Segretissimo – Jack Morisco – Manila Sunrise
Segretissimo – Jack Morisco – Manila Sunrise – N°1557 – Novembre 2009
Nome: Abu Sayyaf Group. Professione: terrorismo integralista stile Al Qaeda. Obiettivo: califfato islamico nelle Filippine meridionali. Bersaglio: Julia Caranza, esotica e sensuale presidente delle Filippine. Dopo un’azione terroristica nel Borneo finita male, l’Abu Sayyaf Group è deciso a farla fuori a ogni costo. Solo che adesso Julia Carranza ha dalla sua un letale angelo custode: Oliver Mc Keown, nome in codice Banshee, asso dei servizi segreti di Singapore. E ora, con il vertice dell’ASEAN che incombe, per Banshee il campo di fuoco cambia nuovamente: arrivando fin troppo vicino a casa. Dove i nemici, quelli veri, quelli più feroci, potrebbero essere in agguato proprio alle sue spalle. L’atteso ritorno di un grande della narrativa d’intrigo e del suo affascinante eroe.
All’interno il racconto “Le mani del diavolo” di Giovanni Zucca.
Posted in Segretissimo, Segretissimo Foreign Legion
ottobre 30th, 2009 at 12:37
Il ritorno di un grande della italina Foreing legion conun romanzo che dalal cover e dalla quarta mi sembra una di quelle belle storie di spionaggio e avventura classica conil giusto respiro…e anche il racconto di Zucca ne fa un numero da collezione.
La modella mi sa che la conosco….
ottobre 30th, 2009 at 17:14
gia messo nel mirino
ottobre 31st, 2009 at 10:03
Sembra ottimo, lo prenderò.
Ma…niente Segretissimo Presenta questo Novembre?
ottobre 31st, 2009 at 11:25
Ho avuto modo recentemente di appurare come Banshee non sia uno dei cloni del Professionista. Meglio tardi che mai…adesso si tratta di recuperare il Narciso da libreria, ne vale la pena davvero. GIancarlo è un narratore di razza e si muove su un terreno contenutisticamente e stilisticamente parallelo ma decisamente diverso (quindi complementare) a quello di autori come Altieri e Di Marino. Sarebbe interessante una analisi che metta a confronto i personaggi più originali della FIL…
E poi bisogna dire che a Segretissimo, quando ci si mettono sanno offrire qualcosa in più rispetto alle solite cover. Questa magnifica illustrazione un pò “old style” ne è un esempio 😉
Acquisto obbligatorio!
R
ottobre 31st, 2009 at 19:43
Cover adatta al romanzo e alla scrittura di Jack, caro Ric, anche se io continuo a preferire certe iperboli toglianesche..ehehe. Certo Narciso ha un’ottima scrittura, un senso della trama che rimanda alla Grande Avventura e non esagero. bentornato Banshee…
ottobre 31st, 2009 at 22:57
Vabbè s’era capito Prof 😉
novembre 1st, 2009 at 16:40
m’incuriosisce, anche la copertina mi piace. Esce qui a novembre, nevvero? Vedrò se alla periferia dell’Impero esce puntualmente come nella capitale.
novembre 2nd, 2009 at 22:25
quote: “dalla quarta mi sembra una di quelle belle storie di spionaggio e avventura classica con il giusto respiro…e anche il racconto di Zucca ne fa un numero da collezione”
ovviamente mi associo:-))) – e trovo che il titolo sia molto divertente e azzeccato, simile a certi giochi di parole dei “vecchi” Segretissimi
quote: La modella mi sa che la conosco…”
ehm… il viso mi sembra noto, ma non riesco a darle un nome… si può sapere chi è o è un’informazione… segretissima?
novembre 4th, 2009 at 00:39
bello veramente il racconto, Giovanni, la modella lavora in Mondadori di più non posso dire, non credo che tu la conosca…
novembre 5th, 2009 at 19:22
Bentornato a Banshee. Era ora! 😉
Tra l’altro, questo mese doppio piatto orientale, se si considera anche l’inedito SAS.
Per me, va più che bene.
Sono curioso di leggere anche il racconto di Giovanni Zucca, che è appunto uno specialista nelle short stories. Ma che, prima o poi, mi auguro di saggiare anche sulla misura del romanzo…
novembre 8th, 2009 at 15:20
letto e divorato… ‘old style’ alla Segretissimo, mi è piaciuto molto. Rinnovo i miei complimenti per la copertina in tono con il contenuto.
novembre 8th, 2009 at 22:44
Bevuto in un giorno…davvero serrato e avvincente, con una leggerezza d’altri tempi. Consigliatissimo.
Apprezzo molto l’ambientazione sud-est asiatica: di solito le storie in cui il nemico è la Jihad hanno il punto debole di un’ambientazione “desertica” e priva di fascino spionistico (parere personalissimo!), invece Singapore è perfetta.