Kevin Hochs – L’Operativo: Watchdog
Kevin Hochs – L’Operativo: Watchdog – N°1622 -Aprile 2015
Watchdog è il segreto dei segreti. Un comitato di tutela dell’ordine pubblico mondiale. Formato dai principali governi all’indomani dell’11 Settembre, si pone al di sopra di qualsiasi organismo istituzionale per raccogliere e condividere dati, all’insaputa dell’intelligence di ogni paese. E per agire con rapidità, scavalcando burocrati e catene di comando. Lo scopo è la prevenzione globale: mai più Twin Towers, mai più sorprese su vasta scala. Con un’inevitabile riserva: la possibilità del tradimento. Ora che i piani di Watchdog sono finiti in mani non autorizzate e qualcuno manovra per minare l’efficienza del sistema, l’organizzazione deve contrattaccare. Le sue armi perfette sono un uomo e una donna, non meno micidiali degli ordigni più sofisticati. Lui è l’Operativo, agente dalle molte identità impiegato per le missioni sul campo. Lei è Jessica Thorney, detta Thor, specialista in targeting. Insieme, sono un esercito.
EBOOK DISPONIBILE
Posted in Segretissimo, Segretissimo - ebook, Segretissimo Foreign Legion
marzo 30th, 2015 at 09:36
Certo, non l’ho ancora letto, ma ci sono almeno tre buoni motivi per acquistare questo volume:
1) la bellezza della copertina: la si potrebbe guardare per ore e poi scoprire, casualmente, che sotto c’è un libro
2) il precedente romanzo dell’autore, uscito ad agosto: dopo aver letto quello che l’autore scrive e, come lo scrive, non si può che leggere questo nuovo lavoro “a scatola chiusa” come dicevano le pubblicità “di una volta”
3) la IV di copertina che rivela un contenuto interessante e d’attualità…
marzo 30th, 2015 at 10:33
mamma mia, potrei innamorarni di questa bionda in copertina…. favolosa. Di certo prenderò il libro, anche se il motivo vero per cui lo prenderò è l’autore, che ho sempre apprezzato nelle sue provbe precedenti.
aprile 3rd, 2015 at 11:59
Grande Enzo! Ben tornato. Spy che nel mezzo di intrigo e azione non lesina cultura a tutto spiano e riferimenti alla letteratura colta di Ambler & Compagnia.
Questa poi + la copertina più bella da quando questa testata ha cambiato vestito…
aprile 7th, 2015 at 20:09
Concordo pienamente, ragazzi!
aprile 9th, 2015 at 13:10
Farò il solito assalto all’edicola! ^_^
aprile 15th, 2015 at 12:26
Dopo la lettura del libro devo dire che se non sapessi niente di Kevin Hochs potrei concludere che,in relazione allo stile, si tratta di un nuovo pseudonimo di Sergio Altieri. E, visto che mi chiamo AgenteD anche in suo onore, potrei finirla qui e pensare al prossimo Segretissimo. Ma perché essere avari di parole, quando l’autore è stato così prodigo col lettore? Prodigo in particolare nel ricordargli, proprio come recita l’ultima pagina di Segretissimo, che “un altro mondo esiste “, e non è esattamente dolce e gentile. Leggendo questo romanzo, infatti, ci si sente
come vaccinati, la lettura ci ha fornito un giubbotto di kevlar col quale affrontare più preparati la (vera) realtà. No,non è stata (solo) una lettura di evasione. E a me sta (molto) bene così! Spero in una rapida ricomparsa dell’Operativo e della sua “banda ” su Segretissimo..
aprile 17th, 2015 at 22:14
AgenteD, sicuramente è come dici tu e come dice Segretissimo: un altro mondo esiste, la vera realtà.
Diciamo meglio che la realtà è fatta a livelli, di cui il primo possiamo chiamarlo Realtà di Superficie o Mondo di Superficie: è il livello in cui le persone leggono questo romanzo di Segretissimo -e tantissimi altri, soltanto o essenzialmente come letture di evasione, e che vivono la loro giornata occupandosi essenzialmente di lavorare (senza pretendere di fare qualcosa di entusiasmante) per tirar su uno stipendio, pensare alla rata del mutuo, prendere un aperitivo alle 19.30 e avere qualche ora settimanale da dedicare a un partner sentimentale (se ce l’hanno).
Ma queste persone che si fermano alla Superficie vanno comprese e rispettate anche anche loro, perché siamo tutti diversi e l’attitudine a prendere confidenza con la vera realtà (come la chiami bene tu) è una vocazione, e questa vocazione ce l’hanno un numero ristretto di persone. Voglio dire: ognuno deve muoversi nel livello di realtà che rientra nelle sue corde.
Tante volte sentiamo le persone della Superficie accusare ipocritamente governi e entità sovranazionali di occultare “verità terribili o stupefacenti” in merito a politica, tecnologia militare, guerre tra agenti segreti, riso
rse energetiche, contatti e governi extraterrestri e molto altro… ma in realtà tutte brave persone sono le prime che, se messe di fronte alle suddette risposte che vorrebbero conoscere, si metterebbero a urlare di non voler sentire certe cose. Proprio perché non erano pronti a livelli di realtà più profondi.
Voglio dire che il mondo, in fondo, è meglio organizzato e gestito di quanto comunemente si dica.
Buone letture.
aprile 20th, 2015 at 11:22
Salve a tutti, è la mia prima su questa pagina, di solito raramente pubblico le sensazioni avute da una lettura ma stavolta il destino mi ha messo tra le mani in rapida sequenza due libri che attendevo.
Mi sono ritrovato a leggere prima la nuova opera di Grady e poi Watchdog. Fatte le dovute considerazioni sulle enormi differenze tra i rispettivi protagonisti (un spia attempata da una parte e delle macchine da guerra dall’altra) e tra i generi, devo riconoscere che, alla “prova di accelerazione” (come chiamo io la velocità di lettura delle prime 50/70 pagine, che spesso per me coincide con la capacità di un testo di “prendermi”), il Cane da guardia batte il Condor, con il classico IMHO – e sempre con il dovuto rispetto per uno degli dèi del mio pantheon cineletterario. I dialoghi serrati; i flashbacks giusti per spiegare senza ammorbare con motivazioni/precedenti/psicologia; il turbinio di luoghi e situazioni; alla fine dela fiera tutto concorre a disegnare una trama che mi ha preso alla gola. Se poi ci si aggiunge la scrittura scorrevole e sempre attenta alla parola, direi che siamo davanti a un’opera di prim’ordine. In conclusione, top shot and hats off to Kevin Hochs.