Gérard de Villiers – SAS: L’abito non fa la monaca
Gérard de Villiers – SAS: L’abito non fa la monaca – N°31 settembre 2017
Cadere vittima di un rapimento in pieno giorno e in pieno centro città, sotto la minaccia armata di una suora? Può succedere, a Montevideo. Se però succede al capo della stazione locale della CIA, è un problema. Che un funzionario del suo calibro finisca nelle mani dei ribelli tupamaros imbarazza non poco l’Agenzia, disposta a tentare l’impossibile per recuperarlo vivo. E quando c’è di mezzo l’impossibile, nessun agente operativo è più adatto di Malko Linge. Di riuscire nell’impresa con le buone, offrendo una ricompensa per il rilascio o per ottenere informazioni utili, le chance non sono molte. Del resto il sequestrato non gode di grande popolarità, da quelle parti: come suo personale contributo alla risoluzione del conflitto che infiamma il paese, ha creato uno squadrone della morte. Se allora si dovrà passare alle maniere forti, Malko non si lascerà certo intimidire da un’affascinante guerrigliera travestita da religiosa. Anche se non porta la tonaca, il Principe delle Spie ha una vera
vocazione come dispensatore di pace. Naturalmente eterna.
L’autore incoronato dal “New York Times” come il più grande scrittore di spy story del mondo, con oltre 100 milioni di copie vendute!
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settembre 4th, 2017 at 18:40
ottimo romanzo anche x una ambientazione in Uruguay oggi assolutamente insolita.Un vero GDV anni 70
settembre 12th, 2017 at 10:19
Confermo l’ambientazione insolita, ma a me questo romanzo non è mai piaciuto.
settembre 12th, 2017 at 23:46
Sicuramente non lo metto tra i miei preferiti. E’ una storia insolita che la prima volta mi ha incuriosito.
Mi piacciono le ultime pagine, e anche la scena in cui Malko si vendica in maniera implacabile dopo aver subito un crudele tentativo di assassinio.
giugno 27th, 2023 at 07:21
E’ il primo SAS che leggo (ho una vecchia edizione con copertina di Guido Crepax) e l’ho concluso in tre-quattro serate. La lettura è scorrevole e l’ambientazione interessante, ma l’erotismo che avrebbe dovuto “condire” la storia l’ho trovato banale e datato. Voto: 7-