Il Professionista Superstar
Il Professionista Superstar
Negli ultimi anni (oltre 15, per la verità), un personaggio si è fatto largo a suon di belle storie d’azione, di tanto carisma e di un solido background psicologico, il tutto costruito con grande abilità dal suo autore: parliamo di Chance Renard, il Professionista nato dalla penna (ma forse sarebbe meglio dire tastiera) di Stephen Gunn.
Non staremo a ripercorrere le avventure di questo personaggio, o a ricordare i titoli che si sono imposti di più all’attenzione del pubblico. Quello che vogliamo fare adesso è dare una notizia di mercato, sciorinare qualche numero che dovrebbe servire a fare capire esattamente quale sia il peso che il Professionista ha sul suo pubblico di riferimento, e comunque sugli appassionati di spy story.
La notizia è che i romanzi di Stephen Gunn che hanno per protagonista questo eroe sono in assoluto i più venduti della storica collana Segretissimo. Per l’esattezza, i due titoli che escono ogni anno nella linea classica di Segretissimo, sono sistematicamente i più venduti da diversi anni a questa parte, soprattutto da quando Sua Altezza Serenissima Malko Linge di Gérard De Villiers, principe incontrastato della spy story moderna, ha ottenuto una collana tutta per sé, che quindi produce numeri di vendita che possiamo registrare a parte.
A parte De Villiers, dunque, il vero protagonista di Segretissimo è Chance Renard, e questo ce lo dicono i numeri di vendita, facendoci capire incontrovertibilmente che il pubblico non solo non si è stancato di questo personaggio, dopo 16 anni di mirabolanti avventure, ma anzi esterna un affetto che ci fa comprendere quando Stephen Gunn sia riuscito a creare un personaggio a tutto tondo, capace di appassionare i lettori a 360 gradi e tenerli legati a sé, ogni volta in attesa di una nuova avventura.
Per fortuna, l’autore non sembra disposto a scontentare i suoi lettori, anzi ci ha promesso che non solo Chance Renard continuerà a cavalcare le edicole con la consueta fermezza, ma tornerà a prodursi in missioni dal miglior sapore della spy story e dell’action classica, a partite dal prossimo romanzo previsto in uscita a novembre, dal titolo “Nome in codice: Loki”. Un libro assolutamente da non perdere, per i fan del Professionista ma soprattutto per i veri amanti della migliore spy story.
Redazione
Posted in Segretissimo
settembre 11th, 2011 at 17:29
il Professionista e il suo autore ringraziano la redazione che ha dato loro fiducia e continua a sostenerli e i lettori.
l’impegno è di ripagarli con sempre maggior entusiasmo e nuove aventure.
InNome in codice Loki torna la grande avventura internazionale: Giappone, Madrid, Siberia con il ritorno di uno dei personaggi femminili più amati della serie.
e di seguito il racconto Sanguenero che prosegue la lottadi Chance contro il clan corso ‘Brise de mer’
doppio colpo quindi. vi aspetto!
settembre 11th, 2011 at 18:08
Un piatto ricchissimo, con (a quanto mi pare di capire) un graditissimo ritorno.
Parte il countdown!
settembre 11th, 2011 at 18:40
Novembre. Perfetto.
settembre 11th, 2011 at 21:27
… sarà un caldo Novembre
settembre 11th, 2011 at 23:30
non vedo l’ora!
settembre 12th, 2011 at 09:01
be’ ragazzi vi aspetta un’ carico ‘ pesante di ‘sesso 6 violenza’..non era questo che vi mancava?
settembre 12th, 2011 at 09:52
http://hotmag.me/ilprofessionista/2011/09/12/segretissimoa-me-la-legione/#comment-1332
se volete saperne di più sul blog del Professionista…
settembre 12th, 2011 at 10:01
Perchè non una bella ristampa di tutti suoi romanzi in ordine cronologico? Lancio la richiesta…
settembre 12th, 2011 at 10:43
Embè, “quando c’è vo’, c’è vo’…” W il Professionista!
Eppoi, 9 commenti in 24 ore… anche questo mi sembra un record!
settembre 12th, 2011 at 11:54
Signori, quando leggo che entra in scensa il Prof., mi fermo e ringrazio SG per le storie che ci regala. A novembre farò la posta alla mia edicola di fiducia per prendermi la mia copia.
Ringrazio Segretissimo che ci dà l’opportunità di leggere questo grandissimo autore,e spero possa avere sempre più evidenza nel panorama dell’editoria italiana, e spero che la redazione stessa possa accogliere le nostre richieste di ristampa dei volumi.
In poche parole… W il Professionista (per citare il mio amico Agente D) !
Andrea
settembre 12th, 2011 at 18:47
non avevo dubbi che fosse il più venduto… sa scrivere e le avventure del professionista non stancano mai, non si può dire lo stesso di altri
settembre 12th, 2011 at 21:47
Grande Steve… non dubitavo che Chance fosse tra i più ricercati. Comincio da ora il countdown per l’esotico campi di Morte!
settembre 13th, 2011 at 09:04
Thanx gang..queste sono le soprese che accendono veramente una giornata.
Scorpro ora che Agente D e Tortellino sono anche amici tra loro.amicizia condivisa…
settembre 13th, 2011 at 09:06
e naturalmente lusingatisismo dell’intervento della Bimba..ehm volevo dire di Cristiana… a volte personaggie interpreti si scambiano i ruoli.
Scherzi a parte grazie Kri, il tuo apprezzamentooltre che da amica e lettrice da autrice(lo sapete vero che il prossimo mese esce il suo romanzo sul Giallo?) mi fa veramente piacere
settembre 13th, 2011 at 10:04
Con l’AgenteD ci si è scambiati qualche commento e parere sulle varie uscite, abbiamo in effeti gusti simili per alcune cose.
settembre 13th, 2011 at 16:01
me ne compiaccio
settembre 14th, 2011 at 20:52
Mi complimento anch’io con Stephen Gunn che, scopro solo adesso (non me ne vogliate) è un autore italiano sotto pseudonimo. Ma frequento il web da poco (ho una certa età…) e semplicemente acquistando qualche Segretissimo ogni tanto non avevo avuto questa rivelazione. Complimenti doppi, quindi, perché significa che gli italiani sanno scrivere benissimo spy story. Una sola domanda all’autore: perché pubblicare con pseudonimo? Non sarebbe meglio farlo con il suo vero nome? Comunque, tutti questi commenti pieni di entusiasmo hanno suscitato la mia curiosità. Mi metto anch’io in paziente attesa di novembre.
settembre 15th, 2011 at 12:04
@VergaG
attenzione che il prodotto Stephen Gunn arreca dipendenza, come avrà modo di scoprire, poi il difficile comincerà con la ricerca dei libri che non ha letto…
settembre 15th, 2011 at 14:21
@VergaG
Quoto Tortellino, in due anni mi sono buttato a capofitto a comprare (e a leggere!!) tutte le avventure del Professionista, buone letture!!!
settembre 16th, 2011 at 13:59
@VergaG GRAZIE sentitissimo per il tuo intervento. Sullo pseudonimo potremmo parlare a lungo. di fatto quando iniziai la serie l’impressione(che credo sia ancora giusta) era che il grande publico nutrisse qualche diffidenza per il genere firmato da italiani. Ma, tutto considerato, l’importante è raccontare le proprie storie, con quale nome ha relativa importanza. sappi che maestri del thriller come Eb McBain, Edward S. Aarons, John creasey e moltissimi altri usarono una quantità di pseudonimi. E poi, lasciamelo dire, visto che dici di avere un’età(e magari siamo coetanei) che è come un po’ l’era del cinema italiano di genere. Ricordi chi era BOB Robertson?
settembre 16th, 2011 at 22:06
Non avevo dubbi circa il fatto che IL PROFESSIONISTA fosse il più venduto della collana. Ma mi fa un estremo piacere vederlo dichiarato a gran voce dalla Mondadori.
Il Professionista non è solo il più venduto, ma lasciatemi dire che è stato un inestimabile traino per altre realtà narrative spy & action di casa nostra.
Una locomotiva inarrestabile, che si rinnova in corsa senza per questo rinnegarsi mai.
Un abbraccio, Chance!
settembre 17th, 2011 at 10:22
Bob Robertson = Sergio Leone. Un artista….quanto Evan Hunter…
settembre 17th, 2011 at 10:44
Grazie al Professionista per la risposta. Io ormai vado per i settanta, quindi non credo che siamo della stessa generazione…… però confesso che anch’io sono reticente quando si tratta di acquistare italiani (perché? Perché purtroppo ho avuto troppe brutte sorprese, e questo ha generato un’istintiva diffidenza) e quindi ammetto che forse se anziché Stephen Gunn avessi trovato un nome italiano non avrei acquistato le storie del Professionista. Brutto da dire, me ne rendo conto (e avvilente per me per primo), però credo che ci sia bisogno di far sapere che anche gli autori italiani sanno produrre opere di valore, altrimenti la situazione non cambierà mai. E per questo i blog e Internet sono strumenti formidabili, che sto cominciando ad apprezzare tantissimo.
settembre 18th, 2011 at 12:10
certo Verga G…la scelta di firmare con lo pseudonimo fu dettatada osservazioni del mercato. di fatto sono convinto che ci siano troppi giallisti(termine ampio che comprende la spy story) italiani che abusano di questo titolo. se vogliamo che la narrativa di genere nostrana si affermi dobbiamo farlo sopratuttto con la buona scrittura.
settembre 27th, 2011 at 15:59
Complimenti incondizionati all’amico Chance,compagno di mille avventure,e nottate mercenarie