Gérard de Villiers – La primavera di Varsavia
giugno 9th, 2011 by Alessio Lazzati
Gérard de Villiers – La primavera di Varsavia – N°42 – Giugno 2011
Vienna, Guerra Fredda. Qualcuno è in possesso di una verità che scotta: un noto, insospettabile polacco potrebbe essere un agente del KGB sotto copertura. Per Malko Linge è tempo di agire. Purtroppo, però, il suo informatore viene brutalmente eliminato. Con un unico indizio ma senza alcuna prova, il Principe delle Spie parte per Varsavia: deve arrivare alla verità, a tutti i costi.
E a Varsavia lo aspetta l’inferno, perché lo spionaggio sovietico non è il solo a volere che le cose sepolte rimangano sepolte. Questa volta, i veri nemici di Malko potrebbero essere proprio coloro che si proclamano suoi amici.
Posted in Segretissimo SAS
giugno 9th, 2011 at 22:17
Non vorrei apparire contro l’innovazione, ma questa copertina di questo SAS d’annata mi lascia un po’ perplesso… Non che sia brutta di per sè, anzi. La trovo originale, non avrei avuto nulla da ridire su qualche altro volume. Non me ce la vedo per SAS, però.
Non sto reclamando le siliconate inguainate sado con uzi in mano, e tenuto anche maldestramente. Ma in effetti, di belle copertine equilibrate con il “marchio” (piaccia o no) donna con pistola, che con il prodotto de Villiers ci sta a fagiolo, ne abbiamo pur viste varie. Anche se poi il nostro – pur amato – cerchio ne ammazza gli sfondi.
Acc… Non è che sto invecchiando e diventando tradizionalista?
giugno 9th, 2011 at 22:58
E’ davvero atipica, ma mi sembra efficace. Certo che ha una sinistra attualità, coi dentisti polacchi che attirano pazienti da mezza Europa con le loro basse parcelle
giugno 10th, 2011 at 10:04
Io sono giovane, ma in questa situazione mi vedo decisamente tradizionalista e credo di averlo espresso anche in precedenti commenti.
Questa copertina, al primo impatto, la trovo orribile rispetto ai “fasti dorati” al quale sono abituato da SAS.
Forse in un secondo momento la troverò soltanto deludente, e forse in un terzo momento arriverò a trovarla alternativa ma gradevole… chissà?
Ad ogni modo, mi auguro che sia un caso isolato e si torni alla linea canonica che mi (e ci) piace tanto.
giugno 12th, 2011 at 08:38
sono d’accordo con voi
giugno 12th, 2011 at 16:00
Un’immagine alquanto violenta!
giugno 14th, 2011 at 11:58
Ciao a tutti.
La copertina anche a me non è
piaciuta molto.
Il libro mi piace non sono
ancora riuscito a leggerlo
tutto perchè giovedi sono
diventato papà e quindi sono
stato un po’ preso …
Forse ho trovato l’inizio
un po’ banale, però la
storia mi piace adesso
vedrò come continua.
Nell’attesa di questo SAS
mi sono procurato
Duello a Barranquilla
e
Operazione Matador
li ho trovati tutti e due
molto belli.
Nel primo le scene di sesso mi
sembravano troppo soft per un SAS.
Bellissima l’ambientazione del secondo.
Ciao
giugno 14th, 2011 at 12:16
@vikings
Se ti ha entusiasmato l’ambientazione di OPERAZIONE MATADOR allora procurati anche l’ottimo NAUFRAGIO ALLE SEYCHELLES: l’ambiete da isola tropicale è molto simile. Oltretutto i personaggi e le vicende narrati sono molto avvincenti.
giugno 14th, 2011 at 14:21
@Hitman77
Ok, grazie del consiglio cercherò di procurarmelo.
Ciao
giugno 15th, 2011 at 10:39
Ragazzi francamente la copertina è inguardabile…sicuramente mi leggo la vecchia edizione GIRO DEL MONDO CON MALKO LINGE con la copertina di CREPAX ..come si dice anche l’occhio vuole la sua parte ….
giugno 15th, 2011 at 17:04
@Valis66
Anche io l’ho comprato domenica mattina e ancora adesso la copertina mi risulta orripilante, deprimente: la violenza fa parte del mondo di SAS, ma la si può e la si deve rappresentare con molta più atmosfera, equilibrio e fascino.
Tuttavia per quanto riguarda le vecchie copertine di Crepax le ho viste molte volte su Internet e ritengo che fosse un illustratore decisamente sbagliato per SAS.
E dire che il 2011 era iniziato alla grande con le copertine di DUELLO A BARRANQUILLA e TRAPPOLA A BANGKOK, compresa la cover di DOSSIER HARIRI se non fosse per quelle braccia posizionate in maniere indecorosa, come fossero estranee alla loro proprietaria…
Ma forza, speriamo di rifarci con le copertine del doppio RENEGADE di Luglio-Agosto.
giugno 17th, 2011 at 11:23
..che purtroppo nonè granchè come romanzo..almeno a me nonè piaciuto granchè quando l’ho letto l’hann oscorso. ormai i nuovi SAS sono tutti piuttosto mediocri. Questo diVarsavia era ancora un ottimo romanzo. Crepax forse non era l’illustratore ideale per SAS ma almeno in alcun icasi riuscì a dare delle sue donnine un’interpretazione gradevole.
giugno 17th, 2011 at 13:28
…-Sicuramente molto meglio la cover di CREPAX vecchia ormai di 25 anni ..che quella proposta questo mese …….
giugno 17th, 2011 at 17:05
@Professionista
Tutti piuttosto mediocri fino a un certo punto. Ad esempio il doppio AL-QAEDA ALL’ATTACCO
giugno 17th, 2011 at 17:11
il doppio AL-QAEDA ALL’ATTACCO è del 2009 ma l’ho trovato molto bello, e anche il successivo doppio CODICE S-300 del 2010 era valido -a parte qualche scena erotica ridondante che si poteva tagliare.
Crepax avrà anche raffigurato qualche donna intrigante, ma il suo stile è troppo sintetico e i suoi sfondi troppo essenziali per SAS. Insomma, troppo minimalista.
giugno 19th, 2011 at 17:24
Ho tutti i titoli di SAS pubblicati in Italia, anche sparsi su edizioni differenti.
Francamente, la veste che ho amato di più è proprio quella di Giro del mondo con SAS. E’ vero che se guardiamo alle copertine francesi di SAS, beh… vanno molto più al “sodo”. Ma francamente, le trovo limitanti. Le interpretazioni di Crepax mi piacevano. E mi piaceva anche il concetto di “giro del mondo con”, perché in effetti è uno degli aspetti che apprezzo di più nella serie.
giugno 21st, 2011 at 15:23
A me i tentativi di uscire dai canoni piacciono sempre, per cui lode al Viktor! E SAS ormai lo leggo per le ambientazioni reali(stiche) e lo compro per le cover, visto che sono scritti con 4 o 5 stampini a ruota. Ben venga la tipa senza tette con l’attacco del dentista, sù!
giugno 21st, 2011 at 17:48
Al ritmo di 4 romanzi l’anno è naturale che siano scritti con 4 o 5 stampini a ruota. Questo valeva già nei SAS degli anni Settanta.
Comunque anche io gli inediti li compro, in parte, per le ambientazioni contemporanee e per le cover.
Sul fatto che siano realistiche, direi meglio che mostrano la realtà sotto un aspetto determinato e parziale, ovvero quello che De Villiers vuole mostrare, escludendo tante altre cose.
Se ad esempio -per citarne solo alcuni- leggi Stephen Gunn o Barry Eisler o i romanzi di James Bond 007 vedrai che vengono descritti aspetti diversi della medesima realtà, e anche una realtà differente.
giugno 23rd, 2011 at 09:58
Ciao!
Ieri sera ho finito questo SAS,
molto bello, non mi è piaciuto
l’inizio l’ho trovato un po’
banale, però poi quando la
storia inizia a ingranare
non si riesce a smettere di
leggere.
Bello sopratutto il finale.
Ciao
giugno 24th, 2011 at 14:04
mah, io sulle nuove produzioni SAS sono sempre un po’ dubbioso..adesso sto leggendo Dragon Rouge che è il doppio di questa estate.Non male ma nel primo volume prima che SAS entri veramente in azione ci vogliono pagine e pagine, la seconda parte mi pare più intrigante. Insomma a volte si ha l’impresssione che ci sia una-idea -una allungata con intermezzi erotici, scene in cui compaiono dei comprimari che fanno cose assolutamente banali che si potrebbero ricavare da qualche semplice allusione. E lo dice uno che conosce benissimo tutta la serie e ne è stato(e ancora lo è) uno strenuo sostneitore. Certo che 189 episodi sono una bella cifra.
giugno 24th, 2011 at 17:25
@Professionista
Il primo problema di cui parli si era già verificato in IL DISERTORE DI PYONGYANG-parte prima, nel quale Malko entrava in azione addirittura non prima di pagina 68, una vera esagerazione secondo me.
Per fortuna il secondo volume di quel romanzo doppio si rifaceva alla grande e Malko era protagonista -sia come agente sia come donnaiolo di lusso- fin dalle prime battute.
Ora sto leggendo DOSSIER HARIRI: mi piace, anche se nella prima metà del romanzo c’è una sequenza erotica di quasi 4 pagine tra personaggi non protagonisti che mi ha un pò spazientito… io l’avrei ridotta a mezza pagina o al massimo massimo una pagina.
Questi intermezzi erotici dilatati, sopratutto quelli in cui non figura Malko, stanno diventando un problema, servono solo a macchiare quanto di bello c’è nel resto dei romanzi.
Invece INTRIGO A TBILISI e ancora di più CODICE S-300 mi sono piaciuti abbastanza… peccato anche lì per le lungaggini erotiche tra personaggi non protagonisti.
giugno 27th, 2011 at 15:44
A voi sembrano erotici? A me sembrano molto spesso semplicemente ginecologici. Non è necessariamente un male, ma concordo col fatto che rovinino i romanzi. O almeno mi annoiano moltissimo.
giugno 27th, 2011 at 17:17
@Riccardo Falcetta
Ciao, non sono d’accordo con te,
ginecologici mi sembra un po’
troppo.
Naturalmente i gusti sono gusti,
a me piace qualche intermezzo
erotico, naturalmente non
devono essere troppi,
altrimenti rischiano di annoiare.
Ciao.
giugno 27th, 2011 at 21:53
Io mi rompo tanto le scatole: gli intermezzi erotici fanno parte di SAS e ho iniziato a leggere i suoi romanzi anche per quelli, ma quando sono troppi -e sopratutto quando sono scene in cui non figura Malko- mi fanno l’effetto contrario e rovinano i romanzi, punto e basta!