Segretissimo – K.Hochs – Sturmvogel
Kevin Hochs – Sturmvogel – N°1579 – Settembre 2011
Terzo Reich: uno dei capitoli più spaventosi della storia umana. Terzo Reich: finito per sempre nel bunker sepolto sotto le rovine di Berlino. Terzo Reich: destinato a mai più risorgere. O forse no? Nei meandri del mondo sotterraneo, qualcuno ha trovato Sturmvogel, un piano nazista di destabilizzazione geopolitica.
Per la CIA, è il momento di agire, prima che Sturmvogel si tramuti in una catastrofica realtà. E per l’Operativo, l’agente senza nomedi Sandblast, è l’inizio di una nuova missione estrema. Contro di lui, Michail Baisaev, la Belva, criminale ceceno che si nasconde nel covo più impensabile di tutti. A complicare le cose, il torrido richiamo dei sensi emanato da Deirdre, dottoressa dell’OSCE. Per l’Operativo, il conto alla rovescia verso Armageddon è cominciato. All’interno, il racconto “Ultima corsa” di Umberto Bertani.
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agosto 27th, 2011 at 11:26
E’ già mio…
agosto 27th, 2011 at 15:52
Mi intriga non poco.
agosto 27th, 2011 at 22:14
Trama alquanto improbabile… attendo i commenti dei primi che lo leggeranno, per decidere se vale la pena di recuperarlo.
agosto 28th, 2011 at 20:14
Ma è un italiano? Perchè su internet non si trova nulla…
agosto 29th, 2011 at 00:24
Trovato… Enzo Verrengia.
Qualcuno ha letto il precedente Sandblast?
agosto 29th, 2011 at 18:13
Un autore molto bravo, che sa scrivere storie dure, intense, credibili. Questo romanzo fila via che è un piacere, altro che trama improbabile. Lo consiglio vivamente, per quanto possa contare il parere di un semplice lettore (che però legge Segretissimo da oltre vent’anni).
agosto 30th, 2011 at 00:30
Chiedevo appunto il parere di qualcuno che lo avesse letto o lo stesse leggendo, giusto per farmi un’idea più precisa. Per il resto confermo la prima impressione di una trama improbabile.
Anch’io leggo Segretissimo (quelli che trovo interessanti, non tutte le uscite) da oltre vent’anni, ma non credo di meritare per questo una medaglia!
agosto 30th, 2011 at 09:08
Fate così, prendetelo solo per il mio racconto in appendice.
^_^
agosto 30th, 2011 at 11:30
Ragazzi a Enzo piace la spy story “di mezzo”, pare di capire, quella che sta dalle parti di Le Carrè, ma non disdegna l’immaginario e l’avventura, che son linfa per questo genere da sempre, o almeno dall’inizio. Questi giorni andrò a scovare l’autore per farmi firmare la copia del libro, che leggerò con trepidazione, appena ne avrò il tempo. Bella la cover un pò retrò e modernissima al contempo – molto Tarantinata! 😉
settembre 3rd, 2011 at 17:00
Mi piace molto la cover. Appena passo in edicola lo prendo di certo. ciao.
settembre 6th, 2011 at 16:35
Romanzo decisamente interessante. Ricco di azione ma con i personaggi ben delineati dal punto di vista psicologico. Lascia un po’ perplessi lo stile, a volte un po’ troppo “aulico” e ridondante. Ma l’Operativo è comunque un personaggio che non si dimentica (“Sandblast” me lo sono perso e cercherò di recuperarlo in qualche modo).
Insomma, una spy-story vera e propria dopo alcuni titoli che mi hanno lasciato un po’ perplesso: troppe commistioni con horror e fantascienza (“Assedio” di Spasaro l’ho trovato assolutamente incomprensibile. Ma che c’entrava con Segretissimo?).
settembre 13th, 2011 at 20:27
Che sia italiano lo si capisce dal bellissimo italiano: nessun traduttore scrive così bene.
Da questo si capisce anche che non sia un ghost, cosa ormai rarissima.
Sto leggendo ed è strepitoso.
Speriamo non deluda sui personaggi femminili, come purtroppo di prassi in questi ambienti machisti e misogini.
E’ affine a Riccardo De Boni e Angie Lorall, di cui è uscito “Sulla Porta di Dite”.
settembre 14th, 2011 at 20:30
Completata la lettura, confermo il lusinghiero giudizio. A parte alcuni aspetti implausibili, è scritto da Dio.
Sul versante femminile, geniali i segnali premonitori del destino delle due protagoniste.
Yelena è un personaggio bellissimo, che meriterebbe un ritorno come socia atipica dell’Operativo.
L’ucraina aveva tutti i requisiti di legge per uscire di scena divorata da Godzilla o sgozzata dalla Belva.
Dunque Kevin Hochs è il primo autore importante a seguire le orme di Riccardo De Boni e Angie Lorall, che nei loro racconti (“Sulla Porta di Dite”) hanno apportato modificazioni
agli stereotipi misogini, sessisti e machisti del genere.
Complimenti!
settembre 14th, 2011 at 20:55
Io l’ho preso attratto dalla copertina, lo confesso. Ma ancora non ho iniziato a legegrlo. I vostri commenti mi hanno fatto venire voglia di iniziarlo.
settembre 14th, 2011 at 21:25
Sono felice che Sturmvogel stia incontrando il vostro gradimento. Non è un segreto: dietro lo pseudonimo “Kevin Hochs”, come giustamente detto da Mirko, si nasconde Enzo Verrengia, già presente su Segretissimo con vari racconti sin dal 1986 e che è anche stato il traduttore di Elizabeth George (con Maria Cristina Pietri).
settembre 16th, 2011 at 14:05
Enzo lo conosco da tantisismo anche se di persona nonci siamo mai incontrati. Pubblicavamo insime su Top Secret della Garden. Sono veramente contento che i suoi romanzi piacciano perchè sono la dimostrazione che la legione della spy story italiana ha molti colpinel caricatore ancora da sparare…
settembre 26th, 2011 at 21:10
Appena finito di leggere, una splendida sorpresa: storia molto bella, scritta in modo divino… Spero tanto che l’autore ricompaia presto su Segretissimo!
settembre 28th, 2011 at 19:07
A questo punto vedrò di cercare una copia anch’io, all’inizo ero dubbioso, ma leggendo tutti questi post positivi mi è venuta la curiosità…
settembre 29th, 2011 at 09:34
Presa questa mattina l’ultima copia in edicola… la metterò in fila agli altri da leggere, poi commenterò.
ottobre 6th, 2011 at 19:23
Il giudizio è sostanzialmente positivo.L’autore riesce a creare una trama avvincente e sorprendente.
Mi sembra,però, che -in alcuni passi- sia eccessivamente letterario per il tipo di vicende narrate. Forse l’autore avrebbe bisogno di un editor più severo.
novembre 2nd, 2011 at 17:05
Pag. 152: “Cross non rispose al fuoco” (dopo aver schivato 4 pallottole calibro 7,65).
E’ il momento più alto, non solo di questo bel romanzo, ma di un intero genere: è la presa di coscienza più alta da parte del protagonista.
Poesia moderna. Tra pallottole, brutalità e cinismo, il protagonista non perde la bussola e conserva il limite delle cose.
Geniale, efficacissima astensione dell’Eroe di Hochs.
dicembre 22nd, 2011 at 15:20
Sorry, ho dovuto lasciarlo dopo averne letto una metà circa, purtroppo ho fatto una certa fatica a stare dietro ai personaggi, ci mettevo molto tempo per leggere una singola pagina, forse colpa mia, però leggendolo in treno ogni giono sono riuscito a leggere una dozzina di pagine, non di più, forse quello ha fatto sì che facessi fatica a portare avanti la storia.
settembre 4th, 2017 at 11:14
Nel 2011, sotto pseudonimo “Mario Rossi”, scrivevo (cfr. sopra): “Yelena è un personaggio bellissimo, che meriterebbe un ritorno come socia atipica dell’Operativo”.
Mi accorgo adesso che il mio consiglio è stato più che ascoltato. Ne sono lieto, ho acquistato i nn. 3 e 4 della serie.