mondadori in edicola può sempre chiedere all’edicolante di farsi mandare una copia dal distributore. Dovrebbe arrivare in due giorni lavorativi. Fra l’altro, una volta che un determinato edicolante ha ordinato un numero riceverà le uscite successive in automatico.

  32. il professionista

    Auguri a tutti i lettori dal Professionista e dal suo autore

  33. massimo

    sono contento per Fabio che riesce a trovare i numeri con così tanta facilità! alla luce dei fatti io vivo in una zona depressa(n.d.r. provincia di Alessandria) l’ultimo segretissimo del mio amato Prof che sono riuscito a trovare in edicola è stato il 1637… da quel momento nè nella mia edicola di fiducia nè tantomeno in tutte quelle della mia zona mi è stato possibile acuistare una copia dei numeri successivi… le risposte sono sempre le stesse:non è arrivato/non è ancora arrivato/il distributore non mi risponde nemmeno/il distributore mi ha detto che non c’è disponibilità. ora , visto che in passato ho avuto un’edicola per una decina d’anni, so per certo che le case editrici aspirino a “reso zero” per ovvie ragioni di costi/profitti. in cittadine di circa 35.000 abitanti con circa una dozzina di edicole solo in una ho avuto conferma del transito di 1 e sottolineo 1 copia del 1644. c’è forse un complotto o un piano segreto per costringere i fan del Professionista ad armarsi e procurarsi le copie tanto ricercate con la forza bruta??? ai posteri e alla redazione l’ardua sentenza!!! scusate per lo sfogo buone feste a tutti i fortunati lettori

  34. il professionista

    caro Massimo, sono molto dispiaciuto. negli ultimi mesi ho letto decine di messaggi di questo tipo sia qui che su fb. Ne sono veramente dispiaciuto, perché la sopravvivenza del personaggio (e delle collane) dipende dalle vendite effettive soprattutto del cartaceo e la distribuzione mi pare non aiuti. Io posso solo scriverle, le storie del Prof con la passione di sempre. Purtroppo la situazione che riguarda anche altri periodici da edicola di altri editori (anche nei fumetti è un po’ così) è triste. Spero vivamente che si possa risalire la china. Nel frattempo ti faccio i miei migliori auguri che estendo a tutti i lettori. Ce la faremo!

  35. Alessandro

    Gentile redazione,
    vi scrivo non per lamentarmi…
    Ma per farvi solo presente che a Mantova città è paesi limitrofi il vostro SEGRETISSIMO non arriva praticamente mai nelle edicole. Il Sas, o i segretissimo Speciale si, sempre… Ma quello normale che adesso (purtroppo) esce ogni 2 mesi non arriva mai.
    Faccio regolarmente il giro di tutte le edicole visto che la città è piccola e tutti mi dicono che si sono già lamentati con i loro distributori perché hanno diverse richieste.
    Penso sia giusto avvisarvi.
    Distinti saluti da un vostro fedele lettore. Buona giornata.
    Alessandro Mantovani

  36. il professionista

    Caro Alessandro, noi ci conosciamo almeno virtualmente da un po’ e so che sei un affezionato lettore, di quelli che non si vorrebbero deludere mai. Mi spiace. Devo ammettere che è un po’ avvilente anche per chi ci mette tutto l’impegno vedere problemi così, irrisolti mese dopo mese. Buon anno comunque a te e a tutti.

  37. Redazione

    Ciao @Alessandro, ci dispiace per quanto ci segnali. Il motivo più semplice, purtroppo, potrebbe essere che gli edicolanti non ordinano le copie. Il numero di copie spedite dipende infatti dagli ordini e non dalla casa editrice, che ha tutto l’interesse a diffondere i propri libri. Il numero degli ordini effettuati dalle edicole, invece, dipende presumibilmente dal numero di copie vendute. Prova ancora a chiedere al tuo edicolante di fiducia. Un augurio di buon anno!

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