Gèrard de Villiers – SAS: L’eroina di Vientiane

giugno 5th, 2017 by Alessio Lazzati

Gèrard de Villiers – SAS: L’eroina di Vientiane – N° 28 giugno 2017

COP_sas_de_villers_28_coverGli agenti della CIA in Laos in combutta con i trafficanti di droga? Il sospetto è infamante, e un pezzo grosso dell’Agenzia vuole vederci chiaro. Per poter contare su un rapporto libero da condizionamenti ha inviato suo figlio a indagare su quella scheggia deviata dell’intelligence. Ed è per fare da balia a questo emissario non abbastanza esperto che ora Malko Linge si ritrova catapultato a Phnom Penh, in Cambogia, e poi nella capitale laotiana. Proprio qui, a Vientiane, si perdono le tracce del giovane Derek Wise. Corre voce che il suo cadavere stia già marcendo sulla riva del Mekong, a migliaia di chilometri dal campus di Harvard da cui sarebbe stato meglio non allontanarsi troppo. Perfino Malko potrebbe pentirsi amaramente di aver accettato un incarico nella regione del Sudest asiatico dove si coltiva il cinquanta per cento di tutto l’oppio prodotto al mondo. Da quelle parti i ficcanaso hanno la tendenza a finire ammazzati. Ma il Principe delle Spie, si sa, non ama adeguarsi alle mode locali. Qualcuno avverta i suoi nemici.
L’autore incoronato dal “New York Times” come il più grande scrittore di spy story del mondo, con oltre 100 milioni di copie vendute!

Posted in Segretissimo SAS, Segretissimo SAS - ebook

14 Responses

  1. nostalgico

    Chissà se hanno reintegrato le scene di sesso (ancora abb caste x quei tempi), compresa quella tra le 2 donne…

  2. Shinobi

    Eh, Nostalgico, tu li hai davvero letti tutti.
    A me invece questo manca e sono molto curioso. La copertina è all’altezza delle precedenti.

  3. nostalgico

    @Shinobi
    Adesso ti faccio ridere. Confermo che li ho letti tutti, molti anche in originale, ma di questo non ricordo assolutamente niente, se si fa eccezione del passaggio di cui ho parlato 😀 (E difatti ora è qui sul mio comodino in attesa di essere aperto una volta terminata la rilettura di Cornell Woolrich 😉 )

  4. Shinobi

    Si vede che non ti ha impressionato come altri. Del resto ne hai letti ben 200.

    Invece mi pare che in precedenza hai affermato che REQUIEM PER I TONTON MACOUTES è nella tua top 10.

  5. nostalgico

    Confermo i Tonton Macoute. Sebbene rammenti poco della trama, ho dei ricordi molto piacevoli di quel romanzo.

  6. nostalgico

    Giusto x la cronaca: agli ultimi posti ci metto TRUFFA A BRUNEI. Son sempre stato dell’opinione che se non fosse x la presenza di Mandy la Sgualdrina (che salva un pochino tutta la storia), meriterebbe la pernacchia d’oro x il peggior romanzo in assoluto della serie.

  7. il professionista

    io lo ricordo molto bene, forse per le ambientazioni che in seguito vidi dal vero. Lo lessi a 13 anni nella versione di Segretissimo e in seguito in originale. Le scene erotiche non le ricordo particolarmente, ma l’intreccio sì. Carlo Jacono mi regalò l’originale della copertina che ho appeso in salotto

  8. Shinobi

    Io non l’ho ancora letto, sono molti i titoli anni 80 che non ho letto.
    Comunque finora tra i titoli più deludenti metterei diversi che sono usciti negli anni 2000.

  9. Shinobi

    L’ultimissimo numero, LA VENDETTA DEL CREMLINO, l’ho trovato decisamente blando, uno dei peggiori in assoluto (peccato perché la copertina è molto bella). Anche TRAPPOLA A BANGKOK è meglio non commentarlo.

    IL PADRONE DELLE RONDINI non sono mai riuscito a leggerlo tutto, lo stesso vale per UCCIDETE IL DALAI LAMA.

    Non parliamo poi di POLONIO 210 e PATTO CON IL DIAVOLO, nei quali le scorribande pornografiche (compresa una inutilissima scena di masturbazione maschile) abbondano al punto che della vera trama spy-action resta ben poco. Terribile, davvero terribile.

  10. il professionista

    in effetti negli ultimi decenni credo che la maggior parte fossero opera di ghost anche se a volte è stato detto e altre smentito. io li ho letti tutti sino all’ultimo perché erano un appuntamento cui ero affezionato ma molti non mi piacevano. Malko era ridotto a un personaggio di contorno. questo(che è degli anni 70) era ancora uno dei migliori. sono d’accordo con te sull’inutilità di alcune scene erotiche puramente di riempitivo. alla fineanche il sesso hard non era più una nvità. forse certi tagli non erano poi così ingiustificati. e lo dico io…

  11. nostalgico

    A parte qualche guizzo, x me Malko è “morto” nei primi anni del nuovo secolo. La sua età d’oro va da fine Anni 70 fino a fine anni 80, sebbene anche prima e dopo ci siano state delle storie molto valide come IL GIOCO DEI POTENTI o UNA LETTERA PER LA CASA BIANCA.
    Sì, soprattutto negli ultimi molte scene hard erano messe dentro giusto x aumentare il numero di pagine e basta, anche se rimango contrario ai tagli di traduzione, di qualunque natura siano. Uscendo dal genere spionistico x passare a quello fantastico, a parte Lovecraft non ricordo altri autori i cui testi siano stati + massacrati di quelli di de Villiers.

  12. Shinobi

    Io invece dico che, ora che li ho letti, gli anni 60 sono quasi tutti di livello top.

    Il periodo fine anni 70 mi piace molto con SHANGHAI EXPRESS (per me una delle vette massime di SAS), VEDI MALTA E POI MUORI, CROCIATA A MANAGUA, PANICO NELLO ZAIRE, ASSEDIO A BUDAPEST.
    Forse aggiungono ulteriore maturità e articolazione della vicenda, ma nel complesso non direi che c’è un grosso scarto con i precedenti.

  13. nostalgico

    SHANGHAI e ZAIRE non mi hanno mai entusiasmato x un mio limite: le ambientazioni che non mi piacciono. Europa, Arabia, Medio Oriente e America mi piacciono moltissimo, ma Africa ed Estremo Oriente no. CROCIATA A MANAGUA è un altro dei miei preferiti, mentre ASSEDIO A BUDAPEST lo confondo sempre con FUGA DA AMBURGO: è quello del transfuga che ha la donna che fugge con le carte che interessano a Malko, giusto?

  14. Shinobi

    FUGA DA AMBURGO è quello con la donna che fugge con la preziosa valigia, ed è del 1982.
    ASSEDIO A BUDAPEST è quello in cui rapiscono un politico sovietico.

    Comunque, a quanto pare, i lettori esprimono preferenze anche in base all’anno e al contesto geografico-politico in cui è ambientata la vicenda.

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