Gérard de Villiers – SAS: Ordine a Santiago
Gérard de Villiers – SAS: Ordine a Santiago – N° 64 Aprile 2013
Santiago di notte è una città morta. Terreno di caccia per gli assassini della DINA, la Gestapo della giunta al potere, che possono prelevare chiunque e farlo scomparire nel nulla. In una cella di qualche caserma o in fondo al mare, dopo sevizie e violenze senza fine. In missione per conto della CIA nel mattatoio cileno, Malko Linge deve rintracciare e portare in salvo un collaboratore dell’Agenzia prima che lo trovino gli uomini del regime. Il guaio è che ora nelle mani dei torturatori c’è finito lui, Malko, ospite suo malgrado della famigerata Casa delle Tenerezze. Ammanettato, sanguinante per le ferite alla testa provocate dal calcio di una pistola, tra le grida strazianti dei prigionieri e i colpi inferti dagli aguzzini, il Principe delle Spie resisterà a tutto. Perché la furia cieca che lo anima è perfino più forte del dolore fisico. E la sua vendetta sarà implacabile.
Posted in Segretissimo SAS
aprile 4th, 2013 at 15:02
quando l’uscita in formato ebook?
aprile 6th, 2013 at 19:27
Certo che come storia mi pare davvero plausibile…
aprile 8th, 2013 at 12:17
Rettifico, intendevo dire poco plausibile.
aprile 10th, 2013 at 15:35
Non l’ho ancora letto. Cosa intendi per poco plausibile?
aprile 13th, 2013 at 10:06
Segnalo che su “Internazionale” in edicola questa settimana ho trovato (sorpresa e giubilo!)un articolo intervista a Gèrard de Villiers…
“Non mi considero un autore letterario. Racconto storie, fiabe per adulti. E cerco di metterci dentro un po’ di sostanza”. Frase da incorniciare.
A un certo punto appare Jean Paul Belmondo, un personaggio che è all’origine della mia piccola passione spy-pulp, col suo personaggio dello scrittore in quel vecchio film…
E poi Gèrard de Villiers racconta di come si documenta… e io misero che leggo libri! Lui ha contatti reali con servizi segreti reali! E i politici leggono i suoi romanzi per documentarsi!
Un uomo un mito… leggere per credere.
Un saluto a tutti, questo era il mio primo post!
Postilla: “Non mi fermerò mai, continuerò col piede sull’acceleratore finché sarò vivo!” GdV
aprile 13th, 2013 at 22:06
Intendo dire che mi pare poco plausibile che la CIA si possa scontrare con i servizi di Pinochet, considerando che al potere lo avevano praticamente messo loro. Diciamo che facevo una considerazione di geopolitica spicciola.
aprile 16th, 2013 at 14:40
@Gian
Guarda, è esattamente quello ho pensato io appena ho visto una missione di SAS contro il regime cileno proprio a metà anni Settanta: vari documenti ormai attestano che Kissinger e Nixon preferirono finanziare e appoggiare (in modo velato) Pinochet per scongiurare le “minaccie socialiste” come Allende…
Poi certamente tra il nero e il bianco ci sono tante sfumature di grigio, e molti rapporti hanno varie contraddizioni interne…
Comunque questo ORDINE A SANTIAGO, solo a leggere la quarta di copertina, mi ha suscitato qualche perplessità.
aprile 16th, 2013 at 17:03
il romanzo lo lessi molti anni fa quando uscì la prima volta. non vorrei dire un’imprecisione ma credo sia una di quelle missioni in cui SAS vine coinvolto in una cosa e poi scopre di essere in mezzo a un altro pasticcio in una posizione molto scomoda.
aprile 17th, 2013 at 18:07
Vuoi dire un pò come in PERFIDA MANILA, in cui Malko non fa in tempo ad iniziare la missione che già lo arrestano e lo mettono sotto durissima tortura (compresi i suoi preziosi testicoli…)
aprile 19th, 2013 at 18:47
@ Shinobi
Esattamente anzi peggio …
non dico niente per non rovinarti
il libro però anche se la storia
è completamente diversa alcune
parti mi hanno ricordato PERFIDA MANILA …
Ciao
aprile 19th, 2013 at 23:17
Ragazzi, off topic, a Venezia ho recuperato un vecchio numero di segretissimo (700 lire), di Eric Ambler, Una sporca storia. Veramente notevole dire. Se vi piacciono le storie di mercenari, condite da una certa ironia, ve lo consiglio.
aprile 21st, 2013 at 18:51
ah, non ricordavo fosse pubblicato in Segretissimo. mi pare di averlo letto, molto bello. Ambler faceva una spy di un’altra epoca ma molto suggestiva. le ambientazioni levantine(da Topkapi a la maschera di Dimitrios) erano eccellenti. non per nulla era un autore amatissimo da Fleming e anche dal suo agente(del quale è una delle poche letture registrate a partei manuali di golf…)
aprile 22nd, 2013 at 09:58
Questo che ho letto è il seguito di Topkapi, con lo stesso protagonista. Di topkapi è stato fatto anche un film, ho scoperto. Ma Prof, hai scritto anche qualche racconto sull’epopea dei mercenari in Africa?
aprile 23rd, 2013 at 14:49
Finalmente ho iniziato a leggere con calma questo ORDINE A SANTIAGO.
In effetti contiene molte più sorprese di quanto sembrava dalla quarta di copertina, che in effetti serve solo ad incuriosire il lettore rimanendo molto nel vago.
Ci sono critiche alla situazione cilena di metà anni Settanta e anche alla gestione americana… ma mi fermo qui per evitare spoiler.
Comunque, questo romanzo di SAS merita.
Meglio così.
aprile 23rd, 2013 at 14:50
Un saluto a Vikings, era un pò che non ti vedevo in questo blog.
buona lettura.
aprile 24th, 2013 at 21:37
È sempre stato uno dei SAS degli anni 70 che leggo e rileggo molto volentieri.
aprile 27th, 2013 at 18:07
Ciao Shinobi, si purtroppo sono stato un po’ assente causa lavoro
e famiglia, anche le mie letture
sono state un po’ trascurate,
spero che con la bella stagione
di avere un po’ di tempo per
recuperare.
Ciao
maggio 2nd, 2013 at 13:33
Si bello e avvincente, era tanto che non leggevo un SAS degli anni settanta e devo constatare che regge bene il tempo. Si nota nel racconto parecchie similitudini con il bel film di Costa Gavras “Missing”.
maggio 13th, 2013 at 22:33
grande titolo! finalmente un ricordo ai morti cileni! e alle ferocie della Dina! troppo bello l’episodio del caccia! e il capo della CIA connivente con i cileni! era successo anche in Angola o in Congo mi pare, con il referente della Cia ubriaco! e infatti fa una bruta fine